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Breve trattato sulla stupidità umana |
LothLaurel
 Reg.: 25 Feb 2004 Messaggi: 1261 Da: Scafati (SA)
| Inviato: 06-05-2004 16:55 |
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tutti siamo supidi, prima o poi, ma forse il fatto di rendercene conto ci redime. Lo stupido vero, invece, non capirà mai di essere stupido.
_________________ Clive Owen mi fa sbroccare!!!!!!!!!!!!
E smettetela di dire che sono un uomo! |
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malebolgia
 Reg.: 15 Gen 2003 Messaggi: 2665 Da: matelica (MC)
| Inviato: 06-05-2004 20:45 |
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quote: In data 2004-05-06 16:55, LothLaurel scrive:
tutti siamo supidi, prima o poi, ma forse il fatto di rendercene conto ci redime. Lo stupido vero, invece, non capirà mai di essere stupido.
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c'è qualcosa che non quadra....
_________________ ... e per un istante ritorna la voglia di vivere a un'altra velocità |
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mulaky
 Reg.: 09 Lug 2002 Messaggi: 32104 Da: Catania (CT)
| Inviato: 07-05-2004 18:50 |
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si infatti, c'è qualcosa che non torna! se uno è stupido è stupido.
non è stupido a metà, 3/4, ecc. è semplicemente stupido, e in quanto stupido non sa di essere stupido.
ma quante volte ho scritto "stupido"??
_________________ What you fear in the night in the day comes to call anyway
Well darling if the shit came out then, I suppose that the shit went in
(A.D.) |
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archer84
 Reg.: 26 Gen 2004 Messaggi: 4249 Da: catania (CT)
| Inviato: 07-05-2004 19:07 |
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la stupidità non esiste... esistono solo gli atteggiamenti stupidi... c'è chi li assume spesso e chi lo fa di rado... in fin dei conti chi può avere la presunzione di dire che non ha mai fatto qualcosa di stupido...
_________________ ...(cit.) |
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archer84
 Reg.: 26 Gen 2004 Messaggi: 4249 Da: catania (CT)
| Inviato: 07-05-2004 19:09 |
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quote: In data 2004-05-07 19:07, archer84 scrive:
la stupidità non esiste... esistono solo gli atteggiamenti stupidi... c'è chi li assume spesso e chi lo fa di rado... in fin dei conti chi può avere la presunzione di dire che non ha mai fatto qualcosa di stupido...
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ah... potrei non aver ragione (Carlo Cipolla sa essere sempre molto persuasivo nei suoi scritti)... in tal caso avrei detto una stupidaggine...
_________________
Non so che cosa renderebbe più conservatore un uomo, se il non conoscere null'altro che il presente, oppure null'altro che il passato.
J.M. Keynes
[ Questo messaggio è stato modificato da: archer84 il 07-05-2004 alle 19:13 ] |
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mulaky
 Reg.: 09 Lug 2002 Messaggi: 32104 Da: Catania (CT)
| Inviato: 07-05-2004 19:52 |
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naaaa...secondo me esistono gli stupidi...ne ho incontrati molto
_________________ What you fear in the night in the day comes to call anyway
Well darling if the shit came out then, I suppose that the shit went in
(A.D.) |
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gmgregori
 Reg.: 31 Dic 2002 Messaggi: 4790 Da: Milano (MI)
| Inviato: 08-05-2004 04:07 |
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io credo di essere un po' stupido
bye
_________________ la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
_________________ |
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VViNks
 Reg.: 22 Ago 2003 Messaggi: 2664 Da: milano (MI)
| Inviato: 08-05-2004 10:16 |
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io trovo che sia stupido chi non la pensa come me. ma forse questo mio atteggiamento è un po' stupido.
_________________ "Ahaa, temo di non essere tagliato per la vita del criminale."
"Ecco che ti sottovaluti di nuovo..." |
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gmgregori
 Reg.: 31 Dic 2002 Messaggi: 4790 Da: Milano (MI)
| Inviato: 08-05-2004 11:58 |
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Io fondamentalmente credo che tutti siano stupidi e io meno stupido di loro.
_________________ la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
_________________ |
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gmgregori
 Reg.: 31 Dic 2002 Messaggi: 4790 Da: Milano (MI)
| Inviato: 08-05-2004 11:59 |
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del resto se la terra non fosse abitata da stupidi NICE non avrebbe mandata uno a dirci della vita.
