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FilmUP Forum Index > Cinema > Attori, Attrici e Registi > STANLEY KUBRICK   
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Autore STANLEY KUBRICK
Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 05-10-2004 19:50  
scusa ma Mallory fino ad ora non ha detto proprio niente

anzi ha detto alcune sconcezze
_________________
For relaxing times make it Suntory time

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Ayrtonit
ex "ayrtonit"

Reg.: 06 Giu 2004
Messaggi: 12883
Da: treviglio (BG)
Inviato: 05-10-2004 20:09  
quote:
In data 2004-10-05 19:48, Daniel scrive:
A me no ... l'ultimo appunto su tutti conferma la tesi di mallory. Tutto questo mi fa sorridere poiche voi dovreste essere, fatemi capire bene, coloro che lo difendono a spada tratta? ... Preferisco Alzayd con le sue 'non' motivazioni ma di gran lunga più istintuali rispetto alla spiegazione di un albo fotografico che si fa 'immagine filmica' ... quando tutto ciò ne è proprio la sua negazione più assoluta ... pff


ti dico solo una cosa:io non sto scrivendo per voi, per una specie di dibattito attorno a kubrick..
io ritengo (questo lo diceva anche kierkegaard) che non si ha bisogno di difendere e spiegare l amore per qualcuno. e che kubrick non abbia bisogno di difensori, di gente che spieghi PERCHè era un grande.. io sto solo dicendo , in tutto quel che scrivo che AMO kubrick e che per me lui era grande. chi mi legge capisce perchè lo amo. ma NON è UN APOLOGIA!
è solo una dichiarazione d amore.
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"In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH

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stilgar

Reg.: 12 Nov 2001
Messaggi: 4999
Da: castelgiorgio (TR)
Inviato: 05-10-2004 20:22  
Kubrik è per me il primo regista su cui abbia posto attenzione. Ricordo l'autogestione a scuola una decina di anni fa, quando vidi in due giorni Full Metal Jacket e Arancia Meccanica. Mi resi conto che in un film non c'erano solo gli attori, ma qualcos'altro che non si vedeva ma era molto importante. Ho amato( e tutt'ora li apprezzo molto) i film di Kubrik e devo dire di averne visti parecchi da allora.
Poi piano piano ho scoperto altri registi che hanno ridimensionato solo in parte la stima che avevo del regista NewYorkese. Probabilmente è vero che è più facile fare film come lui piuttosto che come Herzog o Godard. E' anche vero però che altri grandi registi hanno sempre avuto un occhio di riguardo per il pubblico. Lo hanno fatto grandi autori come Hitchcock e Hawks. Altri hanno fatto scelte diverse, forse qualcuno è stato più importante nella storia del cinema, ma credo che Kubrick debba essere annoverato di diritto tra i grandi nomi del secolo scorso.
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Profundis - L'anima nera della rete

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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 06-10-2004 15:08  
quote:
In data 2004-10-05 20:09, Ayrtonit scrive:

ti dico solo una cosa:io non sto scrivendo per voi, per una specie di dibattito attorno a kubrick..
io ritengo (questo lo diceva anche kierkegaard) che non si ha bisogno di difendere e spiegare l amore per qualcuno. e che kubrick non abbia bisogno di difensori, di gente che spieghi PERCHè era un grande.. io sto solo dicendo , in tutto quel che scrivo che AMO kubrick e che per me lui era grande. chi mi legge capisce perchè lo amo. ma NON è UN APOLOGIA!
è solo una dichiarazione d amore.




Bang Bannng, she shot herself down...

"Aspetta, sfrontata impudente. Non sono io il tuo Re?"

Lo diceva Oberon a Titania o Kubrick alla mdp? Probabilmente lo diceva Tristam ad Ayrtonit...
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Rubare in Sardegna è il Male.

