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50 volte il primo bacio
L'idea della memoria a breve termine che si cancella non è nuova nel panorama cinematografico, basti pensare al recente Memento, ma applicarla ad una commedia è stato il colpo di genio di Gorge Wing, colto al volo da Adam Sandler e Drew Barrymore nelle loro vesti di produttori ed attori. Henry Roth (Adam Sandler/Mr. Deeds) è un naturalista che vive alle Hawaii all'insegna del: "rimorchia una turista e sparisci non appena se ne torna sul continente". Un sistema di vita particolarmente divertente ed efficace che consente di restare sempre liberi. Perfetto, finché Henry non incontra Lucy (Drew Barrymore / Duplex) una ragazza affascinante, ma con un piccolissimo problema: a causa di un incidente Lucy ogni mattina non ricorda tutto quello che gli è successo il giorno prima; la sera quando va a letto rimuove i ricordi della giornata precedente. Per Henry è l'inizio di un'odissea senza fine che lo costringe a riconquistare Lucy ogni giorno, cercando nel frattempo di evitare il padre ed il fratello che non vedono certo di buon occhio le sue attenzioni.
Di fatto Adam Sandler - che qui ci stupisce una volta tanto con un film che non è un inno all'idiozia semplicistica dell'americano medio, ma forse il merito è più di Peter Segal (Terapia d'urto) - non fa che concretizzare il sogno di ogni donna: avere un uomo innamoratissimo che ogni giorno le conquista con espedienti nuovi e non avere così mai lo spettro della routine "ammazza-sentimento".
Il tutto è condito da gag divertenti e da personaggi di contorno molto azzeccati, tipo il dottore interpretato da Dan Aykroyd o il samoano della tavola calda. Due appunti, uno sull'onnipresente Rob Schneider, amico di Sandler, ma spesso più irritante che divertente, l'altro sulla protagonista femminile che non è proprio il massimo, o forse sono io che ce l'ho con la Barrymore.
Curiosità: il personaggio di Ula è ispirato a Siope Samuela Ula Lomu (compreso l'occhio ceco) il concierge del Tongan, un resort dove alloggiavano gli attori.
La chicca: nella scena sulla barca di notte, dopo l'incidente velico, Ula, a torso nudo, non ha la cicatrice del morso di squalo, che poi riappare alla fine.
La frase: ammirando un disegno: "Ehi, me lo presti, cerco giusto qualcosa per pulirmi il culo!"
Indicazioni: Una commedia veramente divertente e meno stupida del solito.
Valerio Salvi
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