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Autore E la musica classica?
AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 02-02-2008 00:42  
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In data 2008-02-02 00:22, Valparaiso scrive:
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In data 2008-02-02 00:05, AlZayd scrive:
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In data 2008-02-01 23:21, Valparaiso scrive:
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In data 2008-02-01 16:01, AlZayd scrive:
Posto, sempre di Pandolfo, lo stesso Preludio eseguito da Rostropovich

http://www.youtube.com/watch?v=LfciZthUbxA





Interessantissimo anche questo Pandolfo, notevole.

Ma tra queste due versioni (scelgo roba banale, lo so), quale preferisci?
Ora te ne verrai fuori sicuramente con una interpretazione che le supera tutte e due.

http://www.youtube.com/watch?v=hjmTMgERioY
e
http://www.youtube.com/watch?v=ajEpetGShDs





Stasera concerto e scambi di impressioni da "vicino di posto" virtuali.., carino pero!

Sono due splendide esecuzioni, due grandi pianisti; più morbida, "classica" quella di Ashkenazy, ma di un rigore davvero metafisico, "lunare"; Perahia forse osa di più, gioca di più con i tempi, con i rubato, le sospensioni.., forse ci mette un po' più di "sangue", si sente che è latino.. Ma sono solo modi diversi di sentire la musica, la più astratta ed immateriale delle arti, la quale, è solo un gruppo di note nere su bianco, o suoni della memoria, passibili di infinite letture.
Impressioni generali molto istintuali, sullo "spirito", non sono un esperto di tecniche pianistiche.




Hai trovato delle parole che descrivono con grande efficacia le caratteristiche delle due esecuzioni... Le ho riportate entrambe perché leggevo, tra i commenti su youtube, che c'erano diverse scuole di pensiero su come il movimento debba essere suonato. La maggior parte della gente, a quanto ho capito, accusa Perahia di suonarlo troppo veloce. Io invece, sul piano dell'idea, mi ritrovo di più col suo modo di eseguirlo. Però Ashkenazy è davvero un pianista straordinario, fa delle cose... ci sono dei passaggi indescrivibili nella sua esecuzione, in cui la struttura si fa rerefatta al massimo per lasciare il campo a suoni quasi isolati ma densissimi... le parole non rendono bene, ma formidabile veramente.



Si si, sublime Ashkenazy, infatti parlavo di interpretazione metafisica, come dici "suoni quasi isolati ma densissimi".., siamo alle note "nere".., massima "intuizione" del sublime nell'arte, cosa che in Perahia forse manca.
I commenti sul tubo, se non sono in italiano o spagnolo.., non capisco una sega!

Vorrei imparare a mettere video, brani, nel tubo.., prima o poi imparerò.., uhmmm... dubito!

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Mizar81

Reg.: 29 Ott 2004
Messaggi: 8463
Da: Latisana (UD)
Inviato: 02-02-2008 01:07  
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In data 2008-02-02 00:15, AlZayd scrive:

Per quanto riguarda l'Edit.., sei a buon punto, basta mettere in pratica la teoria.



Al momento, più che ripromettermi quotidianamente o quasi che "appena ho un po' di tempo ricomincio a cantare nei cori" non faccio... sigh...
ma vabbè...
_________________

Agitandosi in una terra dove la luce della Luna ghiaccia, comincia un'era di distruzione e rinascita...

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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 02-02-2008 12:21  
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In data 2008-02-01 22:26, AlZayd scrive:
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In data 2008-02-01 18:25, eltonjohn scrive:
Credo che il tema principale di Arancia meccanica (come quasi tutto il resto del soundtrack d'altronde) sia un riarrangiamento di un brano classico, forse una marcia funebre, sapete dirmi qual'è che non l'ho mai capito e chi ne è l'autore?




E' una marcia funebre strumentale, per fiati, che apre e chiude il "Funeraral Sentences" di Henry Purcel, 1600, scritto per la cerimonia funebre della regina Mary, per coro da camera a quattro voci e orchestra, davvero molto molto bello, tra le cose più intense in assoluto che abbia mai cantato con il mio ex ensemble.

Ne parlo meglio in questo
pezzo che postai anni luce fa' sulle musiche di A. M. e 2001 O.n.S.