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 06-10-2004 17:02  
Non leggo "metafore" nel cinema di Kubrick, ma situazioni, accadimenti e implicazioni di carattere narrativo, figurativo e stilistico perfettamente lineari e piane, ben definite ed esplicitate. Fermi restanti, ovviamente, alcuni nodi formali e contenutistici – paradigmi unitari della sua poetica e non simbolismi astrusi o pacchiani, a seconda dei punti i vista - ricorrenti in tutte le sue opere e che concorrono a rendere riconoscibilissimo il suo stile unico e irripetibile, allo stato puro dell’arte. Insomma, le storie del maestro a me appaiono di una semplicità davvero disarmante, dove il significato “oggettivo”, alla portata dei più, appare esemplificato al massimo grado. Eccezione fatta, forse, per 2001 Odissea nello Spazio. Dieci film in uno!
Posso comprendere le ragioni che spingono alcuni a cercare significati metaforici e simbolici, "naturalistici", in senso negativo, nelle opere di Kubrick, ma non dimentico che tali significati rappresentano un dato soggettivo ed ipotetico, un'opinone, forse azzardata. Kubrick asserì, a proposito di Arancia Meccanca, ma ritengo che tale frase valga per tutte le sue opere: "ognuno è libero di speculare a suo gusto sul significato filosofico e allegorico del film. Io ho cercato di rappresentare un'esperienza visiva, che aggiri la comprensione per penetrare con il suo contenuto emotivo direttamente nell'inconscio"

In quella frase ci leggo che Kubrick, libero lo spettatore di cogliere i significati filosofici, allegorici, simbolici o metaforici che dir si voglia, intendeva riaffermare una “verità” artistica ben più profonda e sostanziale, nel parlare del suo cinema in termini di esperienza essenzialmente visiva destinata all’inconscio, quindi dei metasignificati e degli elementi onirici e visionari, delle implicazioni metafisiche. Cinema dell'es". Azzarderei un’ipotesi. Il cinema di K. riesce a lacerare gli strati più segreti del nostro animo - scardinando i punti fermi e le sovrastrutture su cui la coscienza “vigile” con tanta fatica cerca di puntellarsi pur di non vacillare.. - a tal punto che finiamo per temerlo. Soprattutto con Arancia Meccanica, suppongo che il “rifiuto” non abbia origine dalla non condivisione della metafora sociale con la quale l’intelletto probabilmente si annoia (sotto sotto se ne frega.., è talmente scontata in effetti che capita anche a me di trovarla “accessoria”…), bensì dalla impermeabilità dell’inconscio resistente che rifiuta di riconoscersi nei metasignificati e nelle valenze surreali, nei contenuti eversivi, iconoclastici e destabilizzanti che rappresentano l’essenza non “dichiarata” del sogno filmico kubricciano, ma anche bunueliano, scorsesiano, lynciano… La violenza mostrata in A.M., terribile, vera e tutt’altro che gratuita, appartiene al sogno e di sogno si nutre e nel sogno si trasfigura. Che resti pure messaggio socio-politico, male non fa.., ma attenzione ai ricatti moralistici nemici dell’arte.., non dimentichiamo che quella rappresentazione della violenza, che è cinema allo stato puro, possiede una sua magnifica valenza “estetica” e poetica, oserei dire sacrale. Oltre l’ipocrisia e la vuotezza di un certo cinema dei registi "dinosauro", per citare Samuel Fuller.
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 06-10-2004 17:14  
Il papiello di cui sopra per dire che il cimema di Kubrick è si "popolare", ma nello stesso tempo "colto", estremamente raffinato e criptico; decisamente "elitario".
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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pensolo

Reg.: 11 Gen 2004
Messaggi: 14685
Da: Genova (GE)
Inviato: 06-10-2004 17:16  

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pensolo

Reg.: 11 Gen 2004
Messaggi: 14685
Da: Genova (GE)
Inviato: 06-10-2004 17:23  
Kubrick un regista per tutti? Popolare? Forse popolari saranno i suoi film per quel che raccontano e che propongono ma non perchè siano film accessibili a tutti.

