Dungeons & Dragons
"Dungeons & Dragons" è stato, ed è tutt'ora, il gioco di ruolo più conosciuto nel mondo da ormai più di venticinque anni. C'è da chiedersi come mai Hollywood abbia atteso tutto questo tempo per realizzare un film e soprattutto c'è da chiedersi come mai dopo aver aspettato tutto questo tempo sia stata prodotta questa... "cosa".
Ma partiamo dall'inizio, il gioco è ambientato in un ipotetico medioevo popolato da creature mitologiche e fantastiche e governato non solo dalle leggi della fisica, ma anche, soprattutto, da quelle della magia. I partecipanti si immedesima nella parte degli eroi che possono essere guerrieri, maghi, ladri, preti o quant'altro. Le loro gesta vengono guidate da un conduttore del gioco, il master, che con indizi, incontri e combattimenti li accompagna nel loro percorso. Lo scopo finale non è quello di vincere qualcosa, ma di divertirsi passando un pò di ore in compagnia.

Nel film viene, ovviamente,eliminata la figura del master presentandoci come protagonisti gli avventurieri in un ambientazione simile a quella di "Dragonlance", ovvero un mondo dove i draghi, di diverse specie definite in base al loro colore, sono le creature più potenti dell'universo, ma anche queste possono essere controllate attraverso potenti oggetti magici, come lo scettro della principessa Savina (Tora Birch). Il perfido Profio (Jeremy Irons) sa benissimo che quello è il mezzo per prendere il potere e tenterà di tutto per farlo suo, insieme ad un'altra leggendaria bacchetta con gli stessi poteri. Dato che la principessa si avvale dell'aiuto, seppur inconsapevole, di due dei migliori ladri sulla piazza: Ridley (Justin Whalin) e Snails (Marlon Wayans) e della giovane maga Marina (Zoe McLellan), Profio costringe a collaborare il terribile Damodar (Bruce Payne) con i suoi miliziani.

Nonostante gli effetti speciali a profusione, peraltro piuttosto invasivi e di bassa qualità, il film risulta peggiore di molte produzioni televisive. Pessimo sotto il profilo dei dialoghi, della trama e soprattutto delle scenografie. Queste ultime sono veramente pessime, se gli sfondi o gli ambiento risultano passibili, l'abbigliamento e gli accessori dei protagonisti sono talmente artificiali da risultare irritanti, soprattutto corazze (quella dell'elfa cambia addirittura durante il film) ed armi (l'ascia del nano è ridicola). Gli attori poi... e dobbiamo considerarci fortunati, poiché il doppiaggio ha conferito un vago spessore ai dialoghi, che nella versione originale erano totalmente atoni. Anche se di contro abbiamo un sottotitolo: "che il gioco abbia inizio" decisamente fantasioso rispetto all'originale inglese "This is no game!" dal significato esattamente opposto.

Francamente visto che ci sono voluti due anni per distribuire la pellicola in Italia, sarebbe stato meglio limitarsi esclusivamente alla versione per l'home video.

La frase: "You are a low level mage." Tradotto con: "sei una maga da poco" - no comment!.

La Chicca: era stato girato un finale alternativo in cui la principessa Savina distruggeva la bacchetta di controllo dei maghi e proclamava eroi tutti i partecipanti all'impresa. Il regista l'ha considerato così inadatto da non farlo inserire nemmeno nei contenuti speciali del DVD.

Indicazioni:
Esclusivamente per i giocatori di D & D e solo se non possono farne a meno.

Valerio Salvi

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