Ho trovato nel tubo l'esecuzone integrale, divisa in due parti, postata da un folle.., il quale, oltre a non citare il complesso esecutore, ha messo delle immagini che non c'entrano un'emetita ceppa con lo spirito sacrale, quasi ascetico, di quella musica. Se ti va.., buttaci un'orecchio, possibilmente non seguire le diapositive.., ascolta ad occhi chiusi, non facile la fruizione, forse, di primo acchitto, ma è una vera delizia; vi sono dissonanze e relazioni armoniche arditissime per l'epoca, difatto ereditate dalla musica del '900.

Esecuzione cmq splendida, quasi sicuramente del "Collegium Vocale" diretto da Philippe Herreweghe.

QUI

Ci metto anche il testo, tutt'altro che banale o da circostanza...

Man that is born of a woman hath but a short time to live, and is full of misery. He cometh up, and is cut down, like a flower; he fleeth as it were a shadow, and ne'er continueth in one stay. In the midst of life we are in death: of whom may we seek for succour, but of thee, O Lord, who for our sins art justly displeased? Yet, O Lord God most holy, O Lord most mighty, O holy and most merciful Saviour, deliver us not into the bitter pains of eternal death. Thou knowest, Lord, the secrets of our hearts; shut not thy merciful ears to our prayer; but spare us, Lord most holy, O God most mighty, O holy and merciful Saviour, thou most worthy judge eternal, suffer us not, at our last hour, for any pains of death, to fall from thee.
Amen.



Grande Alza! Se non ci fossi bisognerebbe inventarti!

_________________
Perchè non gli hai sparato? Perchè?..Perchè è un mio amico

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TomThom

Reg.: 07 Giu 2007
Messaggi: 2099
Da: Mogliano Veneto (TV)
Inviato: 02-02-2008 19:21  
quote:
In data 2008-02-01 23:37, AlZayd scrive:
quote:
In data 2008-02-01 22:51, AlZayd scrive:
quote:
In data 2008-02-01 15:34, TomThom scrive:
Uno dei più grandi interpreti mozartiani di sempre alle prese con l'ultima composizione terrena del Sommo...

http://www.youtube.com/watch?v=jqkMbk8eX6Y


Mozartiano di ferro Karl Bohm; sto ascoltando...


Naturalmente la concertazione di Bohm è sempre eccellente, anche qui apprezzabile - anche se troppo lento il tempo - ma ha a mio avviso un grosso limite, tipico di tutti gli interpreti pos-romantici: un organico corale smisurato, ad occhio e croce almeno 80 coristi, che strillano, vibrano, s'impiccano sulle note alte, stonando, facendo "portamento", davvero, il tutto, molto penalizzante ai fini del risultato generale (specialmente soprani e contalti). L'esecuzione risulta pesante, scura, strascicata; il soprano canta in automatico, non ci mette un'oncia di pathos.

Nota l'attacco del Kirie, che dovrebbe essere fulminante, sorprendende, in contasto con l'"elegia" dell'Introitus, ed è invece impreciso, sporco, cupo, stonato.., i bassi sembrano cosacchi russi 'mbriachi di vodka.., e anche il resto suona molto arretrato, con ritmo incerto, appesantito da quella massa orchestrale e corale francamente ingovernavile. Non si può eseguire Mozart in tal modo!

Ben altra musica si ascolta in questa cristallina esecuzione dell'Introitus diretta dal nostro Claudio Abbado, per me il più grande maestro concertatore degli ultimi tempi di area non filologica ma francamente dotato di una musicalità pura e spoglia da ogni enfasi e retorica. Artista inoltre "umile" e persona squisita. Poco più di 40 coristi (ed è già troppo...) eccellente il soprano, tutte le linee melodico-armoniche orchestrali e corali si stagliano con nettezza di accenti dinamici e coloristici, timbrici, nel ritmo infallibile, ma assolutamente "affettuoso", dolente al punto giusto.

QUI


Idem per quanto riguarda il Kirie, così dovrebbe attaccare un coro.

qui

In questa pagina c'è tutto il Requiem di Abbado a puntate...


