FilmUP.com > Forum > RadioFilmUP - Storia del rock-anni 50'
  Indice Forum | Registrazione | Modifica profilo e preferenze | Messaggi privati | FAQ | Regolamento | Cerca     |  Entra 

FilmUP Forum Index > Zoom Out > RadioFilmUP > Storia del rock-anni 50'   
Vai alla pagina ( Pagina precedente 1 | 2 | 3 Pagina successiva )
Autore Storia del rock-anni 50'
GionUein

Reg.: 20 Mag 2003
Messaggi: 4779
Da: taranto (TA)
Inviato: 21-10-2004 19:17  
Ragazzi l'argomento è stimolante, ma mettete troppa carne a cuocere.

E poi vorrei tirare le orecchie a chi dice che " ELVIS HA AVUTO UN IMPATTO RELATIVO NELLA STORIA DEL ROCK ".


  Visualizza il profilo di GionUein  Invia un messaggio privato a GionUein  Vai al sito web di GionUein    Rispondi riportando il messaggio originario
GionUein

Reg.: 20 Mag 2003
Messaggi: 4779
Da: taranto (TA)
Inviato: 21-10-2004 19:20  
E poi, cosa ci fanno i BEATLES e i ROLLING STONES negli anni 50?
Tutti in giro nella De Lorean di RITORNO AL FUTURO ?

_________________
U N I T A C I N E F I L A

  Visualizza il profilo di GionUein  Invia un messaggio privato a GionUein  Vai al sito web di GionUein    Rispondi riportando il messaggio originario
Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 21-10-2004 19:36  
quote:
In data 2004-10-21 18:46, CarbonKid scrive:
Sai che di solito se si copincolla qualcosa si mette la fonte?



Non dico che quel che ho scritto è tutto mio.
Ho copiato qualche pezzo qua e là dai libri
che ho e da qualche sito.Cmq gradirei commenti
più intelligenti.Io non ho aperto questo topic
per dimostrare di essere un grande conoscitore
di chissachè,solo per stimolare qualche
discussione interessante.
_________________
Se nulla capivo, qui tu finalmente
nulla lasciavi germogliare sulla brulla,
paradossale, tra noi terra infondata,
dove sono i leoni, ammattiti e marroni
lasciando immaginare
la sposa occidentale.

  Visualizza il profilo di Julian  Invia un messaggio privato a Julian    Rispondi riportando il messaggio originario
Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 21-10-2004 19:37  
quote:
In data 2004-10-21 19:20, GionUein scrive:
E poi, cosa ci fanno i BEATLES e i ROLLING STONES negli anni 50?
Tutti in giro nella De Lorean di RITORNO AL FUTURO ?




Non c'entrano nulla,solo che mi scocciava
aprire un altro topic.Dovrei dare un nuovo
titolo a questo:Rock:dalle origini ai Beatles e Rolling Stones.
_________________
Se nulla capivo, qui tu finalmente
nulla lasciavi germogliare sulla brulla,
paradossale, tra noi terra infondata,
dove sono i leoni, ammattiti e marroni
lasciando immaginare
la sposa occidentale.

  Visualizza il profilo di Julian  Invia un messaggio privato a Julian    Rispondi riportando il messaggio originario
Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 21-10-2004 19:45  
quote:
In data 2004-10-21 19:17, GionUein scrive:
Ragazzi l'argomento è stimolante, ma mettete troppa carne a cuocere.

E poi vorrei tirare le orecchie a chi dice che " ELVIS HA AVUTO UN IMPATTO RELATIVO NELLA STORIA DEL ROCK ".




Io non l'ho mai detto.Solo non vorrei confondere l'impatto mediatico di un personaggio con l'effettiva portata rivoluzionaria della sua musica.Chuck Berry
è stato importante almeno quanto Elvis.
Se ci si basa sulla fama,i Queen sono più
importanti degli Who.
_________________
Se nulla capivo, qui tu finalmente
nulla lasciavi germogliare sulla brulla,
paradossale, tra noi terra infondata,
dove sono i leoni, ammattiti e marroni
lasciando immaginare
la sposa occidentale.

