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Autore mare dentro
Pythoniana

Reg.: 06 Lug 2004
Messaggi: 1257
Da: Gorizia (GO)
Inviato: 14-09-2004 12:59  
D'accordissimo con AlZayd e YamaJim: il 2° + bel film che ho visto a Venezia (alla pari con "Vera Drake" e dopo "Binjip"), e la scena del volo sul "Nessun dorma" mi ha fatto piangere (tenere presente che non piango praticamente mai). Pur conscio che a qualcuno può non piacere, mi chiedo come si può arrivare a definirlo "una furbata" (vedi msg sul muro di Ippoliti). Certo non lo trovo un film ruffiano nello svolgimento, visto che Amenàbar potrebbe + volte colpire basso ed invece evita di farlo (ad es., grazie Alejandro x averci evitato un hollywoodiano bacio tra Ramon e Julia sulla spiaggia, dopo il citato "volo"). Furbo xché ricatta lo spettatore parlando di eutanasia? Ma allora dovremmo censurare tutte le storie vere e potenzialmente drammatiche... mah!
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"Riempi il tuo cranio di vino prima che si riempia di terra, disse Kayam." Nazim Hikmet

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 15-09-2004 23:57  
quote:
In data 2004-09-14 12:59, Pythoniana scrive:
D'accordissimo con AlZayd e YamaJim: il 2° + bel film che ho visto a Venezia (alla pari con "Vera Drake" e dopo "Binjip"), e la scena del volo sul "Nessun dorma" mi ha fatto piangere (tenere presente che non piango praticamente mai). Pur conscio che a qualcuno può non piacere, mi chiedo come si può arrivare a definirlo "una furbata" (vedi msg sul muro di Ippoliti). Certo non lo trovo un film ruffiano nello svolgimento, visto che Amenàbar potrebbe + volte colpire basso ed invece evita di farlo (ad es., grazie Alejandro x averci evitato un hollywoodiano bacio tra Ramon e Julia sulla spiaggia, dopo il citato "volo"). Furbo xché ricatta lo spettatore parlando di eutanasia? Ma allora dovremmo censurare tutte le storie vere e potenzialmente drammatiche... mah!




"Vera Drake"

Visto ieri, gran bel film!


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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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emanuele88

Reg.: 21 Giu 2004
Messaggi: 309
Da: Jesi (AN)
Inviato: 17-09-2004 22:05  
Non amle sto film,davvero....
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L’Inferno è l’impossibilità della ragione(Platoon)
Che te lo dico a fare......(Donnie Brasco)
1,2,3 Freddy viene per te.......(Nightmare on Elm street)

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meltemi

Reg.: 01 Lug 2004
Messaggi: 25
Da: genova (GE)
Inviato: 21-09-2004 23:26  
Grande film, grande interpretazione. Un film che tratta un tema molto difficile che facilmente poteva cadere nel patetico invece mi ha trasmesso emozioni forti che da tempo non provavo vedendo un film.
Mi sono commossa in molte scene, una di queste quando il vecchio padre, con il viso segnato dalle rughe dice "c'è solo una cosa peggiore della morte di un figlio, che lui voglia morire".
E poi cosa è giusto e cosa è sbagliato? Cosa speravamo per Ramon? Alla fine forse solo che ognuno fosse libero di scegliere se bere del veleno o se guardare il mare su una sedia a rotelle vivendo una vita che non fa più parte di noi.
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" .. lentamente muore chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati .. "

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anthares

Reg.: 21 Set 2004
Messaggi: 14230
Da: Trento (TN)
Inviato: 22-09-2004 15:35  
quote:
In data 2004-09-12 16:48, McMurphy scrive:
quote:
In data 2004-09-12 01:59, AlZayd scrive:
Difficile, davvero difficile trattare un tema del genere senza cadere nella trappola ........................
................................



Come si fa a non andarlo vedere dopo una recensione simile.
Bella davvero.





E' vero, proprio bella
sono arrivata su Filmup proprio per cercare la scheda di Mare dentro, poi ho visto che c'è il forum e letto questa recensione che fa venire voglia di vedere il film
grazie a chi l'ha scritta

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lorelai

Reg.: 23 Set 2004
Messaggi: 2054
Da: varese (VA)
Inviato: 23-09-2004 17:54  
io non l'ho ancora visto, ma sinceramente mi emoziono solo a vedere il trailer che hanno passato in questi giorni in tv...lo sguardo di ramon.. e leggendo questo topic mi è venuta ancora più voglia di vederlo!!!lo farò al più presto!
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Narcotic? Yes please, I'll have a sample.

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Hiyuga

Reg.: 05 Ago 2004
Messaggi: 1301
Da: Gossolengo (PC)
Inviato: 24-09-2004 02:51  
Mi avete convinto..

Spero di andarlo a vedere la prossima settimana..