_________________ la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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gaiamente
 Reg.: 12 Apr 2004 Messaggi: 953 Da: roma (RM)
| Inviato: 08-05-2004 12:00 |
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io fondamentalmente credo. |
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philipcat
 Reg.: 08 Feb 2004 Messaggi: 1372 Da: Roma (RM)
| Inviato: 08-05-2004 12:31 |
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Mi sembra interessante e abbastanza in tema questo articolo che tratta della stupidità nell'era digitale.
Ve lo incollo.
Doc Searls e David Weinberger hanno scritto poche settimane fa un piccolo saggio che contribuisce in maniera sostanziale ad una corretta definizione di Internet. Il titolo del lavoro, di pubblico dominio e rilasciato in rete a disposizione di tutti, è “World of ends”(http://worldofends.com/) Gli autori sono due personaggi molto noti del mondo digitale americano, scrittori e giornalisti. Siamo di fronte ad un piccolo bellissimo saggio sulla stupidità nell’era digitale, anzi su due differenti ed opposti tipi di stupidità, attraversoil quale riuscire a comprendere cosa e’ accaduto in questi anni in rete e perché.
La Sindrome degli Errori Ripetuti.
Esiste una prima stupidità, la cui discussione è il centro ideologico del saggio in questione, che è quella umana, la nostra insomma, che da quando esiste Internet abbiamo esercitato in abbondanza. Specie nella nostra frequente e vigorosa contrapposizione al mondo digitale. Alludo per esempio alla stupidità multiforme della infatuazione per la new economy, quella “eccitazione da denaro” nata e rapidamente collassata nella maniera brusca e senza appello che tutti conosciamo, ma non per questo del tutto compresa e superata. A differenza di quanto si potrebbe pensare esiste e continua ad imperare ad ogni livello, una percezione stupida della rete Internet che gli autori definiscono “Sindrome da Errori Ripetuti”. Quella fastidiosa tendenza del genere umano a non voler imparare dagli errori appena commessi ostinandosi invece a ripeterli.
Qualche anno fa un economista italiano molto stimato Carlo Maria Cipolla scrisse un piccolo ironico saggio sulla stupidità umana (“Allegro ma non troppo”, Il Mulino 1988) nel quale, fra le varie leggi che definiscono gli individui stupidi, enunciava questa che definisce la terza legge aurea della stupidità:
“Una persona stupida e’ una persona che causa un danno ad un'altra persona o ad un gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per se’ od addirittura subendo una perdita.”
Sembrerebbe quasi che Searls e Weinberger abbiano letto Cipolla quando affermano che la Sindrome degli Errori Ripetuti applicata a Internet affligge oggi un po’ tutti, dagli editori di quotidiani e periodici ai responsabili delle reti televisive, dall’industria discografica e cinematografica a quelle dei contenuti editoriali, fino alle società telefoniche. Passando anche – come dimenticarlo - per i nostri rappresentanti politici e per quanti sono chiamati a giudicare i contenziosi nelle aule dei tribunali. La tesi degli autori è che ci si trova di fronte insomma ad una patologia molto diffusa. Tutti questi soggetti, quando ragionano di Internet applicandovi le proprie conosciute categorie, continuano a commettere errori che potrebbero essere tranquillamente evitati. E a perdere soldi. Errori come ad esempio credere che:
“..Il web, come la televisione, sia un modo per tenere inchiodati gli occhi della gente mentre i pubblicitari li inondano di messaggi ”
Oppure convincersi per esempio che:
“…la rete sia qualcosa che le aziende di telecomunicazioni dovrebbero filtrare, controllare e comunque “migliorare”
L’esempio più lampante della stupidità applicata alla rete internet è quella dei software di Instant Messaging, quei piccoli programmi che moltissime persone utilizzano per essere informate su quando i propri conoscenti siano collegati a Internet per poi eventualmente contattarli attraverso una semplice interfaccia testuale. Si tratta di software molto semplici, leggeri ed efficienti, inventati molti anni fa da una software house israeliana e poi diffusi in varie differenti versioni. I più utilizzati fra questi sono ICQ (http://web.icq.com/), AIM di AOL(http://www.aim.com), e MSN Messenger di Microsoft. Questi programmi che dovrebbero servire a collegare fra loro più persone possibile, sono invece oggi isole non comunicanti. Utilizzano specifiche proprietarie, rese appositamente non compatibili e segmentano gli utenti in sottoreti che si ignorano l’una con l’altra. Sono un ottimo esempio di una stupidità commerciale che ha mostrato di se’ molti altri esempi simili in questi anni. Prima o poi – scrivono Searls e Weinberger - questi software inizieranno a parlarsi fra loro, è nell’ordine delle cose, ma fino ad allora si saranno spesi centinaia di miliardi, ore di programmazione e intelligenze per far crescere e diffondere strumenti di comunicazione contrari alla essenza della rete Internet.