  Visualizza il profilo di Julian  Invia un messaggio privato a Julian    Rispondi riportando il messaggio originario
Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 21-10-2004 21:21  
quote:
In data 2004-10-21 19:45, Julian scrive:
Solo non vorrei confondere l'impatto mediatico di un personaggio con l'effettiva portata rivoluzionaria della sua musica.Chuck Berry
è stato importante almeno quanto Elvis.



E qui ti sbagli. Ma i motivi li ho già spiegati nel mio intervento, quindi non li ripeterò ora. Solo il tuo è un errore di valutazione madornale, tienilo presente.

_________________
Quando all'inferno non c'è più posto, i morti camminano sulla terra...

[ Questo messaggio è stato modificato da: Deeproad il 22-10-2004 alle 01:29 ]

  Visualizza il profilo di Deeproad  Invia un messaggio privato a Deeproad  Vai al sito web di Deeproad    Rispondi riportando il messaggio originario
Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 21-10-2004 21:28  
quote:
In data 2004-10-21 14:44, Julian scrive:
Sostenere che fu lui a fondere
rhytm and blues e country ed a creare il rock
mi sembra esagerato,con rispetto parlando per
l'immenso personaggio.




Puoi anche non crederlo, ma rimane un dato di fatto, a prescindere dal tuo giudizio. Puoi anche sostenere che l'impero romano non si espanse mai oltre i confini dell'Italia, ma che valore può avere un'opinione del genere? Qui parliamo di storia, e a fare ciò di cui stiamo parlando fu Elvis, è universamente risaputo.

_________________
Quando all'inferno non c'è più posto, i morti camminano sulla terra...

[ Questo messaggio è stato modificato da: Deeproad il 21-10-2004 alle 21:32 ]

  Visualizza il profilo di Deeproad  Invia un messaggio privato a Deeproad  Vai al sito web di Deeproad    Rispondi riportando il messaggio originario
NancyKid
ex "CarbonKid"

