> > Attualità - un mondo diverso, uguale per tutti è possibile??? |
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un mondo diverso, uguale per tutti è possibile??? |
Quilty
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 13-04-2005 18:43 |
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quote: In data 2005-04-13 15:46, KARLMARX87 scrive:
TENENBAUM sai cosa vuol dire socialismo?quello di Marx. è inutile criticare l'attinenza al testo quando non si hanno idee da esprimere. oggi siamo ad un bivio. abbaimo neolatifondisti che coltivano terre secondo concetti feudali e una manovalanza sfruttata. abbiamo un capitalismo che si da una copertura di buonismo per raccattare voti e basta. dobbiamo combatterlo con la socializzazione delle terre, questo per innalzare il livello dei contadini, specie nel terzo mondo. per quanto riguarda le industrie credo che la nazionalizzazione delle grandi imprese sopra i 100 operai sia il modello da utilizzare.i grandi capitalisti devono lasciare(esproprio) i beni ladrati al popolo con la tecnica del plusvalore e delle borse. le banche devono essere statalizzate e lo stato deve attuare un controllo sui prezzi in modo da prevenire le fiurfanterie commerciali. questo per iniziare. la dittatura del proletariato deve essere uno stato di passaggio, poche settimane, come detto da marx, e deve attuare una democrazia partecipativa sindacale. almeno secondo me, ripeto!
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Innanzitutto Marx non ha parlato di nessun socialismo, se non di quello scientifico che altro non era che un'analisi del capitalismo (Il Capitale) e una proposta per arrivare al socialismo (la dittatura del proletariato come stato di passaggio ecc).
Marx ha attinto a mani basse dai socialisti utopisti e non ha proposto nulla di nuovo, se non quell'analisi sul Capitale che per molti punti si può considerare valida.
Sulla dittatura del proletariato e la rivoluzione ,mi sembra che la storia abbia già giudicato , e molto negativamente.
Marx stesso non ha mai proposto alcun tipo di modello di società basata sul socialismo.
Nella sua opera ogni analisi di questo tipo è del tutto irrilevante.
Per cui bisognerebbe anche smetterla di idolatrare un filosofo importantissimo, ma uguale a tutti gli altri grandi, le cui teorie sono giuste alcune e sbagliate altre, sono state riprese e migliorate in seguito.
E soprattutto bisogna ricordare che Marx è stato un teorico del capitalismo, sul socialismo non ha speso alcuna parola che non fosse già stata detta in precedenza. |
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Ascanio
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 26 Gen 2004 Messaggi: 1277 Da: Arosio (CO)
| Inviato: 13-04-2005 18:58 |
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quote: In data 2005-04-12 22:15, KARLMARX87 scrive:
oggi, nell'era della privatizzazione sfrenata, della globalizzazione e del militarismo al servizio del neocolonialismo è possibile Rivoluzionare la realtà e creare un mondo veramente libero per tutti e distante dai disvalori del capèitalismo?secondo me si, vorrei sentire le idee di altre persone, grazie!
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Certo che si può, sulla carta. Marx aveva pensato ad un mondo utopico, il comunismo è appunto utopia.
Le disuguaglianze sociali sono il frutto del passaggio da una società semplice ad una complessa, diversificata.
L'uomo inoltre è egoista. Vuole sempre più per se stesso.
_________________ LEG XIIII GEMINA MARTIA VICTRIX |
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Quilty
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 13-04-2005 19:07 |
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quote: In data 2005-04-13 14:40, Ayrtonit scrive:
secondo me non bisogna confondere UN mondo migliore con IL mondo migliore (tranquilli non tirerò in mezzo Leibniz).
voglio dire, come ha già sostenuto quilty mi pare, che il mondo attuale si potrebbe migliorare, come si è migliorato negli ultimi secoli, e magari anche decenni.
c'è da chiedersi però se il processo non sia saturo. ci sono evoluzioni che hanno fine, può darsi che il sistema mondiale sia giunto al limite, e che ad ogni successivo miglioramento in un settore si accompagni un degrado in un altro.
ma se anche non fosse cosi, e si potesse ancora effettivamente creare un surplus di valore, avremmo allora un mondo migliore.
non IL mondo migliore. mai.
il mondo perfetto non esiste. quindi se è questo l interrogativo, la risposta è no.
come fare a rendere il mondo migliore? dovremmo sapere quali aspetti del mondo vadano migliorati, e vedere poi non tanto se sia possibile farlo.
tutto è possibile.
ma a quale prezzo? o meglio a quale prezzo per il mondo occidentale?
quindi la questione non tanto "cosa si può fare" ma "quanto si è disposti a pagare".
perchè anche la morale ha la sua economia.