No dai te prego...non mi puoi definire Bohm come un post-romantico...è uno dei più classici interpreti mozartiani, e qui per classico intendo proprio classico, vale a dire che il buon Karletto sarebbe stato perfetto con uno dei parrucconi di fine '700 prima di salire dul podio...Sprizza Mozart da tutti i pori.
Che poi l'esecuzione possa piacere o meno questo è soggettivo, ma se non la possiedi, cerca una magistrale esecuzione della stessa partitura con i Wiener sempre da lui diretti...Anche di Bernstein esiste un'eccellente registrazione, anche se la mia favorita rimane quella del mio amato Herbert Von.
Poi di solito era Karajan che eccedeva coi coristi e con la strumentazione (basta pensare ad alcune oceaniche esecuzioni della nona di Beethoven coi Berliner)...Bohm, per come lo conosco io, è sempre stato un monumento alla misura.

Poi se mi mischi i carciofi con i tartufi...Abbado/Muti in mezzo a Bohm e ai grandi direttori tedeschi/austriaci...Noooooo...Dai...Come paragonare la filarmonica della Scala ai Berliner...
_________________

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 03-02-2008 01:30  
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In data 2008-02-02 19:21, TomThom scrive:
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In data 2008-02-01 23:37, AlZayd scrive:
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In data 2008-02-01 22:51, AlZayd scrive:
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In data 2008-02-01 15:34, TomThom scrive:
Uno dei più grandi interpreti mozartiani di sempre alle prese con l'ultima composizione terrena del Sommo...

http://www.youtube.com/watch?v=jqkMbk8eX6Y


Mozartiano di ferro Karl Bohm; sto ascoltando...


Naturalmente la concertazione di Bohm è sempre eccellente, anche qui apprezzabile - anche se troppo lento il tempo - ma ha a mio avviso un grosso limite, tipico di tutti gli interpreti pos-romantici: un organico corale smisurato, ad occhio e croce almeno 80 coristi, che strillano, vibrano, s'impiccano sulle note alte, stonando, facendo "portamento", davvero, il tutto, molto penalizzante ai fini del risultato generale (specialmente soprani e contalti). L'esecuzione risulta pesante, scura, strascicata; il soprano canta in automatico, non ci mette un'oncia di pathos.

Nota l'attacco del Kirie, che dovrebbe essere fulminante, sorprendende, in contasto con l'"elegia" dell'Introitus, ed è invece impreciso, sporco, cupo, stonato.., i bassi sembrano cosacchi russi 'mbriachi di vodka.., e anche il resto suona molto arretrato, con ritmo incerto, appesantito da quella massa orchestrale e corale francamente ingovernavile. Non si può eseguire Mozart in tal modo!

Ben altra musica si ascolta in questa cristallina esecuzione dell'Introitus diretta dal nostro Claudio Abbado, per me il più grande maestro concertatore degli ultimi tempi di area non filologica ma francamente dotato di una musicalità pura e spoglia da ogni enfasi e retorica. Artista inoltre "umile" e persona squisita. Poco più di 40 coristi (ed è già troppo...) eccellente il soprano, tutte le linee melodico-armoniche orchestrali e corali si stagliano con nettezza di accenti dinamici e coloristici, timbrici, nel ritmo infallibile, ma assolutamente "affettuoso", dolente al punto giusto.

QUI


Idem per quanto riguarda il Kirie, così dovrebbe attaccare un coro.

qui

In questa pagina c'è tutto il Requiem di Abbado a puntate...


No dai te prego...non mi puoi definire Bohm come un post-romantico...è uno dei più classici interpreti mozartiani, e qui per classico intendo proprio classico, vale a dire che il buon Karletto sarebbe stato perfetto con uno dei parrucconi di fine '700 prima di salire dul podio...Sprizza Mozart da tutti i pori.
Che poi l'esecuzione possa piacere o meno questo è soggettivo, ma se non la possiedi, cerca una magistrale esecuzione della stessa partitura con i Wiener sempre da lui diretti...Anche di Bernstein esiste un'eccellente registrazione, anche se la mia favorita rimane quella del mio amato Herbert Von.
Poi di solito era Karajan che eccedeva coi coristi e con la strumentazione (basta pensare ad alcune oceaniche esecuzioni della nona di Beethoven coi Berliner)...Bohm, per come lo conosco io, è sempre stato un monumento alla misura.

