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Autore Bandiere della pace
seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 14-02-2003 14:28  
quote:
In data 2003-02-14 13:06, Quilty scrive:
Un altro grave segnale del momento che stiamo vivendo è la diretta negata al corteo della pace che vedrà la partecipazione di oltre un milione di persone sabato a Roma.

Alla faccia del canone Rai che siamo costretti a pagare( alla faccia di Gasparri-AN- che aveva basato la sua campagna elettorale sulla promessa di togliere il canone...)
ecco un altro attacco alla democrazia in nome di un fascismo sempre più strisciante che nega la diffusione di un importante evento politico come questa manifestazione alla visione di tutto il corpo elettorale(i cittadini).

Che non si parli di pace, e soprattutto non si trasmetta l'evento in diretta Tv.
Persino Casini e Pera hanno ammesso che l'infima scusa della Rai (quella di non influenzare il Parlamento) è offensiva.

In compenso ,mi raccomando, stiamo tutti incollati davanti alla tv sabato sera per in riassuntino-bignami dei vari telegiornali :immagino già uno squadrista come Fede commentare le immagini dove si brucia la bandiera americana e altri particolari insignificanti...
Ai tempi di Hitler i tedeschi non si rendevano conto di quello che stavano appoggiando...

la diretta ci sarà....su la7 però....
_________________
sono un bugiardo e un ipocrita

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Daniel


Reg.: 14 Feb 2003
Messaggi: 4301
Da: Nuoro (NU)
Inviato: 14-02-2003 17:35  
Le bandiere della pace vengono 5 eurI ... chi vende a più è uno stronzo ... cmq se nn avete trovato bandiere come dice il sito basta fabricarsele ... è semplice ... ^_________^ ...sono i colori dell'arcobaleno ...
-NO WAR-
_________________
::M:: cineForum

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 14-02-2003 17:58  
quote:
In data 2003-02-14 14:28, seanma scrive:

la diretta ci sarà....su la7 però....

[/quote]

Sì ma io parlavo di RAI, tv pubblica,pubblico servizio che per la più grande manifestazione della storia d' Italia in favore della pace, preferisce,per evidenti scopi politici(che disturberebbero troppo la politica del Perluscone capo delle 6 reti nazionali)oscurare il tutto.
Poi non ci si scandalizzi se si parla di regime.

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missGordon

Reg.: 03 Gen 2002
Messaggi: 2327
Da: Roma (RM)
Inviato: 14-02-2003 21:38  
Diretta o no, l'importante sarà esserci.
Per quanto i nostri esimi politici della Casa delle Libertà abbiano dichiarato che non si faranno certo influenzare da un pò di gente in piazza.
Su questo non credo ci fossero dubbi visto che l'attenzione ad una libera manifestazione delle idee della cittadinanza rientra in un concetto di stato democratico molto lontano dal loro.

"la dittatura c'è
ma non si...vede da qua
se hai qualche dannata guerra da fare
non farla nel mio nome
che non hai mai domandato la mia
autorizzazione..."

_________________
"...Vivere è offrire se stessi, pensava; ed egli offrì se stesso..." E. Galeano

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 15-02-2003 11:26  
Intervista a Gino Strada, fondatore di Emergency.

Il fondatore di Emergency nega il legame tra l'attacco a Saddam
e la lotta al terrorismo: l'Iraq di oggi non fa paura a nessuno
"Questa guerra è una follia
Bush la fa per il petrolio"
Strada: contro l'America perché vìola i suoi valori
di MASSIMO GIANNINI


ROMA - Allora, Gino Strada, ci spieghi bene qual è il messaggio forte della grande manifestazione sulla pace di oggi.
"Oggi milioni di persone scenderanno in piazza per dire no a questa guerra. Per esprimere il sentimento più nobile dell'umanità: no alla soppressione di vite umane, no alla trasformazione della vita umana, che cessa di essere un valore, un fine, e diventa solo un mezzo, assoggettato alle ragioni più diverse: l'economia, la politica, il potere".

Insomma, pacifismo assoluto, "né con Bush né con Saddam". "Sì, pacifismo assoluto. Che non ammette deroghe, che reclama il primato, sempre e comunque, della vita umana. La pace non ha colore. Non è gialla, nera o rossa. Non è né di destra né di sinistra. Io faccio il chirurgo, mi schiero sempre e solo dalla parte delle vittime".

