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Autore La difficile situazione di Napoli
sgamp2003


Reg.: 21 Ago 2004
Messaggi: 11260
Da: Roma (RM)
Inviato: 02-11-2006 17:51  
In questi giorni Napoli è al centro delle pagine di cronaca nera a causa di alcuni fatti di criminalità piuttosto gravi e, come anni fa, si è tornato a parlare di esercito per aiutare ad affrontare la difficile situazione.

Domando: sono le solite esagerazione dei media, i soliti pregiudizi contro la città di Napoli e il Sud oppure inviare dei soldati è l'unico modo per combattere la criminalità?

Cosa ne pensate?
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tesserò i tuoi capelli come trame di un canto,
conosco le leggi del mondo e te ne farò dono...

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Kermunos

Reg.: 19 Nov 2004
Messaggi: 2306
Da: Gorizia (GO)
Inviato: 02-11-2006 21:26  
E' una cazzata colossale. L'esercito non risolve nulla, è un problema in più. E' un modo di far vedere che chi dovrebbe, si interessa della cosa. In realtà o non gliè ne frega un cazzo, ho non vuole far male agli "amici". Ma sono curioso. Tanto ormai la realtà è che in questo paese chi può, avendo soldi e potere, fa quel cazzo che gli pare a prescindere da qualsiasi cosa. Qundi, favorevole o contrario, non conto un cazzo, nemmeno quando voto. Mandino l'esercito a Napoli, e vediamo cosa succede. Io dico molti, molti, molti morti. Ma magari mi sbaglio.
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"Fortunatamente io rispetto un regime di droghe piuttosto rigido, per mantenere la mente diciamo... flessibile"

"Questo non é il Vietnam. E' FilmUp, ci sono delle regole"

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utopia


Reg.: 29 Mag 2004
Messaggi: 14557
Da: Smaramaust (NA)
Inviato: 02-11-2006 21:46  
La Iervolino (sindaco di Napoli, per chi non lo sapesse) ha accusato Prodi di averci abbandonati... Mi spiace, ma il primo pensiero che ho avuto è stato: "Cazzo, non ci vorrà far credere che con quella gente non ci ha mai avuto nulla a che fare..."
Ma non perchè accuso questa autorità di avere a che fare con circoli mafiosi o essere in qualche modo coinvolta attivamente... La verità, nuda e cruda, è che se a Napoli vuoi stare tranquillo o ti fai i fatti tuoi o con certa gente ti abitui a convivere. E, dato che la Iervolino i fatti suoi non se li può fare perchè rappresenta un'intera cittadinanza, che non è solo quella della metropoli ma anche quella dei piccoli paeselli provinciali, io credo che per 'stare quieta' lei sicuramente sappia qualcosa... Ma, "ovviamente", tace altrimenti farebbe la fine, ad esempio, di Giovanni Falcone.
Con questo non voglio criticare il suo modo di essere sindaco... purtroppo la città è difficile, spesso bisogna stare attenti anche quando si va a prendere un caffè nella zona più 'inn' di Napoli, ed infilarsi in uno dei tanti vicoletti per tagliare la strada può far guadagnare tempo ma è inconveniente per la propria incolumità...
Indi per cui, questo fatto dell'esercito mi sembra una grossa presa per il culo... Anche perchè, che ci crediate o meno, qui siamo pieni di poliziotti. Che però si cagano sotto. Non serve proteggere i cittadini se non si estirpa prima la radice del male.
Peccato, perchè Napoli è una città splendida che io amo molto, a prescindere dal fatto che vi abbia i miei natali... Sapesse quant'è bello girare per le piccole chiesette diroccate e trovarvi dipinti antichi che nessuno osa toccare, perchè fanno parte della tradizione, oppure protendere lo sguardo verso il litorale e soffermarsi ad ammirare un immortale Castel dell'Ovo, che rende partecipi della sua secolare storia solo a guardarlo.
Vi cito, a tal proposito, questa canzone:

Me dispiace sulamente
Ca l'orgoglio 'e chesta gente
Se murtifica ogni juorno
Pe' 'na manica 'e fetiente,
Ca nun teneno cuscienza
E nun teneno rispetto...
Comme fanno a piglia' suonno
Quann' e' 'a sera dint' 'o lietto?

