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puttane
si 5 13.9%
no 17 47.2%
non saprei 9 25%
è un luogo comune 5 13.9%
ci saranno andati tutti gli altri, io no! 0 0%
Totale 36 100%

Autore puttane
vietcong

Reg.: 13 Ott 2003
Messaggi: 4111
Da: roma (RM)
Inviato: 14-08-2006 18:50  
quote:
In data 2006-08-14 18:31, Deeproad scrive:
quote:
In data 2006-08-14 17:56, Ayrtonit scrive:
cmq un giorno lessi di un intervista a una studentessa sui 30 che aveva intrapreso la professione per "arrotondare" ovvero concedersi borse di lusso etc. lo faceva solo nei week end, raccontando ai genitori che andava a far da interprete in congressi, invece intratteneva ricchi manager stranieri.
mi spiace ma io non ho nessun rispetto per una persona del genere (era anche fidanzata) nè tanto meno la considero una schiava.




Eppure è una schiava. Non di un buzzurro con catenaccio d'oro al collo e camicia sbottonata, ma abbastanza schiava da vendere sè stessa per una borsa di lusso. E' solo una forma diversa di costrizione, ma la sostanza non cambia.





direi che cambia molto fra questo profilo e quello della nigeriana senza alternative taglieggiata dagli sfruttatori. Sennò sarebbero schiave tutte le vittime di un immaginario femminile regressivo, a partire dalle aspiranti veline, ma non mi sembra giusto definirle tali, per rispetto di chi schiavo lo è veramente.

Quanto al concetto di vendersi, c'è chi lavora per multinazionali che disprezza dal punto di vista etico, chi scrive per giornali di cui non approva la linea politica... si può scendere a compromessi anche con l'integrità morale, non solo quella fisica. E comunque, neanche queste sono persone costrette.

L'idea che ogni prostituta sia necessariamente una vittima, la forma più infelice di reietta è esattamente il negativo (da "sinistra") dell'idea che tutto sommato le piace farlo. Sono due forme opposte di ingenuità, che vogliono semplificare un quadro molto più complesso_




_________________
La realtà è necessaria a rendere i sogni più sopportabili

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pkdick

Reg.: 11 Set 2002
Messaggi: 20557
Da: Mercogliano (AV)
Inviato: 14-08-2006 18:57  
quote:
In data 2006-08-14 18:31, Deeproad scrive:
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In data 2006-08-14 17:56, Ayrtonit scrive:
cmq un giorno lessi di un intervista a una studentessa sui 30 che aveva intrapreso la professione per "arrotondare" ovvero concedersi borse di lusso etc. lo faceva solo nei week end, raccontando ai genitori che andava a far da interprete in congressi, invece intratteneva ricchi manager stranieri.
mi spiace ma io non ho nessun rispetto per una persona del genere (era anche fidanzata) nè tanto meno la considero una schiava.




Eppure è una schiava. Non di un buzzurro con catenaccio d'oro al collo e camicia sbottonata, ma abbastanza schiava da vendere sè stessa per una borsa di lusso. E' solo una forma diversa di costrizione, ma la sostanza non cambia.

Per il resto ha detto bene Lilian: che a una puttana piaccia fare quello che fa è un'idea che scaturisce da una concezione del sesso tutta maschile. Ho smesso di crederci già dalle scuole medie, suggerisco di fare lo stesso.




aspetta, però. laddove si parla di squillo di lusso, il discorso schiavitù viene inesorabilmente un pò a cadere. laddove non c'è nessuna costrizione (sia essa fisica o di stringente necessità economica) che ti porti a scegliere questa strada, laddove puoi permetterti di decidere se accettare o meno un cliente, il discorso è necessarimente diverso.

parli di schiavitù "psicologica", ovviamente anche per quanto i clienti che accetterà non sarà uno spasso al 100%, dovrà insomma ingoiare una certa percentuale di merda. ma quanti amano al 100% il lavoro che fanno? sono da considerare tutti schiavi? finchè c'è libero arbitrio, inteso come scelta di un compromesso tra quanto vuoi guadagnare e quello che sei disposto a fare per guadagnarlo, per me non si può parlare di schiavitù.

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pkdick

Reg.: 11 Set 2002
Messaggi: 20557
Da: Mercogliano (AV)
Inviato: 14-08-2006 18:58  
argh... cancello?

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Ayrtonit
ex "ayrtonit"

Reg.: 06 Giu 2004
Messaggi: 12883
Da: treviglio (BG)
Inviato: 14-08-2006 19:12  
no no ottimo pk.
mi sembra che sia io che te che viet abbiam detto la stessa cosa.

nessuno dice che le prostitute amino al 100% il loro lavoro, tuttavia c'è chi sceglie di farlo e chi è costretto a farlo. e c'è una bella differenza.
_________________
"In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH

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Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 14-08-2006 19:20  
quote:
In data 2006-08-14 18:50, vietcong scrive:
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In data 2006-08-14 18:31, Deeproad scrive:
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In data 2006-08-14 17:56, Ayrtonit scrive:
cmq un giorno lessi di un intervista a una studentessa sui 30 che aveva intrapreso la professione per "arrotondare" ovvero concedersi borse di lusso etc. lo faceva solo nei week end, raccontando ai genitori che andava a far da interprete in congressi, invece intratteneva ricchi manager stranieri.
mi spiace ma io non ho nessun rispetto per una persona del genere (era anche fidanzata) nè tanto meno la considero una schiava.