Popolare è la sua figura di artista e genio eccentrico..fuori dalla regole e dalle mode del suo tempo...maniaco della perfezione.

Ma che il suo sia cinema "per tutti" mi pare una fesseria bella e buona.

Ci vuole una certa dose di cinefilia e di passione anche per guardare e apprezzare un film che può sembrare di genere come Shining.

Non parliamo poi di 2001 o Arancia Meccanica..conosco persone ben più mature di me e per niente a digiuno di cinema che ancora si rifiutano di vederli giudicandoli film difficili e di nicchia.

Altri che hanno definito 2001 "noioso", "inguardabile", "indigesto" e aggettivi simili.

No..io credo che Kubrick sia popolare per i suoi meriti cinematografica, le sue innovazioni tecniche e registiche..e non per il suo grande cinema.

E' popolare perchè ha proposto qualcosa di nuovo..che non tutti hanno apprezzato..ma che è rimasto nella storia ed è stato innalzato a mito da chi invece è entrato nel suo modo di fare cinema con tutte e due le scarpe

E' inviso e osannato..amato o odiato..senza mezze misure.

Perchè è questo il destino dei geni.Da che mondo è mondo.

[ Questo messaggio è stato modificato da: pensolo il 06-10-2004 alle 17:28 ]

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Ayrtonit
ex "ayrtonit"

Reg.: 06 Giu 2004
Messaggi: 12883
Da: treviglio (BG)
Inviato: 06-10-2004 18:28  
Sono d accordo con ALZayd, nel senso che davvero, come ho detto nell altro post, il cinema di K. parla all inconscio. E per farlo va ben al di là dell utilizzo della sceneggiatura e di una certa morale. La sua frase che Arancia Meccanica sia esperienza visiva,però, non deve secondo me far pensare a un puro esercizio estetico. Il fatto che k. non dica apertamente quel che pensa, non vuol dire che il film sia vuoto..lo stesso 2001 è musica e immagine, ma non vuol dire che non abbia significato. e come dice alzayd non sta neppure a k. dettare il significato, e son d accordo..secondo me il significato dell arte si struttura davvero nell inconscio soggettivo.. è il nostro io (o ES) a dire cosa significhi, ma questa è la pregnanza di ogni vera opera d arte: anche quando non ne cogliamo nulla, quando il nostro es tace, sentiamo di esser in presenza di un entità a parte, non è un oggetto, non è un messaggio, non è un individuo, ma cmq una sorta di monade a noi chiusa e impermeabile eppure NON vuota. Rivedendo Shining oggi mi è tornata alla mente un immagine che ho letto in un post precedente, dove kubrick è disegnato come abile creatore di album fotografici. In realtà questa è solo l apparenza iconografica dei suoi film. La cura maniacale di dettagli che l ha reso famoso, e che traspare in OGNI scena, dissemina nel film dettagli. Ma non sono dettagli ornamentali...a mio avviso sono pezzi necessari a compore un puzzle, da cui risulta la visione generale del film. E non è certo k. a dire quale sia il soggetto rappresentato, e come devi sistemare i pezzi. Ma i pezzi te li da tutti, e questa sovrastruttura fa parte dell arte...quell avere vita indipendente eppure costruirsi a partire da quel che il fruitore compone.
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DEMONSETH

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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 06-10-2004 23:34  
quote:
In data 2004-10-06 18:28, Ayrtonit scrive:
Rivedendo Shining oggi mi è tornata alla mente un immagine che ho letto in un post precedente, dove kubrick è disegnato come abile creatore di album fotografici.



Ma come.... non l'avevi scritto tu?

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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 06-10-2004 23:38  
quote:
In data 2004-10-05 19:29, Ayrtonit scrive:
La fotografia di kubrick E' dunque il contenuto, molto più di quanto non lo sia la struttura narrativa.


Ah ecco...
Si, vabbè, l "album fotografico" l'ha tirato fuori Daniel, ma era esattamente il concetto che si evince da ciò che hai scritto.