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Il prezzo da pagare è sicuramente terribile: riguarda l'inizio di una politica ambientale per un mondo che si sta autodistruggendo (finora chi comanda, le corporations , si è rifiutato di approvare una qualsiasi politica del genere, escludendo l'approvazione del Protocollo di Kyoto,che non basta e che vede gli Usa come grandi assenti); riguarda i diritti civili ,che non sono stati conquistati nei secoli per gentile concessione, ma strappati a un'èlite dopo feroci lotte,e tanti altri ne dobbiamo conquistare;riguardano la fine del militarismo perchè se non finirà l'escalation militare finirà la vita sul nostro pianeta.
inutile dire che la macchina bellica è mossa dagli interessi dell'élite, non certo dalla popolazione. Le principali decisioni vengono prese da un ristretto gruppo di persone non elette da nessun Parlamento, i cui piani non riguardano minimamente gli interessi dei normali cittadini.
Finchè quste persone potranno decidere della vita della maggioranza non ci sarà alcuna democrazia.
Oggi ci sono enormi movimenti popolari senza precedenti nella storia che vogliono avere voce in capitolo: le tematiche proposte sono quelle che non si leggono sui giornali dell'élite ,nonostante riguardino il futuro delle persone. |
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Quilty
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 13-04-2005 19:14 |
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In data 2005-04-13 18:58, Ascanio scrive:[/i]
quote:
Certo che si può, sulla carta. Marx aveva pensato ad un mondo utopico, il comunismo è appunto utopia.
Le disuguaglianze sociali sono il frutto del passaggio da una società semplice ad una complessa, diversificata.
L'uomo inoltre è egoista. Vuole sempre più per se stesso.
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Non hai mai letto Marx o non ricordi affatto,perchè Marx non descrive alcun mondo, ma fa un'analisi del sistema capitalistico.
Le disuguaglianze sociali sono il frutto di determinate politiche ,non del caso o del destino.
Se questo sistema è giusto e legittimo deve dimostrarlo (inutile dire che non lo è affatto) altrimenti può benissimo essere sostituito con altre forme più eque.
[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 13-04-2005 alle 19:15 ] |
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honecker
![](/forum/images/star_05a.gif) Reg.: 31 Gen 2005 Messaggi: 626 Da: Pankow (es)
| Inviato: 13-04-2005 19:40 |
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quote: In data 2005-04-13 15:30, KARLMARX87 scrive:
io sono sincero, per me il modo per cambiare il mondo in meglio è attuare il socialismo!è inutile nascondersi dietro un dito. ma facciamo attenzione, per socialismo non si intende il comunismo sovietico, vietnamitita, cambogliano e tantomeno cinese moderno. si parla di attuare le idee di Karl Marx, il pensiero maoista e quello di che guevara. tutto ciò apportando le migliorie quali maggiore flessibilità economica e rièudio della violenza di stato.
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Calma.
L'instaurazione del socialismo attraverso la rivoluzione è l'unico vero modo per cambiare realmente e radicalmente le cose.
Il resto sono palliativi.
Ma per favore non confondiamo la Cina rivoluzionaria di Mao con la sgangheratissima e confusionaria esperienza cubana. Per carità il Che era un buon compagno, pieno di nobili ideali e propositi, ma per nulla paragonabile a Mao, che a mio avviso è il più grande statista del secolo scorso e uno degli uomini politici più importanti di tutti i tempi. |
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Quilty
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 13-04-2005 20:18 |
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quote: In data 2005-04-13 14:15, greenday2 scrive:
Nessuno ha ancora detto come cambiarlo in meglio però
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Anche questo non corrisponde al vero.
Alcuni esempi sono il fatto che la proprietà privata dei mezzi di produzione dovrebbe appartenere ai cittadini stessi ,così come quella dei mezzi di comunicazione.
