FilmUP.com > Forum > Tutto Cinema - Tra americanate e realismo.
  Indice Forum | Registrazione | Modifica profilo e preferenze | Messaggi privati | FAQ | Regolamento | Cerca     |  Entra 

FilmUP Forum Index > Cinema > Tutto Cinema > Tra americanate e realismo.   
Vai alla pagina ( 1 | 2 Pagina successiva )
Autore Tra americanate e realismo.
GionUein

Reg.: 20 Mag 2003
Messaggi: 4779
Da: taranto (TA)
Inviato: 28-09-2004 18:46  
Da qualche altra parte è nata una diatriba che si arrampica su sentieri impervi tra "americanate" e "realismo".

Su quello che vuole vedere la gente e quello che dovrebbe vedere la gente.

A tal proposito mi permetto di citare un noto filmaker :

"Non giro mai un quadro di vita vissuta perché quello la gente può benissimo trovarlo a casa sua o in strada e persino davanti l'ingresso del cinema. Non c'é bisogno di pagare il biglietto per vedere una «fetta» di vita vissuta".




Dimenticavo, il noto
filmaker è Hitchcock.


_________________
Sono un uomo di mondo, ho fatto il militare a Cuneo.

[ Questo messaggio è stato modificato da: GionUein il 28-09-2004 alle 18:47 ]

  Visualizza il profilo di GionUein  Invia un messaggio privato a GionUein  Vai al sito web di GionUein    Rispondi riportando il messaggio originario
FabryDivx
ex "ometto"

Reg.: 27 Apr 2003
Messaggi: 1788
Da: Palermo (PA)
Inviato: 28-09-2004 19:39  
Conosco bene la frase di hitchcock , ma si riferiva al concetto di realtà , lui non apprezzava il "realismo esplicito" , perchè artificiosamente cambiava la realtaà di tutti i giorni in qualcosa di diverso , con pochi dettagli , vedi La finestra sul cortile , dove il protagonista interdetto dalla frattura alla gamba sinistra si trova obbligato a romanere in casa , il suo lavoro di foto-reporter lo spinge alla curiosità di conoscere ofni segreto del vicinato , questo già per me è verosimiglianza , ma dopo arriva l'elemento dominante in hitchcock cioè il mistero , che terra viva la suspence.
Cmq non riesco a capire la distinzione "Americanate " "realtà" , mi sembra alquanto ambigua e molto generalizzata . Potresti spiegare meglio la differenza?
_________________
""Solo chi teme di non essere mai citato evita di citare" S. M. Ejzenstejn"

  Visualizza il profilo di FabryDivx  Invia un messaggio privato a FabryDivx  Email FabryDivx  Vai al sito web di FabryDivx     Rispondi riportando il messaggio originario
Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 28-09-2004 19:43  
quote:
In data 2004-09-28 18:46, GionUein scrive:
Da qualche altra parte è nata una diatriba che si arrampica su sentieri impervi tra "americanate" e "realismo".

Su quello che vuole vedere la gente e quello che dovrebbe vedere la gente.

A tal proposito mi permetto di citare un noto filmaker :

"Non giro mai un quadro di vita vissuta perché quello la gente può benissimo trovarlo a casa sua o in strada e persino davanti l'ingresso del cinema. Non c'é bisogno di pagare il biglietto per vedere una «fetta» di vita vissuta".




Dimenticavo, il noto
filmaker è Hitchcock.


_________________
Sono un uomo di mondo, ho fatto il militare a Cuneo.

[ Questo messaggio è stato modificato da: GionUein il 28-09-2004 alle 18:47 ]

Non sono assolutamente d'accordo con il noto filmaker, penso al contrario che ai cultori del cinema realista, importi principalmente sia mezzo che visione, e quindi che la realtà non sia altro che ciò che il mezzo propone. Come cito in firma, non c'è nulla che percepiamo e che già abbiamo percepito, la realtà è sempre differente, non esiste il tempo del tempo, quindi più che una scelta di stile, quella di mostrare ciò che viviamo tutti i giorni, la realtà, è un vero e proprio stile, un genere che sta sempre più prendendo campo. Questo grazie principalmente al fatto che le opere cosiddette "realiste" sono in generale di eccelsa qualità e le americanate invece oggi non contano nulla a livello qualitativo, molti si stanno stufando di certe prese per il culo, qui ci vuole davvero una comprensione maggiorata di ciò che è la realtà e il cinema, due mezzi vitali per farci comprendere la vera arte.
_________________
La ragione è la sola cosa che ci fa uomini e ci distingue dalle bestie

