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Arancia meccanica |
Clarice ex "garlar"

 Reg.: 10 Apr 2001 Messaggi: 1232 Da: Bellaria Igea Marina (RN)
| Inviato: 24-08-2002 17:39 |
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quote: In data 2002-08-24 17:36, Crappy scrive:
quote: In data 2002-08-24 16:53, Clarice scrive:
quote: In data 2002-08-24 11:46, Crappy scrive:
wow ragazzi! che film!
in nostro "affezionatissimo" è davvero un grande.. e il suo linguaggio poi!
davvero affascinante.. il fil ha 30 anni e mi ha incollato allo schermo al contrario di vaccate appena uscite nelle sale!
UN C-A-P-O-L-A-V-O-R-O!
e poi la fine.. eh eh.. c'era da aspettarselo..
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E' il mio film preferito...
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non so come..
ma l'avevo quasi intuito..
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Che strano...
credevo non l'avessi capito...
_________________ Guarda bene, fratellino...guarda bene... (Arancia Meccanica). |
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Grabbi ex "Loserkid"
 Reg.: 15 Feb 2002 Messaggi: 7197 Da: legnano (MI)
| Inviato: 24-08-2002 17:42 |
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nonono ero indeciso fra abbronzatissima e questo.. ma poi ho avuto la conferma
_________________ "Mi disse urlando che solo io potevo salvare la terra. Cososcevo bene lo sguardo di un uomo disperato.
A casa ho uno specchio." |
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Clarice ex "garlar"

 Reg.: 10 Apr 2001 Messaggi: 1232 Da: Bellaria Igea Marina (RN)
| Inviato: 24-08-2002 17:43 |
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quote: In data 2002-08-24 17:42, Crappy scrive:
nonono ero indeciso fra abbronzatissima e questo.. ma poi ho avuto la conferma
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_________________ Guarda bene, fratellino...guarda bene... (Arancia Meccanica). |
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joelcoen
 Reg.: 28 Ott 2002 Messaggi: 958 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 13-04-2003 10:15 |
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Noi tutti sappiamo che arancia meccanica è un film sulla violenza , quella di Alex per la società(Stupri , giochetto numero 1...) e quella della società verso Alex(Lavaggo del cervello , semi-omicidio a scopi politici...).
Ma secondo voi quale delle due violenze è più dura?
[ Questo messaggio è stato modificato da: joelcoen il 13-04-2003 alle 10:16 ]
[ Questo messaggio è stato modificato da: joelcoen il 13-04-2003 alle 10:17 ] |
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stilgar
 Reg.: 12 Nov 2001 Messaggi: 4999 Da: castelgiorgio (TR)
| Inviato: 13-04-2003 11:52 |
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Sì, è chiaro che il tema centrale del film è la violenza, due forme di violenza, diverse ma in un certo senso uguali.
Violenza contro la persona e la società.
Non so dire quale delle due sia peggiore (se pure sia possibile fare questo tipo di distinzione)ma mi sembra di capire che Kubrik propenda per la violenza su Alex in questo senso. Nel libro, infatti, il protagonista, pur guarito, si redime, accetta la società, vede i suoi amici cambiati, integrati e prova il desiderio di avere un futuro come il loro.
Nel film no.
Nel film il finale lascia intendere tutt'altra cosa: Alex è guarito e sembra avere tutta l'intenzione di ricominciare con l'ultraviolenza quanto prima.
E' vero che Kubrik ha giustificato questa cosa dicendo di aver letto solo la prima versione del libro in cui il finale coincide con quello del suo film ma sono convinto che il regista newyorkese la preferisse comunque all'altra.
_________________
Profundis - L'anima nera della rete |
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joelcoen
 Reg.: 28 Ott 2002 Messaggi: 958 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 13-04-2003 11:59 |
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gmgregori
 Reg.: 31 Dic 2002 Messaggi: 4790 Da: Milano (MI)
| Inviato: 13-04-2003 17:21 |
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riposto il thread di settimana scorsa:Sono particolarmente lieto di introdurre un argomento quantomai, dal mio punto di vista, interessante riguardo la filosofia Kubrikiana circa l’evidenza che ogni tipo di valore, educazione, arte e istinto umano, possa essere deleterio e autodistruttivo. Visionando ARANCIA MECCANICA(allegato corriere) mi sono reso conto di alcune importantissime sfumature, le quali ad una prima visione passarono inosservate.