Reg.: 04 Feb 2003
Messaggi: 6860
Da: PR (PR)
Inviato: 22-10-2004 01:10  
quote:
In data 2004-10-21 12:56, Julian scrive:
Dopo aver parlato dei Beatles,mi sembra doveroso dire qualcosa sui loro celebri "rivali",i mitici Rolling Stones.A riguardo sono meno preparato,ma proverò a dire qcs.
Il primo nucleo della band nasce a Londra agli inizi degli anni '60, quando il cantante Michael Phillip "Mick" Jagger (1943, Dartford, Gran Bretagna) e il chitarrista Keith Richards (1943, Dartford, Gran Bretagna), compagni di scuola fin dalle elementari, formano con Dick Taylor, Bob Beckwith e Allen Etherington i Little Boy Blue And The Blue Boys, uno dei tanti gruppi ispirati al blues di Chicago. All’organico si aggiunge subito il polistrumentista Brian Jones (Lewis Brian Hopkins-Jones, 1942, Cheltenham, Gran Bretagna). Jagger e Richards sostituiscono gli altri tre con il chitarrista Geoff Bradford, il pianista Ian Stewart e i batteristi Tony Chapman e Mick Avory (quest'ultimo poi confluito nei Kinks).
Nella prima fase della storia degli Stones, l'anima del gruppo è Brian Jones. Dotato di un prodigioso talento per la musica (fin da ragazzino sapeva già suonare di tutto, dall'organo al sassofono) e di un altrettanto spiccata capacità autodistruttiva,Jones era
un inguaribile provocatore e anticonformista: incarnava in tutto e per tutto la figura del rocker dannato, cresciuto suonando gli angoli delle strade e fumando marijuana.
Il debutto della band avviene il 12 luglio 1962 in uno dei templi del rock: il Marquee di Londra. Nel frattempo, si uniscono al nucleo originario Bill Wyman (William Perks, 1936, Londra), ex-bassista dei Cliftons, e Charlie Watts (1941, Islington, Gran Bretagna), batterista della Blues Incorporated di Alexis Korner. Ribattezzatisi The Rolling Stones, da una celebre canzone di Muddy Waters, vengono notati dal manager Andrew Loog Oldham, che procura loro un contratto con la Decca e estromette dalla formazione Stewart (che diventerà road manager del gruppo e membro aggiunto). Nelle mani di Oldham ,Jagger e compagni si impongono come alternativa "sporca" e trasgressiva ai Beatles. Nasce così il più celebre dualismo tra band dell’intera storia del rock.
I Rolling Stones debuttano nel 1964:l' album d’esordio, Rolling Stones (Decca, 1964), è la rielaborazione di classici del rhythm and blues, tra cui "I'm A King Bee" (Slim Harpo), "Carol" (Berry), "Route 66", "I Just Want To Make Love To You" (Dixon), ma presenta anche il primo brano firmato Jagger & Richard: "Tell Me".La celebrutà viene raggiunta nel 1965 con il famosissimo singolo "(i can't get
no)satisfaction",che duella in vetta alle
classifiche con i singoli dei Beatles su entrambe le sponde dell'Atlantico.
Le loro canzoni sono affollate di personaggi dissoluti: squilibrati, tossicomani psicopatici, prostitute, delinquenti. Ma il mito dei Rolling Stones non è solo violenza selvaggia. Jagger e compagni, infatti, sanno anche commuovere con un paio di ballate struggenti come "Play With Fire" e "As Tears Go By" e progredire verso un suono più maturo. Ne è un saggio Aftermath (1966), il primo album interamente composto da Jagger e Richard. E’ una successione di capolavori, dalla ballata acustica e ambigua di "Lady Jane" (dedicata a una donna o alla marijuana?), al ritmo ossessivo di "Out Of Time" ,al magico sitar di "Paint it black", inno mistico e inquietante al "lato oscuro" dell’animo umano. Anche gli arrangiamenti si fanno più ricchi. Alla sezione chitarra-basso-batteria si aggiungono strumenti come il dulcimer, le marimbas, il sitar, il flauto e ogni tipo di tastiere
.Prolifici ormai non solo di singoli, ma anche di album, gli Stones escono nel 1967 con l’accoppiata Between The Buttons e Their Satanic Majesties Request, due lavori sull’onda psichedelica lanciata in Gran Bretagna da Kinks e Pink Floyd e diffusa presso il grande pubblico da "Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band" dei Beatles.
Nel 1968 i Rolling Stones pubblicano uno dei
loro massimi capolavori..l’album Beggar's Banquet, che vira verso sonorità più asciutte, in linea con il blues-rock depravato degli esordi. Emblema di questo "ritorno al Male" è l’inno satanico "Sympathy For The Devil".
Ma a fine anni 60' gli Stones si trovano
a dover affrontare due immani tragedie:la
morte(misteriosa)di Brian Jones,e durante
un concerto, il violento servizio d'ordine degli Hell's Angels, voluto dagli Stones, provoca disordini, che culminano con l'uccisione di uno spettatore.
Nonostante ciò nei primi anni 70' Jagger e soci danno alla luce due nuovi capolavori,
considerati pietre miliari per la storia del
rock:Let it bleed e Sticky fingers,nei quali
emerge il ritorno a sonorità più scarne ed
immediate(si abbandona la vena escotica di
molti lavori precedenti).Altro album(live)
di grande importanza è Exile on Main street.
Pur perdendo la prorompente carica innovativa dei primi 10-15 anni,gli Stones continuano
ad avere un enorme successo commerciale anche
negli anni 70' e nei primi anni 80'(nonostante qualche screzio fra i due despoti Jagger e Richards).
Se la longevità forzata degli ultimi vent’anni ne ha fatto delle stagionate caricature di rockstar, la selvaggia creatività dei loro anni d’oro ha rappresentato una svolta decisiva nella storia del rock. I Rolling Stones sono diventati il prototipo della rock band, costruita attorno a un frontman sensuale e carismatico, a un chitarrista sfrenato e a una sezione ritmica implacabile. Sono stati loro a tracciare la via maestra attraverso la quale la musica di Chuck Berry ha sorpassato il Duemila. Dai Led Zeppelin ai Nirvana, fino alla Jon Spencer Blues Explosion, non si contano i tentativi di emulazione. Non è importante stabilire se i Rolling Stones siano la più grande band del rock: i Rolling Stones, più semplicemente, sono il rock.
Chiudo qui la prima fase della storia del
rock.






http://www.ondarock.it/Rollingstones.html
_________________
eh?