[ trad. Mi dispiace solo / che l'orgoglio di questa gente / venga mortificato ogni giorno / a causa di un gruppo di delinquenti / che non hanno coscienza / nè rispetto... / Come fanno ad addormentarsi, / quand'è sera, nel loro letto? ]

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mescal

Reg.: 22 Lug 2006
Messaggi: 4695
Da: napoli (NA)
Inviato: 02-11-2006 22:01  
C'è già stato l'esercito, a Napoli, qualche tempo fa...
Sul piano dell'ordine pubblico credo che ci sarebbe qualche lieve progresso, ma dal punto di vista morale, civile, sociale Napoli è morta da tempo.

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utopia


Reg.: 29 Mag 2004
Messaggi: 14557
Da: Smaramaust (NA)
Inviato: 02-11-2006 22:03  
quote:
In data 2006-11-02 22:01, mescal scrive:
C'è già stato l'esercito, a Napoli, qualche tempo fa...
Sul piano dell'ordine pubblico credo che ci sarebbe qualche lieve progresso, ma dal punto di vista morale, civile, sociale Napoli è morta da tempo.



Vabbè non esageriamo... o meglio, non facciamo di tutta l'erba un fascio.
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mescal

Reg.: 22 Lug 2006
Messaggi: 4695
Da: napoli (NA)
Inviato: 02-11-2006 22:07  
quote:
In data 2006-11-02 22:03, utopia scrive:
quote:
In data 2006-11-02 22:01, mescal scrive:
C'è già stato l'esercito, a Napoli, qualche tempo fa...
Sul piano dell'ordine pubblico credo che ci sarebbe qualche lieve progresso, ma dal punto di vista morale, civile, sociale Napoli è morta da tempo.



Vabbè non esageriamo... o meglio, non facciamo di tutta l'erba un fascio.



Dopo fatti come la morte di Annalisa Durante, o gli omicidi tra ragazzini di cui quello di questi giorni non è stato il primo, penso ch una comunità sia bella e finita.
Ho sentito della manifestazione nazionale dei sindacati, che è un bel segnale, e ci andrò, ma si sarebbe dovuto reagire tanto tempo fa...

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utopia


Reg.: 29 Mag 2004
Messaggi: 14557
Da: Smaramaust (NA)
Inviato: 02-11-2006 22:12  
quote:
In data 2006-11-02 22:07, mescal scrive:
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In data 2006-11-02 22:03, utopia scrive:
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In data 2006-11-02 22:01, mescal scrive:
C'è già stato l'esercito, a Napoli, qualche tempo fa...
Sul piano dell'ordine pubblico credo che ci sarebbe qualche lieve progresso, ma dal punto di vista morale, civile, sociale Napoli è morta da tempo.



Vabbè non esageriamo... o meglio, non facciamo di tutta l'erba un fascio.



Dopo fatti come la morte di Annalisa Durante, o gli omicidi tra ragazzini di cui quello di questi giorni non è stato il primo, penso ch una comunità sia bella e finita.
Ho sentito della manifestazione nazionale dei sindacati, che è un bel segnale, e ci andrò, ma si sarebbe dovuto reagire tanto tempo fa...


Di omicidi non credo ce ne siano solo a Napoli, come ho avuto modo di sentire dal tg in questi giorni. Fondamentalmente, quello è un effetto... è la causa che sta al centro dell'attenzione.
Cerchiamo di non perdere la focalizzazione.
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mescal

Reg.: 22 Lug 2006
Messaggi: 4695
Da: napoli (NA)
Inviato: 02-11-2006 22:18  
quote:
In data 2006-11-02 22:12, utopia scrive:
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In data 2006-11-02 22:07, mescal scrive:
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In data 2006-11-02 22:03, utopia scrive:
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In data 2006-11-02 22:01, mescal scrive:
C'è già stato l'esercito, a Napoli, qualche tempo fa...
Sul piano dell'ordine pubblico credo che ci sarebbe qualche lieve progresso, ma dal punto di vista morale, civile, sociale Napoli è morta da tempo.



Vabbè non esageriamo... o meglio, non facciamo di tutta l'erba un fascio.



