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Autore Universo in blues & in jazz
eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 10-02-2008 16:46  
Adoro il blues elettrico di Chicago, il contributo che ha dato all'evoluzione della musica rock è inestimabile, alcuni brani illuminanti di cui consiglio l'ascolto...

Hoochie coochie man (Muddy Waters)
I put my eyes on you (John Lee Hooker)
Eyesight to the blind (Sonny boy Wiliamson)
Sitting on the top of the world (Howling wolf)
Boom, boom (John Lee Hooker)
Spoonful (Willie Dixon)
Dust my broom (Elmore James)
Pontiac blues (Sugar blue)
Catfish blues (B.B.King)
Lonesome cabin (Sonny boy Wiliamson)

e ci starebbe molto bene (anche se il periodo non è proprio lo stesso ed è assai ovvia...)
Sweet home Chicago (Robert Johnson)
_________________
Riminesi a tutti gli effetti...a'l'imi fata!

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 10-02-2008 23:09  
Gran bella rosa di nomi. Ti sconsiglio di recuperare qualcosa di Sam "lightin" Hopkins. Molto "ironico"... ottimo con la chitarra

http://www.youtube.com/watch?v=H2drsTviOAI

http://www.youtube.com/watch?v=RNDJF4azgog&feature=related

Non c'è nel tubo un brano che mi piace particolarmente, con un titolo strano:

"See that my grave is kept clean"

Guardati sta bella jam blues, con Memphis Slim al piano
http://www.youtube.com/watch?v=irXywhqP1ho&NR=1
altro grande bluesman che ho avuto la fortuna di ascoltare al festival jazz di Pescara nel '73 (minkia!).., in cui fu anche la mia prima volta con Miles Davis live!!!
Tra i primi più importanti 5 "eventi" della mia vita, non solo "musicale"!

Ci ho anche le registrazioni.., ma devo imparare ad usare il tubo...
_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 11-02-2008 00:28  
Ricopio questo pezzo dalla copertina di un dischetto di blues della Fratelli Fabbri Editori.., cose che acquistavo quando ero ragazzino…

**John Henry era un operaio nero che lavorava alla costruzione del noto Big Bend Tunnel per la linea ferroviaria C & O: il suo compito era quello di bucare, percuotendo, con un pesante martello un cuneo di acciaio, la dura roccia delle montagne della Virginia. Le leggende narrano che il suo martello aveva la velocità di un fulmine e che del fulmine possedeva, mentre veniva azionato, il bagliore, rifrangendo, nel buio della galleria, la pallida luce della lanterna. John poteva lavorare ininterrottamente per dieci ore. Il suo ritmo non fu mai eguagliato. Morì sepolto da una frana e dopo la sua scomparsa nessuno osò più entrare durante la notte nel Big Bend Tunnel: si temeva di incontrare il fantasma di John Henry che, dicevano, battendo con il suo martello sul cuneo di acciaio, produceva un delizioso suono di campane. La legenda originò la stupenda ballata John Henry**

Interessante questa cosa del suono della campana.., forse allude vagamente ai “work song” dal ritmo cadenzato, condizionato appunto ai movimenti rigidi ed intervallati del lavoro degli schiavi, come ad esempio i posatori di binari, i fabbri, ecc.., che cantavano - usando come "strumenti" i ferri del mestiere... - per alleviare la fatica, l’umiliazione, la rabbia… All’origine del blues, del ritmo “sincopato” su cui si baserà il jazz.
Ci sono poi i “plantation song”, eseguiti dagli schiavi raccoglitori di cotone, dediti ai lavori agricoli, con movimenti dunque meno costretti, meno intervallati/cadenzati, ragione per cui c'era la possibilità di improvvisare su un ritmo più largo e vario, con maggior ampiezza melodica, del canto. All’origine dello "spiritual", altra matrice della black music: gospel, soul, ecc., fino, in entrambi i casi, alle forme “bianche”.

Insomma viene da pensare che una considerevole ed importantissima porzione musicale di quasi tutto il ‘900, fino ad oggi, che ha fortemente influenzato anche la musica "colta", si fonda sul sudore, spesso sul sangue.., sulla sofferenza di questo grande “popolo del blues”!

Un libro che consiglio vivamente (mai dimenticare le radici…)

http://www.shake.it/popolo.html#Prefazione

Per quanto riguarda la ballata di John Henry, brano di culto che vanta numerose interpretazioni, ho trovato queste due esecuzioni nel tubo. La prima “nera”, la seconda di Springsteen

http://www.youtube.com/watch?v=54GNI2K3-ec&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=oMHLWmgi7WY

Io posseggo delle registrazioni d’epoca effettuate in diretta, su campo, dai musicologi; brani straordinari eseguiti con strumenti improvvisati: washboard, tinozze di legno, kazoo, armonica, l’immancabile chitarra, ecc. Peccato che non possa postarle.