Troppo semplice, e troppo comodo. L'11 settembre non è stato forse un attacco all'America e a tutto l'Occidente? E' oggi non è giusto porsi il problema di alcuni regimi islamici che alimentano il terrorismo internazionale?
"Al legame tra gli attentati dell'11 settembre e questa guerra all'Iraq non ci crede nessuno. L'Iraq di oggi, come l'Afghanistan di ieri, non è una minaccia per nessuno: né per gli Stati Uniti, né per gli alleati occidentali".

Indovino dove vuole arrivare: la guerra a Saddam si fa per il petrolio.
"E per quale altra ragione, se no? È una scelta politica compiuta da una banda di petrolieri che vuole mettere le mani sul greggio iracheno. Le riserve petrolifere di Bagdad ammontano a 326 miliardi di barili, il 25% in più di quelle dell'Arabia saudita, principale produttore di greggio nel mondo. Le dice niente tutto questo? Le dice niente il fatto che chi decide di fare la guerra a Saddam, oggi, sono Bush junior della Harken, Dick Cheney della Hulliburton, Condoleeza Rice della Chevron, Rumsfeld della Occidentale?"

E a lei dicono niente gli interessi petroliferi dei Paesi pacifisti in quell'area, come la Francia con la TotaFinaElf e la Russia con la Loukoil?
"Nulla a che vedere. Gli americani attaccano perché vogliono fare oggi in Iraq quello che hanno fatto un anno fa in Afghanistan, dove la guerra è servita solo a far passare gli oleodotti. Non a caso oggi a Kabul governa un signore che si chiama Karzai, che prima era un impiegato al servizio degli americani della Unicall. D'altra parte non c'è da stupirsi: è normale che accada, quando la principale superpotenza mondiale è governata dai petrolieri. Non lo dico io, lo scrive Brzezinsky nel suo ultimo libro 'La grande scacchiera'. In una grande società multiculturale come l'America è sempre più difficile garantirsi consensi in politica estera, 'se non in presenza di minaccia nemica diretta e percepita a livello di massa'. È la strategia di Bush: serve creare un mostro ogni volta, magari con un bel gioco mediatico, serve a questi gangster camuffati da politici per poter dire "ci difenderemo". Oggi il mostro di turno è Saddam, e così gli fanno una guerra di aggressione".

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Cos'è Saddam Hussein, per Gino Strada e per i pacifisti? Una vittima dell'imperialismo americano? E le vittime che ha mietuto lui in questi anni? I quasi 3 milioni di morti che il Rais si porta sulla coscienza? I civili curdi gasati, i 70 mila massacrati tra la minoranza scita? Questo per voi è un martire o un dittatore sanguinario?
"Ci sono tanti dittatori sanguinari nel mondo...".

Se ce n'è uno in meno si starà comunque un po' meglio, no? "Sì, ma chi decide quali sono i dittatori da eliminare? Oggi dicono che Saddam è un dittatore, ma ai tempi della guerra all'Iran gli americani lo trattavano in guanti bianchi".

Per questo anche oggi i pacifisti sfileranno bruciando bandiere americane e gridando slogan contro Bush, ma non sapranno dire una parola contro Saddam e contro il terrorismo di Bin Laden?
"Io spero che non si bruci nessuna bandiera, e che nei cortei sventolino solo le bandiere della pace. Poi certo, in un evento che coinvolge milioni di persone qualche intemperanza ci può stare. Ma io sono contro qualunque violenza. E comunque sulla parola terrorismo dobbiamo intenderci bene".

Ce n'è uno buono e uno cattivo, magari?
"Le spiego. Terrorismo vuol dire 'violenza premeditata contro civili indifesi'. Lo definisce così il sito Internet della Cia. Allora le chiedo: cosa è stato l'embargo all'Iraq, con mezzo milione di bambini uccisi? Non è stata anche quella una strage di civili innocenti, secondo la definizione della Cia? Per loro ovviamente no, perché c'è terrorismo solo se la violenza la compiono i gruppi clandestini, mentre se la compiono gli Stati la chiamano "peacekeeping". Ma per me non c'è differenza".

Quindi per lei l'embargo all'Iraq equivale all'attacco alle Twin Towers? Non la sfiora proprio il sospetto che quei bambini siano morti anche perché Saddam, invece di impiegare i proventi del petrolio e gli aiuti umanitari del programa Onu 'Food for Oil' per dare pane e lavoro alla popolazione civile, li usa per le ville presidenziali e gli arsenali militari?
"Io dico che se il governo di un Paese, quello di Saddam o dei talebani fa lo stesso, ritiene più giusto spendere mille dollari in armi anziché in medicine, questa è una ragione in più per portare medicine in quel Paese. Più un governo si dimostra dittatoriale e criminale, più c'è bisogno di aiutare la popolazione civile. Seminando democrazia, non facendogli la guerra. Ma si sa, agli americani interessa il petrolio, non la democrazia".