Dopo fatti come la morte di Annalisa Durante, o gli omicidi tra ragazzini di cui quello di questi giorni non è stato il primo, penso ch una comunità sia bella e finita.
Ho sentito della manifestazione nazionale dei sindacati, che è un bel segnale, e ci andrò, ma si sarebbe dovuto reagire tanto tempo fa...


Di omicidi non credo ce ne siano solo a Napoli, come ho avuto modo di sentire dal tg in questi giorni. Fondamentalmente, quello è un effetto... è la causa che sta al centro dell'attenzione.
Cerchiamo di non perdere la focalizzazione.



beh, la situazione di cui quegli omicidi sono sintomo (al di là del fatto che la perdita di tante giovani vite, in sè, non mi sembra un fatto da sottovalutare), credo sia gravissima... Napoli è una città allo sbando sotto tutti i punti di vista, perchè certe cose da noi sono la normalità.
E' il laboratorio più avanzato a livello europeo, dal punto di vista del degrado...
Non vedo molte cose di cui andare orgogliosi, nella Napoli di oggi.

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utopia


Reg.: 29 Mag 2004
Messaggi: 14557
Da: Smaramaust (NA)
Inviato: 02-11-2006 22:29  
quote:
In data 2006-11-02 22:18, mescal scrive:

beh, la situazione di cui quegli omicidi sono sintomo (al di là del fatto che la perdita di tante giovani vite, in sè, non mi sembra un fatto da sottovalutare), credo sia gravissima... Napoli è una città allo sbando sotto tutti i punti di vista, perchè certe cose da noi sono la normalità.
E' il laboratorio più avanzato a livello europeo, dal punto di vista del degrado...
Non vedo molte cose di cui andare orgogliosi, nella Napoli di oggi.




Non è mia abitudine rileggere i post che scrivo, ma è una cosa che mi viene da fare automaticamente una volta pubblicato il commento.

quote:
In data 2006-11-02 22:12, utopia scrive:
Fondamentalmente, quello è un effetto... è la causa che sta al centro dell'attenzione.



La prima cosa che ho pensato è stata: "Non credo che questa sia una frase tanto equivocabile, anche se ad una prima, superficiale lettura può sembrarlo".
Ovviamente non dico che me ne sbatto della gente che muore, dato che molto spesso si può essere coinvolti in sparatorie anche da passanti e, quindi, da innocenti.
Io stessa sono stata minacciata con un coltellino, qualche anno fa, e per riprendermi dalla paura di uscire sola di casa ci ho messo un pò.
A prescindere dalle questioni personali, credo che a tutti coloro che tengano a cuore le questioni sociali non vada bene questa situazione.
La cosa di cui volevo discutere era un'altra: fate venire l'esercito, aumentate le pattuglie nei quartieri, assegnate pure un soldato ad ogni cittadino. Ma se non si cerca di limitare gradatamente (eliminarlo del tutto all'improvviso sarebbe impossibile, non prendiamoci in giro) il potere della camorra, il cittadino non starà mai al sicuro. Quindi, concludendo, la mia titubanza è legata al fatto che, anche se si dovesse risolvere la questione degli omicidi, il problema resterebbe.
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mescal

Reg.: 22 Lug 2006
Messaggi: 4695
Da: napoli (NA)
Inviato: 02-11-2006 22:40  
Ecco, ma quello che mi chiedo, è: il potere della camorra è l'unico problema della nostra città, o è parte, e specchio, di una situazione più generale di degrado civile...
dopotutto la camprra a Napoli è sta sconfitta, non esiste più, nel senso dei vecchi clan, che sono praticamente tutti stati spazzati via. Eppure questo non ha frenato la cultura della violenza, della sopraffazione, l'illegalità diffusa... da questo punto di vista la situazione è persino peggiorata.
Io probablmente non sono capace di esprimermi sufficientemente bene, però ti posto un articolo che ho letto ieri, di una penna importante di Repubblica, che non sottoscrivo completamente, soprattutto nelle conclusioni, che addossano tutto al secolare problema della plebe "incivile" partenopea, ma che secondo me contiene purtroppo anche molti punti di dolente verità.
Poi mi piacerebbe sapere cosa ne pensi.



