Il ritorno di una scatenata dozzina
"Il ritorno della scatenata dozzina" mantiene ciò che promette, un film per famiglie, con famiglie, sulle famiglie, con qualche gag divertente e un mare di buoni sentimenti.
Una commedia spensierata e mielosa, adattissima a ragazzini under 10, accompagnati al cinema da nonni e genitori, dove non si dice neanche una parolaccia, non ci sono scurrili doppi sensi o rumori molesti. Siamo nell'oasi ecologica Disney dove tutto viene ripulito e filtrato e dove la famiglia rimane il valore più importante e imprescindibile.
Per chi non avesse seguito la saga dei Baker ricordiamo che sono una famiglia anomala, composta da ben dodici figli (i Bradford erano dei dilettanti al confronto), il padre Tom, interpretato da Steve Martin, è un allenatore di football che ha rinunciato alle sue ambizioni lavorative per una placida esistenza familiare in provincia e lo stesso ha fatto anche la moglie Kate. Ora i figli più grandi vorrebbero abbandonare il nido per intraprendere strade autonome, Lorraine vorrebbe trasferirsi a New York per lavoro e Nora, già incinta, seguire il marito a Houston.
Tom e Kate, desiderando riunire tutta la famiglia per una memorabile vacanza estiva , si ritrovano con tutti i figli sul lago Winnetka, in Wisconsin, nella casa in cui i Baker hanno da sempre trascorso le vacanze. Ma quella che doveva essere una idilliaca riunione familiare, si trasforma in un'accanita battaglia contro la vicina, e altrettanto numerosa, famiglia Murtaugh, governata da Jimmy, brillante uomo d'affari ed eterno rivale di Tom... A contrapporsi in realtà non sono tanto i due nuclei familiari al completo, ma solo i due padri che rappresentano due modi opposti di intendere la vita e l'educazione dei figli. Tanto i Baker sono aperti, dolci e accondiscendenti tanto i Murtaugh seguono una disciplina rigida e militaresca: "bisogna tenere il guinzaglio corto" è la filosofia di Jimmy.
I siparietti tra Steve Martin e Eugene Levy, nella parte di Jimmy Murtaugh, funzionano, i due attori, comici navigati, sanno gestire bene i tempi e i ritmi della commedia ma senza di loro la pellicola non ha brio. Mancano comunque delle situazioni realmente divertenti e le gag risultano sempre un pò forzate, la sceneggiatura ripropone tutti gli stilemi della vacanza familiare. In particolare la contrapposizione tra il "povero" Tom che per divertire i familiari si fa in quattro, costruendo altalene gommone e imbastendo un improbabile campeggio davanti a casa e le risorse economiche sperperate dal suo rivale in oggettistica all'avanguardia.
Naturalmente alla fine i buoni sentimenti vinceranno in un rassicurante "volemose bene...".
La frase: "Tu ci hai insegnato che non si può essere genitori perfetti ma ci sono mille modi per essere ottimi genitori".
Elisa Giulidori
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