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Autore Buffalo 66 di Vincent Gallo.
Estenava

Reg.: 04 Nov 2004
Messaggi: 3185
Da: Pisa (PI)
Inviato: 01-09-2005 02:05  
Narrasi la storia di Billy, che decide di scommettere una grossa somma sulla vittoria dei Buffalo Bills al Super Bowl e la perde, rimanendo inguaiato con l’allibratore clandestino: per rimediare, sarà costretto a dichiararsi colpevole di un delitto che non ha commesso, finendo in prigione per cinque anni. Una volta uscito, decide di vendicarsi nei confronti del giocatore dei Bills che, a suo dire, si sarebbe venduto la partita, e di ucciderlo. Prima di decidersi a farlo, però, sceglie di farsi “aiutare” nel viaggio da una giovane ragazza (Christina Ricci), che rapisce.

Film alternativo e deciso, che indaga intelligentemente sulle turbe di un giovane della profonda periferia americana, con molto più acume e arte (ricorrendo anche talvolta a iperboli artificiose, senza quindi scadere nel realismo) di molte grandi produzioni.

Sono memorabili alcune scene, come quelle a casa dei genitori del ragazzo appena uscito di prigione. L’immobilismo iniziale al tavolo dei quattro personaggi, l’atmosfera di imbarazzo fiacco che aleggia, lasciano la sequenza in bilico tra il realismo e il surrealismo, e allo stesso tempo non si riesce ad afferrare se i due personaggi dei genitori (Ben Gazzarra e Angelica Huston) sono stereotipati o invece profondamente caratterizzati..
Da ricordare e segnalare anche la scena dentro alla cabina per foto istantanee (soprattutto nei dialoghi: “Siamo due innamorati, che stanno sempre insieme, ma non si toccano!”) e quella all’interno della camera del Motel.

La storia procede lentamente, eppure un montaggio rapido e frammentato riesce a dare allo spettatore una sensazione di velocità. Si apprezza molto la fotografia degli interni, con nette scelte cromatiche.
Insieme alla regia, che riesce a creare quell’ambiente a metà tra il reale e il distorto tipico di molte produzioni alternative americane, il pezzo forte sono le interpretazioni: Vincent Gallo si costruisce un personaggio che poi recita con forza e profondità, Christina Ricci, in una delle sue prime parti da ragazza matura, mostra appieno il talento atipico che talvolta la etichetta. Forse la Huston è, diciamo, utilizzata al di sotto delle sue possibilità.

Un film che consiglio caldamente a tutti di vedere, anche ai molti romanticoni: l’happy ending è assicurato.

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"La morte fa male alla salute"

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kaciaronr1

Reg.: 22 Set 2005
Messaggi: 52
Da: caprarola (VT)
Inviato: 11-10-2005 12:22  
cavolo uno dei miei preferiti non ha commentato nessuno come mai????

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remedios

Reg.: 07 Gen 2005
Messaggi: 2967
Da: catania (CT)
Inviato: 11-10-2005 15:33  
bè..non ho molto da aggiungere..è una bella recensione...è un film sobrio, triste..un film che fotografa un campione di umanità che vive a margini.. ..con punte di pura poesia..e, come dici tu, Este,spesso in bilico fra realismo e surrealismo..l'ho visto tempo addietro..e ricordo che mi piacque molto..
lo rivedrò..
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Tra poco arrossa il cielo della sera sospeso tra azzurri spazi gelidi e lande desolate
Quietami i pensieri e le mani e in questa veglia pacificami il cuore

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EtaBeta

Reg.: 11 Nov 2003
Messaggi: 1493
Da: Roma (RM)
Inviato: 11-10-2005 15:58  
Mi sento male ogni volta che vedo la scena iniziale: se non c'è un bagno nei paraggi mi viene l'ansia...
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"ci sedemmo dalla parte del torto poichè tutti gli altri posti erano occupati" B.Brecht

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kaciaronr1

Reg.: 22 Set 2005
Messaggi: 52
Da: caprarola (VT)
Inviato: 11-10-2005 19:01  
bene mi fa' piacere riesumato questo post
non mi sembrava giusto che avesse 0 risposte

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Hegel77

Reg.: 20 Gen 2008
Messaggi: 298
Da: Roma (RM)
Inviato: 17-07-2008 23:43  
Opera prima del famoso attore Vincent Gallo con un atmosfera tra il grottesco e il surreale ed una particolare intesa tra i due attori principali, Gallo e la Ricci.
Il tocco magico del film è nel creare una empatia tra lo spettatore e i due disadattati principali che combattono una guerra personale contro un mondo cinico egoista ed avaro.
Gallo disegna bene il contrasto tra il mondo circostante e la purezza del cuore di due poveretti con un disperato bisogno di amore. Gallo fa il falso duro, tutto scontroso e scostante (al limite con la misoginia) e la Ricci è davvero disarmante nella sua angelica bontà.
Eppure abbiamo bisogno di figure cosi e il doppio finale è una delle grandi intuizioni registiche.
Grande utilizzo del flashback-split e fotografia molto particolare. Il tip tap della Ricci è leggendario. Grandi momenti tragicomici (l'incontro con i genitori, la scena in Hotel nella vasca da bagno) alternati a momenti malinconicamente teneri (l'inconntro con la vecchia fiamma Arquette, il bacio casto tra i due fuggiaschi).
Il bimbo Gallo sembra essersi fermato allo stadio di infante perchè non è mai stato sufficientemente amato.
Ma in questo big chill c'è ancora spazio per un raggio di sole.
Bel cameo di Rourke, aguzzino e carnefice.
Un gioiello da non perdere




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Dare un senso alla vita può condurre a follie,
ma una vita senza senso è la tortura dell’inquietudine e del vano desiderio

[ Questo messaggio è stato modificato da: Hegel77 il 17-07-2008 alle 23:44 ]

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