Da quello che dice mi pare di capire che per lei resta perfettamente valida l'equazione Bush=Bin Laden.
"Quella mia frase è stata strumentalizzata. Quello che io non accetto è che per una ragione qualsiasi, etica, politica, religiosa o economica, si possa dichiarare una guerra".

Insisto: la guerra all'Occidente l'ha dichiarata il terrorismo, con gli attentati dell'11 settembre. O quelle tremila vittime, in quanto americane, valgono meno delle altre?
"Quell'attacco ha fatto a pezzi tremila esseri umani. Ho pianto, a Ground Zero. Ma dovete capire che l'11 settembre non è stata una dichiarazione di guerra all'Occidente. Dovete capire che cinquemila civili afgani uccisi con i bombardamenti dell'anno scorso sono la stessa cosa. Insomma, dovete capire che l'11 settembre, per la maggior parte del mondo, è stato un giorno come un altro, perché per la maggior parte del mondo l'11 settembre è ogni giorno".

Accetto la provocazione. Allora mi dica perché voi pacifisti assoluti non avete mai organizzato una marcia, una sola marcia contro i massacri quotidiani in Costa d'Avorio o nello Zimbabwe, in Cina o in Cecenia. In compenso, cortei oceanici ogni volta che alza un dito il 'terrorismo americano'.
"Io parteciperei a qualunque manifestazioni in cui si lottasse contro un sopruso. Ma andiamo a vedere: quali sono i paesi che hanno compiuto atti di terrorismo in questi decenni?".
t
È ovvio, gli Stati Uniti...
"Senza ironia. Non sono stati condannati dalla Corte di giustizia internazionale per i bombardamenti sulle comuni agricole in Nicaragua? Non hanno sostenuto tutti i terrorismi più oscuri ed efferati del pianeta, dal Sudamerica dei desaparecidos alla Corea, dal Vietnam al Laos ad Haiti. Sono dati di fatto, e non si possono cambiare. Com'è un dato di fatto che Bush faceva affari con Bin Laden, prima che diventasse il Male assoluto".

Bush è il nuovo Hitler, lo dice persino qualche intellettuale. Lo pensa anche lei?
"Siamo a un passo dalla guerra mondiale e forse da una guerra nucleare. Gli Usa sono pronti ad attaccare, con o senza l'Onu. Mi pare che le analogie con Hitler siano evidenti. Basterebbe chiederlo ai 6 miliardi di cittadini del mondo: chi è secondo voi il nuovo Hitler del terzo millennio? Sarebbe un plebiscito per Bush, sono sicuro".

Continua a sfuggirle un dettaglio: l'America è una grande democrazia, non una dittatura come quelle che voi troppo spesso difendete.
"Affermare questo è un insulto alla democrazia. Lo chieda ai cittadini americani di oggi. Lo chieda alle migliaia di desaparecidos arrestati dopo l'11 settembre, di cui non si sa più niente. Lo chieda ai prigionieri di Guantanamo".

Naturalmente per voi non cambierebbe nulla se anche l'Onu autorizzasse un intervento armato contro l'Iraq?
"No, non cambierebbe nulla. D'altra parte, che cosa è diventata ormai l'Onu?".

Ma con questa linea di delegittimazione continua delle Nazioni Unite voi non fate altro che legittimare l'unilateralismo americano.
"Il punto è un altro. L'Onu di oggi non ha più nulla a che vedere con la Dichiarazione universale del '48. Oggi siamo al paradosso che l'80% delle armi vendute nel mondo sono prodotte dai primi 5 paesi membri permanenti del Consiglio di sicurezza. L'Onu non rappresenta più la volontà delle opinioni pubbliche del pianeta".

E se ci fosse una nuova risoluzione sull'Iraq?
"L'Onu violerebbe il suo statuto. L'articolo 5 autorizza l'uso della forza a patto che non ci siano danni alle popolazioni civili. Peccato che in Afghanistan siano state massacrate 5 mila persone".

