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Avengers: Infinity WarLa recensione del film a cura della Redazione di FilmUP.com di Francesco Lomuscio24 aprile 2018Voto: 6.0
Le scelte più difficili richiedono la volontà più ferrea.
Proseguendo direttamente dalla fase conclusiva di “Thor: Ragnarok” di Taika Waititi, troviamo subito all’opera il temibile Thanos che, introdotto sul grande schermo attraverso pillole poste rispettivamente dopo e durante i titoli di coda di “The Avengers” e ”Avengers: Age of Ultron”, entrambi diretti da Joss Whedon, è stato presente anche in “Guardiani della Galassia” di James Gunn, sempre con Josh Brolin nascosto sotto le sue mostruose fattezze. Il temibile Thanos intenzionato ad impossessarsi delle sei Gemme dell’Infinito per dominare sull’intero universo e contro cui, appunto, si schierano anche l’audace esploratore spaziale Star-Lord alias Chris Pratt e i suoi fidi compagni di avventure, dalla Gamora di Zoe Saldana al procione Rocket e l’umanoide dalle fattezze di albero Groot, doppiati nella versione originale da Bradley Cooper e Vin Diesel. Senza contare il distruttore Drax dell’imponente Dave Bautista, cui viene affidata buona parte dell’ironia inclusa nelle quasi due ore e mezza di visione a firma degli stessi Anhony e Joe Russo già occupatisi, in fatto di supereroi marveliani in fotogrammi, di “Captain America: The Winter soldier” e “Captain America: Civil War”. Quasi due ore e mezza di visione inizialmente annunciate in qualità di dittico, poi ridotte ad unico lungometraggio che, ovviamente, provvede a riportare Robert Downey Jr., Chris Evans, Scarlett Johansson e Chris Hemsworth nei panni del Tony Stark sempre pronto ad indossare la svolazzante armatura di Iron man, del Captain America Steve Rogers, della sexy Black Widow e dell’asgardiano Dio del tuono Thor. Sebbene, a proposito di ultratecnologiche armature, a sfruttarle sono questa volta anche un Bruce Banner di Mark Ruffalo a quanto pare incapace di trasformarsi in Hulk e il Peter Parker/Spider-man di Tom Holland, il quale non manca neppure di citare verbalmente “Aliens – Scontro finale” e “Footloose” nei diversi dialoghi volti a strappare risate. Mentre Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Anthony Mackie, Paul Bettany ed Elizabeth Olsen tornano a ricoprire i ruoli del dottor Stephen Strange, di War Machine, dell’artificialmente alato Falcon, dell’androide sintezoide Visione e di Scarlet witch, dotata di poteri magici, telepatici e ipnotici. Tutti pronti ad intraprendere l’epica e altamente spettacolare battaglia per il bene che, comprendente anche il ritorno di Chadwick Boseman nel costume di Pantera Nera, si distingue, però, dagli altri tasselli della saga soltanto grazie ai toni altamente tragici di una conclusione che arriva addirittura a sfiorare connotati horror. Perché, per il resto, tra una immancabile, esilarante apparizione del genio di casa Marvel Stan Lee qui impegnato a fare l’autista di scuolabus e l’entrata in scena di un nano piuttosto particolare dal volto del Peter Dinklage della serie televisiva “Il trono di spade”, la sequela di scontri intrapresi dalla Terra allo spazio non si rivela altro che l’ennesimo agglomerato di eccessi di spettacolarità capace di emozionare e coinvolgere soltanto i fan irriducibili del franchise. Fino all’ultima sorpresa al termine dei titoli di coda di quello che, agli occhi di tutti gli altri spettatori, si presenta con ogni probabilità in qualità di altalenante miscela di esplosioni d’azione – con consueto tripudio di effetti visivi – e conversazioni di taglio teatrale immerse in variopinte fanta-scenografie. La frase dal film:
“Nessuna resurrezione stavolta” I FILM OGGI IN PROGRAMMAZIONE: In evidenza - Dal mondo del Cinema e della Televisione. |
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