Poi se mi mischi i carciofi con i tartufi...Abbado/Muti in mezzo a Bohm e ai grandi direttori tedeschi/austriaci...Noooooo...Dai...Come paragonare la filarmonica della Scala ai Berliner...




Ma no, figurati.., sono io a pregarti di leggere bene (e di "sentire" meglio...); ho scritto che Bohm è un mozartiano di ferro e direttore eccellente, ma, per l'esecuzione di cui hai postato il video, merita tutte le critiche del caso a fronte dei limiti oggettivi, e ribadisco oggettivi - se non si ha cerume nelle orecchie -, che ho cercato di evidenziare con "prove" e non chiacchiere. La "filosofia", il nozionismo, il culto delle personalità.., le leggende, di fronte a tali evidenti cacofonie non ti possono aiutare... Con Bohm abbiamo un'esecuzione assolutamente carente non tanto a causa della sua concertazione (in parte anche si, e il discorso ci poterebbe eventualmente molto lontani), ma per via di un'organico corale ed orchestarale mastodontico, elefantiaco, difficile da gestire, che dunque impedisce al direttore di fare al meglio il suo gico. Ma si tratta di scelte artistiche (del cazzo) e "politiche" obbligate, nell'ambito della casta "esecutoriale" chiusa e miope post-romantica (che non vuol dire essere romantici nel senso stretto del termine, quantunque il pur bravo Bohm esegua fin troppo romanticamente Mozart), e comunque accademico borghese ancora legato ai criteri interpretativi ottocenteschi, e che cioè di musica antica non sanno un bel nulla in quanto, aldilà delle infarinature, nelle ccademie non viene studiata, approfondita quella prassi esecutiva, dove l'interprete esegue, senza alcuna base, Bach, Vivaldi, Haendel, Mozart.., nello stesso modo in cui si cimenta con Beethoven Berlioz, Listz, Brahms, Mahler, ecc.

Niente di meglio che poter confrontare i "corpi del reato" dove l'eccellenza di Abbado, al confronto e in assoluto, salta all'orecchio sensibile in tutta la sua evidenza, a prescindere dal giudizio di merito e il gusto personale. E su questo non hai risposto.., divagando per finire col dire delle "carciofate" mica di poco conto... Se non sai, pazienza, siamo qui per imparare, per scambiarci idee e pareri, ma lascia da parte la saccente baldanza.

Posseggo molte registrazioni mozartiane di Bohm (opere - splendido il suo "Flauto magico"! - , sinfonie e concerti vari), la maggior parte in puro vinile, ma non il Requiem con i Wiener (che ho tuttavaia ascoltato e che - migliore di molto di quella del tuo video -, mi soddisfa poco; credo di aver ascoltato quasi tutti i Requinem dei più celebrati interpreti e suppongo che non li ascolterò mai più se nn con lo spirito dell'archeologo) ritenendo che, oggi come oggi, il Requiem di Mozart sia una partitura alla quale solo la filologia può rendere pienamente giustizia, dal momento che quella scuola della ricerca appassionata e seria, della scienza musicale e dell'espressione artistica sublime, "legge", elabora ed interpreta la pagina originale dell'autore e non le varie trascrizioni post-romantiche piene di enfasi, retoriche, e "segni" dinamici elaborati spesso in maniera arbitraria e dunque viziata, zavorrata dal "modo" romantico - che è "autoritario" - di "notare" la musica, quanto di più antitetico e contrario allo spirito della musica antica che è essenzialmente improvvisativo, dunque libero al massimo grado. Non sto dicendo che l'uno sia meglio dell'altro, solo che occorre fare dei distinguo, a fronte delle differenze filosofiche, strutturali e semantiche, poetiche, evidenti, vanno trattate diversamente in fase di escuzione, e dove ciascun interprete deve eseguire secondo specifiche competenze, esperienze, preparazione.

C. V. di Claudio Abbado


1968-1986 Direttore artistico del Teatro alla Scala.

1971 Direttore principale dei Wiener Philharmoniker.

1979-1987 Direttore musicale della London Symphony Orchestra.

1986-1991 Direttore artistico della Staatsoper di Vienna.

1989-2002 Direttore artistico dei Berliner Philharmoniker.

