Boygirl - Questione di... sesso
Lui, con il volto di Kevin Zegers (“Transamerica”), è Woody Deane, affascinante e sbruffone quaterback principale della squadra di football della Westdale Bay High School; lei, con quello di Samaire Armstrong (“Baciati dalla sfortuna”), è Nell Bedworth, intelligente e minuziosa studentessa illibata della stessa scuola che insegue il sogno di essere ammessa a Yale. Almeno nel corso dei primi minuti di visione, perché i due, nemici giurati, a causa di una maledizione legata ad un antico Dio azteco si svegliano l’uno nel corpo dell’altra.

Un’idea di partenza, quindi, che non suona certo nuova (è impossibile non pensare a “Tale padre tale figlio” di Rod Daniel o “Viceversa-Due vite scambiate” di Brian Gilbert), ma che il regista Nick Hurran (“Tutte le ex del mio ragazzo”), facendo ricorso ad una comicità a tratti scorretta, sfrutta in maniera apprezzabile nel contesto del teen-movie a stelle e strisce. Infatti, mentre entrambi i protagonisti provvedono vendicativamente a distruggere le rispettive reputazioni, abbiamo modo di vedere, tra l’altro, Nell/Woody alle prese con un’erezione perenne e Woody/Nell sottoposto a dolorose depilazioni pubiche, al solo scopo di fornire l’ennesima metafora su celluloide volta a ribadire l’importanza di trovarsi nei panni di chi giudichiamo erroneamente.

E, tra terzetto di ragazze tanto popolari quanto antipatiche ed immancabile amico sboccato in stile “American pie”, trovano spazio anche esilaranti equivoci dal retrogusto gay ed un accennato sottotesto relativo alle differenze di classe sociale, individuabile soprattutto nelle figure dei genitori di Kevin e Nell, interpretati da Maury Chaykin (“False verità”), Sharon Osbourne (“Will & Grace”), Robert Joy (“La terra dei morti viventi”) e Sherry Miller (“Il giardino delle vergini suicide”).

Completano il tutto l’inevitabile risvolto romantico e la tipica colonna sonora di vecchi e recenti hit orecchiabili (Eminem, Elton John e Black eyes peas nel calderone), per circa 95 veloci minuti capaci di testimoniare le potenzialità di un’idea che, seppur già abbondantemente sfruttata, continua a funzionare sullo schermo; anche senza raggiungere risultati altamente memorabili.

La frase: "Ehi, guarda chi c’è laggiù, non è la vergine di Secchionopoli quella che c’è davanti a me?".

Francesco Lomuscio

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