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angel76st

Reg.: 18 Apr 2004
Messaggi: 1945
Da: ostuni (BR)
Inviato: 28-09-2004 18:17  
quoto alzayd
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Un grande esempio di libertà, in un film anche "politico" ma che non insiste sulle valenze psico-sociali, non all'italiana, che non pone questioni etiche o morali e che, scavalcando ogni sovrastruttura ricattatoria, si dirige dritto e sicuro verso le profondità dell'animo umano

---

complimenti davvero una bella recensione,
Ed è vero come dici che le lacrime (dentro)
sgorghino da sole.

Ad essere sinceri qualche scena ricordava "le invasioni barbariche", soprattutto sul finale col bel panorama sul mare, e il saluto dei cari amici, ma questo non tolgono nulla alla Unicità di questo bellissimo e soprattutto commovente film.
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"quando vivi nella paura arrivi al punto , che vorresti essere morto." Sonatine.

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Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 28-09-2004 19:32  
Ramòn è tetraplegico, inchiodato al letto da ormai ventott’anni, quando tuffatosi in mare da uno scoglio colpì la nuca contro il fondale sabbioso e ne rimase vittima fisiologica per tutti gli anni seguenti. Oggi Ramòn vuole semplicemente morire, in una maniera legale, con dignità, fra i suoi conoscenti, fa richiesta di eutanasia, e per tale domanda conosce un’avvocatessa della quale s’innamora, conosce anche una donna disperata con due figli e senza quasi un lavoro, che consola come una figlia, e conosce la vita del non vivere. Alcuni lo dimenticheranno, altri se ne innamoreranno.
“Mare Dentro” tralascia pian piano la cognizione di causa, ci disegna spaesati osservatori di leggi vitali e mortali, dimentica la lotta legislativa creando una lotta esistenziale, tra anime diseredate di virtù e incanalate in perle di morale. Amenàbar è superfluo anche sta volta, il suo è un lavoro di estesa riflessione, realizza invece una pellicola contenente brevi e ridondanti sequenze in dissolvenza, che dissolvono appunto ogni qual si voglia sentimento competitivo per una provocazione sottotono verso un infinito irraggiungibile. Non basta la sicurezza fin troppo accreditata di un Bardem comunque interessante, a far girare la grande macchina emozione, fossilizzatasi su stereotipi più visivi che concettuali, inseriti in un contesto privo di filologico buonsenso. Con il tono compassionevole, altruista, estremamente prevedibile, di un regista interessato solo ai suoi momenti, proprie sensazioni ed emozioni, non si raggiunge realmente mai nulla, si rimane sospesi tra l’uomo intelligente e onnipotente, e le donne riscoprenti del confidenziale feto. È inutile inserire opulenti dosi di onniscienti personaggi, senza mai caratterizzarli in due ore e cinque minuti di film, si cade inevitabilmente nel baratro della superficialità, dell’errore indotto, dell’irritante patetico, è ancor peggio inserire pacchiane sequenze oniriche, intimiste e mal riuscite, banali e disdicevoli. Ci sono momenti di una scoordinazione spaventosa, amori ritrovati, sogni baciati, parenti che fanno riscoprire la vera identità dei parenti, nipoti tuttofare, ignoranza assortita e autodidatticismo, le emozioni gravano totalmente, che non si pensi che la provocazione scagliata dentro al mare, più in quello innominato burocratico che in quello vita/morte, faccia ridestare da un letargo narrativo fermamente consolidato dal principio. C’è quindi un grave problema nel cinema moderno, il non saper affrontare il passato del moderno, l’elucubrare una mesta identità di vita/cinema/morte, che si identifica qui appunto in sconvenienti interpretazioni, slanci idillici sul filo del ridicolo e verbo gentilmente identificato nella massimale ignoranza culturale. “Mare Dentro” non meriterebbe altro che una visione al camposanto, per cercare almeno lì di identificare quei fatiscenti intenti che il regista sottolinea sempre più pedantemente, e se questa era l’occasione per non prenderli sul ridere o sul sussulto dalla sedia, rimpiangiamo “The Others”, il suo film non suo, il suo riflettere causa/effetto, qui vi è solo causa, nessunissima reazione. La morte è uno dei tanti misteri della vita, perché svelare la sua non paura, perché contraddirsi da pellicola a pellicola, c’è modo e modo d’assegnare un Leone d’Argento ed una Coppa Volpi al Festival di Venezia numero 61, non si tratta di cabala, si tratta di buonsenso azzerato.

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La ragione è la sola cosa che ci fa uomini e ci distingue dalle bestie

René Descartes

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Hiyuga

Reg.: 05 Ago 2004
Messaggi: 1301
Da: Gossolengo (PC)
Inviato: 28-09-2004 22:54  
Ed ecco che questo film è stato tolto per fare posto a Le conseguenze dell'amore..

Spero di poterlo vedere più avanti..