Vale a dire le orchestre più pretigiose, in assoluto, del mondo!

Per ulteriori approfondimenti sulla sua immensa, gloriosa, insigne attività artistica rimando alla popolare: http://it.wikipedia.org/wiki/Claudio_Abbado

Dove tra l'altro c'è scritto:

"Nel corso della sua prestigiosa carriera Abbado ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti: nel 1973 i Wiener Philharmoniker gli hanno conferito l'Ehrenring e nel 1980 la Medaglia d'Oro Nicolai, sempre a Vienna ha ricevuto la Mozart e la Mahler Medaille e l'Ehrenring der Stadt Wien. In Italia gli è stata conferita la Gran Croce per meriti in campo musicale e la Laurea honoris causa dell'Università di Ferrara, in Francia la Croce della Legion d'Onore, in Germania l'Ernst-von-Siemens-Musikpreis e a Cambridge ha ricevuto la laurea honoris causa. Recentissimamente, ha ricevuto dal Presidente della Repubblica tedesca Johannes Rau la "Bundesverdienstkreuz mit Stern", la più alta distinzione della Repubblica Federale."

Se, non solo nelle teutoniche ed austroungariche patrie dei "tartufi".., gli è stato conferito il tatufone d'oro.., anzi più d'uno, si vede che in "nostro" genio italiano ci sta a dovere ed a ciccio in mezzo a tanta geniale tartuferia nordica.., la quale, guarda caso(fatti salvi gli altissimi ed assoluti meriti musicali autarchici) ha nelle sue radici il genio originale, seminale e germinale italiano, quello che inventò l'opera (prima con il "recitar cantando" della scuola fiorentina, ripreso e spinto a livelli di assolutata perfezione e modernità da Claudio Monteverdi); che mise a punto la "codifica" della forma sonata, del concerto grosso, della sinfonia (Vivaldi, Corelli, Veracini, Geminiani, Scarlatti, ecc.., a cui attinsero a piene mani gli altri due mostri sacri, l'uno teutonico, l'altro "teutobritannico": J.S. Bach e G. F. Haendel!). E via discorrendo.., come è anche vero che tutto le indicazioni scritte in partitura, il linguaggio dei segni musicali della comenue intesa: legato/staccato, diminuendo/crescendo, allegro/vivace, a tempo giusto, rubato, ecc, ecc.., usati in tutto il mondo, sono di origine italiana. Vabbè che siamo gli ultimi in tutto.., ma quelle poche cose per cui possiamo andare più che fieri (Pollini, Michelangeli, Giulini, Toscanini, Gavazzeni, Ciccolini, ecc, ecc, ecc, senza fare distinzione tra vivi e morti, senza badare alla cronologia, evitando di fare una lista di geniali interpreti di casa nostra che diventerebe lunga da qui a lì..) subordinarle a chi ha in larga misura "imparato" da noi, mi sembra davvero che... dai Tom.., ti stanno crescendo i peli di carciofo sul naso che ti si allunga... e nelle orecchie!....

Con la Berliner Addado effettuò, nel 2001 un ciclo di concerti nella stagione sinfonica dell'Accademia di Santa Cecilia in Roma, e a Vienna, eseguendo l'integrale delle sinfonie e dei concerti per piano ed orchestra di Beethoven, con scrupolo filologico, quantunque ricorrendo ad orchestre tradizionalie e strumenti moderni, tra i più importanti, tionfanti ed applauditi, acclamati eventi musicali degli ultimi tempi In uo c'ero anch'io, e ancora mi è rimasta la pelle d'oca), di risonanza internazionale, che rappresentarono l'EVENTO concertistico degli ultimi lustri. Esistono perlatro le splendide registrazioni integrali di quei concerti editi dalla Deutsche Grammophon.
Parlavo di "umiltà" di Abado.., nel senso che quando si cimentava con la musica antica, con i Berliner, si affidava sempre alla consulenza di un esperto in materia.., poichè conscio dei suoi limiti. Ha imparato molto, "umilmente", e ciò si nota nello splendido Requiem che ho postato io, in cui si sente il respiro luminoso a pieni polmoni della frase musicale, non i balbettii asmatici e confusi delle esecuzioni post-romantiche, appesantite da quegli organici faraonici. Mozart non è l'Aida, nè i Carmina Burana! Una malattia abbastanza seria purtroppo segno una battusta d'arresto alla sua splendida parabola artistica, ragione dell'abbandono della Berliner Philharmoniker.