Eppure è una schiava. Non di un buzzurro con catenaccio d'oro al collo e camicia sbottonata, ma abbastanza schiava da vendere sè stessa per una borsa di lusso. E' solo una forma diversa di costrizione, ma la sostanza non cambia.





direi che cambia molto fra questo profilo e quello della nigeriana senza alternative taglieggiata dagli sfruttatori. Sennò sarebbero schiave tutte le vittime di un immaginario femminile regressivo, a partire dalle aspiranti veline, ma non mi sembra giusto definirle tali, per rispetto di chi schiavo lo è veramente.

Quanto al concetto di vendersi, c'è chi lavora per multinazionali che disprezza dal punto di vista etico, chi scrive per giornali di cui non approva la linea politica... si può scendere a compromessi anche con l'integrità morale, non solo quella fisica. E comunque, neanche queste sono persone costrette.

L'idea che ogni prostituta sia necessariamente una vittima, la forma più infelice di reietta è esattamente il negativo (da "sinistra") dell'idea che tutto sommato le piace farlo. Sono due forme opposte di ingenuità, che vogliono semplificare un quadro molto più complesso_



Ovviamente estremizzavo, ma nemmeno tanto. E' chiaro che sussiste una differenza tra una schiava della società e la schiava del suo sfruttatore, non intendevo porre le due figure sullo stesso piano. Anche perchè col mio discorso il concetto di schiavitù potrebbe essere esteso a tutta l'umanità. Il che è un po' così, ma resta pur sempre un altro discorso.

Credo che anche tu abbia comunque peccato d'ingenuità, paragonando chi vende il proprio corpo sessualmente a chi vende la propria immagine in un certo modo (le veline appunto) o da chi vende le proprie prestazioni professionali a scapito delle ideologie. Vendere il proprio corpo ha tutt'altra valenza e richiede una pressione (concreta o psicologica che sia) decisamente maggiore rispetto ai tuoi esempi. Da qui il mio discorso.

Non posso avere la certezza matematica che non esistano prostitute ben felici di vendere il proprio corpo, questo è vero, ma non vedo come il ritenerlo possa essere considerata un'ingenuità.

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non riflettono necessariamente la loro immagine allo specchio.


[ Questo messaggio è stato modificato da: Deeproad il 14-08-2006 alle 19:29 ]

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Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 14-08-2006 19:25  
quote:
In data 2006-08-14 18:57, pkdick scrive:
aspetta, però. laddove si parla di squillo di lusso, il discorso schiavitù viene inesorabilmente un pò a cadere. laddove non c'è nessuna costrizione (sia essa fisica o di stringente necessità economica) che ti porti a scegliere questa strada, laddove puoi permetterti di decidere se accettare o meno un cliente, il discorso è necessarimente diverso.

parli di schiavitù "psicologica", ovviamente anche per quanto i clienti che accetterà non sarà uno spasso al 100%, dovrà insomma ingoiare una certa percentuale di merda. ma quanti amano al 100% il lavoro che fanno? sono da considerare tutti schiavi? finchè c'è libero arbitrio, inteso come scelta di un compromesso tra quanto vuoi guadagnare e quello che sei disposto a fare per guadagnarlo, per me non si può parlare di schiavitù.



Si, come dicevo a Viet il discorso schiavitù in senso lato non è da paragonare al discorso costrizione, ci mancherebbe. Resta il fatto che se una donna potesse guadagnare altrettanto bene in un altro modo, secondo me sceglierebbe quell'altro modo. Questo solo per dire che a nessuno piace vendere il proprio corpo. Che poi possa scegliere lei stessa di farlo non ci piove.

E, giusto per non fare di tutta l'erba un fascio, raramente le squillo di lusso scelgono i loro clienti a piacimento, anche dietro le prostitute dei piani alti ci sono quasi sempre giri poco puliti.
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Ayrtonit
ex "ayrtonit"

Reg.: 06 Giu 2004
Messaggi: 12883
Da: treviglio (BG)
Inviato: 14-08-2006 19:31  
Resta il fatto che se una donna potesse guadagnare altrettanto bene in un altro modo, secondo me sceglierebbe quell'altro modo

quoto questa tua affermazione deep per dire: e sarebbe viet a peccare di ingenuità?
la frase che hai scritto sopra è lapalissiana. mi sembra una specie di giustificazionismo per certe prostitute, che francamente non condivido.
c'è chi sceglie però di rinunciare a un guadagno tanto alto a scapito della propria moralità, e chi invece sacrifica tutto in nome dei soldi. per avere il mio rispetto una donna dovrebbe dire: so che se facessi la squillo sarei ricca, ma preferisco fare un altro lavoro ed aver condizioni economiche modeste o discrete.
chi non lo fa, mi fa schifo.
_________________
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DEMONSETH

