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Le leggende dello sport |
Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 03-05-2003 03:43 |
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bravo seanma...
si... addio e grazie Ayrton...
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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Castoromen
Reg.: 06 Mag 2003 Messaggi: 1078 Da: botswana (es)
| Inviato: 07-05-2003 23:14 |
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l evento sportivo più emozionante é stato senza alcun dubbio....nn me lo ricordo... |
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Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 10-05-2003 17:25 |
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bell'intervento
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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OneDas
Reg.: 24 Ott 2001 Messaggi: 4394 Da: Roma (RM)
| Inviato: 11-05-2003 14:38 |
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quote: In data 2003-05-07 23:14, Castoromen scrive:
l evento sportivo più emozionante é stato senza alcun dubbio....nn me lo ricordo...
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grazie del contributo...
_________________ tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore ? |
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Superzebe
Reg.: 25 Mag 2002 Messaggi: 3172 Da: Genova (GE)
| Inviato: 11-05-2003 15:52 |
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L'incontro Foreman Alì è emozione pura, epico, bellissimo ma una cosa che mi emoziona ancora è un finale di coppa Virtus- Fortitudo quando all'ultimo secondo Danilovic mette una mina da tre e in più si prende un libero... recupera così i quattro punti di svantaggio e ai supplementari devastano la Fortitudo e vincono la coppa! epico!
_________________ Take off your shoes, hang up your wings
Stack up the chairs, roll up the rug
Savor the things that sobriety brings
Drain in the last from a jug... |
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McMurphy
Reg.: 27 Dic 2002 Messaggi: 7223 Da: Verano Brianza (MI)
| Inviato: 21-05-2003 22:24 |
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19, aprile 1989 - Milano
Milan-Real Madrid 5-0
Dopo vent'anni il milan ritorna in finale di coppa campioni, dando una dimostrazione di superiorita' incredibile su un real madrid di grandi nomi (gordillo, michel, butragueno, sanchis, sanchez, ...). Si era arrivati alla partita di ritorno dopo un 1-1 a madrid che aveva dimostrato una superiorita' di gioco indiscussa ma con tante occasioni sprecate e quindi una paura folle che il real ci facesse uno scherzetto a milano.
Ebbene dopo soli 59' il milan frantuma le speranze del real con 5 goals (18' ancelotti, 25' rijkaard, 45' gullit, 49' van basten, 59' donadoni).
Dopo questa partita tutti sono coscienti che si e' di fronte ad una delle piu' grandi squadre di tutti i tempi.
Vi scrivo le pagelle della partita della gazzetta che conservo ancora:
MILAN REAL
GALLI s.v. BUYO 5
TASSOTTI 6.5 CHENDO 5.5
MALDINI 7 GORDILLO 6
COLOMBO 6.5 MICHEL 5
F.GALLI s.v. SANCHIS 6
COSTACURTA 6.5 GALLEGO 5.5
BARESI 7.5 BUTRAGUENO 5
DONADONI 7.5 SCHUSTER 4
RIJKAARD 7.5 SANCHEZ 5
VAN BASTEN 7 MARTIN VAZQUEZ 5
GULLIT 7 PACO LLORENTE 5
ANCELOTTI 8
_________________ Lo stupido è insidiosissimo. L'imbecille lo riconosci subito, mentre lo stupido ragiona come te, salvo uno scarto infinitesimale. Il matto lo riconosci subito. E' uno stupido che non conosce i trucchi. Lo stupido la sua tesi sbilenca cerca di dimostrarla. |
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madymask
Reg.: 16 Lug 2002 Messaggi: 3798 Da: napoli (NA)
| Inviato: 29-05-2003 00:00 |
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28 Maggio 2003-Manchester
Milan campione d'Europa
Finale di Manchester decisa ai rigori
Il Milan è Campione d'Europa. Nella finale di Manchester i rossoneri hanno sconfitto la Juventus ai rigori (3-2), dopo che sia il tempi regolamentari che i supplementari si erano chiusi sullo 0-0. Il rigore decisivo è stato realizzato da Shevchenko. Per il Milan in rete anche Serginho e Nesta e errori di Seedorf e Kaladze. Per i bianconeri errori di Trezeguet, Zalayeta e Montero e reti di Birindelli e Del Piero. Sesta Coppa Campioni per il Milan.