Muti non mi piace, è un "tattazzummaro".., non vale un'unghia del piede di Abbdado; Bernstein è un musicista geniale e intelligente, tra i miei preferiti; Von Karajan (che non digerisco, assolutamente sopravallutato) ha fatto cose obiettivamente eccelse (anche se interpretava troppo se stesso...), e una marea di registrazioni sfornate a cottimo dove si sente l'ansia di guadagno e, soprattutto, per poter tener vivo il proprio mito/culto della personalità... Il fatto che fosse un nazista dichiarato (anche Bohm mi sembra) non c'entra nulla in tutto questo, ma anche si.., forse.

Si.., ho scritto un bel papiello (ma mentre scrivo non me ne accorgo.., mi sembra anzi di aver detto un decimo delle cose che avrei da dire..), ma certe cose o si affrontano per bene, oppure non si affrontano affatto, se solo per lanciare un paio di spot...

Dai, scherzo.., commenta le due esecuzioni.., e dimmi se è mai possibile che in una prova di professionisti di quel livello un coro possa attaccare il Kirie del Requiem di Mozart in modo così sciatto e sporco!

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TomThom

Reg.: 07 Giu 2007
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Da: Mogliano Veneto (TV)
Inviato: 12-02-2008 19:55  
Aspetta aspetta...Mai detto che Abbado sia un idiota, solo che non è nelle mie corde...

Sono per cultura ed orientamento più attratto dai direttori d'orchestra tedeschi/austriaci, o comunque non italiani.
Harnoncourt, Sawallisch, senza dimenticare i due sublimi Kleiber...(padre e figlio). Ecc ecc ecc ecc...

C'è anche da dire che tutto è molto legato anche all'interprete col quale ci si cimenta.
Per esempio, io Mozart lo voglio eseguito proprio alla maniera classica quando è il caso, quindi Bohm col suo incedere semimummificato e stempiato dalla passionalità più romantica ci sta ottimamente...
Difatti non considero Karletto un direttore da Requiem o da opere del periodo 1788-91 del Sommo, ma più da "sinfoniette", come quelle giovanili del salisburghese. Bohm è eccellente per il Mozart più "leggero".
Mentre un Richard Strauss lo vorrei pensato e diretto con più vigore ed emotività. Qui Karajan è divino, per esempio.
Per dire e concludere, Abbado è un ottimo beethoveniano ma assai meno mozartiano, a parer mio. Questione di pellaccia musicale.

In effetti l'Introitus non pare un granché neanche a me...ma magari è solo questione d'acustica...suonare il Requiem in una cattedrale, che idea balzana!
_________________

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
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Da: roma (RM)
Inviato: 14-02-2008 01:18  
quote:
In data 2008-02-12 19:55, TomThom scrive:
Aspetta aspetta...Mai detto che Abbado sia un idiota, solo che non è nelle mie corde...

Sono per cultura ed orientamento più attratto dai direttori d'orchestra tedeschi/austriaci, o comunque non italiani.
Harnoncourt, Sawallisch, senza dimenticare i due sublimi Kleiber...(padre e figlio). Ecc ecc ecc ecc...

C'è anche da dire che tutto è molto legato anche all'interprete col quale ci si cimenta.
Per esempio, io Mozart lo voglio eseguito proprio alla maniera classica quando è il caso, quindi Bohm col suo incedere semimummificato e stempiato dalla passionalità più romantica ci sta ottimamente...
Difatti non considero Karletto un direttore da Requiem o da opere del periodo 1788-91 del Sommo, ma più da "sinfoniette", come quelle giovanili del salisburghese. Bohm è eccellente per il Mozart più "leggero".
Mentre un Richard Strauss lo vorrei pensato e diretto con più vigore ed emotività. Qui Karajan è divino, per esempio.
Per dire e concludere, Abbado è un ottimo beethoveniano ma assai meno mozartiano, a parer mio. Questione di pellaccia musicale.