I valori di civiltà nel film appaiono come se non potessero essere adeguati alla civiltà stessa, da qui il sadismo di Alexander si specchia nel suo “controllore” che sputa in faccia al poeta della violenza dimostrando che il controllore è tanto sadico quanto Alexander, innescando nello spettatore un senso di annichilimento. Nondimeno la comicità implicita nel capoguardia rimanda chiaramente a Hitler,mediante la rassomiglianza e quegli improbabili passi militari che poco si addicono al personale penitenziario, tanto che una volta presentato Alexander nel centro medico per la cura Ludovico, sembra che il dottore che compila i moduli rimanga sgomento, sebbene non lo si percepisca.
L’arte nel film appare come disegno folle e tramite di agghiacciante violenza. La pop art, così rimarcata, più che essere innovativa è ripugnante, non per niente la liberazione dei tabù sessuali dell’epoca rappresentano nel film una controversa prigionia degli stessi. Quando Alexander si dedica all’omicidio della ricca ginnasta, usa un pene, situato come soprammobile che al tocco, danzava ricordando il movimento nel rapporto sessuale. Da qui l’innovazione è astratta e vista come un nonsense. Credo che Kubrik ci volesse comunicare che il controllo e la moderazione, da qualsiasi parte provengano, siano assolutamente vittime dall’anarchia istintuale. Ludovico Van, non è più pace dei sensi ma orrore. Se Alexander non dimostrava rispetto per la famiglia e le persone che seviziava, costoro inevitabilmente, una volta che lo incontrano in libertà si scagliano su di lui come animali. Ma nel film emerge non tanto la vendetta dei suddetti quanto l’altrettanto spirito violento gruppale della deresponsabilizzazione di massa. Quella che nel 72’ non era ancora chiara ai sociologi, ma adesso è evidente fino dall’ inizio degli anni 80,’ dove l’identificazione col gruppo ha spesso coinciso e tuttora coincide con violenze di ogni genere, politiche, da stadio da pub eccetera.
“Vedete signori e signori, il nostro soggetto, paradossalmente viene spinto verso il bene dalla spinta del male” dice il ministro dell’Interno dopo la riuscita dell’esperimento Ludovico.
Potrebbero sembrare le parole di Kubrik.
To be continued
_________________ la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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gmgregori
 Reg.: 31 Dic 2002 Messaggi: 4790 Da: Milano (MI)
| Inviato: 13-04-2003 17:23 |
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quardate cosa ho scritto qua sotto. Comunque la violenza istituzionale è più accettabile, il che non significa che l'approvi!
_________________ la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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FlatEric ex "Darkness"
 Reg.: 03 Dic 2002 Messaggi: 3200 Da: Roma (RM)
| Inviato: 13-04-2003 20:04 |
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Bello questo film, l'ho visto oggi. Molto originale |
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joelcoen
 Reg.: 28 Ott 2002 Messaggi: 958 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 13-04-2003 21:06 |
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gmgregori
 Reg.: 31 Dic 2002 Messaggi: 4790 Da: Milano (MI)
| Inviato: 14-04-2003 08:28 |
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quote: In data 2003-04-13 20:04, FlatEric scrive:
Bello questo film, l'ho visto oggi. Molto originale
| E.....
_________________ la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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Poisonidea
 Reg.: 27 Ago 2003 Messaggi: 134 Da: Torino (TO)
| Inviato: 28-08-2003 14:09 |
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Concordo con l'" e..." comunque è uno di quei film che non mi stanco mai di rivedere...io trovo particolarmente fantastico il concetto di utilizzare la visione di una cosa per farla analizzare e forse evitarla come può essere la violenza...ma Kubrick fa vedere proprio che lo stratagemma che usa nel suo film può essere ribaltato (il fatto che Alex dopo la cura abbia sempre in testa il pensiero violento)Nel senso che sì facendo vedere la violenza non ci si avvicina ad essa ma ci sia allontani, però che questa facente parte dell'essere umano non può essere rimediata di netto con un'intervento tanto crudele quale quella attuata nei suoi confronti dalla società