Non dovrebbe essere in mano a tirannie private .
Se ci si vuole riempire la bocca di concetti come democrazia bisogna vedere che riscontro hanno con la realtà dei fatti.
La guerra all' Iraq è un ottimo esempio.
I cittadini statunitensi non hanno votato a favore della guerra quando hanno eletto Bush .
Stiamo inoltre parlando del 25% della popolazione, di una minoranza che è andata a votare per lui (la metà degli elettori sta regolarmente a casa).
Si può obiettare che un governo non può chiedere l'opinione su ogni cosa per la politica che intende operare. A parte il fatto che entrare in guerra non è certo amministrazione ordinaria, che la Costituzione Usa dice espressamente che gli Stati Uniti rifiutano la guerra come strumento di offesa , la decisione di attaccare l'Iraq non è nemmeno passata per un voto Parlamentare.
L'ha decisa qualcuno annunciandola in Tv.
E quel qualcuno è stato eletto con i soldi di chi ha contribuito alla sua campagana elettorale,cioè l'élite economica che lo sostiene.
In Usa infatti il finanziamento privato ai partiti è ammesso, ed è inutile sottolineare che se io verso milioni di dollari sul tuo conto, voglio che tu faccia i miei interessi.
Come si vede di democrazia non vi è la minima traccia.
Ma non basta.
Non si può attaccare un paese indifeso senza avere dalla propria l'opinione pubblica. Bisogna convincerla della bontà della causa.
Se si possiedono tutti i media , e l'èlite economica li possiede tutti poichè sono tutti in mani private, si può convincere la maggioranza dell'assurdo, ossia delle armi di distruzione di massa ,comprese quelle atomiche, e dei rapporti tra Saddam e Al Qaeda.
Questi direi sono perfetti esempi di come funziona la democrazia nel paese più libero e democratico del pianeta, le cui decisioni riguardano la sorte dei cittadini di tutto il mondo.
Chi vuole un mondo democratico non deve accontentarsi di riempirsi la bocca di questa vuota parola, ma lo deve pretendere con le proprie azioni ;diversamente le concentrazioni di potere illegittime vanno abbattute e sostituite con forme di democrazia più avanzata.
La parola socialismo non piace? Chiamatelo come vi pare, ma il futuro democratico passa attraverso l'abolizione delle concentrazioni illegittime del potere privato. |
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gatsby
![](/forum/images/star_modx.gif) Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 13-04-2005 20:43 |
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quote: In data 2005-04-13 18:24, Quilty scrive:
L'abbiamo ripetuto almeno 10 volte, e allora perchè si continua a ripetere sempre lo stesso errore?
Essere tutti uguali nella filosofia socialista non significa che io devo possedere le stesse cose di un altro, non significa che se io ho più capacità devo livellarmi agli altri.
Quando si parla di uguaglianza si intende ovviamente l'equivalenza in temini DI CLASSE.
Non ci deve essere una classe dirigente che comanda a bacchetta il resto della popolazione
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A tuo avviso quindi il potere non è la realizzazione di moltissimi uomini? Non dargli questa possibilità non è forse una limitazione? Non ti dico che sarebbe brutto se così non fosse, ma è così.
_________________ Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è |
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Tenenbaum
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 10848 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 13-04-2005 20:49 |
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quote: In data 2005-04-13 20:18, Quilty scrive:
quote: In data 2005-04-13 14:15, greenday2 scrive:
Nessuno ha ancora detto come cambiarlo in meglio però
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Anche questo non corrisponde al vero.
Alcuni esempi sono il fatto che la proprietà privata dei mezzi di produzione dovrebbe appartenere ai cittadini stessi ,così come quella dei mezzi di comunicazione.
Non dovrebbe essere in mano a tirannie private .
Se ci si vuole riempire la bocca di concetti come democrazia bisogna vedere che riscontro hanno con la realtà dei fatti.
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beh hai iniziato bene ma poi non hai detto più niente
hai parlato della guerra in Iraq (ma forse il topic è sbagliato)
nessuno ancora invece dice come viene esercitata la democrazia
come si fanno le leggi
in che modo vengono stabilite
in cosa consiste la propietà privata
nessuno ha ancora dato spiegazioni
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Quilty
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 14-04-2005 00:24 |
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quote: In data 2005-04-13 20:43, gatsby scrive:
quote: In data 2005-04-13 18:24, Quilty scrive:
L'abbiamo ripetuto almeno 10 volte, e allora perchè si continua a ripetere sempre lo stesso errore?