Le formazioni
Juventus (4-4-2): Buffon; Thuram, Tudor (41' Birindelli), Ferrara, Montero; Camoranesi (46' Conte), Tacchinardi, Davids (65' Zalayeta), Zambrotta; Del Piero, Trezeguet. All. Lippi
Milan (4-4-2): Dida; Costacurta (65' Roque Junior), Nesta, Maldini, Kaladze; Gattuso, Pirlo (70' Serginho), Seedorf, Rui Costa (86' Ambrosini); Shevchenko, Inzaghi. All. Ancelotti
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"Il piu' grande inganno che il diavolo ha fatto all'umanita',
e' stato fargli credere di non esistere".
[ Questo messaggio è stato modificato da: madymask il 29-05-2003 alle 00:01 ] |
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FoxMulder
Reg.: 27 Mag 2003 Messaggi: 190 Da: Lugo (RA)
| Inviato: 11-06-2003 15:00 |
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La storia di sport che ho scelto è (purtroppo) una storia che non ho vissuto, ma che avrei tanto desiderato vivere!!!!!
Mondiali di calcio Espana 1982... purtroppo a quell'epoca avevo 4 anni... troppo piccolo per capire e rendermi conto di ciò che succedeva...
Avrei tanto voluto vivere in prima persona quelle emozioni: l'avvio stentato, i 3 pareggi, le critiche di tutta la stampa, la qualificazione al 2° girone (di ferro!)rosicata per un solo goal segnato in più degli africani, il silenzio stampa della squadra, la vittoria sull'Argentina, il rocambolesco 3-2 con il Brasile (puniti per la loro arroganza... ricordiamo che a loro bastava un pareggio...), il risveglio di Pablito, il rigore sbagliato da Cabrini nel primo tempo della finale, il goal anzi l'urlo di Tardelli, il presidente Pertini che dopo il terzo goal di Altobelli si alza in piedi e con un eloquente gesto delle mani grida "non ci riprendono più", il triplice fischio liberatorio dell'arbitro brasiliano Coelho... ma soprattutto lo scandire della mitica frase di Nando Martellini: Campioni del Mondo, Campioni del Mondo, Campioni del Mondo! e l'aspetto folkloristico dei festeggiamenti... quanti avrei voluto essere in mezzo a quei caroselli, le piazze italiano straripanti di gioia....sigh sigh
mi è venuta la pelle d'oca a scrivere queste poche righe e, sì lo ammetto, anche una piccola lacrimuccia ha rigato il mio volto...
Forza Azzurri!
_________________ Resisto a tutto, tranne che alle tentazioni |
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seanma
Reg.: 07 Nov 2001 Messaggi: 8105 Da: jjjjjjjj (MI)
| Inviato: 26-07-2003 14:26 |
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La leggenda di un uomo semplice
Anni fa mi capitò tra le mani un bellissimo e vivacissimo libro:raccontava con dovizia di particolari e citazioni la vita del "Paron"Nereo Rocco.All'epoca non conoscevo la personalità di quest'uomo divenuto leggenda perchè col calcio c'azzeccava poco,pochissimo.Uomo,sagace,intelligente,dalla battuta sempre pronta,sfornata in quel dialetto veneto così espressivo e colorito.Non frasi,stilettate.Alfiere del Grande Milan che si contrappose alla Grande Inter del "Mago"Herrera e grande amico di un certo Gianni Brera.
Ed è proprio del Gioanin Brera questo sentito e appassionato necrologio,che è anche e soprattutto una celebrazione.