[ Questo messaggio è stato modificato da: mescal il 02-11-2006 alle 22:45 ]

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mescal

Reg.: 22 Lug 2006
Messaggi: 4695
Da: napoli (NA)
Inviato: 02-11-2006 22:41  
Barbarie nella città morente
di GIUSEPPE D'AVANZO

Sono parole di grande saggezza (e pietà e partecipazione) quelle che sono fiorite sulle labbra di Giorgio Napolitano. "Sto vivendo con angoscia questi giorni tra i peggiori di Napoli - ha detto il Capo dello Stato - . Giorni di emergenza non solo criminale, ma ambientale, sociale e culturale". Queste poche, appassionate parole liquidano, come per un tratto di penna, l'insensato battibecco "esercito sì, esercito no" che pare essere il solo orizzonte nel dibattito pubblico in cui sistemare, per minimizzarla, una tragedia più grande, più dolorosa, più spaventevole. Napoli è una città in putrefazione.

Una città morente, annichilita, una cosa morta. La ricetta poliziesco-giudiziaria, più "retate", più manette, più carcere, (pur necessaria) non potrà darle sollievo come non dà rimedio a un malato terminale un bicchiere d'acqua. Crimine, ambiente, società, cultura, ci ricorda il presidente della Repubblica, sono altrettanti capitoli che nascondono a Napoli un problema irrisolto e una crisi catastrofica di identità e di speranza. E sarebbe una buona procedura, un passo necessario se, prima di trovare le risposte (ammesso che ce ne siano), preparassimo almeno il terreno tentando di capire di che cosa stiamo parlando.

Stiamo parlando di un acutizzarsi di una mortale battaglia tra bande criminali, forse? Parliamo di camorra? A Napoli città nemmeno esiste la camorra, se intendiamo con questa formula un'organizzazione piramidale e gerarchica, invasiva nelle attività economiche, pervasiva nella società, aggressiva o complice della politica. Questa camorra è morta, si è disintegrata come uno specchio caduto in terra. Al suo posto imperversano piccoli e voraci gruppi di gangster metropolitani.

Spesso poche decine di uomini imparentati che presidiano uno spicchio di città - un caseggiato, una piazza, un viale, due strade - nell'ambizione di ottenere da quel territorio, in primis con lo smercio a basso costo di cocaina, il poco necessario, il moltissimo superfluo e soprattutto il riconoscimento "criminale" del potere conquistato.

Se parlassimo di questo, soltanto di questo, ci sarebbero argomenti per credere che anche questa nottata, come altre nottate del passato, passerà. Purtroppo, non è di questo che stiamo parlando. Non è di questo che dovremmo soltanto parlare.
L'altro giorno un ragazzo di sedici anni, non un gangster, ma un ragazzetto normale, ben nato e ben istruito, amato dai suoi e da chi lo ha conosciuto, ha accoppato un suo coetaneo e ridotto malissimo un altro. Se ne andava in giro con un coltello in tasca e affrontava la vita con in testa un solo "punto di vista", la violenza, la sopraffazione, la distruzione dell'altro. Non parliamo di camorra, allora.

Parliamo della solitudine di quel ragazzetto diventato assassino a sedici anni. E' una solitudine di cui ciascun napoletano fa esperienza ogni volta che mette la testa fuori di casa. Ogni napoletano sa oggi di poter contare, qualsiasi cosa faccia, soltanto su se stesso per sopravvivere al disordine, alla violenza, all'abuso, all'intimidazione, alla cupezza. Si è abituato ad attribuire il destino nero della città, la sua invivibilità e caoticità, l'assenza di ogni cooperazione fiduciosa e di autodisciplina all'altro. Che diventa il nemico, a cui sopravvivere, a cui infliggere appena possibile un danno.

E' in questo clima ferino che vivono i napoletani, è questo spirito animale che li ha "modificati". Questa solitudine, un inestinguibile risentimento, un conflitto permanente e irriducibile aprono un varco - "psico-fisico", è stato definito - attraverso cui si allarga sull'intera città la subcultura violenta, inumana, brutale della plebe metropolitana. La plebe è stata sempre a Napoli un incubo. Per paura della plebe, della sua violenza, la borghesia napoletana ha inventato addirittura un linguaggio e un dialetto addolcendo il napoletano tosto e aspro, facendone "un flauto suadente" buono per cantare, scrivere poesie e recitare in teatro come nella vita quotidiana quella recita istituzionalizzata che il napoletano verace, che è la napoletanità, una "sovrastruttura" sì, ma capace - come sempre ha ripetuto Raffaele La Capria - di combinare il miracolo di "far convivere gli opposti". E' quella plebe metropolitana che la politica di qualsiasi segno, dal paternalismo di Achille Lauro e fino al "populismo" di Antonio Bassolino, ha blandito nell'illusione di governarne gli impulsi.

