Battle of the Year - La vittoria è in ballo
Battle of year è il campionato mondiale di Breack-dance. Gli Stati Uniti, pur essendo il paese nel quale questa disciplina è nata e si è sviluppata, non hanno un team sufficientemente competitivo da poter aspirare al titolo. Il nuovo allenatore, Derrek (Josh Holloway), decide di sciogliere la vecchia squadra, insieme da molti anni, ma priva di idee nuove. Ne crea una nuova e prova a dargli una forma con settimane di duro allenamento. La disciplina, tuttavia, non sembra essere il piatto forte dei ragazzi selezionati: ciascuno è fortemente determinato ad apparire come il migliore, spesso a scapito degli altri, e la caratteristica che tende a imporsi nel gruppo è l’individualismo. L’allenatore sa che, se non riuscirà ad imprimere ad ogni atleta la consapevolezza di quanto sia importante sacrificare orgoglio ed egoismo a favore del gruppo, non avrà alcuna speranza di vincere il titolo: le aspirazioni personali non possono che essere raggiunte attraverso la squadra. Questa è la sua battaglia: far capire ai ragazzi che arriveranno alla vittoria solo se si dimostreranno capaci di mettere il proprio talento al servizio degli altri.
Si può dire, senza risultare rigidi, che Benson Lee non ha creato un capolavoro. Il film appare un groviglio di inestricabile retorica e luoghi comuni. Prevedibile fin dalle primissime scene, la trama si snoda su binari rigidi nonostante il tentativo finale di deviarne bruscamente il percorso. L’esito imprevisto della sfida, infatti, proprio per essere tra le note eccentriche della narrazione, rischia di risultare altrettanto scontato. Insomma, tutto corre in modo talmente prevedibile che alla minima deviazione si è portati a pensare che qualcosa doveva pure andare storto. I dialoghi dell’allenatore con la squadra e il suo tentativo di instillare lo spirito di gruppo in ragazzi arroganti e individualisti risultano carichi di retorica, così come troppo tipizzati sono i personaggi, poco realistici, anche a causa della scarsa bravura di alcuni attori (penso allo scarso talento attoriale dimostrato da Josh Peck, nei panni dell’allenatore in seconda).
C’è di buono che la rapidità del girato e le continue tensioni tra i B-boys mantengono alto il coinvolgimento dello spettatore che si sente tirato per la maglia nei litigi tra amici, nelle fortune e sfortune personali di ciascuno di loro e nel crescente legame che li unisce fino alla sfida finale. Il coinvolgimento, insomma, può rendere digeribile l’enorme carico di retorica dei dialoghi e consente di seguire il film fino in fondo.
Forse gli appassionati di Breack-dance troveranno altri motivi di coinvolgimento: la bravura dei ballerini, le loro prestazioni atletiche da capogiro, gli avvitamenti e i salti mozzafiato, l’adrenalina delle sfide. Per tutti gli altri, la visione è sconsigliata.
La frase:
"L’allenamento inizia alle sei. Arrivate alle sei e zero uno e siete fuori; lamentatevi delle mie regole e siete fuori; fa una domanda stupida sul siete fuori e sei fuori.".
a cura di Simone Arseni
Scrivi la tua recensione!
|
|
Trailer, Scheda, Recensione, Opinioni, Soundtrack, Speciale.
I FILM OGGI IN PROGRAMMAZIONE:
In evidenza - Dal mondo del Cinema e della Televisione.
| NEWS
|
|
|
GUIDA TV
|
|
|
|
Il video del momento
Cerca CINEMA
Oggi in TV
Box Office
|