  Visualizza il profilo di NancyKid  Invia un messaggio privato a NancyKid  Email NancyKid  Vai al sito web di NancyKid    Rispondi riportando il messaggio originario
Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 22-10-2004 09:20  
E con questo??Hai dimostrato che mi sono ispirato ad un sito,contento?Va bè rinuncio ad aprire altri topic.Credevo ci fossere utenti più intelligenti.
_________________
Se nulla capivo, qui tu finalmente
nulla lasciavi germogliare sulla brulla,
paradossale, tra noi terra infondata,
dove sono i leoni, ammattiti e marroni
lasciando immaginare
la sposa occidentale.

  Visualizza il profilo di Julian  Invia un messaggio privato a Julian    Rispondi riportando il messaggio originario
Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 22-10-2004 10:08  
Deep,ti riporto l'opinione di un critico(Scaruffi)che non la pensa esattamente
come te su Elvis Presley.Io non condivido in
pieno ciò che dice(più che altro,in alcuni passaggi,mi sembra che voglia apparire come
un critico anti-conformista ad ogni costo).
Però è significativo che una persona molto
preparata non condivida per nulla la tua pur
legittima e argomentata opinione.

Elvis Presley, "the king", fu la prima grande truffa del rock and roll, e il modello per tutte quelle che sarebbero seguite (Beatles su tutti). Cantante mediocre, fu piu` che altro una geniale trovata marketing: un bianco che non solo cantava le canzoni dei neri (come aveva fatto l'anno prima Bill Haley), ma cantava e si muoveva come un nero, trasudando sensualita` animalesca e atteggiandosi a ribelle teppista (mentre in realta` era soltanto una faccia telegenica).

Nato a Tupelo (Mississippi), e arrivato nel 1948 a Memphis, Presley ebbe l'unico merito di entrare nello studio giusto al momento giusto. Nel 1954 Sam Phillips (titolare della Sun Records di Memphis), che aveva fiutato l'aria di cambiamento, decise di farne un "nero bianco" (cioe` un cantante bianco di rhythm and blues), sfruttando il suo registro vocale da "shouter" e la sua attitudine al movimento sul palco, e affiancandogli una sezione ritmica di tutto rispetto (Bill Black al basso e Scotty Moore alla chitarra). L'anno dopo la RCA investi` un capitale per promuoverlo su scala nazionale, indovinando il momento giusto (il rock and roll appena nato e Bill Haley ormai consumato) e il personaggio giusto (lo star appeal ideale: giovane, snello, bello e dinamico). Nei tre anni seguenti il manager Tom Parker gli procuro' le canzoni e i film su misura, e organizzo` con cura il culto del suo mito: la pettinatura alla Presley (il taglio detto "ducktail"), le mosse alla Presley, le basette, il vestito di pelle nera, le scarpe "blue suede". Nel 1977, infine, la macchina pubblicitaria della RCA ne gesti` la morte rispolverando il vecchio mito, perfettamente in linea con il revival degli anni '50 in voga in quell'anno.

Elvis Presley fu poi un fenomeno sociale. Nel 1956 le sue contorsioni teletrasmesse dal vivo scandalizzarono l'America perbenista e rappresentarono un chiaro segno di insofferenza e ribellione trasmesso da tutti i giovani della Nazione ai loro genitori. Con Presley giunse a compimento negli anni '50 il processo di identificazione dei teen-ager iniziato nel primo Dopoguerra: l'idolo diventa mito, l'idolo influenza la moda, l'idolo agisce su un settore economico che non e` piu` soltanto musicale. Per la prima volta i teen-ager si riversavano nei negozi di dischi ad acquistare milioni di copie delle canzoni del loro idolo ed erano protagonisti di scene di isteria di massa.

Ma nel 1958 l'America economica lo aveva gia` assorbito come mito consumistico e l'America morale lo aveva adottato come ragazzo prodigio. Il Sistema dimostrava la sua eterna ed infinita ambiguita'.

Al di la` delle manipolazioni discografiche e di costume, Presley fu un mediocre cantante di ballate romantiche, influenzato dai crooner italo- americani (Dean Martin in particolare), dall'opera e dal gospel, che aveva esordito (dal 1954 al 1956) come cantante bianco del Sud (in teoria condannato allo stereotipo della country music) che cantava il rhythm and blues dei neri: That's All Right Mama di Arthur Crudup, il suo primo 45 giri del luglio 1954; Good Rockin' Tonight di Roy Brown, 1955; Mystery Train di Junior Parker, il primo "number one hit" nel settembre 1955.