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pkdick

Reg.: 11 Set 2002
Messaggi: 20557
Da: Mercogliano (AV)
Inviato: 14-08-2006 19:31  
quote:
In data 2006-08-14 19:20, Deeproad scrive: Vendere il proprio corpo ha tutt'altra valenza e richiede una pressione (concreta o psicologica che sia) decisamente maggiore rispetto ai tuoi esempi. Da qui il mio discorso.


questo è vero per te, è vero pure per me, ma sarà una legge universale? voglio dire, se è vero che lo faceva per comprarsi due borse...
non so se ricordi quando si iscrisse il tipo che parlava di dipendenza dalla pornografia, e lo prendemmo tutti un pò per il culo. questo perchè non esiste una cosa come la dipendenza dalla pornografia. analogamente non esiste la dipendenza da articoli di lusso, che può spingerti a prostituirti.
si sta girando un pò intorno sugli stessi concetti, ma mi sembra evidente che esistano persone per le quali vendersi in cambio di lauti guadagni risulti semplicemente una ipotesi attraente, al di là degli aspetti spiacevoli della cosa.

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83Alo83

Reg.: 26 Mag 2002
Messaggi: 16507
Da: Palermo (PA)
Inviato: 14-08-2006 19:34  
quote:
In data 2006-08-14 19:31, pkdick scrive:
perchè non esiste una cosa come la dipendenza dalla pornografia.


scherzi?
_________________
Mi contraddico, forse?
Ebbene mi contraddico, ma sono vasto, contengo moltitudini.

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Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 14-08-2006 19:38  
quote:
In data 2006-08-14 19:31, pkdick scrive:
questo è vero per te, è vero pure per me, ma sarà una legge universale?



In effetti non lo so. Posso solo supporre di si, ma non ne sono certo. Può anche darsi che qualcuno venderebbe il proprio corpo con più facilità di quanto non venderebbe consapevolmente la sua adesione ad una causa sbagliata. Mi pare estremamente improbabile, ma tutto è possibile...
_________________
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superman18

Reg.: 26 Dic 2005
Messaggi: 3231
Da: trevignano (TV)
Inviato: 14-08-2006 19:39  
comunque ho votato non saprei
_________________
Quando i giorni sono musica
fermiamoci a sentire.
Se sono muri salta di là
se sono amori abbracciali.
È un ballo che continua
in mille passi brevi.

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Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 14-08-2006 19:43  
quote:
In data 2006-08-14 19:31, Ayrtonit scrive:
mi sembra una specie di giustificazionismo per certe prostitute, che francamente non condivido.
c'è chi sceglie però di rinunciare a un guadagno tanto alto a scapito della propria moralità, e chi invece sacrifica tutto in nome dei soldi. per avere il mio rispetto una donna dovrebbe dire: so che se facessi la squillo sarei ricca, ma preferisco fare un altro lavoro ed aver condizioni economiche modeste o discrete.
chi non lo fa, mi fa schifo.




Io non sono qui per giustificare nessuno, nè per difendere. Il tuo disprezzo per quella persona può tranquillamente essere giustificato, la penso come te, ma non era di questo che parlavo. Rispondevo solamente a chi contestava la mia affermazione che non esistessero prostitute a cui piacesse fare quel mestiere, tutto qui.
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Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 14-08-2006 19:44  
quote:
In data 2006-08-14 19:34, 83Alo83 scrive:
quote:
In data 2006-08-14 19:31, pkdick scrive:
perchè non esiste una cosa come la dipendenza dalla pornografia.


scherzi?




Tra l'altro la dipendenza psicologica dai beni di lusso, o comunque da un certo stile di vita a cui si è sempre stati abituati esiste eccome.
_________________
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pkdick

Reg.: 11 Set 2002
Messaggi: 20557
Da: Mercogliano (AV)
Inviato: 14-08-2006 19:50  
quote:
In data 2006-08-14 19:34, 83Alo83 scrive:
quote:
In data 2006-08-14 19:31, pkdick scrive:
perchè non esiste una cosa come la dipendenza dalla pornografia.


scherzi?



no, a meno di problemi psicologici davvero seri. non so se la tizia delle borse sia da ritenere mentalmente instabile, a questo punto verrebbe un pò a cadere tutto il discorso, mi rendo conto.

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Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 14-08-2006 19:56  
quote:
In data 2006-08-14 19:50, pkdick scrive:
non so se la tizia delle borse sia da ritenere mentalmente instabile, a questo punto verrebbe un pò a cadere tutto il discorso, mi rendo conto.



Ci pensavo anche io mentre scrivevo. Ogni persona alla fine può essere spinta da motivazioni e contesti talmente variegati da non rendere facile per niente la formulazione di una regola che valga sempre e comunque in tutti i casi.

Ad ogni modo continuo a sostenere che sia stupido credere che a qualcuna possa piacere. Poi non so, se questo fa di me un ingenuo pazienza. Ora esco, a dopo.
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