[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 11-02-2008 alle 00:32 ]

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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 04-04-2008 16:38  
Come si fa a non menzionare The Genius, il solo, unico, grande, indispensabile, irraggiungibile, fondamentale, osceno, spirituale Ray Caharles? Non so quando sarà l'anniversario della sua morte (o se c'è già stato) ma voglio ricordarlo ascoltandomi un suo brano in sottofondo
LET'S GO GET STONED

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Perchè non gli hai sparato? Perchè?..Perchè è un mio amico

[ Questo messaggio è stato modificato da: eltonjohn il 04-04-2008 alle 16:41 ]

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 04-04-2008 17:04  
Non sono tipo che ricorda le ricorrenze.., ma non dimenticherò mai quelle tre o quattro volte in cui ebbi modo di ascoltare The Genius dal vivo! Pura energia muicale che sgorgava direttamente dall'anima. Se ritrovo certe foto stipate nello scatolone, chissà in quale strato.., ne posto qualcuna.


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denisuccia

Reg.: 14 Apr 2002
Messaggi: 16972
Da: sanremo (IM)
Inviato: 01-07-2008 15:54  
Io da qualche tempo non riesco a fare a meno di ascoltare Coltrane, è più forte di me.
Mi sembra che quasi tutto il resto sia qualcosa di eccessivamente limitato rispetto a lui.
_________________
L'improvviso rossore sulle guance di Thérèse, identificato immediatamente come il segno dell'Amore, quando io avevo sperato in una innocente tubercolosi.

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 01-07-2008 15:57  
il 15 luglio Keith Jarrett a Pescara Jazz.
50€ e 80€, li mortacci loro, l'anno scorso Ornette Coleman costava manco la metà se ben ricordo.
in ogni caso resterò fottuto anche quest'anno, visto che durante la kermesse sarò qui a soffrire il caldo e lo studio.
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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denisuccia

Reg.: 14 Apr 2002
Messaggi: 16972
Da: sanremo (IM)
Inviato: 02-07-2008 19:13  
Che sfiga però, Sand!
_________________
L'improvviso rossore sulle guance di Thérèse, identificato immediatamente come il segno dell'Amore, quando io avevo sperato in una innocente tubercolosi.

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 26-07-2008 02:51  
quote:
In data 2008-07-01 15:54, denisuccia scrive:
Io da qualche tempo non riesco a fare a meno di ascoltare Coltrane, è più forte di me.
Mi sembra che quasi tutto il resto sia qualcosa di eccessivamente limitato rispetto a lui.




Coltrane è effettivamente un punto di non ritorno. Una vertigine

Un "amore supremo".
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 26-07-2008 03:03  
quote:
In data 2008-07-01 15:57, sandrix81 scrive:
il 15 luglio Keith Jarrett a Pescara Jazz.
50€ e 80€, li mortacci loro, l'anno scorso Ornette Coleman costava manco la metà se ben ricordo.
in ogni caso resterò fottuto anche quest'anno, visto che durante la kermesse sarò qui a soffrire il caldo e lo studio.




Anche al parco della musica di roma costava un botto, ma da anni che ogni suo concerto è diventato una marketta, se è per questo. Seguito a farne volentieri a meno, lo lascio al pubblico snob che capisce di soldi e non di jazz, con il quale non intendo confondermi. Inammissibili questi prezzi! Mi accontento dei dischi e dei ricordi dei vari concerti cui ho assistito in giro per l'Italia, soprattutto del concerto dell'esordio italiano di Jarrett, 1971, 72.., (manco mi ricordo con precisione, colpa della vecchiaia.., la contabilità ai giovani meritevoli come te di prendere il diploma da ragioniere) in quel di Villalago (Umbria Jazz, prima edizione), con pianoforte, luna piena e folla entusista ed appagata, rigorosamente non pagante.

Meglio che sia rimasto fottuto.., avresti speso tanto per non capirci un cazzo! Almeno così resti fottuto a gratis...



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[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 26-07-2008 alle 03:04 ]

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 07-08-2008 01:24  
Riparto dalla poesia NEGRO depositata in questo topic , non mi sembrava il caso lasciare lì 'sto papieletto di natura musicale...


- E’ tutto? [chiese Mingus all’inglese che lo stava intervistando]
- Che ne dice del jazz inglese? Ce l’abbiamo il feeling?
- Se parla di tecnica, di preparazione, immagino che gli inglesi siano altrettanto bravi di chiunque altro. Ma che bisogno avete di suonare jazz? E’ la tradizione del nero americano, è la sua musica. I bianchi non hanno diritto di suonarla, è musica popolare nera. Quando studiavo il basso con Rheinshagen, lui mi insegnava a suonare la musica classica. Mi diceva che ero vicino, ma che non ci sarei mai arrivato [falso.., Mingus ha scritto ed eseguito musiche da far invidia a Strawinski; un album per tutti? Da Pre Bird, Half-Mast Inhibition – n.d.ricopiatore…] Così alla lezione successiva portai dei dischi di Paul Robeson e di Marian Anderson chiedendogli se pensava che quegli artisti ci fossero arrivati. Disse che erano dei neri che cercavano di cantare musica a loro estranea. Mi sta bene: se la società bianca ha le sue tradizioni, che lascino le nostre a noi. Voi avete avuto i vostri Shakespeare, Marx, Freud, Einstein, Gesù Cristo e Guy Lombardo, ma noi ce ne siamo usciti con il jazz, non ve lo dimenticate; e tutta la pop music del mondo oggi deriva da quell’origine. Gli inglesi ascoltano i nostri dischi e li copiano, perché non sviluppano qualcosa per conto loro? I bianchi prendono la nostra musica e ci fanno sopra più soldi di quanti noi ne abbiamo mai fatti! Il mio amico Max Roach è stato eletto miglior batterista in molte votazioni, ma gli offrono meno della metà di quello che prende Buddy Rich per suonare negli stessi posti.Che merda è questa? I commercianti della musica sono talmente occupati a vendere quello che va per la maggiore, che stanno soffocando a morte la gallina che ha fatto per loro tutte quelle uova d’oro. Hanno ammazzato Lester e Bird e Fats Navarro, e ne ammazzeranno altri: probabilmente anche me [e così fu!]. Io non farò mai i soldi, anzi pagherò sempre di persona perché apro la bocca per sputtanare gli agenti e gli imbroglioni… ed è quello che ho voglia di dire stasera!


Charles Mingus
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 13-08-2008 16:18  
quote:
In data 2008-08-07 01:24, AlZayd scrive:
Così alla lezione successiva portai dei dischi di Paul Robeson e di Marian Anderson chiedendogli se pensava che quegli artisti ci fossero arrivati. Disse che erano dei neri che cercavano di cantare musica a loro estranea. Mi sta bene: se la società bianca ha le sue tradizioni, che lascino le nostre a noi.


Premetto che non m'intendo nè di jazz nè di classica quindi dovrei tacere, ma come al solito non lo farò.
Comprendo la rabbia di Mingus per come l'industria musicale bianca si sia servita del talento dei musicisti neri senza riconoscerne e premiarne i meriti.

Ma dire "giù le mani dalle nostre tradizioni" non mi piace da qualunque parte provenga: non trovo nulla di scandaloso in un bianco che si cimenta con la black music così come non c'è niente di male in un nero che compone e suona musica classica..non lo considero un furto anzi al contrario sarei fiero del fatto che chi proviene da una cultura diversa voglia capire e cimentarsi con la mia.

Comunque se le parole di Mingus si possono capire davanti alle ingiustizie storiche subite dagli afroamericani..meno giustificabile mi appare la spocchia (così l'ho interpretata) del suo maestro Rheinshagen che parla di "neri che suonano musica a loro estranea" come se si fossero macchiati di chissà quale peccato di "lesa maestà".

Mi rendo conto di dire cose banali, ma la musica (tutta la musica) appartiene a chiunque abbia talento per scriverla e suonarla.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 13-08-2008 alle 16:20 ]

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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 13-08-2008 20:10  
Sono daccordo con Quentin, se c'è una cosa che non deve risentire di barriere razziali quella è l'arte e la musica in modo particolare.
Le parole di Mingus sono dettate da sacrosanto risentimento (anche Muddy Waters disse che i Rollingstones avevano fatto in pochi anni più soldi di quanti lui ne avesse mai visti in vita sua suonando la stessa roba) ma non le condivido.
Un bianco se ha "i blues" li deve tirare fuori esattamente come lo farebbe un nero, se ad un nero piace suonare le fughe di Bach con l'organo a canne, liberissimo di farlo se ne è all'altezza.
Quella poi era una generazione di musicisti nata e cresciuta in pieno regime segregazionista, figli di braccianti e nipoti di schiavi, la rabbia e il rancore erano forti e non potevano sopportare che i bianchi "rapinassero" la loro cultura, oggi le cose sono ben diverse, le star nere dell'Hipop (tanto per fare un esempio) guadagnano dollari a palate esattamente come tanti musicisti bianchi di successo
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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 13-08-2008 20:41  
quote:
In data 2008-08-13 16:18, quentin84 scrive:
non trovo nulla di scandaloso in un bianco che si cimenta con la black music così come non c'è niente di male in un nero che compone e suona musica classica..



Perfettamente d'accordo, anche con quasi tutto il resto omesso, ed anche con Elton, però ci sono dei "ma"... Ma domani parto, sono alle prese con i preparativi ed altre urgenzuole da chiudere, quindi la serata è piena, e, se la notte non portasse consiglio ed occhi aperti, rimando al prima possibile una mia risposta su un argomento che merita qualche momento in più di attenzione. Nel frattempo vi suggerisco di leggere, o rileggere, il primo post di questa discussione, nel quale anticipo qualche considerazione che avrei in mente di fare.

Se non dovessimo sentirci prima, buon ferragosto!


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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 13-08-2008 23:23  
quote:
In data 2008-08-13 20:41, AlZayd scrive:


Se non dovessimo sentirci prima, buon ferragosto!



Buon ferragosto anche a te!
Ho dato una rapida letta al tuo post di apertura: interessante e profondo come sempre..offre molti motivi di riflessione anche per chi magari non conosce bene la black music.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 13-08-2008 alle 23:36 ]

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