Nel periodo RCA, con la formazione "eretica" (chitarre elettriche, batteria, coro) e un tono di voce piu` teatrale ed emotivo, Presley impose con il suo fraseggio limpido e potente alcuni fra i migliori brani del rock and roll. Heartbreak Hotel, uno spettrale e strascicato blues d'atmosfera scritto da un'umile cantante country (Mae Axton, madre di Hoyt), uscito nel gennaio 1956, conquisto` la cima della classifiche di vendita il 10 marzo e la tenne per due mesi, diventando, grazie al suo testo disperato e al tono di auto-commiserazione di Presley, uno degli inni della generazione perduta (e una delle prime manifestazioni di "teen angst"). Dopo un paio di hit minori (fra cui una cadenzata Hound Dog di Leiber & Stoller, che servi` ad imporre un atteggiamento piu` spavaldo e sarcastico), Don't Be Cruel (di Otis Blackwell, il cantante di rockabilly da cui Presley fu piu` influenzato), un rhythm & blues dal ritmo leggero e scattante, ancora con il contrappunto di un coro di voci maschili, la segui` il 4 agosto e stabili` il record di settimane al primo posto (undici), mai piu` battuto. Il canto di Presley si era fatto piu` "respirato" e meno tenorile, a indicare una sensibilita` piu` morbida del convenzionale crooner di musica leggera. Teddy Bear (1957) ne ricalco` lo schema sul versante ironico.

Nella primavera del 1957 giganteggio` All Shook Up, un altro boogie di Blackwell in cui il cantante pote` spiegare la profondita` del suo baritono, e in autunno, sotto la spinta dei successi dei rocker neri, esplose Jailhouse Rock (di Leiber & Stoller), il suo capolavoro, finalmente un boogie scalmanato dalle liriche irriverenti, con un ritmo "staccato" di chitarra a sottolineare gli slogan urlati dal cantante, un intermezzo strumentale da pandemonio, walking bass e tutto il corredo tipico dei rocker neri. Con quel brano Presley consacro` l'iconografia del delinquente giovanile e la rese accettabile al grande pubblico. A dicembre Don't chiuse la serie degli hit classici. In tutto Presley ebbe quattordici dischi consecutivi oltre il milione di copie vendute.

Ma Presley aveva gia` abbandonato i pezzi trascinanti di Perkins e compagni per registrare invece innocue canzoni sentimentali, come la soporifera Love Me Tender (settembre 1956, una melodia copiata dal tema del film "Rancho Notorious"), per lo piu` facenti parte delle colonne sonore dei suoi film, che Parker gli faceva (astutamente) interpretare a getto continuo (ne avrebbe girati 33 in sedici anni).

L'attivita` cinematografica era sempre piu` complementare a quella musicale, l'una alimentando l'altra. Presley continuava la tradizione delle star di Hollywood che diventavano anche star della musica leggera, ma lo faceva in un nuovo contesto, quello del "teenage idol", quello delle folle in delirio per ogni sua azione. I suoi film erano autobiografici (o, perlomeno, erano coerenti con la biografia immaginaria di Presley che Parker andava costruendo). Ogni film era una puntata nella soap opera piu` seguita d'America, quella della transizione di Presley da adolescente a uomo. Parker fu abile a tener vivo il mito persino quando (1958) Presley venne precettato per il servizio militare (Presley continuo` a dominare le classifiche di vendita benche' fosse in Germania). Il suo album migliore, Elvis (1956), usci` in questo periodo (ma anche in questo album nessuna delle canzoni e` sua).

Dopo il servizio militare (cioe` nel 1960) si tramuto` in un languido cantante di melodie, tutte nella linea della canzone da musical di Broadway (come Stuck On You, 1960; Are You Lonesome Tonight, 1960, che era una canzone del 1927; It's Now Or Never, cioe` O Sole Mio; Surrender, 1961, cioe` Torna A Sorrento; Can't Help Falling In Love, 1961, che rimane la piu` celebre ed e` in realta` Plaisir d'Amour di Giovanni Martini; Return to Sender di Blackwell) e in un comodo stereotipo per il cinema ambientato sulle spiagge. In questo periodo registro` anche il primo album di gospel, His Hand In Mine (1960), rendendo omaggio a un genere che forse era sempre stato la vera ispirazione per il suo pathos contrito.