René Descartes

  Visualizza il profilo di Cronenberg  Invia un messaggio privato a Cronenberg  Email Cronenberg  Vai al sito web di Cronenberg     Rispondi riportando il messaggio originario
ilaria78

Reg.: 09 Dic 2002
Messaggi: 5055
Da: latina (LT)
Inviato: 28-09-2004 21:06  
ciò che intendeva il noto filmaker era il realismo dellla messa in scena, non dei contenuti, o non del tutto...
il realismo della messa in scena è quel tipo di regia anonima che racconta il tutto cercando di "addormentare lo spettatore" in modo classicissimo, e poco "artistico" giusto per intenderci...
si può mostrare la realtà in modi estremamente diversi e magari non banali, con un piano sequenza, tanto per riallacciarsi al discorso di fabry e alla finestra sul cortile, o citando anche nodo alla gola... c'è il cinema di denuncia, che tratta argomenti "reali" ma prendendo qualche regista del genere a caso, chessò un loach, si comprenderà bene che i modi di messa in scena sono inerenti alla forma e delle volte modificano il contenuto, o lo amplificano ecc.
quindi il realismo non è solo il trattare argomenti di vita quotidiana, nel cinema è ben più
quindi far riferimento alle americanate è generico, nel senso che sono americanate i film con un linguaggio povero e avvilente, molto più che film in cui ci sono inseguimenti ardimentosi di macchine o improbabili avventure dei personaggi.

_________________
...quando i morti camminano signori..bisogna smettere di uccidere...

[ Questo messaggio è stato modificato da: ilaria78 il 28-09-2004 alle 21:09 ]

  Visualizza il profilo di ilaria78  Invia un messaggio privato a ilaria78    Rispondi riportando il messaggio originario
lilja4ever
ex "natalie73"

Reg.: 23 Ago 2003
Messaggi: 1872
Da: este (PD)
Inviato: 28-09-2004 21:09  
quote:
In data 2004-09-28 19:43, Cronenberg scrive:
...
le opere cosiddette "realiste" sono in generale di eccelsa qualità e le americanate invece oggi non contano nulla a livello qualitativo, molti si stanno stufando di certe prese per il culo...




presente! :emoticon braccino alzato:

  Visualizza il profilo di lilja4ever  Invia un messaggio privato a lilja4ever    Rispondi riportando il messaggio originario
Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 28-09-2004 21:17  
Da come è impostato il topic sembra che si voglia affrontare quasi esclusivamente un discorso contenutistico, ma se così non è penso che comunque lo stile del regista imponga al film e in generale al suo cinema un imporonta soggettiva, quindi come detto, anche se i contenuti sono estrememamente ossuti, ripetitivi e realistici, il regista li possa modificare ed ampliare grazie al suo stile narrativo e tecnico. Il dubbio che rimane e che sembrava voler essere introdotto GionUein, è se ciò è ancor più influenzato da fattori globali ed economici, come infatti s'identifica "l'americanata" e il prodotto indipendente iper realista.
_________________
La ragione è la sola cosa che ci fa uomini e ci distingue dalle bestie

René Descartes

  Visualizza il profilo di Cronenberg  Invia un messaggio privato a Cronenberg  Email Cronenberg  Vai al sito web di Cronenberg     Rispondi riportando il messaggio originario
ilaria78