Essere tutti uguali nella filosofia socialista non significa che io devo possedere le stesse cose di un altro, non significa che se io ho più capacità devo livellarmi agli altri.
Quando si parla di uguaglianza si intende ovviamente l'equivalenza in temini DI CLASSE.
Non ci deve essere una classe dirigente che comanda a bacchetta il resto della popolazione
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A tuo avviso quindi il potere non è la realizzazione di moltissimi uomini? Non dargli questa possibilità non è forse una limitazione? Non ti dico che sarebbe brutto se così non fosse, ma è così.
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Il potere DOVREBBE essere una realizzazione della maggioranza almeno della popolazione.Questa si potrebbe chiamare Democrazia.
Ma noi non viviamo in un mondo simile.
Se veramente lo credi, sei ingenuo.
Gli esempi che si possono fare sono innumerevoli(ti invito a confutarli) e sanciscono che ,al contrario, il potere è in mano ad un'élite economica che gestisce il capitale,ossia l' 1% della popolazione,la quale comanda a bacchetta tutti i restanti e decide delle loro vite e del loro futuro.
Ho riportato l'esempio qui sopra della guerra in Iraq. In un sistema democratico ideale prima di attaccare uno stato sovrano si passa da un voto del Parlamento.
Questa infatti è l'istituzione principale del Sistema. Se la si toglie di mezzo, dichiarando guerra dalla televisione, dubito che tu possa dire che la democrazia sta esercitando la sua funzione.
E se il sistema dei mezzi di informazione fosse realmente democratico, la prima cosa che farebbe sarebbe quella di denunciare al mondo intero le violazioni delle regole democratiche.
Quanti giornali hanno denunciato questo fatto?
Nessuno, e i motivi li abbiamo visti centinaia di volte: i mass media sono istituzioni private in mano alle élite economiche.
Se io finanzio la campagna eletorale del Presidente versando sul suo conto un milione di dollari, il mio supporto avrà lo stesso peso del tuo segno sulla croce messo nell'urna?
Proviamo a rispondere a queste semplici domande, ricordandoci di Tangentopoli e dei versamenti (illegali in Italia ma non in Usa) dell'élite economica nelle casse dei partiti.
Se io discuto in Parlamento una legge che riguarda il futuro della classe lavoratrice,la possibilità che da domani le aziende possano chiudere i battenti e trasferirsi in Lituania dove la manodopera è più bassa ,creando così nel mio paese un retaggio di disoccupazione dificilmente colmabile(si chiama dumping sociale), la maggioranza dei cittadini dovrà essere a conoscenza di questi fatti e far sentire la sua voce in merito.
Ma questa riforma è la Direttiva Bolkestein, e nessuno la conosce. Nessun quotidiano ( a parte quelli comunisti) ne ha mai parlato.
E' tenuta segreta e i referenti principali di questi accordi non sono i cittadini della Democrazia, ma le élite del mondo economico, che guarda caso sono le uniche a trarne vantaggio.
Ripeto:possiamo riempirci la bocca di parole come DEMOCRAZIA, ma quando l'uso che se ne fa è puramente ideologico,come in questo caso, quando la realtà dei fatti sbatte contro la dottrina propagandata , lo scarto che ne risulta è piuttosto evidente.
Se si vuole continuare a vivere in un mondo di simulacri,come avrebbe detto Philip K. Dick , ognuno è liberissimo di poterlo fare.
Ma almeno chiamiamo le cose per quello che sono: noi viviamo in un'oligarchia dove le decisioni fondamentali sulle questioni economiche sono ben lontane dalle sedi istituzionali competenti e la democrazia ce la dobbiamo guadagnare perchè nessuno verrà a regalarcela.
Ci sono migliaia di persone che lottano per i diritti democratici e che non godono di nessuna attenzione da parte dei mezzi di informazione.
Ma ormai anche per questi ultimi è diventato quasi impossibile ignorarli e ignorarne le richieste, tant'è che negli ultimi anni persino i grandi capi delle democrazie si sono messi a scimmiottare le questioni che la gente gli propone, come quella di annullare il debito (odioso) dei paesi poveri.
