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A Girl Walks Home Alone at Night

La recensione del film a cura della Redazione di FilmUP.com

di Davide Previti20 ottobre 2014
 

  • Foto dal film A Girl Walks Home Alone at Night
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  • Foto dal film A Girl Walks Home Alone at Night
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Se, come me, l’unica cosa che sapete di A Girl Walks Home Alone at Night di Ana Lily Amirpour entrando in sala cinema è che è un film Iraniano in bianco e nero vi aspetta una bella sorpresa. Il film, infatti, non è un dramma sociale realista ne, tantomeno, un film artistico lento e introspettivo ma bensì, preparatevi se non sapete e magari smettete di leggere se non volete sapere, un western con vampiri e spacciatori di droga.

Ma come un western con vampiri e spacciatori? Anche provando a spararla grossa, abbinare anche solo due di queste tre caratteristiche o elementi del film sarebbe altamente improponibile a prescindere dal fatto che il film sia iraniano...
Eppure il film di Amirpour non è nient’altro che questo. E’ ambientato in una città fantasma in Iran la “Città Cattiva.” Il protagonista è il giovane Arash, un peculiare prototipo di James Dean iraniano con jeans, t-shirt bianca, macchina anni 60 e Ray-Ban a goccia ma un po’ ingenuo, tonto e timido. Soltanto elencando gli altri personaggi del film aiuterà voi lettori ad avere, nel caso non aveste ancora visto il film, un’idea ancora più confusa di che diavolo di film sia A Girl Walks Home Alone at Night, ci sono anche: il padre di Arash, un eroinomane perso chiuso in casa tutto il giorno e tutta la notte, il suo spacciatore cocainomane e bullo, una prostituta quasi quarant’enne, una ragazza ricca per cui lavora Arash come giardiniere, un ragazzino di 10/12 anni che chiede elemosina, e, ovviamente, non poteva mancare, una ragazza vampiro rockettara che va in giro con la burka.

Da questo cocktail esplosivo ne esce un film assolutamente assurdo. Si passa da sequenze horror, a sequenze comiche a sequenze di violenza a sequenze di sesso a momenti di musica new wave e rock iraniana a momenti sentimentali in un batter d’occhio. E’ senza dubbio uno dei film più strambi che possiate mai vedere sullo schermo eppure mantiene una sua coerenza all’interno della follia. Questo mix funziona fianco a fianco per la maggior parte del film perché non prova mai ad essere troppo serio ma mantiene sempre o uno spirito giocoso o uno di grande stile.

Finisco rubando una bella riga dalla sinopsi del catalogo del festival: “se volete vedere solo un western iraniano con vampiri in tutto l’anno, fate sì che sia questo.”


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