Oggi è questo mondo, questa ideologia, quel mito, questo miraggio politico che ha collassato.
Non ci sono più "le due città", quella plebea e quella "illuminata". La popolare e la colta. Non c'è più differenza tra plebe metropolitana delle periferie e del ventre cittadino - distruttiva, autodistruttiva, aggressiva - e l'élite borghese colta aggrappata a eccellenti modelli culturali. L'intera città si è fatta lazzara. Dalle periferie quella subcultura ha conquistato il cuore della città e occupato il "centro". La plebe ha vinto.

Diventata culturalmente plebea Napoli è diventata "uno scarto" del Paese. Come quel ragazzetto per bene con il coltello in tasca, non crede più in nulla e può indursi a credere in ogni cosa. I napoletani appaiono oggi, come sempre la plebe, irresponsabili, privi di riferimento (e speranza), privati di un'identità, senza alcuna aspettativa da condividere con gli altri, senza alcuna prospettiva di guardare il mondo o di trovarsi, nel mondo, un posticino decente. Ha ragione il Capo dello Stato. La nottata sarà molta lunga e, se non si affronta la crisi sociale e culturale con l'emergenza criminale, sarà una notte che passerà invano.

(1 novembre 2006)

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utopia


Reg.: 29 Mag 2004
Messaggi: 14557
Da: Smaramaust (NA)
Inviato: 03-11-2006 09:10  
quote:
In data 2006-11-02 22:40, mescal scrive:

dopotutto la camorra a Napoli è sta sconfitta, non esiste più, nel senso dei vecchi clan, che sono praticamente tutti stati spazzati via. Eppure questo non ha frenato la cultura della violenza, della sopraffazione, l'illegalità diffusa... da questo punto di vista la situazione è persino peggiorata.




Difatti proprio perchè la vecchia camorra non esiste più si è andati a peggiorare.
Con i vecchi clan, che si potevano contare sulle dita di una mano, bene o male si sapeva chi aveva fatto cosa. Ora i signorotti locali si sono moltiplicati a dismisura e tutti vogliono comandare; ecco il perchè di tutto questo.
La vecchia camorra era sì un male, ma quella nuova, priva di un qualsiasi principio d'ordine interno, è diventata ingestibilie anche dai suoi capi.
Con questo non voglio dire che la vecchia scuola fosse migliore (è stata comunque un grande male per la città, sia a livello sociale che economico), nè che prima non ci fossero guerre fra clan... Ovviamente.
L'articolo ora non posso leggerlo perchè sono entrata a dare un'occhiata veloce, e poichè mi piacerebbe dedicargli un pò di tempo non voglio leggerlo sommariamente.
Stasera, però, lo farò.
Buona giornata

[ Questo messaggio è stato modificato da: utopia il 03-11-2006 alle 09:11 ]

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 03-11-2006 09:26  
quote:
In data 2006-11-02 22:01, mescal scrive:
C'è già stato l'esercito, a Napoli, qualche tempo fa...
Sul piano dell'ordine pubblico credo che ci sarebbe qualche lieve progresso, ma dal punto di vista morale, civile, sociale Napoli è morta da tempo.



la vedo anch'io così. Una presenza sul territorio potrebbe servire come un antinfiammatorio nel senso che sarebbe più complesso e rischioso per i clan andare ad ammazzarsi l'un l'altro, ma i traffici sotterranei credo proprio rimarrebbero tranquillamente in piedi.