È morto Nereo Rocco e io non debbo nemmeno pensare di poter piangere. È un diritto, ahimè, che non mi appartiene. Tanto più sarò suo amico, quanto meglio riuscirò a ricordarmi di lui senza frapporre l'amicizia fra me e il mio lavoro insolente. "Prepara il coccodrillo", mi era stato ordinato con presago cinismo. "Un'ostia!", avevo ruggito, con la sua stessa voce. Io so che è già morto, ma voi non lo dovete sapere: voi dovete aspettare, maledetti, che lo sappiano tutti. Allora mi metterò al carrello e saprò battere i polpastrelli senza il minimo groppo in gola. Ho sott'occhio un cartoncino per auguri di Capodanno 78/79 con stampati i nomi di Nereo e Maria Rocco. La calligrafia piccola e slegata di uno che è stato a scuola, ma ci ha la mano troppo tozza per tenere la penna con disinvoltura: "Gioannin carissimo, contraccambio i tuoi auguri e brindo alle tue fortune purtroppo con l'acqua Fiuggi. Nereo". Non so di grafologia e ancor meno di acqua Fiuggi. Ma questo suo biglietto era un testamento e io l'ho recepito con dolorosa rabbia. Ho capito che Nereo era morto e che del suo stesso male potrei morire anch'io, e ho la sfacciata onestà di ammettere che non sapevo se fosse più il dolore o la paura a farmi piangere.
Ciao, Nereo, grazie di essermi stato amico. Da oggi ti piango senza mostrarlo a nessuno. L'istinto bruto sarebbe di insultarti. Pensa cosa si direbbe di noi: tu ridotto all'acqua minerale, io alle invettive del sempiterno goliardo invecchiato lavorando. Il mondo non sa distinguere fra chi beve "per scientiam" e chi per sete banale, o addirittura per vizio.
(...) Lo vedo la primissima volta all'Arena, in un allenamento della Nazionale (primi anni 30): sinistri al volo da mortificare un gigante. La trionfante salute psicofisica dei giuliani non ancora afflitti da angoscia del domani. Mai dimenticati quei potentissimi tiri a volo di pieno collo. Del giocatore Nereo Rock più nessuna notizia. In nazionale trova Gioânnin Ferrari e recede come suo padre. Emigra al Sud e sorride - sempre - ricordando Napoli. Poi, la routine presso casa, la guerra, l'ennesima liberazione d'Italia e di Trieste.
Allena con sbalorditivo genio pragmatico. Gli italianuzzi si abbandonano a becera imitazione degli inglesi e lui vuole il metodo mantenendo due terzini centrali. Un giorno ritornerà in Italia, questo suo modulo prudenziale, e si chiamerà catenaccio. Pensa che giri: vi è quasi da piangere, tanto siamo fessi. Ma Nereo non ha ancora voce, è ancora lontano dalla ribalta, ma capisce che il "WM" è un lusso proibito, anzi masochistico per noi, e arretra il centravanti sul centravanti avversario. Diviene dunque libero lo stopper in seconda battuta: libero - dico io - da incombenze di marcatura. Tutto il mondo adotta e chiama libero il secondo terzino d'area: in Italia, terra di grandi ingegni, è proibito. Sulla nostra stessa barca sono un po' tutti gli ex calciatori passati alla tecnica. Dal castello di poppa, tonitruante, Nereo. Il suo pragmatismo sincero diventa taumaturgico. Rigenera vecchie rozze mal capite, lancia ragazzini veloci e coraggiosi, adatti al contropiede. Nasce allora, invocato, il calcio all'italiana e garantito che il suo più limpido interprete è Nereo. Senza falsa modestia, sono io il teorico. Lottiamo insieme a colpi di risultati e, nella metafora, di sessola e di remi. Le molte brutte figure della nazionale verrebbero subito evitate se i consoli osassero vestire il Padova di azzurro. Ma per ora il catenaccio è il diavolo e nessuno capisce o vuol capire.Sull'inclita panchina della Juve, Nereo risparmierebbe alla nazionale 10 anni di umiliazioni cocenti. Niente. Il presidente del Padova teme il linciaggio se molla Rocco ai suoi stessi padroni (vende Fiat). Così Nereo deve attendere di approdare al Milan, dove comanda Viani: ed è un gran brutto vivere. Nereo non conosce astuzie dialettiche. È un tonto triestin e quindi non riesce a mentire. "Per mi, 'l calcio xe questo e che no me conti bale!". Vorrebbe andarsene. Guai! Rimane e porta il Milan allo scudetto. C'è anche Rivera piccolo, el bambin d'oro (che per il momento, poco correndo e pensando sul gioco, non molto gli piace). La lotta al WM è già vinta dall'anno del torneo olimpico di Roma. Lui dalla panchina torna sudato più dei giocatori: e con loro si spoglia e prende la doccia sentendone tutti i discorsi, dei quali si serve per governare il timone. Ai presidenti non bacia né vellica niente. Cambia città (e si pente): scopre nuovi Itallienern, magari contagiati di vezzi franciosi: così rimpiange i lombardi e torna fra loro per vincere un altro campionato, un'altra Coppa Campioni. Rivera si è fatto uomo e un po' ne viene plagiato. Rivera sta a Nereo come la callida volpe al toro manso. Ma bello è poterlo sentire figlio, alzare la voce a proteggerlo, lui toro, estroverso e torvo solo per gioco, l'altro tutto introverso, compito, abatin. "Xe Rivera la nostra Stalingrado", si lagna Nereo. L'Abatino è il solo dei suoi che pensi calcio in grande stile: al diavolo se al pensiero non s'accompagna sempre l'azione. (...)