Stupidità analoghe, egualmente dispendiose e alla fine anch’esse inutili, hanno abitato questo primo decennio della rete Internet allargata a tutti, un po’ in tutti i campi. I discografici continuano - stupidamente- a immaginare come riuscire ad impedire ai navigatori della rete di copiare i bit delle loro canzoni. I governi meditano –stupidamente - su come manipolarne e controllarne i contenuti . Le telecom continuano –stupidamente – a non voler capire che le proprie reti verranno prima o poi inghiottite e che è inutile agitarsi per opporsi a ciò. Le aziende credono – stupidamente – di poter imporre l’ascolto dei propri messaggi e dei propri banner, senza capire che la natura stessa della rete risiede nella possibilità di saltellare da sito in sito senza condizionamenti imposti dall’esterno.
Quelle appena citate, insieme a molte altre, sono stoltezze non solo evitabili, ma tra l’altro costosissime. Miliardi di dollari che potevano e potrebbero essere risparmiati. Gente che si affanna a navigare controcorrente pagaiando con una palettina del gelato, come è accaduto in questi anni nei quali la new economy ha, in pochissimo tempo, schierato un campionario tale di stupidità da poterci riempire la biblioteca di Alessandria. E nessuno sembra ancora persuaso della necessità di fermarsi un secondo a comprendere con un po’ di tranquillità quale sia il medium attraverso il quale si sta tentando di fare business.
E allora, secondo Searls e Weinberger, a questa cecità imperante è necessario contrapporne un’altra di stupidità, parecchio differente ed anzi di segno diametralmente opposto.
Internet: stupida come una pietra.
La frase forse più bella dell’intero saggio è quella in cui gli autori ci dicono:
“Internet d‘altra parte è stupida, e lo è apposta. I progettisti originali si assicurarono che la rete più grande e più estesa fosse stupida quanto una pietra.”
Lo si capisce immediatamente: stiamo parlando di una stupidità diversa da quella di cui abbiamo detto finora. Si tratta di una stupidità legata all’architettura della rete internet, una stoltezza volontaria e geniale che può essere spiegata con l’esempio della sfera inventato originariamente da Craig Burton:
“Quando Craig Burton descrive la stupida architettura della rete come una sfera vuota composta solo da estremità, rappresenta una immagine che coglie l’essenza della architettura di Internet: togliere il valore dal centro e consentire l’incredibile fiorire di valore fra le diverse estremità collegate fra loro. Questo perchè, ovviamente, quando ogni estremità è collegata ad ogni altra, le estremità non sono più affatto agli estremi.”
Da questa idea di architettura stupida discendono invece conseguenze entusiasmanti: “Internet ci offre per la prima volta i mezzi per diventare un mondo di estremità”.
Una architettura stupida, così meravigliosamente stupida, significa anche che “qualunque cosa può essere fatta da chiunque voglia spostare bit in giro. Significa comprendere che il valore di qualsiasi iniziativa risiede in periferia e non più al centro (un centro del resto inesistente) come ci è invece stato insegnano da qualche secolo a questa parte.
La stupidità poi è testarda: ed Internet continua a funzionare anche quando un router va fuori uso in virtù di questa sua poca intelligenza strutturale; la stupidità non e’speculativa e tutti possono collegarsi alla rete senza bisogno di chiedere un permesso ad aziende governi od altre autorità, la stupidità è infine contagiosa, se ormai 600 milioni di persone la frequentano nella sua attuale forma di rete delle reti.