Reg.: 09 Dic 2002
Messaggi: 5055
Da: latina (LT)
Inviato: 28-09-2004 21:21  
quote:
In data 2004-09-28 21:17, Cronenberg scrive:
Da come è impostato il topic sembra che si voglia affrontare quasi esclusivamente un discorso contenutistico, ma se così non è penso che comunque lo stile del regista imponga al film e in generale al suo cinema un imporonta soggettiva, quindi come detto, anche se i contenuti sono estrememamente ossuti, ripetitivi e realistici, il regista li possa modificare ed ampliare grazie al suo stile narrativo e tecnico. Il dubbio che rimane e che sembrava voler essere introdotto GionUein, è se ciò è ancor più influenzato da fattori globali ed economici, come infatti s'identifica "l'americanata" e il prodotto indipendente iper realista.



anche io ho avuto questa impressione, ma cme giustamente faceva notare fabry le parole di hitchcock erano riferite alla forma più che hai contenuti, ma volendo portare il discorso su un piano generale, la forma fa il contenuto, se si racconta in modo originale, si può raccontare di tutto, che sia reale, verosimile o del tutto campato in aria.
il fatto che non molti abbiano originalità nel girare è un altro paio di maniche, oltre che un fenomeno ahinoi abbastanza diffuso.
_________________
...quando i morti camminano signori..bisogna smettere di uccidere...

  Visualizza il profilo di ilaria78  Invia un messaggio privato a ilaria78    Rispondi riportando il messaggio originario
denisuccia

Reg.: 14 Apr 2002
Messaggi: 16972
Da: sanremo (IM)
Inviato: 28-09-2004 21:29  
Tra l'altro, in effetti, si può descrivere la realtà, sotto un procedimento tecnico poco banale che riesce, grazie alla sua individualità, a rappresentare individualmente ciò che, se ci pensiamo, è cosa di tutti i giorni.
Così come un evento eccezionale può cadere nella mediocrità se esposto sotto una forma scialba...
Tra l'altro, se ho colto bene il discorso, e se la febbre non mi fa fare brutte figure, è proprio in questo che dovrebbe stare l'abilità di un regista... no?
_________________
L'improvviso rossore sulle guance di Thérèse, identificato immediatamente come il segno dell'Amore, quando io avevo sperato in una innocente tubercolosi.

  Visualizza il profilo di denisuccia  Invia un messaggio privato a denisuccia    Rispondi riportando il messaggio originario
FabryDivx
ex "ometto"

Reg.: 27 Apr 2003
Messaggi: 1788
Da: Palermo (PA)
Inviato: 28-09-2004 21:56  
Come dice ilaria , hitchcock con quell'affermazione criticava non tanto la verosimiglianza in un film ma quanto la percezioen della realtà ..
ossia hitchcock non apprezzava registi come Rossellini che come messaggio pricipale aveva la "realtà" , comunicare attrravrsio il mezzo cinematografico la realtà che ci circonda.
Hitchcock per primo è il culture della verosimiglianza , correggo non apprezzava che nel film ci fosse la totale verosimiglianza con al realtà , ma in parte doveva essere un'elemento del film , per costruire la famosa suspence.
Se si fa distinzione tra "Americanate ", che a quanto ho capito intendete tutti i film senza approccio alla realtà e senza elementi realistici , e "realtà " come film che raccontano storie finte ma che in buona parte sono verosimili alla realtà ; il discorso nel totale mi sembra sciocco o comunque una distinzione inutile , Se mi parli di "Realismo" e "fiction" allora siamo d'accordo.
Comunque citando ancora Ilaria , in tutti i film c'è sempre la realtà , soprattutto nella messa in scena , partendo da Hitchcock sino a Tarantino.
Comunque non capisco ancora ben la distinzione fatte in calce da Gion, potresti svilupparla meglio? cosi coreggerei parte delle mie affermazioni se avessi compreso male il discorso!
_________________
""Solo chi teme di non essere mai citato evita di citare" S. M. Ejzenstejn"

  Visualizza il profilo di FabryDivx  Invia un messaggio privato a FabryDivx  Email FabryDivx  Vai al sito web di FabryDivx     Rispondi riportando il messaggio originario
alessio984

Reg.: 10 Mar 2004
Messaggi: 6302
Da: Napoli (NA)
Inviato: 29-09-2004 00:21  
LA REALTà è REALTà. IL CINEMA è CINEMA.
Chi l'ha detto che il cinema deve rispecchiare la realtà?
Nel cinema tutto è possibile.
Un'altra volta Hitchcock disse: "Il cinema è la vita senza tempi morti". Il regista è colui che plasma la pellicola, il film. Lui decide cosa succederà. E qualcosa succede sempre.