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Ayrtonit
ex "ayrtonit"

Reg.: 06 Giu 2004
Messaggi: 12883
Da: treviglio (BG)
Inviato: 06-10-2004 23:54  
quote:
In data 2004-10-06 23:38, 13Abyss scrive:
quote:
In data 2004-10-05 19:29, Ayrtonit scrive:
La fotografia di kubrick E' dunque il contenuto, molto più di quanto non lo sia la struttura narrativa.


Ah ecco...
Si, vabbè, l "album fotografico" l'ha tirato fuori Daniel, ma era esattamente il concetto che si evince da ciò che hai scritto.





mi spiace che tu abbia compreso quello..cmq ho scritto un post successivo dove spiegavo che il concetto di album fotografico non c entra nulla e non pertiene a kubrick..cerchrò di spiegarmi meglio prossimamente.
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Daniel


Reg.: 14 Feb 2003
Messaggi: 4301
Da: Nuoro (NU)
Inviato: 07-10-2004 03:40  
quote:
In data 2004-10-06 23:54, Ayrtonit scrive:
quote:
In data 2004-10-06 23:38, 13Abyss scrive:
quote:
In data 2004-10-05 19:29, Ayrtonit scrive:
La fotografia di kubrick E' dunque il contenuto, molto più di quanto non lo sia la struttura narrativa.


Ah ecco...
Si, vabbè, l "album fotografico" l'ha tirato fuori Daniel, ma era esattamente il concetto che si evince da ciò che hai scritto.





mi spiace che tu abbia compreso quello..cmq ho scritto un post successivo dove spiegavo che il concetto di album fotografico non c entra nulla e non pertiene a kubrick..cerchrò di spiegarmi meglio prossimamente.




ma sopratutto parliamo dello stesso post o l'hai scritto altrove?
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DottorDio

Reg.: 12 Lug 2004
Messaggi: 7645
Da: Abbadia S.S. (SI)
Inviato: 09-10-2004 23:57  
Kubrick è forse il miglior regista che si sia mai visto? A mio parere è e resterà sempre il maestro.
In questo topic è stato tirato spesso in ballo l'attenzione del Newyorkese sulla fotografia, però anche l'aspetto musicale non è di certo secondario: basti pensare ad Arancia meccanica dove la musica gioca un ruolo veramente straordinario (immaginatevelo senza la nona del Ludovico Van o senza i brani di Rossini, fa rebrezzo solo a pensarci). Ma anche a Full Metal Jacket la musica ha un certa importanza: penso solo lui sarebbe stato capace di far cantare la Marcia di topolino a dei soldati: veramente una trovata eccezionale.
Vorrei fare anche un altro appunto:
non vorrei aver frainteso, ma è saltato fuori che secondo qualcuno Kubrick era sì un buon regista, ma solo a livello di artigianato, al livello di fotografia e di resa al pubblico.
Vorrei esporre la mia opinione a proposito, ovvero che Kubrick poteva essere furbo, ma non di certo un regista aperto alle grandi masse (per esempio la maggior parte dei miei amici che hanno visto Arancia meccanica, m'hanno detto: "hai visto che film, bau che trombate!" O cose di questo genere, figuratevi quanto c'hanno capito!), e poi la profondità e la quantità dei contenuti dei suoi film sono difficilmente ritrovabili in altri film.
Porto a favore di questa tesi il fatto che un altro genio del cinema come Scorsese abbia detto che ogni volta che rivede Lolita o Arancia meccanica o altri film di Kubrick riesce a cogliere particolari e messaggi che non aveva notato in precedenza.
Quindi stiamo attenti prima di dire che Kubrick è solo un ottimo artigiano e che aveva successo perchè era furbo e sfruttava tematiche popolari (2001 Odissea è l'esempio per eccellenza di quanto Kubrick non sia un regista aperto a tutti, come era stato già riportato in precedenza da qualcun'altro).