In effetti l'Introitus non pare un granché neanche a me...ma magari è solo questione d'acustica...suonare il Requiem in una cattedrale, che idea balzana!




Beh, però ad Abbado hai dato del carciofo... Non credo che l'incedere direttoriale semimummificato renda giustizia allo spirito del classicismo mozartiano... Anzi. Dovresti ascoltare qualche esecuzione filologica, come quella del Requiem di Sigiswald Kuijken con Le Petite Bande e il Nederlands Kamerkoor: appena una ventina di coristi e senti tutto il controllo della materia musicale, in modo misurato e discreto, quasi minimale ma mai a discapito della tensione e passione, del carattere nobile e forte, mistico, della partitura che invece vengono esaltati in quanto epurata da ogni retorica ed enfasi in eccesso.

Non credo molto nella specializzazione direttoratoriale post-romantica, nel senso che, operando in uno stesso ambito storico-musicale, tutti gli interptreti dovrebbero essere in grado di cimentarsi con tutti gli autori, con risultati ovviamente diversi ma sempre con competenza e creatività. Spesso accade che, vista la vastità del repertorio, un direttore, o interprete, preferisca curare e cimentarsi di più con alcuni autori che con altri, ma solo per una questione di opportunità, di preferenze, dove però, visto che sensibilità e competenza dovrebbe essere patrimonio comune, ogni direttore dovrebbe potenzialmente essere in grado di eseguire tutto. Queste storie del beethoveniano piuttosto che mozartiano.., sono speculazoni discografico-critiche.., accademi, quasi gossip, dove c'è parecchia fuffa. Abbado ad esempio è un beethoveniano, ma anche un eccelso mozartiano, un grande, immenso, con i compositori della "scuola russa": Mussorgsky , Korsakoff, Borodin, ecc, e credo di non aver mai ascoltato un secondo concerto per piano ed orchestra in la minore di Chopin, più bello, fantastico, meraviglioso di quello diretto da Abbado con il pianista Ivo Pogorelich.

Quale miglior posto, se non una cattedrale, una chiesa, per eseguire il Requiem di Mozart concepito proprio per risuonare in quelle sacre volute? Il problema di Bohm non è nell'acustica.., ma nel manico; che poi l'acustica della registrazione in genere è sempre perfetta, o quasi, sicuramente molto ma molto meglio di quella che arriva al pubblico seduto in platea.., in navata centrale, pardon!.. quando però si tratta di una chiesa che abbia una cattiva acustica. Quando è buona.., non c'è posto, spazio psico-acustico miglore in cui liberare l'intera magia che hanno i suoni del Requiem di W.A. Mozart... Che riposi in pace...

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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 15-02-2008 18:31  
Credo di non aver mai ascoltato un concerto che incarni la perfezione assoluta, nel grande rigore stilistico, virtuosistico ed espressivo, come questo quarto concerto per pianoforte ed orchestra di Ludovico Van Beethoven eseguito da Claudio Addado e Maurizio Pollini. Pura energia musicale!

Vale proprio la pena segnalarlo, posto solo il terzo movimento, di una bellezza mozzafiato; ma, all'occorrenza, nel tubo c'è anche il primo e il secondo.

Buon ascolto!





_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 15-02-2008 alle 18:33 ]

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TomThom

Reg.: 07 Giu 2007
Messaggi: 2099
Da: Mogliano Veneto (TV)
Inviato: 15-02-2008 20:49  
Eh sì...Maurizio Pollini...Un gigante assoluto...Applausi.
_________________

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 15-02-2008 21:46  
quote:
In data 2008-02-15 20:49, TomThom scrive:
Eh sì...Maurizio Pollini...Un gigante assoluto...Applausi.




E perchè Addado, il secondo motore di sto jet supersonico, no? Urca!?!?!?
Sarà che ultimamente ci sto in fissa...

Ti farò ascoltare altro che "voi umani..."

Intanto renditi conto di che figo è anche come uomo

http://www.youtube.com/watch?v=_quP0rEwTDQ






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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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TomThom

Reg.: 07 Giu 2007
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Da: Mogliano Veneto (TV)
Inviato: 16-02-2008 11:33  
@Alz... Questa è per te...