Faccio un piccolo esempio:
Allargando un po' a tutto il sud
ieri a Radio24 sentivo un imprenditore di Lamezia Terme che si è ribellato varie volte al pizzo denunciando i suoi taglieggiatori. Il risultato è stato sconfortante: tutti assolti per insufficienza di prove, perchè i testimoni si sono squagliati. In un caso addirittura sua madre ha ritrattato, nell'altro suo cognato. L'imprenditore è sotto attacco, i procedimenti durano anche poco (senza testimoni) ma sempre anni , ormai non ce la fa più.. e il bello è che pure lui dice: le sentenze sono perfettamente ineccepibili. Ah ciliegina sulla torta: lui ovviamente è ora indagato per calunnia nei confronti dei suoi taglieggiatori. La sua conclusione è amara: questo è il sud italia e, francamente, se io non sono riuscito ad ottenere un cavolo, perchè qualcun altro dovrebbe provarci??

Il tasso di criminalità è così alto che credo sia proprio difficile sradicare il problema a meno di leggi speciali con pene molto potenti e tanti processi anche sommari. In pratica bisognerebbe trattare il sud da paese "liberato".

Questo perchè tante, troppe famiglie dipendono da mafia e camorra e tutti hanno qualcosa da perdere, tranne i camorristi che con quattro giravolte possono: fuggire, farsi ridurre la pena, o diventare PENTITI.

Poi ovviamente l'indulto è la ciliegina sulla torta secondo me: c'è molta più carne da cannone e bisogna trovare risorse per mantenere i liberati del proprio CLAN. 8000 liberati a Napoli vi paiono pochi?
_________________
Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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clagle01

Reg.: 18 Set 2003
Messaggi: 1566
Da: Lissone (MI)
Inviato: 03-11-2006 13:40  
Povera Napoli "città"......poveri monumenti, povera storia e cultura.......mi dispiace davvero ma la gente di Napoli non vuol cambiare e se ne frega; quella invece a cui frega qualcosa se ne scappa........Certo che la giunta di centro sinistra che gran lavoro che ha fatto e che sta facendo!!
_________________
Nulla accade per caso.....

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Hamish

Reg.: 21 Mag 2004
Messaggi: 8354
Da: Marigliano (NA)
Inviato: 03-11-2006 13:50  
In questi giorni si sta parlando dell'eventualità di mandare l'esercito a Napoli quasi come se questa fosse la panacea di tutti i mali.Sia chiaro,la presensenza dei militari può essere di un qualche aiuto,ma solo se è accompagnata da una serie di altri interventi non solo di natura militare e prolungati nel tempo.Qui oramai è chiaro che a Napoli il problema è culturale e sociale,mandare 1000 uomini in più o in meno e fermarsi a questo non serve a nulla.Ci vorrebbe un forte impegno delle istituzioni locali in primis a dare il buon esempio,gestendo in maniera più corretta e limpida la cosa pubblica ma con la gente che governa oggi Napoli e soprattutto la Campania (vedi Bassolino)non credo che questo possa avvenire...La verità è che non possono farlo perchè tutto il loro potere poggia su una intricata serie di rapporti di natura clientelare.Non mi va di parlare di politica,ma secondo voi se non fosse così come farebbe Bassolino e il centro sinistra a stare al potere in Campania da 15/20 anni dopo che l'hanno ridotta in questo modo?

Per far migliorare la situazione sarebbe necessario:
1)Una forte presenza dello Stato sul territorio

2)Leggi speciali e super procura

3)Impegno delle istituzioni locali nel senso della legalità e della trasparenza

4)Prevenzione e reinserimento per quanto riguarda i quartieri più degradati

5)Risveglio della società civile e della popolazione napoletana.

Una sola di queste situazioni senza la concomitante presenza delle altre costituirà solo l'ennesimo palliativo che ci farà nel giro di qualche anno punto e a capo...Si perchè si parla del caos che c'è a Napoli solo quando scoppia qualche guerra di cammorra cosa che ciclicamente accade ogni 3 - 5 anni.Purtroppo però la Camorra è presente più che mai anche quando queste guerre non ci sono,anzi è proprio in quei periodi che è più pericolosa,perchè fa gli affari migliori e perchè si crea una sorte di cortina di silenzio da parte di stampa e politica quando non ci sono (troppi) morti ammazzati per le strade che fa ancor più paura a chi vorrebbe denunciare,a chi vorrebbe parlare...


[ Questo messaggio è stato modificato da: Hamish il 03-11-2006 alle 13:52 ]

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