IL Cinema può essere uno spaccato della realtà, ma non deve essere necessariamente fedele alla realtà.
Ed è forse questo il bello del cinema: sembra un sogno che possiamo vivere con i nostri occhi!

_________________
Solo l'impossibile può accadere

[ Questo messaggio è stato modificato da: alessio984 il 29-09-2004 alle 00:24 ]

  Visualizza il profilo di alessio984  Invia un messaggio privato a alessio984  Email alessio984    Rispondi riportando il messaggio originario
AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 29-09-2004 01:06  
quote:
In data 2004-09-29 00:21, alessio984 scrive:
LA REALTà è REALTà. IL CINEMA è CINEMA.
Chi l'ha detto che il cinema deve rispecchiare la realtà?
Nel cinema tutto è possibile.
Un'altra volta Hitchcock disse: "Il cinema è la vita senza tempi morti". Il regista è colui che plasma la pellicola, il film. Lui decide cosa succederà. E qualcosa succede sempre.

IL Cinema può essere uno spaccato della realtà, ma non deve essere necessariamente fedele alla realtà.
Ed è forse questo il bello del cinema: sembra un sogno che possiamo vivere con i nostri occhi!

_________________
Solo l'impossibile può accadere




Ci siamo... A mio avviso con la quella famosa frase Hitchcock voleva semplicemente dire che l'arte è, e deve restare, trascendenza, la trasfigurazione lirica della realtà. Un "delirio" poetico che "un quadro di vita vissuta" non può contenere.

_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" L. Bunuel

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 29-09-2004 alle 01:10 ]

  Visualizza il profilo di AlZayd  Invia un messaggio privato a AlZayd  Vai al sito web di AlZayd    Rispondi riportando il messaggio originario
FabryDivx
ex "ometto"

Reg.: 27 Apr 2003
Messaggi: 1788
Da: Palermo (PA)
Inviato: 29-09-2004 02:09  
quote:
In data 2004-09-29 01:06, AlZayd scrive:
quote:
In data 2004-09-29 00:21, alessio984 scrive:
LA REALTà è REALTà. IL CINEMA è CINEMA.
Chi l'ha detto che il cinema deve rispecchiare la realtà?
Nel cinema tutto è possibile.
Un'altra volta Hitchcock disse: "Il cinema è la vita senza tempi morti". Il regista è colui che plasma la pellicola, il film. Lui decide cosa succederà. E qualcosa succede sempre.

IL Cinema può essere uno spaccato della realtà, ma non deve essere necessariamente fedele alla realtà.
Ed è forse questo il bello del cinema: sembra un sogno che possiamo vivere con i nostri occhi!




Ci siamo... A mio avviso con la quella famosa frase Hitchcock voleva semplicemente dire che l'arte è, e deve restare, trascendenza, la trasfigurazione lirica della realtà. Un "delirio" poetico che "un quadro di vita vissuta" non può contenere.




Bhe le vostre affermazioni sono correte, comunque sono in completo disaccordo con la frase LA REALTà è REALTà. IL CINEMA è CINEMA che a mio parere è scoretta o alquanto incompleta , il cinema non va distinto dalla realtà , se come dicevo sopra parliamo di verosimiglianza è un discorso , ma di realtà è un altro conto...
La reatà è il cinema , cioè è il miglior mezzo espressivo della realtà , ogni film si basa su eventi reali modificandoli e addattandoli alle proprie idee , se questa non è realtà ...
Forse voi focalizzate la realtà in un film dove si vede unicamente un'inquadratura ferma che riprende uan strada ... questa sarebbe realtà , no è un documentario , la realtà è ben altra...