A meta` degli anni '60 guadagnava un milione di dollari a film, ma nel frattempo il suo pubblico si era ridotto agli affezionati e agli ascoltatori di musica leggera. La sua attivita` era ormai prevalentemente cinematografica (l'ultimo concerto aveva avuto luogo nel marzo 1961), peraltro di pessima qualita'. Grazie al suo passato, pote` comunque sempre contare sul prestigio di star del jet set internazionale, che gli valse alcuni spettacoli nostalgici per milionari. Fra il 1969 e il 1970 abbandono` Hollywood e torno` sulle scene, mietendo ancora deliranti successi con ballads sempre piu` melodrammatiche (In The Ghetto, 1969; Suspicious Mind, 1969; Don't Cry Daddy, 1969; The Wonder Of You, 1970; American Trilogy, 1971; Burning Love, 1972). Negli anni '70 Las Vegas divenne la sua base artistica, cosi` come Hollywood lo era stata negli anni '60 e Memphis lo era stata negli anni '50. In questo Presley fu certamente personaggio piu` unico che raro: riusci` a lasciare un'impronta leggendaria in ciascuna delle tre carriere che intraprese. Allo stesso tempo, pero`, continuo` a incidere dischi di gospel, di cui forse il migliore e` l'ultimo, He Touched Me (1972).

Il suo mito era tenuto artificialmente in vita da una produzione discografica abnorme, oltre che da un'indubbia classe di performer. La casa in cui nacque venne dichiarata monumento e la strada che porta alla sua villa, "Graceland", venne ribattezzata "Elvis Presley Boulevard".

Parker piloto` Presley come un robot. Per ragioni piu` o meno misteriose, Parker non gli consenti` mai di fare tour all'estero, non gli consenti` di rilasciare interviste, non gli consenti` di lavorare in film d'autore. Il rapporto padrone-schiavo fra i due e` degno di una tesi di psicologia. La sua vita privata, a parte il matrimonio (peraltro fallito) del 1968, fu vuota, dedita soltanto alla sua professione, oltre che all'alcool e agli stupefacenti che inevitabilmente lo uccisero nell'agosto del 1977.

Ones (RCA, 2002) raccoglie gli hit che arrivarono al primo posto delle charts.

Approfittando di tanta inquietudine psicologica, i suoi fan lo elessero a membro permanente della trilogia della ribellione completata da James Dean e da Marlon Brando.

Aveva venduto in tutto oltre centocinquanta milioni di dischi (94 singoli d'oro e 40 album d'oro), e da morto ne ha venduti ancora di piu`. Forse perche' non era mai veramente esistito: era stato, e rimane, soltanto un marchio di fabbrica
_________________
Se nulla capivo, qui tu finalmente
nulla lasciavi germogliare sulla brulla,
paradossale, tra noi terra infondata,
dove sono i leoni, ammattiti e marroni
lasciando immaginare
la sposa occidentale.

  Visualizza il profilo di Julian  Invia un messaggio privato a Julian    Rispondi riportando il messaggio originario
malebolgia

Reg.: 15 Gen 2003
Messaggi: 2665
Da: matelica (MC)
Inviato: 22-10-2004 13:12  
quote:
In data 2004-10-22 10:08, Julian scrive:
Deep,ti riporto l'opinione di un critico(Scaruffi)



scaruffi non può definirsi critico.
lui giudica, vota, stila classifiche; tutto ciò che scrive (lui e i suoi collaboratori) è influenzato dalla soggettività.
_________________
... e per un istante ritorna la voglia di vivere a un'altra velocità

  Visualizza il profilo di malebolgia  Invia un messaggio privato a malebolgia    Rispondi riportando il messaggio originario
ilaria78