P.S.Con questo mio intervento non voglio assulutamente criticare nessuno di chi ha scritto in questo topic, ma voglio solo dire la mia sul maestro e su alcuni spunti emersi nei post precedenti.
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Geppetto è stato l'unico uomo ad aver fatto un figlio con una sega

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 10-10-2004 03:37  
Fanno tre o quattro anni che rividi sul grande schermo, per ben quattro volte in meno di un mese.., la versione restaurata di "2001 Odissea nello spazio". Si trattò di provare un flusso infinito di emozioni, di scoprire cose “inedite”, di intuire che ci sarebbero volute altre visioni per afferrare tutti i “significati” che la criptica struttura di quel film cela gelosamente tra le sue fitte e misteriose trame. Quell'opera non finirà mai di sorprendere! L’ho rivisto ancora qualche sera fa in DVD, e stavolta ho riflettuto meglio sulle scelte musicali del grande regista scomparso. Veder fluttuare nello spazio siderale astronavi, navette, mondi e satelliti, la cui danza è accompagnata da quell’ipnotica suggestione musicale affidata ai Waltzer di J. Strauss (vi risparmio la descrizione di scene analoghe che tutti conoscerete), è qualcosa di rassicurante, di familiare, un punto fermo, una delle icone filmiche più riconoscibili e celebrate della storia del cinema. Una cosa che piace a tutti: al giovane, al vecchio e al bambino, al “cinefilo” e al semplice appassionato. Nessuno si sognerebbe di pensare che quel misto di fotogenia plastica e di musicalità si sarebbe potuto realizzare in altro modo. Eppure…

All'epoca imperava la "psichedelia", il rock puro e duro(era la stagione della massima esplosione creativa) a cui quasi tutti i registi di rottura, diciamo gli “iconoclasti” che si cimentavano con il genere politico-sociale oppure immaginifico-visionario, attingevano a piene mani. Kubrick invece, forte di una geniale lungimiranza, ebbe l’ardire di pescare nell’ambito della musica "colta", "borghese", scarsamente apprezzata dal grande pubblico, se non addirittura "disprezzata", osteggiata dalle giovani generazioni sessantottine e rocckettare, attuando una "provocazione" estetica quasi senza precedenti. Se il regista avesse utilizzato le musiche dei Pink Floyd (ad esempio), secondo la prassi corrente, forse il film, oggi, non sarebbe lo stesso; forse col tempo avrebbe perso parte della sua suggestione ed originalità. L'amato Stanley, pertanto, oltre ad aver "imposto" al grande pubblico, giovane e non, una musica "inattesa" (non solo dei due Strauss, ma anche di Ligeti e di Katchaturian), molto poco familiare e riconoscibile, sorprendendolo e soggiogandolo, dimostrò che nell'arte l'equazione dei facili, scontati e modaioli accostamenti non conta affatto e che lo spettatore è meno scemo e più ricettivo di quel che sembra, come i mercanti del cinema vorrebbero farci credere… Sta di fatto che nelle sale, durante le prime proiezioni di 2001 O.n.S. (si era nel 1968/69, in piena contestazione "generale", non so se mi spiego), i seguaci della musica rock, pop, etc, extraparlamentari tozzi e duri, per niente cinefili, molto "politicizzati" e pratici.., figli del popolo, proletari ed affini, borghesi, ecc., restavano completamente soggiogati da quel grandioso flusso di immagini e di musiche "aliene" e che tuttavia suscitavano in loro emozioni e suggestioni inattese. Il melenso, borghese e "nazista" waltzer di Strauss che prendeva il posto dei Pink Floyd per i “viaggetti” psichedelici?!?! Roba da non crederci! Per quei "viaggetti" della mente e della psiche, si tornava in sala spesso e volentieri… Questa fu la vera rivoluzione culturale di quegli anni; della serie: quando il cinema d'arte diventa anche sano intrattenimento e gustosissima, stupefacente "evasione" ...


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