E l'Italia che dovrebbe fare, secondo lei?
"L'Italia deve chiamarsi fuori da questa follia criminale. Con l'Onu o senza l'Onu, la linea deve essere: non un soldo, non un uomo, non una base aerea a questa sporca guerra. Non possiamo esser complici un'altra volta. Ancora mi vergogno di avere il passaporto di un Paese in cui il 92% del Parlamento ha votato sì ai bombardamenti in Afghanistan. Noi vogliamo la pace, la pace è un valore della Costituzione".

Resta quel piccolo problema, al quale non sapete rispondere: come ci si difende dal nuovo terrorismo.
"Il terrorismo islamico non fa mistero sulle ragioni dei suoi attentati: questione israelo-palestinese, embargo contro l'Iraq, occupazione militare dei luoghi sacri dell'Islam. Ma nessuno di questi problemi viene affrontato".

Tutta colpa di Israele, presumo.
"È un fatto che Israele abbia violato sistematicamente le risoluzioni dell'Onu, e che abbia trasformato Gaza in un campo di concentramento".

Per questo nei cortei non dite mai una parola per condannare i kamikaze palestinesi?
"Quelli che mettono le bombe nelle discoteche di Tel Aviv sono terroristi. Ma lo sono come i soldati di Sharon che lanciano missili su Gaza. C'è anche un terrorismo di Stato. Ed è quello di Israele e degli Usa".

Vede che alla fine torna sempre fuori questo anti-americanismo di fondo, che sembra il vero collante del movimento pacifista.
"Io non sono antiamericano. In questi giorni sto lavorando per costruire Emergency negli Stati Uniti. Ma se in queste occasioni ci mobilitiamo, dipende dal fatto che siamo delusi. Quell'esperimento al quale avevamo creduto anche noi, il 'sogno americano', ha significato valori e speranze. Era quello di Madison, il padre della Costituzione americana che scriveva 'la guerra è la peggiore nemica dell'umanità'. Ma quell'esperimento è fallito. Oggi Madison non c'è più. Oggi c'è Bush. E se noi siamo così reattivi, è perché la 'nuova America' fa le guerre in nome dei principi di libertà, giustizia, democrazia. Sono i principi ai quali noi stessi crediamo. E non accettiamo che siano usati per commettere tante atrocità".

(15 febbraio 2003)



http://www.repubblica.it/online/politica/noguerra/strada/strada.html

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missGordon

Reg.: 03 Gen 2002
Messaggi: 2327
Da: Roma (RM)
Inviato: 15-02-2003 12:40  
ragazzi...è arrivata talmente tanta gente che il corteo è già partito...
_________________
"...Vivere è offrire se stessi, pensava; ed egli offrì se stesso..." E. Galeano

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 15-02-2003 12:58  
Credo siano veramente pochissime le persone che amino la guerra intesa come offesa.
Mi sembra però che la parola pace sia una parola con la quale troppi si sciacquano la bocca per far vedere di aver un'opinione.
Sarebbe meglio, invece di fare una marcia per la pace, cioè una marcia che sia contro una possibile soluzione al problema rappresentato dal riarmo di saddam, che si facesse una marcia a favore di un'altro tipo di soluzione.
Per esempio:
Marcia per l'esilio di saddam
Marcia per lasciare tutto com'è in attesa di un'eventuale primo attacco di Saddam
marcia per allearsi con saddam contro gli USA
Sarebbe bello se la gente invece di dire cosa NON si deve fare dicesse cosa si Deve fare.

[ Questo messaggio è stato modificato da: gatsby il 15-02-2003 alle 14:41 ]

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hitman

Reg.: 22 Ago 2002
Messaggi: 1010
Da: Castiglione delle Stiviere (MN)
Inviato: 15-02-2003 13:22  
Concordo pienamente, anche se con le marce non si risolve niente.
Ma il significato di questa marcia è solo quello di ostacolare il governo italiano e quello americano.
Come si fa a fare una marcia contro una guerra che mira a mandare a casa un dittatore che nella sua storia ha fatto già oltre un milione di vittime?
L'ignoranza non genera mai opinioni costruttive, soltanto critiche insensate.

Nessuno fa caso al fatto che se gli Stati Uniti non avessero minacciato una guerra preventiva, non si sarebbe messo in modo alcun apparato delle Nazioni Unite.

Una guerra per il petrolio? Si, intrapresa dall'unico paese occidentale indipendente anche sotto questo aspetto.

Non sarà un comizio di ignoranti a mettere un bastone tra le ruote al processo di disarmo dell'Iraq, violento o pacifico che sia.
La disinformazione e l'ignoranza gioca troppo spesso dei brutti scherzi.
VIVA LE MANIFESTAZIONI SENZA SENSO!