Caro vecchio Nereo, al tuo ricordo brinderò come tante volte abbiamo fatto insieme. Addio, ti sia lieve la terra».
_________________ sono un bugiardo e un ipocrita |
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risolutore
Reg.: 28 Lug 2003 Messaggi: 170 Da: milano (MI)
| Inviato: 28-07-2003 22:10 |
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italia-germania 1982
dico solo questo
_________________ ok cervello, io non piaccio a te e tu non piaci a me, ma facciamola questa cosa, cosi posso tornare a sbomballarti con la birra
di
homer j. simpson |
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pibedeoro
Reg.: 26 Giu 2003 Messaggi: 1866 Da: Carrara (MS)
| Inviato: 29-07-2003 09:12 |
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Ogni sport ha le sue leggende e i suoi momenti topici, un incontro Foreman Ali pèaragonato a quelli di oggi viene una tristezza disarmante... le battaglie Senna - Prost - Piquet e ora vediamo Shumacher - e il nulla, ancora più tristezza... Italia - Germania dell'82, argentina - Inghilterra 76...
_________________ Non può piovere per sempre |
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Julian
Reg.: 27 Gen 2003 Messaggi: 6177 Da: Erbusco (BS)
| Inviato: 30-07-2003 21:06 |
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Sono di parte,ma la finale di Coppa Uefa
Juventus-PARMA del 95 è per me un ricordo indelebile e grandioso:quel gol di Dinone...
Restando più oggettivi:nel calcio ITALIA-
GERMANIA 4-3 del 70',oppure ITALIA-BRASILE
3-2 dell'82'.A livello di club REAL MADRID-
EINTRACHT FRANCOFORTE 7-3(quel giorno iniziò,in finale di coppa campioni,la leggenda del grande real),MILAN-BARCELLONA 4-0.
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misaki84
Reg.: 29 Lug 2003 Messaggi: 2189 Da: Montecchio Maggiore (VI)
| Inviato: 30-07-2003 21:13 |
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Senza dubbio
ITALIA 4 - Germania Ovest 3
Anche se le parate di Toldo contro l'Olanda agli Europei del 2000 sono stati un evento più che esaltante (compreso il successivo tuffo in piscina avendo alle calcagna il 'guardiano' del villaggio turistico). |
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xander77
Reg.: 12 Ott 2002 Messaggi: 2521 Da: re (RE)
| Inviato: 06-08-2003 20:52 |
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8 dicembre 1985, coppa intercontinentale:
Juventus - Argentinos jr.
un gol capolavoro di Platini nei supplemntari, annullato dall'arbitro
alla fine la Juve vince comunque meritatamente ai rigori |
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RICHMOND
Reg.: 03 Mag 2003 Messaggi: 13089 Da: genova (GE)
| Inviato: 22-08-2003 20:15 |
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SIGNORINI UNO DI NOI! L'UNICA GRANDE LEGGENDA!
_________________ L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post. |
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