Da queste informazioni di massima è possibile, secondo Searls e Weinberger, ricavare indicazioni precise su cosa fare (e come farlo) con Internet. E sono indicazioni che meriterebbero attenzione
da parte non tanto e non solo degli utilizzatori della rete stessa, quanto di coloro che con la rete Internet desiderano lavorare, spostando merci, offrendo servizi e contenuti. Perchè se Internet è un mondo di estremità allora moltissimi dei piani commerciali pensati in questi anni per la rete nascono già sconfitti. Se il valore di Internet è alla periferia allora tanto vale abbandonare la strada mille volte battuta dello spostare semplicemente in rete la propria attività commerciale esattamente come essa era nel mondo reale, perché, semplicemente, non funzionerà. Se l’innovazione e il potere se ne stanno ai margini e dentro la sfera è vuota, la rete Internet diventa per la sua stessa architettura, un laboratorio di nuove intelligenze aperte al contributo di tutti, un ambiente collaborativo nel quale ognuno conta per quanto porta e in definitiva per estensione del concetto oggi essere collegati a Internet diventa una componente stessa del nostro essere esseri umani.
Quanto al controllo dei contenuti, ai pericoli molto sentiti e molto dibattuti che derivano dal libero accesso alla rete (pedofilia, traffici illeciti, rischi legati all’anonimato, ecc) e’ evidente che si tratta di un argomento che non solo non può essere evitato ma che anzi, dalla percezione di questa architettura, può trovare qualche utile indicazione. Così coloro che cercano di censurare le idee (ma anche quanti molto più prosaicamente tentano di evitare che Internet venga utilizzata per compiere crimini) dovrebbero rendersi conto che la rete non sarà mai in grado di distinguere un bit buono da uno cattivo. E che qualunque censura dovrà sempre essere pensata alle estremità della rete, ma tuttavia è difficile che funzioni.
_________________ Don't dream it, be it. |
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malebolgia
 Reg.: 15 Gen 2003 Messaggi: 2665 Da: matelica (MC)
| Inviato: 08-05-2004 14:32 |
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l'articolo sopra postato da filippcat è estremamente lungo quindi sicuramente noioso da leggere e sancirà la fine degli interventi in questo topico nato per raggiungere scopi precisi che al momento non mi sovvengono.
edito: tutto questo, per la precisione.
come sempre.
_________________
l'oligofrenia dovrebbe essere un diritto di tutti
[ Questo messaggio è stato modificato da: malebolgia il 08-05-2004 alle 14:34 ] |
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philipcat
 Reg.: 08 Feb 2004 Messaggi: 1372 Da: Roma (RM)
| Inviato: 08-05-2004 14:44 |
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quote: In data 2004-05-08 14:32, malebolgia scrive:
l'articolo sopra postato da filippcat è estremamente lungo quindi sicuramente noioso da leggere e sancirà la fine degli interventi in questo topico nato per raggiungere scopi precisi che al momento non mi sovvengono.
edito: tutto questo, per la precisione.
come sempre.
_________________
l'oligofrenia dovrebbe essere un diritto di tutti
[ Questo messaggio è stato modificato da: malebolgia il 08-05-2004 alle 14:34 ]
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Chiedo venia, non vorrei mai sentirmi responsabile della chiusura di un topo altrui.
Se devo censurarlo dimmelo. Peraltro è destinato a chi ha tempo, voglia e, se vuoi, cervello per pensare. Io stessa preferisco post succinti.
Quanto agli scopi per cui è stato aperto, a parte quelli reconditi che se ci sono non mi interessano, immagino che siano gli stessi per cui qui si parla di tutto e di più: per comunicare, che non è mai un male.
Baci.
_________________ Don't dream it, be it. |
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archer84
 Reg.: 26 Gen 2004 Messaggi: 4249 Da: catania (CT)
| Inviato: 08-05-2004 14:47 |
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quote: In data 2004-05-07 19:52, mulaky scrive:
naaaa...secondo me esistono gli stupidi...ne ho incontrati molto
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dar dello stupido ad una persona è, secondo me una forma di presunzione... è male credersi superiore ad un altro dato che non si possono mai conoscere tutti i lati della personalità di una persona...
...e dopotutto anche il più grande deficente del pianeta avrà i suoi pregi e dei sentimenti... se li usa in modo corretto o sbagliato son fatti suoi e non tocca a noi giudicare...
_________________ ...(cit.) |
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