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hitman

Reg.: 22 Ago 2002
Messaggi: 1010
Da: Castiglione delle Stiviere (MN)
Inviato: 15-02-2003 13:24  
Pardon per la forma del mio messaggio.

_________________
"Non credo in un destino che si abbatte sugli uomini indipendentemente dalle loro azioni; al contrario, credo in un destino che si abbatte sugli uomini se non agiscono."

G.K. Chesterton

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denisuccia

Reg.: 14 Apr 2002
Messaggi: 16972
Da: sanremo (IM)
Inviato: 15-02-2003 13:30  
Un pò di mesi fà ricordo di aver parlato dell'inutilità di alcune manifestazioni.
Prime tra tutti le manifestazioni CONTRO LA FAME NEL MONDO.

Ora specifico la differenza tra queste prime e le manifestazioni di questi giorni CONTRO LA GUERRA.

Tutti sappiamo che in Africa, in Sud America, in alcuni paesi dell'estremo oriente le persone muoiono di fame, e se non di questa, di malattie ad essa dovute. Manifestare contro la fame nel mondo è come (secondo me) manifestare contro il buco nell'ozono. Tutti pieni di buoni propositi ma alla fine il risultato è lo stesso: pochi, ben pochi, danno un aiuto concreto.

Le manifestazioni contro la guerra (quella di oggi in particolare) hanno un significato assai diverso.
In Italia, a mio avviso (e forse non solo in Italia), esistono tre soggetti/pensiero riguardanti l'attacco Americano all'Iraq.
Quelli CONVINTI CHE LA GUERRA SIA DA FARE, convinti per propria volontà (e non stò qua a discutere se sono d'accordo o no) o convinti per volontà altrui (e pure qua non stò a specificare, spero abbiate capito...mass-media ecc ecc).
Quelli CONTRO LA GUERRA. E riguardo questi non credo ci sia bisogno di ulteriori spiegazioni.
...E quelli INDECISI.
Quelli che, per un motivo qualsiasi, non hanno un'idea precisa di cosa sia giusto, che non sanno se gli States facciano bene... che non sappiano!
Bene.
Tenendo conto di quest'ultimo gruppo di persone e del lavoro BEN POCO DEMOCRATICO dell'attuale governo posso affermare che
LA MANIFESTAZIONE CONTRO LA GUERRA DI OGGI E' UN EVENTO ASSOLUTAMENTE DI PRIMARIA IMPORTANZA, e il fatto che la Rai ci faccia pagare per farci vedere ciò che vuole è assolutamente ignobile.

Ora io mi chiedo: queste persone che non sanno ancora bene "cosa pensare" riguardo l'attacco all'Iraq e si trovano di fronte ad un tipo di informazione quasi totalmente unilaterale... cosa possono pensare?

Bisogna fare qualcosa proprio perchè questi indecisi prendano una posizione, e soprattutto che la prendano venendo a conoscenza di tutti i fatti, e non solo di quelli che la Rai (o qualsiasi altro Mass-Media) pensano non possano influenzare.

Non siamo deficienti, abbiamo la facoltà di prendere una posizione, come ce l'hanno i senatori e i deputati e come, più di ogni altra persona, dovrebbe avere il nostro Primo Ministro.
_________________
L'improvviso rossore sulle guance di Thérèse, identificato immediatamente come il segno dell'Amore, quando io avevo sperato in una innocente tubercolosi.

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xander77

Reg.: 12 Ott 2002
Messaggi: 2521
Da: re (RE)
Inviato: 15-02-2003 15:12  
quote:
In data 2003-02-15 13:22, hitman scrive:
L'ignoranza non genera mai opinioni costruttive, soltanto critiche insensate.

tu ne sei l'esempio lampante: non vuole proprio entrare in quella tua testolina borghese,qualunquista e fascistella che una marcia per la pace non è nè contro gli usa nè a favore di saddam
_________________
"Quando sarò grande non leggerò i giornali e non voterò. Così potrò lagnarmi che il governo non mi rappresenta. Poi quando tutto andrà a scatafascio, potrò dire che il sistema non funziona e giustificare la mia antica mancanza di partecipazione"

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hitman

Reg.: 22 Ago 2002
Messaggi: 1010
Da: Castiglione delle Stiviere (MN)
Inviato: 15-02-2003 15:39  
A te non entra nella testa che questa manifestazione non serve a nulla, non propone nulla di concreto e si limita solo a criticare ciò che, in questa situazione, non andrebbe criticato.
Siamo nel bel mezzo di una crisi internazionale, e cosa si fa? Una bella festicciola con tanto di musica e striscioni.
Stai tranquillo che ci sono anche fascistelli e nazistelli in quella manifestazione. Ne ho appena visti alla televisione. La figura di Saddam, seppur in maniera deludente, rievoca molto quella del loro Fhurer.