_________________ La verità dentro le persone è cosa tanto fragile da cambiare totalmente nel solo modo di riceverla.
once you SurpOp you can't stop |
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mammamia
 Reg.: 26 Ago 2003 Messaggi: 28 Da: Valdagno (VI)
| Inviato: 28-08-2003 14:55 |
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è da un po' che non rivedo l'arancia meccanica, ma è uno di quei film che ti resta impresso, che colpisce a fondo. io concordo con chi sottolinea che il film (come quasi tutti quelli di Kubrick) sia strutturato in due parti (costruens e destruens) attorno a un perno centrale: Alex compie e subisce gli stessi eventi, dopo un percorso attivo è vittima degli stessi soprusi. i due occhi di alex che la carrellata iniziale mette in luce sono uno truccato e uno no (non l'ho notato io, purtroppo). sta qui per me una delle interpretazioni del film, quel gioco tra natura e cultura, tra istinto naturale e regola sociale. alla fine, due violenze non contrapposte ma compresenti.
alla salute
_________________ ho perso.ho sempre perso. non mi irrita nè mi preoccupa. perdere è una questione di metodo |
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RICHMOND
 Reg.: 03 Mag 2003 Messaggi: 13089 Da: genova (GE)
| Inviato: 31-08-2003 13:16 |
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credo ke la violenza pi dura alla fine sia quella della società verso alex
Nn ke quella di Alex sia giustificabile, per carità, ma è pura e senza un'apparente motivo...e questo fa della sua ultra-violenza un atteggiamento meno perverso di quello ke le autorità usano nei suoi confronti.
La dimostrazione sta nel fatto ke tutti i loro sforzi nn sono a vantaggio di Alex (ke appena esce dall'ospedale viene maltrattato da tutti...visto ke la violenza genera violenza nel mondo malato di oggi), ma sono vantaggio dello stato....Alex si arruola nella polizia....su rikiesta del ministro.
L'ipocrisia, ancora una volta, regna sovrana.
Lo stesso kubrik dice: "è giusto negare della possibilità di scegliere tra bene e male? E' giusto farlo coì?"
Io aggiungo: "E' giusto farlo per servirsi di un uomo?".
_________________
Descrivere Endora è un po' come ballare senza musica.... (Johnny Depp)
[ Questo messaggio è stato modificato da: RICHMOND il 31-08-2003 alle 13:20 ]
[ Questo messaggio è stato modificato da: RICHMOND il 31-08-2003 alle 13:22 ] |
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Shaka1978
 Reg.: 11 Dic 2002 Messaggi: 379 Da: PsE (AP)
| Inviato: 01-09-2003 11:35 |
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nel mondo malato di oggi? Io direi nel mondo di sempre, e tralascerei la parola "malato". E' che non si capisce se Kubrick abbia mai lo scopo di prospettare una situazione di riscatto. Prendere coscienza di questa violenza è prendere coscienza di una patologia o di uno stato di cose, di un "andar così" del mondo? Nel caso fosse una situazione patologica, prenderne coscienza significherebbe uscirne fuori? Può darsi, ma dal film si evince che colui che ha sempre fatto violenza per il gusto di farla è stato ri-educato ad essa da una società che in parte ha usato la stessa violenza per scopi pratici, come quello del semplice potere, e dall'altra l'ha rielaborata sotto forma di abbandono e vendetta.
Mi vengono in mente le scimmie di 2001. La violenza ancestrale. E poi la società ai tempi di Barry Lyndon. Non meno malata della nostra. Le perversioni e l'egoismo in Lolita, la guerra ad ogni costo in Stranamore.
Kubrick a volte mi sembra che dica: la violenza è anche dentro il latte, la mattina. E da questo cerchio mi sembra che neanche lui ne sia uscito, durante la proiezione dell'arancia meccanica: lettere minatorie, addirittura minacce di morte! Ecco come una reazione ad un'opera d'arte può inverare il messaggio della stessa. Manco a farlo apposta.
_________________ "Se tu dovessi incontrare Dio, lo trapasserai"(KillBill) "It's water, that's all"(Dancer in the dark) "La rivoluzione non passa per il buco del culo"(Fragola&Cioccolato) "Come si fa ad essere maschilisti con2tette di quella portata?"(Tutto su mia madre) |
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