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 29-09-2004 00:15  
quote:
In data 2004-09-28 19:32, Cronenberg scrive:

* Amenàbar è superfluo anche sta volta

* filologico buonsenso

* “The Others”, il suo film non suo




Ste tre cose me le segno.
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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KAINra

Reg.: 13 Dic 2001
Messaggi: 222
Da: Ravenna (RA)
Inviato: 29-09-2004 22:53  
non ho parole...mi vien da ridere...maglio non aggiungere altro, rischierei la plemica
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Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 30-09-2004 14:16  
quote:
In data 2004-09-29 22:53, KAINra scrive:
non ho parole...mi vien da ridere...maglio non aggiungere altro, rischierei la plemica


ah beh, con i paragoni e le motivazioni che troveresti, non ci sono dubbi, scatterebbe la polemica...
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La ragione è la sola cosa che ci fa uomini e ci distingue dalle bestie

René Descartes

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 30-09-2004 18:37  
Cronenberg, davvero senza intenzioni bassamente polemiche.., ma, per quello che vale, ovviamente a mio avviso, sei l'unico, insieme al Merghetti, ad aver preso il film contromano, nel delineare scenari che non esistono, nel trasformare in difetti i pregi del film.
Leggendo in giro - web, quotidiani, riviste, la voce del popolo, degli amici, cinefili e non, ecc - il buon consenso per Mare Dentro è pressochè unanime (sempre per quel che vale, anche il premio veneziano) e c'è concordia nel ritenere che il film evita il pietismo, il ricatto sentimentale/etico/morale, la strumentalizzazione socio-politica, il macchiettismo sfocato, sterile e vacuo per quanto riguarda i personaggi che animano la vicenda (Barden, oggi come oggi, è uno degli interpreti più interessanti di tutto il cinema mondiale!). Rispetto nel complesso la tua opinione, ma non la condivido; mi sfugge però senza ritegno il senso di tanto accanimento da parte tua per un'opera che, per quanto criticabile possa apparirci, non lo merita affatto. Credo che tu abbia esagerato. Da alcune tue affermazioni, che avevo quotato nel mio ultimo post, se sbaglio coreggimi, si intuisce che a te Amenabar non piace....
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Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 30-09-2004 19:04  
quote:
In data 2004-09-30 18:37, AlZayd scrive:
Cronenberg, davvero senza intenzioni bassamente polemiche.., ma, per quello che vale, ovviamente a mio avviso, sei l'unico, insieme al Merghetti, ad aver preso il film contromano, nel delineare scenari che non esistono, nel trasformare in difetti i pregi del film.
Leggendo in giro - web, quotidiani, riviste, la voce del popolo, degli amici, cinefili e non, ecc - il buon consenso per Mare Dentro è pressochè unanime (sempre per quel che vale, anche il premio veneziano) e c'è concordia nel ritenere che il film evita il pietismo, il ricatto sentimentale/etico/morale, la strumentalizzazione socio-politica, il macchiettismo sfocato, sterile e vacuo per quanto riguarda i personaggi che animano la vicenda (Barden, oggi come oggi, è uno degli interpreti più interessanti di tutto il cinema mondiale!). Rispetto nel complesso la tua opinione, ma non la condivido; mi sfugge però senza ritegno il senso di tanto accanimento da parte tua per un'opera che, per quanto criticabile possa apparirci, non lo merita affatto. Credo che tu abbia esagerato. Da alcune tue affermazioni, che avevo quotato nel mio ultimo post, se sbaglio coreggimi, si intuisce che a te Amenabar non piace....


Mi fa davvero piacere discutere in questo modo sul film di Amenabàr.
In primo luogo penso che non esistano in ogni caso pareri inequivoicabili, io ritengo "Mare Dentro" un opera mediocre e vuota, non vedo perchè io e il Mereghetti dovremmo esserci fatti un idea sbagliata. Alcune affermazione di Amenabàr mi hanno comunque concesso poca simpatia nei suoi confronti, "The Others non appartiene al mio solito genere di film, non ho creduto molto in questo progetto, già dal mio porossimo lavoro si vedrà già la mia verà identità registica", così ha dichiarato dopo il meritato successo di appunto "The Others", rinnegare la proprietà artistica e registica di un film solo perchè inerente relativamente allo stile solito equivale bene o male a una presa per il culo. Il successo appunto di "The Others" gli ha permesso di evidenziare da subito la sua maniera, che personalmente ho trovato vuota, finta e ridondante, "Mare Dentro" l'ho ritenuto un film degno dell'accanimento da me proposto, dato che mi ha fatto rimpiangere l'inusitato concetto di grandi maestri cinematografici della "morte", e appunto inserito in un film furbetto, e nella recensione ho cercato di inserire i motivi più plausibili per motivare il giudizio personale del film.
Ripeto, mi fa piacere discutere in questo modo su pareri discordanti a proposito di un film, che se ritenuto grande non deve comunque essere per forza considerato da tutti come tale.
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René Descartes

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