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Rivoluzione =Violenza? |
Karletto18
Reg.: 01 Dic 2006 Messaggi: 14 Da: Londra (es)
| Inviato: 01-12-2006 16:34 |
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Ritenete conciliabile,in un'eventuale rivoluzione del proletariato conseguente alla fine del sistema capitalista,l'impiego della violenza su padroni,servi dei padroni e sulle loro consorti? La violenza è un'arma necessaria in una rivoluzione?
_________________ La violenza è la levatrice di ogni vecchia società, gravida di una nuova società.( L'ho detto io) |
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mescal
Reg.: 22 Lug 2006 Messaggi: 4695 Da: napoli (NA)
| Inviato: 01-12-2006 16:40 |
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La rivoluzione non è un pranzo di gala
non è una festa letteraria
non è un disegno o un ricamo
non si può fare con tanta eleganza
con tanta serenità, con tanta grazia e cortesia
la rivoluzione è un atto di violenza
(Mao Tze Tung)
[ Questo messaggio è stato modificato da: mescal il 01-12-2006 alle 16:41 ] |
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Karletto18
Reg.: 01 Dic 2006 Messaggi: 14 Da: Londra (es)
| Inviato: 01-12-2006 16:43 |
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quote: In data 2006-12-01 16:40, mescal scrive:
La rivoluzione non è un pranzo di gala
non è una festa letteraria
non è un disegno o un ricamo
non si può fare con tanta eleganza
con tanta serenità, con tanta grazia e cortesia
la rivoluzione è un atto di violenza
(Mao Tze Tung)
[ Questo messaggio è stato modificato da: mescal il 01-12-2006 alle 16:41 ]
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Bravo allievo quello. Peccato che poi sia venuto Xiaoping.....
_________________ La violenza è la levatrice di ogni vecchia società, gravida di una nuova società.( L'ho detto io) |
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cabal22
Reg.: 15 Mar 2006 Messaggi: 2812 Da: Livorno (LI)
| Inviato: 01-12-2006 17:51 |
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Qual'è la definizione di "proletariato" nel 2006? Sicuramente non è la stessa del 1918. O no?
Qual'è la definizione di "rivoluzione"?
1)Se per essa si intende un processo radicale che mira a estirpare completamente una realtà socio-politica, allora con tutta probabilità una rivoluzione pacifica è impossibile. 2)Se per rivoluzione si intende, invece, un processo graduale che miri a far cambiare la Società nei limiti e nei delle proprie possiblità, allora una rivoluzione "pacifica" è possibile. Basti vedere quello che è riuscito ad ottenere un certo Gandhi.
Ecco, penso che lo spartiacque sia in quello che si vuole ottenere da una rivoluzione. Se qualcosa di possibile ed accettabile (ora e per tutti) o qualcosa di completamente diverso dalla realtà odierna, un volo pindarico, un'utopia (come il comunismo, lo stalinismo, il maoismo). Allora, nel primo caso sì, un moto pacifico è possibile. Nell'altro caso ,assolutamente no. La violenza è necessaria ed anzi indispensabile.
In ogni caso, penso sia impossibile escludere del tutto possibili episodi di violenza (seppur isolati) all'interno di un moto "rivoluzionario".
In questo caso, sembrerebbe proprio che l'unica definizione possibile sia la prima.
[ Questo messaggio è stato modificato da: cabal22 il 01-12-2006 alle 17:56 ]
[ Questo messaggio è stato modificato da: cabal22 il 01-12-2006 alle 18:46 ] |
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mescal
Reg.: 22 Lug 2006 Messaggi: 4695 Da: napoli (NA)
| Inviato: 01-12-2006 18:42 |
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quote: In data 2006-12-01 17:51, cabal22 scrive:
un certo Indira Gandhi.
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E io che pensavo fosse una donna
[ Questo messaggio è stato modificato da: mescal il 01-12-2006 alle 18:42 ] |
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cabal22
Reg.: 15 Mar 2006 Messaggi: 2812 Da: Livorno (LI)
| Inviato: 01-12-2006 18:47 |
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E vabbè, mi sono confuso. |
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mescal
Reg.: 22 Lug 2006 Messaggi: 4695 Da: napoli (NA)
| Inviato: 01-12-2006 19:05 |
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Hai ragione, Cabal, scusa.
Ma tu per caso hai, o lavori in un videonoleggio? mi ricordo che accennasti a qualcosa di simile, una volta...(scusate l'ot) |
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Kermunos
Reg.: 19 Nov 2004 Messaggi: 2306 Da: Gorizia (GO)
| Inviato: 01-12-2006 19:09 |
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Si.
_________________ "Fortunatamente io rispetto un regime di droghe piuttosto rigido, per mantenere la mente diciamo... flessibile"
"Questo non é il Vietnam. E' FilmUp, ci sono delle regole" |
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cabal22
Reg.: 15 Mar 2006 Messaggi: 2812 Da: Livorno (LI)
| Inviato: 01-12-2006 19:23 |
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quote: In data 2006-12-01 19:05, mescal scrive:
Hai ragione, Cabal, scusa.
Ma tu per caso hai, o lavori in un videonoleggio? mi ricordo che accennasti a qualcosa di simile, una volta...(scusate l'ot)
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Sì sì. |
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Karletto18
Reg.: 01 Dic 2006 Messaggi: 14 Da: Londra (es)
| Inviato: 01-12-2006 19:57 |
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Videonoleggio? Schiavi del capitale americano!
_________________ La violenza è la levatrice di ogni vecchia società, gravida di una nuova società.( L'ho detto io) |
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Julian
Reg.: 27 Gen 2003 Messaggi: 6177 Da: Erbusco (BS)
| Inviato: 01-12-2006 20:12 |
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quote: In data 2006-12-01 17:51, cabal22 scrive:
Qual'è la definizione di "proletariato" nel 2006? Sicuramente non è la stessa del 1918. O no?
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Certo che è la stessa. Il termine però in effetti oggi è improprio. Comunque secondo la definizione di chi per primo l'ha usato il termine allude al fatto di "vendere forza lavoro", ovvero di essere un lavoratore dipendente. Posso anche essere un grande ingegnere, avere uno stipendio alto e pensare in effetti nello stesso modo in cui pensa un grande industriale, ma nei fatti io lavoro alle dipendenze di un'altra persona, e quindi, sono un proletario!
_________________ Se nulla capivo, qui tu finalmente
nulla lasciavi germogliare sulla brulla,
paradossale, tra noi terra infondata,
dove sono i leoni, ammattiti e marroni
lasciando immaginare
la sposa occidentale. |
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skylight
Reg.: 07 Dic 2002 Messaggi: 705 Da: san gillio (TO)
| Inviato: 01-12-2006 22:29 |
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no,nn credo ke rivoluzione sia x forza sinonimo d violenza
_________________ conosci i tuoi nemici e conoscerai te stesso |
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cabal22
Reg.: 15 Mar 2006 Messaggi: 2812 Da: Livorno (LI)
| Inviato: 02-12-2006 12:50 |
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quote: In data 2006-12-01 20:12, Julian scrive:
quote: In data 2006-12-01 17:51, cabal22 scrive:
Qual'è la definizione di "proletariato" nel 2006? Sicuramente non è la stessa del 1918. O no?
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Certo che è la stessa. Il termine però in effetti oggi è improprio. Comunque secondo la definizione di chi per primo l'ha usato il termine allude al fatto di "vendere forza lavoro", ovvero di essere un lavoratore dipendente. Posso anche essere un grande ingegnere, avere uno stipendio alto e pensare in effetti nello stesso modo in cui pensa un grande industriale, ma nei fatti io lavoro alle dipendenze di un'altra persona, e quindi, sono un proletario!
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E allora la popolazione si compone per un buon 70% di proletari, ma forse anche di più. Rimangono fuori solo i commercianti e gli imprenditori. |
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Janet13 ex "vinegar"
Reg.: 23 Ott 2005 Messaggi: 15804 Da: Cagliari (CA)
| Inviato: 02-12-2006 14:47 |
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honecker
Reg.: 31 Gen 2005 Messaggi: 626 Da: Pankow (es)
| Inviato: 03-12-2006 18:16 |
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quote: In data 2006-12-01 16:34, Karletto18 scrive:
Ritenete conciliabile,in un'eventuale rivoluzione del proletariato conseguente alla fine del sistema capitalista,l'impiego della violenza su padroni,servi dei padroni e sulle loro consorti? La violenza è un'arma necessaria in una rivoluzione?
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Che sia necessaria è fuori di dubbio.
Non esiste altra rivoluzione.
Mi fa molto ridere il pacifismo degli odierni sedicenti "comunisti post moderni" che vorrebbero cambiare il mondo. Però dopodomani e senza dire come.
Non capisco il riferimento alle "consorti", o meglio non capisco se sia ironia o cosa: una rivoluzione non implica certo vendette o vili rappresaglie. |
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