La Mutter e Karajan...Che connubio...
Già ho visto le cose vivaldiane che hai postato...Belle! Ma ascolt qui un pò...E poi Herbert...
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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 16-02-2008 12:55  
quote:
In data 2008-02-16 11:33, TomThom scrive:
@Alz... Questa è per te...

La Mutter e Karajan...Che connubio...
Già ho visto le cose vivaldiane che hai postato...Belle! Ma ascolt qui un pò...E poi Herbert...




Questo Vivaldi (La primavera, primo concerto delle 4 stagioni, a loro volta inserite nel ciclo detto "Il cimento dell'armonia e dell'invenzione") è imbalsamato, spento, mortificato, niente a che vedere con lo spirito "danzante" del concerto barocco, basato sulla di "suite" di danze medievali e rinacimentali, su tempi dunque del ballo popolare e di corte.
Quando ascolto Vivaldi voglio ascoltare Vivaldi, non Schubert o Dvorak..; in questa esecuzione emerge solo la melodia, si perde tutto il magnifico "sottobosco", sostanza che palpita dentro ed "oltre" le note scritte, si perdono le note "nere", l'afflato, il dettaglio, la microdinamica, l'improvvisazione, l'abbellimento, la cangevole pulsione ritmica del basso continuo, o basso cifrato, basato sull'improvvisazione, sull'invenzione, dato un numeretto che offre diverse posibilità di armonizzazione; qui è tutto omogeneizzato, leccatino, eccessivamente "legato", il vibrato del violino della Mutter è scandaloso; i tempi di Karajan, che si dirige addosso, sono tutti sbagliati, seduti, arretrati, piattume, specialmente nell'ultimo movimento sembra serenata a marechiaro... (che di per sè è un'ottima cosa).

L'interpretazione delle opere barocche si è basata per anni, secoli, sull'equivoco, fin quando non è arrivato il pensiero e l'azione "filologica" a rimettere ogni cosa al suo giusto posto, a compiere una rivoluzione che ha ridato vita a secoli e secoli di letteratura musicale massacrata dell'interprete post-romantico, di dervivazione accademico-borghese di ottocentesca concezione.

Un esempio, ascolta questa raggiante Primavera (musicale, di nome e di fatto) di Fabio Biondi, prova a confrontare e poi ne riparliamo.

L'esecuzione del Kane_jan.. non corrisponde a quanto dovrebbe esvocare questa musica, come da "didascalie" che lo stesso Vivaldi accompagna alla sua partitura, tra le prime forme di "musica a programma" (ma solo fittiziamente, non c'è testo letterario, parola e frase che possa parlare al posto della musica, meglio della musica stessa), cosa che poi riprenderà Beethoven con la sesta sinfonia detta "Pastorale", ed anche altri compositori come Berlioz con la Sinfonia Fantastica.

** 1. Primavera
Giunt'è la Primavera e festosetti
La salutan gl'augei con lieto canto,
E i fonti allo spirar de' zeffiretti
Con dolce mormorìo scorrono intanto;
Vengon coprendo l'aer di nero manto
E lampi, e tuoni ad annuntiarla eletti
Indi tacendo questi, gl'augelletti
Tornan di nuovo al lor canoro incanto:
E quindi sul fiorito ameno prato
Al caro mormorìo di fronde e piante
Dorme 'l caprar col fido can' a lato.
Di pastoral zampogna al suon festante
Danzan ninfe e pastor nel tetto amato
Di Primavera all'apparir brillante.**


La Mutter e Karajan vanno bene con i compositori post "classicismo", post Mozart!

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[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 16-02-2008 alle 12:59 ]

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TomThom

Reg.: 07 Giu 2007
Messaggi: 2099
Da: Mogliano Veneto (TV)
Inviato: 28-02-2008 14:26  
Ecco un esempio di grazia divina...

Beethoven-A.B.Michelangeli
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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
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Da: roma (RM)
Inviato: 02-03-2008 02:31  
Non mi si apre l link, ma di Michelangeli mi fido ad "orecchie" chiuse!
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AlfaOmega

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Da: Jambalaya (es)
Inviato: 30-03-2008 14:46  
Wagner per la potenza evocativa
Mahler e Bruckner per la complessità
Sibelius per l'attenzione alle radici della cultura popolare
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Saluta la Signora!

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