E' solo un esempio.
Con Internet e con mezzi di comunicazione sempre più rapidi sarà sempre più forte la domanda di democrazia e le persone che sono ancora convinte di viverci realmente, ingabbiate dall'ideologia , sono sempre di meno.
Le élite economiche sono realmente spaventate per questo perchè il loro potere viene messo in discussione oggi come non mai. |
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Tenenbaum
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 10848 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 14-04-2005 09:43 |
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riempiamoci la bocca della parola democrazia
non ho ancora capito come viene amministrato un paese con il sistema alternativo e come vengono predisposte e approvate le leggi
che poi, voglio dire che chiunque abbia un infaniratura di diritto sa benissimi perchè è necessario ricorrere ad una rappresentanza dei cittadini
che poi questo sistema abbia dei limiti è noto a tutti
come del resto è noto a tutti (?) che ci sono anche le modalità , senza cambiare un bel niente, di far prendere le decisioni anche a tutti i cittadini
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gatsby
![](/forum/images/star_modx.gif) Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 14-04-2005 09:59 |
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quote: In data 2005-04-14 00:24, Quilty scrive:
quote: In data 2005-04-13 20:43, gatsby scrive:
quote: In data 2005-04-13 18:24, Quilty scrive:
L'abbiamo ripetuto almeno 10 volte, e allora perchè si continua a ripetere sempre lo stesso errore?
Essere tutti uguali nella filosofia socialista non significa che io devo possedere le stesse cose di un altro, non significa che se io ho più capacità devo livellarmi agli altri.
Quando si parla di uguaglianza si intende ovviamente l'equivalenza in temini DI CLASSE.
Non ci deve essere una classe dirigente che comanda a bacchetta il resto della popolazione
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A tuo avviso quindi il potere non è la realizzazione di moltissimi uomini? Non dargli questa possibilità non è forse una limitazione? Non ti dico che sarebbe brutto se così non fosse, ma è così.
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Il potere DOVREBBE essere una realizzazione della maggioranza almeno della popolazione.Questa si potrebbe chiamare Democrazia.
Ma noi non viviamo in un mondo simile.
Se veramente lo credi, sei ingenuo.
Gli esempi che si possono fare sono innumerevoli(ti invito a confutarli) e sanciscono che ,al contrario, il potere è in mano ad un'élite economica che gestisce il capitale,ossia l' 1% della popolazione,la quale comanda a bacchetta tutti i restanti e decide delle loro vite e del loro futuro.
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Io ho parlato di potere in generale, sia esso economico, sia esso semplicemente politico e delegato (anche se te pensi che le duie cose coincidano, non è così), sia esso di altra natura. Tu invece parti dal calcolo di chi tu credi governi il macroambiente, per giustificare la teoria che già adesso tutti noi siamo esclusi a qualsiasi forma di ambizione di potere. E da qui in poi parti in quarta...[/quote]
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Ho riportato l'esempio qui sopra della guerra in Iraq. In un sistema democratico ideale prima di attaccare uno stato sovrano si passa da un voto del Parlamento.
Questa infatti è l'istituzione principale del Sistema.
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Quale sistema? Nell'occidente ci sono vari sistemi parlamentari ognuno con le sue peculiarità e organi. Negli Stati Uniti il Presidente riceve la delega direttamente tramite il conteggio dei sentaori, e indirettamente dai votanti. NOn ha l'obbligo di interrogare il Senato per qualsiasi questione. Dici che non è giusto?va bene, ma ciò non vuol dire che ci sia un abuso di potere.
Ti vorrei ricordare che non esisto poi solo gli StatiUniti, l'Italia o la Francia con un sistema democratico. Potremmo anche variare un pò con gli esempi no?
_________________ Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è |
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Tenenbaum
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 10848 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 14-04-2005 10:17 |
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parliamo della Danimarca e della Norvegia
quale è il grado di insoddisfazione della popolazione per quanto rigurda il sistema di governo dei loro paesi ?
i cittadini sentono la necessità di cambiare il diritto che regola la loro vita sociale ?