_________________
""Solo chi teme di non essere mai citato evita di citare" S. M. Ejzenstejn"

  Visualizza il profilo di FabryDivx  Invia un messaggio privato a FabryDivx  Email FabryDivx  Vai al sito web di FabryDivx     Rispondi riportando il messaggio originario
AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 29-09-2004 08:08  
Oscara Wilde considerava l'arte come suprema realtà e la vita come semplce finzione. Ovvero è la vita che cerca di imitare l'arte e non viceversa.
_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

  Visualizza il profilo di AlZayd  Invia un messaggio privato a AlZayd  Vai al sito web di AlZayd    Rispondi riportando il messaggio originario
GionUein

Reg.: 20 Mag 2003
Messaggi: 4779
Da: taranto (TA)
Inviato: 29-09-2004 09:45  
In effetti sono stato abbastanza generico : i due termini non rendono il concetto come dovrebbero.
Intendevo piuttosto analizzare i pregiudizi verso il cinema commerciale Americano da parte di molti. Come se i “Budgets faraonici “ fossero un metro di giudizio aprioristico.
La profusione di mezzi è un’ostacolo alla creatività ?
Ha forse ragione Von Trier ?
Personalmente credo che rinchiudere un processo creativo dentro qualche paletto sia una scelta poco intelligente, destinata piuttosto a soddisfare il proprio ego.

Ecco pertanto come si arriva da “ americanata” a “realismo” ( concedetemi ancora una volta i termini ) ossia al concetto stereotipato che metto sul banco degli imputati: attraverso il budget, l’asse ai cui estremi possiamo posizionare i due concetti.
Dove americanata è sinonimo di profusione a fini di lucro.
Dove “realismo” è sinonimo di sobrietà dei mezzi , di analisi del quotidiano e quindi di qualità (“ le opere cosiddette "realiste" sono in generale di eccelsa qualità e le americanate invece oggi non contano nulla a livello qualitativo, molti si stanno stufando di certe prese per il culo”. Cronemberg ).

Ecco il perché della citazione di Hitchcock ( la frase del maestro è abbastanza esplicita e non si riferisce certo al realismo della messa in scena ).





[ Questo messaggio è stato modificato da: GionUein il 29-09-2004 alle 09:49 ]

  Visualizza il profilo di GionUein  Invia un messaggio privato a GionUein  Vai al sito web di GionUein    Rispondi riportando il messaggio originario
Ayrtonit
ex "ayrtonit"

Reg.: 06 Giu 2004
Messaggi: 12883
Da: treviglio (BG)
Inviato: 29-09-2004 14:07  
Premesso che sono d'accordissimo con Ilaria e con molte altre cose scritte qui dentro, la domanda allora di Gion è questa:


La profusione di mezzi è un’ostacolo alla creatività ?

Secondo me no, o meglio non necessariamente.Esistono film americani, blockbuster, che sono ottimi film..o cmq pur non esendo blockbuster, hanno una ricca produzione alle spalle. Sarebbe un discorso disgustoso e ipocrita come dire: "tutti i ricchi sono bastardi egoisti". insomma un pregiudizio!
Ovviamente non è vero neppure il contrario, ovvero che servano molti soldi per fare un grande film... Dogville per me (visto che parlavi di Von Trier) è un film straordinario, ma non credo proprio sia costato quanto Spiderman!!
E' vero che ci sono logiche di mercato, di film destinati a certi target di pubblico che sono irrimediabilmente danneggiati,dove si prende il primo regista, attori sbarbatelli solo per lanciare il trend del figo dell anno...etc... ma un grande regista tira fuori un gran film anche senza tutto ciò.


_________________
"In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH

  Visualizza il profilo di Ayrtonit  Invia un messaggio privato a Ayrtonit    Rispondi riportando il messaggio originario
Vai alla pagina ( 1 | 2 Pagina successiva )
  
0.130900 seconds.






© 1999-2020 FilmUP.com S.r.l. Tutti i diritti riservati
FilmUP.com S.r.l. non è responsabile ad alcun titolo dei contenuti dei siti linkati, pubblicati o recensiti.
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Cagliari n.30 del 12/09/2001.
Le nostre Newsletter
Seguici su: