Actors
Un anziano attore O'Malley (Michael Caine) alle prese con l'interpretazione del Riccardo III, e Tom, un aspirante giovane interprete (Dylan Moran) che brama passare dal ruolo di semplice messaggero a quello di un vero attore, consapevole però di non avere nessuna preparazione. Tom si mette sotto l'ala del protagonista cercando di seguirne i consigli e rubarne il mestiere. O' Malley, attore ormai in declino, sogna ancora i fasti di una volta, quando si permetteva case sfarzose e passeggiate al di sopra dell'umile comune terreno.
Il riscatto economico risiede nello sfruttamento dell'arte attoriale a fini truffaldini. O'Malley propone a Tom di prendere il posto di una persona che deve incassare una grande somma da un'altra che non ha mai visto. L'occasione, è quella di guadagnare denaro ed esperienza, perché in nessun caso si impara meglio l'arte della recitazione, se non nel momento in cui la propria parte è recitata al di fuori del palcoscenico, e non permette errori; pena la morte.
Il ragazzo non pensa di accettare il ruolo perché ancora professionalmente immaturo, ma la sua casa brucia per una padella di salsicce lasciata sul fuoco e la vispa nipote ha gioco facile nel convincerlo ad accettare la parte. La regia del personaggio è della bambina. Il riferimento con erre moscia e ben vestito, il compagno della madre, un uomo d'affari con occhiali molto spessi.
Tom si presenta all'appuntamento con Barreller (Michael Gambon), il conoscente di O'Malley che gli aveva raccontato del suo debito. Interpreta la parte alla perfezione, anche se nel pub si ubriaca e canta al karaoke con la figlia del truffato, innamorandosene. Cinquantamila sterline sono il frutto dell'interpretazione, ma intanto lo spettacolo va in scena tutte le sere, e la bravura dimostrata fuori dal palcoscenico non è la stessa che il ragazzo dimostra in teatro. La situazione si complica. I veri creditori si fanno vivi e vogliono i loro soldi. L'unico che può aver parlato del debito e quindi metterne a conoscenza il truffatore è O'Malley, che teme una rappresaglia. Tom è di nuovo chiamato a cambiare personaggio. Interpreta prima quello di Barreller per sviare il picchiatore dalle tracce dell'amico. Poi il ruolo del picchiatore con Barreller, per palesare il suo essere sulle tracce del truffatore. Col procedere dei travestimenti, la sua performance migliora, la sua sicurezza gli permette sfumature peculiari ai vari personaggi interpretati a breve distanza l'uno dall'altro. Ma l'amore per la figlia di Barreller, Dolores (Lena Headey), lo rapisce e tutto è indirizzato a chiudere il conto senza provocare troppi danni alla ragazza. Finge davanti a lei la morte, poi la fa chiamare dalla nipote fingendosi miracolosamente vivo in ospedale, per poi finalmente baciarla nello scantinato del padre Barreller, dopo essersi finto scagnozzo della creditrice originaria Magnani, il quale ruolo è ora interpretato da O'Malley vestito da donna.
Il tutto ha fine a teatro, dove la vera Magnani assiste alla replica del Riccardo III per verificare se è possibile che Tom, attore, abbia potuto interpretare così bene tutti quei ruoli fuori dal palcoscenico, ed essere così credibile. No. La sua interpretazione, davanti all'amata Dolores è pessima, scorda le battute e non serba nulla di naturalezza e sicurezza, caratteristica dei suoi personaggi. O'Malley ha fatto il suo nome, ma non viene creduto. Essendo però egli un attore consumato, viene preso come vero artefice dei travestimenti e punito fisicamente prima di ritirare il lieto premio come miglior attore, in carrozzella e tutto ingessato.
Il film di Mc Pherson vola veloce verso un intreccio di finzione, sentimenti nascosti ed amore ritrovato. La frustrazione del lavoro dell'attore, costretto per pochi soldi ad interpretare grandi ruoli, o viceversa, rimane in secondo piano rispetto alle mille possibilità ed emozioni che l'attore prova al posto del suo personaggio, che sia ogni sera uno diverso e che sia sempre lo stesso.
Il personaggio entra a far parte dell'attore e allora O'Malley, calandosi nel Riccardo III giunge al tradimento del suo discepolo, sognando di vivere in un castello a diecimila euro a notte. L'attore entra nella vita del personaggio, e cerca di rispettarla, finché qualcosa che va al di là della finzione e del raziocinio, non interviene a scombinare gli equilibri. Sullo sfondo di un teatro Shakespeariano vellutato, attualizzato da svastiche che fanno di Riccardo III un efferato nazista, ecco l'amore, unica via di salvezza per un mondo in dissoluzione.
Andrea Monti
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