_________________ For relaxing times make it Suntory time |
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ipergiorg
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 10143 Da: CARBONERA (TV)
| Inviato: 14-04-2005 10:26 |
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quote: In data 2005-04-13 15:27, DottorDio scrive:
quote: In data 2005-04-13 15:10, Tenenbaum scrive:
ma cosa è questo buonismo
vogliamoci tutti bene ?
questa sarebbe la società migliore ?
secondo me è un discorso senza senso
posso uscire fuori di casa e trovare nel giro di poco tempo una decina di persone che mi fanno schifo per modo di fare o simili
ed io cosa avrei da spartire con queste persone ?
niente ovviamente
finchè non si considererà che gli uomini sono DIVERSI per definizione questi discorsi non porteranno a niente
definiamo questo egualitarismo o libertà o eguaglianza senza buonismi senza senso
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Preferisci cercare di andare d'accordo con una persona o odiarlo?
Che discorso è il tuo?
Se una persona per certi modi di fare non rientra nelle tue grazie sei liberissimo di non frequentarlo.
Quello che ho ipotizzato prima è realizzabile se si cerca di aver il rispetto per gli altri e se uno manca di rispetto che abbia il buon senso di scusarsi e di meritarsi il perdono altrui.
Mi sembra una cosa molto bella da perseguire, anche se come ho più volte ribadito è più da intendersi come un fine ultimo che non come un obbiettivo da raggiungere a tutti i costi.
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il problema miei cari è che nel mondo il male esiste. Se tutti fossero buoni e rispettosi e mansueti e altruisti non ci sarebbe stato nemmeno bisogno di Marx. Vivremmo tutti allo stesso modo. A parte la noia, credo che saremmo ancora nelle caverne |
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ipergiorg
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 10143 Da: CARBONERA (TV)
| Inviato: 14-04-2005 10:27 |
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quote: In data 2005-04-13 18:05, gatsby scrive:
a parte che come detto da greenday2, Marx parlava di un altro tipo di società, e lasciando anche da parte il dato ceh ogni tentativo di comunismo sia sfociato in dittatura(e cerdo induca un pò tutti a chiedesri sull'effettiva realizzibilità delle sue teorie comuniste), credete davveo che l'uomo si accontenti di essere uguale a tanti altri? L'istinto a primeggiare è insito in noi, c'è poco da fare.
E poi, se proprio devo esser simcero, penso che la ricchezza totale al mondo non garantisca, se equamente distribuita, una buona vita a tutti. Confesso di esser un gran egoista, e che il sacrifico che sarei pronto a fare è minimo in confronto alla reale necessità.
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concordo in pieno |
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Ascanio
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 26 Gen 2004 Messaggi: 1277 Da: Arosio (CO)
| Inviato: 14-04-2005 11:55 |
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quote: In data 2005-04-13 19:14, Quilty scrive:
In data 2005-04-13 18:58, Ascanio scrive:[/i]
quote:
Certo che si può, sulla carta. Marx aveva pensato ad un mondo utopico, il comunismo è appunto utopia.
Le disuguaglianze sociali sono il frutto del passaggio da una società semplice ad una complessa, diversificata.
L'uomo inoltre è egoista. Vuole sempre più per se stesso.
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Non hai mai letto Marx o non ricordi affatto,perchè Marx non descrive alcun mondo, ma fa un'analisi del sistema capitalistico.
Le disuguaglianze sociali sono il frutto di determinate politiche ,non del caso o del destino.
Se questo sistema è giusto e legittimo deve dimostrarlo (inutile dire che non lo è affatto) altrimenti può benissimo essere sostituito con altre forme più eque.
[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 13-04-2005 alle 19:15 ]
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Marx ha fatto un analisi in gran parte errata del capitalismo.
Il socialismo è utopico nel momento in cui prospetta un mondo nel quale il proletariato si deve autogestire, secondo concetti di uguaglianza sociale.
Le disuguaglianze sociali sono il frutto del passaggio da una società primitiva ad una economicamente più avanzata.
Non dico che questo mondo sia giusto, ma forse l'unico possibile: è inevitabile che esistano i dislivelli sociali, penso che l'unica cosa che si possa fare è migliorarae le condizioni di vita dei meno ricchi, ma non si può arrivare ad una condizione paritaria.
_________________ LEG XIIII GEMINA MARTIA VICTRIX |
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