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seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 15-02-2003 15:48  
quote:
In data 2003-02-15 15:39, hitman scrive:
A te non entra nella testa che questa manifestazione non serve a nulla, non propone nulla di concreto e si limita solo a criticare ciò che, in questa situazione, non andrebbe criticato.
Siamo nel bel mezzo di una crisi internazionale, e cosa si fa? Una bella festicciola con tanto di musica e striscioni.
Stai tranquillo che ci sono anche fascistelli e nazistelli in quella manifestazione. Ne ho appena visti alla televisione. La figura di Saddam, seppur in maniera deludente, rievoca molto quella del loro Fhurer.

una simile manifestazione nn ha come primo scopo quello di criticare...ma di far vedere che c'è unità di idee(e d'intenti?)su una determinata opinione.E' un modo perchè una certa voce risuoni e rimbombi chiara in tutto il mondo...

e poi nn è questione di criticare...

se proprio bisogna fermare Saddam(e ancora non capisco come tutto d'un tratto sia divenuto 1 mostro dopo che per 10 anni nessuno ha detto niente)la guerra è l'ultima delle soluzioni.

_________________
sono un bugiardo e un ipocrita

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hitman

Reg.: 22 Ago 2002
Messaggi: 1010
Da: Castiglione delle Stiviere (MN)
Inviato: 15-02-2003 16:42  
Sono 12 anni che si "cercano" alte opzioni.
Il baffone è più furbo di quello che si crede.
Fosse per me Seanma, l'avrei eliminato già durante Desertstorm.
Nessuno ha trovato traccia delle ADM ma lui stesso non è riuscito a smentire di possederle e di averle distrutte.
Io sono per una soluzione pacifica (non per queste manifestazioni idiote per pace totale), ma nel caso Saddam rimanga sulle sue, allora guerra sia.
I benefici finali sarebbero sicuramente in maggior numero rispetto ai danni.
C'è più consenso in Iraq che in occidente.
Perchè, fuori dal terrore del regime, c'è molta gente che vuole una democrazia, anche se costerà del sangue.

E comunque, oltre al discorso delle ADM, c'è anche il fatto che un figlio di puttana come Hussein, dopo quello che ha fatto, deve essere punito.
Si è agito in Kosovo solo perchè la situazione ci toccava da vicino.
Ma Milosevic, paragonato a Saddam è un santo.
Non ne faccio soltanto una questione di sicurezza mondiale, ma di giustizia.

Se in passato non si è agito, allora che si inizi da ora, non solo in Iraq, ma anche nel resto del mondo.
La storia è piena di temporeggiamenti che sono stati poi puniti con guerre di proporzioni catastrofiche.

Lasciamo fare il loro lavoro agli ispettori dell'Onu, ma quando si ritornerà al solito nulla di fatto, si prendino delle decisioni definitive.

Per Quilty: se i dossier degli Stati Uniti sono tutte puttanate, allora che fine hanno fatto le migliaia di ADM che Saddam avrebbe dovuto distruggere nel lontano 1991? Quelle siamo tutti sicuri che esistevano.
Perchè non si presenta nemmeno uno straccio di prova? Perchè non si afferma che sono state effettivamente distrutte?
Ordigni come quelli lasciano una miriade di tracce, oltre che di materiale docementativo.
Che fine hanno fatto?
Una volta tanto non aggiriamo il problema.

Mi auguro comunque che Blix e i suoi riescano a fare qualcosa di utile, perchè dopo 12 anni si comincia a perdere la fiducia nelle ispezioni Onu.

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stilgar

Reg.: 12 Nov 2001
Messaggi: 4999
Da: castelgiorgio (TR)
Inviato: 15-02-2003 17:03  
quote:
In data 2003-02-15 16:42, hitman scrive:
Sono 12 anni che si "cercano" alte opzioni.
Il baffone è più furbo di quello che si crede.



Continuo a ripetere: è proprio questo che mi puzza, come mai nn è stato "fatto fuori" quando c'era la possibilità??
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Profundis - L'anima nera della rete

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