Reg.: 09 Dic 2002
Messaggi: 5055
Da: latina (LT)
Inviato: 22-10-2004 15:27  
sono molto contenta di questo topic perchè è utile sia per chi non ne sa molto che per chi ne sa un po' ma è confuso.
riguardo agli scopiazzamenti o meno, è chiaro che queste cose per saperle tutti noi le abbiamo lette da qualche parte, se l'intento è quello di stimolare discussioni intelligenti, allora è buono anche suggerire i testi dove avete approfondito le vostre conoscenze, che hanno più o meno "ispirato" i vostri interventi, così da permettere a tutti di leggerli.
tra l'altro mi ricordo alcuni film che da ragazzina mi piacevano da morire, sulla qualità di tali film non discuto... ma avevano una colonna sonora stupenda e a parte raccontare un po' di quanto avete detto ora, mostravano chiaramente il fermento e l'atmosfera di quei tempi,tra questi mi viene in mente la bamba, great balls of fire

_________________
...quando i morti camminano signori..bisogna smettere di uccidere...

[ Questo messaggio è stato modificato da: ilaria78 il 22-10-2004 alle 15:31 ]

  Visualizza il profilo di ilaria78  Invia un messaggio privato a ilaria78    Rispondi riportando il messaggio originario
Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 22-10-2004 16:35  
Hocercato di aprire un topic che reputo potenzialmente interessante ispirandomi alle
mie conoscenze,alle mie impressioni ma anche
al sito ondarock.it e all'enciclpedia del
rock che possiedo.Non mi sembra di aver commesso un
delitto,perchè il topic non si intitola "guarda come è bravo Julian,sa proprio tutto!".
Tuttavia ci sono utenti che invece di trarre
spunto da quel che ho scritto(come ad esempio
ha fatto Deep),mi rinfacciano che l'ho in parte copiato da questo o da quel sito.
Perciò non aprirò più topic del genere, è inutile.Sarò un bambino permaloso.
_________________
Se nulla capivo, qui tu finalmente
nulla lasciavi germogliare sulla brulla,
paradossale, tra noi terra infondata,
dove sono i leoni, ammattiti e marroni
lasciando immaginare
la sposa occidentale.

  Visualizza il profilo di Julian  Invia un messaggio privato a Julian    Rispondi riportando il messaggio originario
Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 22-10-2004 17:11  
quote:
In data 2004-10-22 13:12, malebolgia scrive:
quote:
In data 2004-10-22 10:08, Julian scrive:
Deep,ti riporto l'opinione di un critico(Scaruffi)



scaruffi non può definirsi critico.
lui giudica, vota, stila classifiche; tutto ciò che scrive (lui e i suoi collaboratori) è influenzato dalla soggettività.




E aggiungerei anche una pessima soggettività. Il suo voler essere anticonformista supera i limiti della decenza.
_________________
Le opinioni espresse da questo utente non riflettono necessariamente la loro immagine allo specchio.

  Visualizza il profilo di Deeproad  Invia un messaggio privato a Deeproad  Vai al sito web di Deeproad    Rispondi riportando il messaggio originario
Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 22-10-2004 17:20  
quote:
In data imprecisata, Scaruffi scrive:
Elvis Presley, "the king", fu la prima grande truffa del rock and roll, e il modello per tutte quelle che sarebbero seguite (Beatles su tutti). Cantante mediocre, fu piu` che altro una geniale trovata marketing: un bianco che non solo cantava le canzoni dei neri (come aveva fatto l'anno prima Bill Haley)



A parte la premessa disarmante, qualcuno dovrebbe far notare a Scaruffi che il primo brano di Elvis (That's all right) risale al 1954, mentre quello di Bill Haley (Rock around the clock) è del 1955.
_________________
Le opinioni espresse da questo utente non riflettono necessariamente la loro immagine allo specchio.

  Visualizza il profilo di Deeproad  Invia un messaggio privato a Deeproad  Vai al sito web di Deeproad    Rispondi riportando il messaggio originario
Vai alla pagina ( Pagina precedente 1 | 2 | 3 Pagina successiva )
  
0.128686 seconds.






© 1999-2020 FilmUP.com S.r.l. Tutti i diritti riservati
FilmUP.com S.r.l. non è responsabile ad alcun titolo dei contenuti dei siti linkati, pubblicati o recensiti.
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Cagliari n.30 del 12/09/2001.
Le nostre Newsletter
Seguici su: