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Autore Politica molecolare e diritto al non voto
Hamish

Reg.: 21 Mag 2004
Messaggi: 8354
Da: Marigliano (NA)
Inviato: 18-03-2010 20:43  
quote:
In data 2010-03-18 19:38, quentin84 scrive:
C'è poi una cosa che mi diverte: io sono convinto che sul piano delle idee e dei programmi le differenze fra Idv, grillini e giovani militanti del Pd siano poche. I grillini vogliono una politica pulita? Bè non credo proprio che i giovani Pd siano per la corruzione. Il 5stelle è per le energie rinnovabili? Non mi sembra che i giovani Pd siano legati all'industria del carbone o ai petrolieri.
Insomma, come diceva Hamish, mezzi diversi fini comuni, c'è chi decide di "sporcarsi le mani" con la politica tradizionale cercando di cambiare il sistema dall'interno e chi crede che questo non sia possibile e s'impegna in liste di alternativa alla vecchia politica. Io non so chi abbia ragione, non m'interessa (forse perchè conosco i miei limiti o forse per codardia) entrare direttamente in politica, preferisco seguirla dall'esterno mantenendo un sereno distacco. So però che gli insulti e le volgarità che si è beccata Lilian sono insensati oltre che beceri perchè sono convinto che se Lilian e questo Django e gli altri del 5stelle discutessero con calma si troverebbero d'accordo su temi di fondo come l'ambiente, il precariato, l'informazione. Ma se davanti a chi ha quasi i tuoi stessi ideali la reazione è "Sei una topogigia, sei drogata, hai bisogno di essere scopata da me" non si arriverà mai a nulla.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 18-03-2010 alle 19:51 ]

Guarda, io conosco diversi "giovani del Pd" e ti posso dire che ovviamente non sono tutti uguali. Quello che però non capisco è come mai questi ggggiovani piddini quando devono mostrare e dimostrare che vogliono cambiare il partito improvvisamente scompaiano.

Esempio pratico, il primo che mi viene in mente: dopo la commemorazione del corrotto Craxi e la sua elevazione a santo laico dello stato italiano da parte di molti esponenti del Pd, al primo convegno, alla prima occasione utile, i ggggiovani piddini dovevano chiedere conto ai loro leader di queste parole. Invece ad ogni occasione pubblica si vedono solo applausi a scena aperta da parte degli iscritti, giovani o meno, per questi personaggi.Cambiare? Sì, ma come, quando e dove?

Perchè devo vedere i ragazzi dei meet-up, o semplici cittadini, o magari "disturbatori" come Ricca fare domande ai dirigenti del Pd, mentre i giovani di quel partito pare si facciano i fatti loro... Insomma, non vorrei che poi questi famosi giovani del Pd servissero solo per allevare dei Capezzone di sinistra.

Ah, e la vicenda di Lilian sinceramente non capisco cosa c'entri. E' un battibecco spiacevole in internet con un coglione, ma la politica, buona o cattiva che sia, c'entra molto poco.


_________________
IO DIFENDO LA COSTITUZIONE. FIRMATE.

[ Questo messaggio è stato modificato da: Hamish il 18-03-2010 alle 20:44 ]

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Hamish

Reg.: 21 Mag 2004
Messaggi: 8354
Da: Marigliano (NA)
Inviato: 18-03-2010 21:06  
Tornando per un attimo alla Campania, ma chi dovrei votare, questo personaggio qui?

http://www.youtube.com/watch?v=adpDU-GEKpI

Ha ragione Ferrero quando disse che De Luca sarebbe stato il candidato perfetto, ma per la destra... Del resto ha già detto pubblicamente di ammirare Berlusconi, poi ora gli copia anche le espressioni tipo quella sui pollai.
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IO DIFENDO LA COSTITUZIONE. FIRMATE.

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 18-03-2010 23:44  
Ho preso l'esempio di Lilian perchè mi pare emblematico di come persone che hanno i medesimi ideali finiscano per detestarsi per ragioni che ad un osservatore molto distaccato quale mi pregio di essere appaiono incomprensibili.
A proposito nel tuo link ho visto un filmato di Fico, mi sembra un'ottima persona, scommetto che lui e Ferrero la pensano allo stesso modo su tutto e però corrono separati...mah!

Comunque bel tipo 'sto De Luca, "il leghista del Sud", a parte i suoi guai giudiziari nei quali non entro (aspettiamo i tre gradi di giudizio) ho trovato vergognosa la minaccia che ha fatto nei confronti di Travaglio "Vorrei incontrarlo in una strada buia", ma davvero Di Pietro pensa di fermare i Casalesi con questo tizio?
Poi dicono che a Salerno come sindaco ha fatto la raccolta differenziata e sarà vero (del resto anche il peggior politico del mondo ne azzecca una ogni tanto, un orologio guasto, due volte al giorno segna l'ora giusta) però davvero se fossi campano avrei un bel dilemma davanti il giorno delle elezioni.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 18-03-2010 alle 23:50 ]

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 19-03-2010 14:15  
Pd di Letta e di governo
di Marco Travaglio - 19 marzo 2010


Prosegue senza sosta l’autodistruzione di Pdl e Pd. Il Banana si suicida parlando ogni giorno dell’inchiesta di Trani, mentre gli converrebbe parlar d’altro. Il Pd si suicida parlando d’altro mentre gli converrebbe parlare ogni giorno dell’inchiesta di Trani. Non, naturalmente, degli eventuali reati. Ma dei fatti. Delle parole incise nelle intercettazioni del Banana e dei suoi ascari di TeleZimbabwe, che sono la summa del berlusconismo, la ragione sociale di sedici anni di regime. Molti italiani, anche di destra, sono furibondi per il mese di black-out imposto all’informazione tv, ormai appaltata agli Scodinzolini. I nastri di Trani contengono le impronte digitali del mandante. E il Pd che fa? Ritira i suoi rappresentanti dal Cda Rai? Abbandona la cosiddetta Vigilanza? Chiede udienza a Napolitano per rammentargli che le cosiddette Authority operano sotto l’egida del Quirinale e per chiedergli una parola, possibilmente chiara (non il solito oracolo da Sibilla cumana, “ibis… redibis… non… morieris… in bello…” che ciascuno può rigirarsi come gli pare), sul tema? Fa saltare questo sistema marcio dove gli arbitri che espellono i giornalisti sembrano lo spogliatoio del Milan o l’harem di Gianpi Tarantini? Spiega agli italiani che, se in tv non si parla mai di disoccupati, di crisi finanziaria, di drammi sociali, di piccoli imprenditori suicidi, di conti pubblici allo sfascio, è perché l’agenda unica della politica è la fotocopia della scaletta unica della tv dettata dal padrone unico d’Italia? Macché.


Bersani fa battute sul telefono e il telecomando, poi invita a parlare dei “problemi reali del Paese”, come se non fosse proprio TeleZimbabwe a impedire che se ne parli. D’Alema teme che l’inchiesta aiuti il Banana a “fomentare il voto contro la sinistra” ancor più di quanto non lo fomentino lui e i suoi boys (tipo Frisullo, l’ala sinistra del team Tarantini). Beppe Fioroni, altro genio della cosiddetta opposizione, ritiene che “questi magistrati vogliono proprio far vincere Berlusconi e noi ci mettiamo del nostro difendendo Santoro dodici volte al giorno”. Dunque, se il fico Fioroni ha ragione, i giudici di Bari che ieri hanno arrestato Frisullo l’han fatto per far vincere le elezioni al Pd (quanto alla difesa di Santoro: mai pervenuta). Per questi analfabeti della democrazia liberale, il rispetto delle regole e la difesa dell’indipendenza della magistratura e dell’informazione non sono valori in sé, da difendere sempre e comunque, ma delle carte da giocare al tavolo del croupier per far vincere le elezioni a questo o quello. Paola Concia è sdegnata: “Non se ne può più di questa roba perché l’unico che se ne avvantaggia è il presidente del Consiglio”: la “roba” non sono ovviamente le illegalità del premier, ma le indagini che le hanno scoperte. Persino Rosy Bindi annuncia: “Non mi appassiono a questa vicenda giudiziaria”. E Nick Latorre predica “tanta cautela” (lui, così cauto quando telefonava a Ricucci e Consorte). Poi ci sono i vedovi inconsolabili di Gianni Letta (non di Enrico, di Gianni), molto più popolare nel Pd che nel Pdl. Il Riformatorio lacrima copiosamente al capezzale dell’Uomo Inciucio, che Il Fatto e Repubblica osano citare fra i protagonisti delle intercettazioni di Trani raccontando nientemeno che la verità. L’ex socialista Francesco Tempestini, appena imbarcato dai bersaniani, tuona sul Foglio non contro le parole del Banana, ma contro “l’inchiesta pugliese che appartiene alla patologia della magistratura”; e guai ad “attaccare una figura della mediazione come quella di Gianni Letta”. La Concia concorda: “Attaccare Letta vuol dire cercare un clima da guerra civile”. Ecco: mentre nel Pdl si aprono crepe spaventose fra il Banana e il resto del suo mondo, con Fini sempre più defilato, Tremonti sempre più taciturno, la Lega sempre più arroccata nelle sue valli in vista del sorpasso nel nord-est, i migliori cervelli del Pd si stringono come un sol uomo attorno al Banana. Lo sanno bene che, se sparisce lui, scompaiono anche loro.

da Il Fatto Quotidiano del 19 marzo 2010


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liliangish

Reg.: 23 Giu 2002
Messaggi: 10879
Da: Matera (MT)
Inviato: 19-03-2010 14:21  
quote:
In data 2010-03-18 20:43, Hamish scrive:


Ah, e la vicenda di Lilian sinceramente non capisco cosa c'entri. E' un battibecco spiacevole in internet con un coglione, ma la politica, buona o cattiva che sia, c'entra molto poco.






beh, la mia vicenda personale non avrebbe ovviamente alcuna rilevanza se non fosse perchè chi ha avuto quell'atteggiamento è un candidato sindaco.
è una persona che ha avuto l'autorizzazione da Grillo ad usare il suo "bollino" per presentare la sua lista.

ha rilevanza nel momento in cui assume rilevanza l'arresto di Frisullo.

se il Partito ha il dovere, come dici, di vigilare sui suoi membri allora anche Grillo o chi per lui, nel suo movimento, ha il dovere di vigilare sui propri candidati.
se no, usiamo due pesi e due misure.

poi è lampante che la gravità delle colpe di cui è accusato Frisullo è maggiore rispetto alle cazzate sparate su un forum da un Savino qualunque, ma non ci dimentichiamo ch "a un grande potere corrispondono grandi responsabilità": più sali in alto,più è difficile evitare di sporcarsi le mani; e questo perché come dice giustamente Marxetto è l'intero sistema socioeconomico ad essere marcio.

quello cui io mi oppongo è questo manicheismo per cui i grillini e gli idv sono tutti in buona fede e i democratici tutti dei pezzi di merda... alla fine è chi mangia che fa mollica ed è normale che chi urla contro e non ha mai dovuto prendere decisioni si possa vantare della propria pulizia... come fai a sporcarti senza lavorare?

il mio esempio non era volto a delegittimare, ma a ridimensionare. e questa è una risposta anche a Quilty che sostiene (con una punta di razzismo) che è la mia città a non avere la linfa per partorire giovani virgulti. il fatto che il movimento 5 stelle di Matera sia l'unico movimento grillino di Matera non giustifica la scelta sbagliata di Grillo di legittimarlo.

se uno è un coglione non è che sbaglia lui ad esserlo; sbaglia chi ignorando la sua coglionaggine gli offre candidature a cariche pubbliche.
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...You could be the next.

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 19-03-2010 14:34  
quote:
In data 2010-03-18 14:01, liliangish scrive:
quote:
In data 2010-03-18 13:31, Tenenbaum scrive:
scusa ma di che forum si tratta

perchè non ho ben capito la storia




si tratta del Meetup della lista civica di Grillo su Matera... il succo del discorso è ciò che ha detto Quentin; noi avevamo un altro Meetup di Grillo su cui due o tre di loro avevano cominciato a venire a spammare con dei troll (e vi ho risparmiato le stronzate dei troll).

questa gente è oggi candidata al Comune con tanto di "certificato" di Beppe Grillo.

e il simpaticone che mi ha detto "vengo a trovarti a casa così ti sfogo io" che non è solo una roba machista ma anche una velata minaccia, soprattutto dopo aver reso pubblico sul suo forum il mio nome e cognome, è il loro candidato sindaco.

queste sono le persone da cui Grillo si fa rappresentare. a me basta e avanza per mettere il crocione su Grillo, altro che la croce.


mi potresti dare il link
per risparmiarmi la ricerca

grazie
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Hamish

Reg.: 21 Mag 2004
Messaggi: 8354
Da: Marigliano (NA)
Inviato: 19-03-2010 15:07  
Ecco un articolo che trovo particolarmente calzante:


"Prosegue senza sosta l’autodistruzione di Pdl e Pd.Il Banana si suicida parlando ogni giorno dell’inchiesta di Trani, mentre gli converrebbe parlar d’altro. Il Pd si suicida parlando d’altro mentre gli converrebbe parlare ogni giorno dell’inchiesta
di Trani. Non, naturalmente, degli eventuali reati. Ma dei fatti. Delle parole incise nelle intercettazioni del Banana e
dei suoi ascari di TeleZimbabwe, che sono la summa del berlusconismo, la ragione sociale di sedici anni di regime. Molti italiani, anche di destra, sono furibondi per
il mese di black-out imposto all’informazione tv, ormai appaltata agli Scodinzolini. I nastri di Trani contengono le impronte digitali del mandante. E il Pd che fa? Ritira i suoi rappresentanti dal Cda Rai? Abbandona la cosiddetta Vigilanza? Chiede udienza a Napolitano per rammentargli che le cosiddette Authority operano sotto l’egida del Quirinale e per chiedergli una parola, possibilmente
chiara (non il solito oracolo da Sibilla cumana, “ibis… redibis …non… morieris… in bello…” che ciascuno può rigirarsi come gli pare), sul tema? Fa saltare questo sistema marcio dove gli arbitri che espellono i giornalisti sembrano lo spogliatoio del Milan o l’harem di Gianpi Tarantini? Spiega agli italiani che, se in tv non si parla mai di disoccupati, di crisi finanziaria, di drammi sociali, di piccoli imprenditori suicidi, di conti pubblici allo sfascio, è perché l’agenda unica della politica è la fotocopia della scaletta unica della tv dettata dal padrone unico d’Italia?
Macché. Bersani fa battute sul telefono e il telecomando, poi invita a parlare dei “problemi reali del Paese”, come se non fosse proprio TeleZimbabwe a impedire che se ne parli. D’Alema teme che l’inchiesta aiuti il Banana a “fomentare il voto contro la sinistra” ancor più di quanto non lo fomentino lui e i suoi boys (tipo Frisullo, l’ala sinistra del team Tarantini). Beppe Fioroni, altro genio della cosiddetta opposizione, ritiene che “questi magistrati vogliono proprio far vincere Berlusconi e noi
ci mettiamo del nostro difendendo Santoro dodici volte al giorno”. Dunque, se il fico Fioroni ha ragione, i giudici di Bari che ieri hanno arrestato Frisullo l’han fatto per far vincere le elezioni al Pd (quanto alla difesa di Santoro: mai pervenuta). Per questi analfabeti della democrazia liberale, il rispetto delle regole e la difesa dell’indipendenza della magistratura e dell’informazione non sono valori in sé, da difendere sempre e comunque, ma delle carte da giocare al tavolo del croupier per far
vincere le elezioni a questo o quello. Paola Concia è sdegnata: “Non se ne può più di questa roba perché l’unico che se ne avvantaggia è il presidente del Consiglio”: la “roba” non sono ovviamente le illegalità
del premier, ma le indagini che le hanno scoperte.
Persino Rosy Bindi annuncia: “Non mi appassiono a questa vicenda giudiziaria”. E Nick Latorre predica “tanta cautela” (lui, così cauto quando telefonava a Ricucci e
Consorte). Poi ci sono i vedovi inconsolabili di Gianni Letta (non di Enrico, di Gianni), molto più popolare nel Pd che nel Pdl. Il Riformatorio lacrima copiosamente al
capezzale dell’Uomo Inciucio, che Il Fatto e Repubblica osano citare fra i protagonisti delle intercettazioni di Trani raccontando nientemeno che la verità. L’ex socialista Francesco Tempestini, appena imbarcato dai
bersaniani, tuona sul Foglio non contro le parole del Banana, ma contro “l’inchiesta pugliese che appartiene alla patologia della magistratura”; e guai ad “attaccare una figura della mediazione come quella di Gianni Letta”.
La Concia concorda: “Attaccare Letta vuol dire cercare un clima da guerra civile”. Ecco: mentre nel Pdl si aprono crepe spaventose fra il Banana e il resto del suo mondo, con Fini sempre più defilato, Tremonti sempre più taciturno, la Lega sempre più arroccata nelle sue valli in vista del sorpasso nel nord-est, i migliori cervelli del Pd si stringono come un sol uomo attorno al Banana. Lo sanno bene che, se sparisce lui, scompaiono anche loro."


Marco Travaglio - Il Fatto Quotidiano 19/03/2010

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liliangish

Reg.: 23 Giu 2002
Messaggi: 10879
Da: Matera (MT)
Inviato: 19-03-2010 18:34  
quote:
In data 2010-03-19 14:34, Tenenbaum scrive:
]mi potresti dare il link
per risparmiarmi la ricerca

grazie




http://beppegrillo.meetup.com/259/boards/thread/4319516/60/

questa è la pagina con le menate più "pesanti"... cmq l'avevo linkata anche prima.

cmq è solo un esempio, di insulti e invettive prive di senso ne sono volate da parte di questo soggetto e non solo verso di me, ma verso molti anche del suo stesso gruppo che poi l'hanno piantato in asso. basta girellare un po' per il meetup per capire il livello... cosa che Grillo evidentemente non ha fatto.
_________________
...You could be the next.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 19-03-2010 20:50  
Devo dire che sono abbastanza sconcertato da questa risposta perchè è evidente e balza all'occhio che il movimento e i meet up si basano sul concetto di responsabilizzazione di base, autoselezione, controllo da parte del cittadino qualunque sul suo candidato. E' il ribaltamento della piramide che si contrappone al suo opposto, ovvero al guru capo del movimento che tutto controlla e decide, come i vecchi partiti ottocenteschi.
Le uniche pretese per formare una lista civica sono, mi sembra, la fedina penale pulita e la non appartenza ad altri partiti.
Tutto il resto viene lasciato all'autoregolamentazione, come in una sana, moderna e veramente democratica civiltà che si forma da sè senza la supervisione o l'approvazione del leader e della sua ideologia.
I meet Up sono l'esatto contrario del modello teorico che hai appena evocato.

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 20-03-2010 00:07  
Bè mi pare di aver capito che la caratteristica dei movimenti politici che si dichiarano post-ideologici o anti-ideologici è che imbarcano gente di tutti i tipi con filtri estremamente scarsi mentre prima (almeno in teoria) l'adesione ad un partito includeva una certa formazione culturale, intellettuale e ideologica (penso alle Frattocchie, la scuola di partito che formava i futuri dirigenti del vecchio PCI) che era indispensabile se volevi far carriera in esso e magari essere candidato a qualche carica pubblica.
Dal momento che tutto questo è bollato ,a torto o a ragione, come "vecchio" diventa in un certo senso fisiologico che in un movimento che si dichiara moderno, progressista e per la vera democrazia vi sia uno che fa proposte sessuali ad una contestatrice. E magari lui su tanti temi ha davvero idee progressiste, moderne eccetera, ma non avendo ricevuto un'adeguata formazione politica che gli insegni a "vivere" determinati valori, a sentirli in ogni momento come parte del suo essere, oltre che professarli ecco che davanti ad una contestazione abbiamo reazioni da bar sport.

E poi c'è il candidato Pd De Luca che, almeno in teoria, una formazione politica progressista avrebbe dovuto riceverla, ma come un La Russa qualsiasi minaccia un giornalista colpevole di scrivere cose a lui sgradite..e, cosa gravissima, fa quelle minacce in una terra come la Campania dove nel 1985 i camorristi hanno ammazzato un giornalista , Giancarlo Siani, colpevole di scrivere cose che a loro non piacevano.
Insomma due esempi di persone che nei loro comportamenti e atteggiamenti non vivono i valori che il loro movimento o partito professa. Che sia un effetto collaterale del crollo delle ideologie? Non lo so. So che anche i migliori di noi possono lasciarsi andare a frasi discutibili, potrebbe succedere anche a me...epperò questi episodi mi danno da pensare.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 20-03-2010 alle 00:23 ]

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McMurphy

Reg.: 27 Dic 2002
Messaggi: 7223
Da: Verano Brianza (MI)
Inviato: 20-03-2010 12:10  
quote:
In data 2010-03-19 20:50, Quilty scrive:
Le uniche pretese per formare una lista civica sono, mi sembra, la fedina penale pulita e la non appartenza ad altri partiti.
Tutto il resto viene lasciato all'autoregolamentazione, come in una sana, moderna e veramente democratica civiltà che si forma da sè senza la supervisione o l'approvazione del leader e della sua ideologia.



Quindi per avere il faccione di Grillo nel proprio simbolo basta un meetup coeso che si autoregolamenta (come una sana, moderna e veramente democratica civilta'??) e dei candidati incensurati... che poi questi siano di idee filofasciste o filobrigatiste al Grillo parlante nazionale nun gliene fotte un cazzo...

buono a sapersi


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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 21-03-2010 21:38  
quote:
In data 2010-03-16 22:43, Tenenbaum scrive:
quote:
In data 2010-03-16 16:56, quentin84 scrive:
Bè insomma non si può negare che anche Di Pietro abbia uno stile grossolano e perennemente sopra le righe che agli italiani piace.


no scusa
quali italiani ?
perché di certo io non mi riconosco in questa descrizione

l’unico motivo per cui non posso che simpatizzare per Di Pietro è il suo tentativo di ripristinare “la legalità” che in questo paese è andata a puttane

questione la cui importanza evidentemente non è percepita dai cittadini
è statisticamente provato da dati oggettivi che i paesi in cui si vive meglio e quindi c’è maggior benessere sono quelli in cui le ingiustizie sociali sono minori


quote:
In data 2010-03-16 16:56, quentin84 scrive:

Non è un caso se gli unici politici italiani che possono vantare uno "zoccolo duro" di sostenitori che li adorano come fossero semidei sono Bossi, Berlusconi e Di Pietro.



altra assimilazione senza senso
pensare che chi sostenga Di Pietro lo consideri “semidio” scusa ma stai dando a quelle persone proprio dei perfetti idioti

e scusa non ti offendere ma hai detto proprio un’emerita cazzata

quote:
In data 2010-03-16 16:56, quentin84 scrive:

Dal punto di vista intellettuale sono tre "asini laureati" (asino diplomato nel caso di Bossi), Bossi e Di Pietro fanno fatica a mettere insieme una frase in italiano, Berlusconi culturalmente è al livello del "cumenda" interpretato dal compianto Guido Nicheli


scusa ma tu qui stai offendendo anche Nicheli

ma cazzo
Berlusconi non vale mezzo Nicheli


quote:
In data 2010-03-16 16:56, quentin84 scrive:

e piacciono proprio per questo. Sono tre politici abilissimi nel raccontare, nel "vendere" se stessi all'elettorato anzi al pubblico (e uso questo termine non a caso) e sono abilissimi nel trasformare debolezze e difetti caratteriali in veri punti di forza.



niente
non condivido proprio niente




concordo parola per parola
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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 21-03-2010 21:41  
quote:
In data 2010-03-17 10:59, McMurphy scrive:
quote:
In data 2010-03-16 20:31, Quilty scrive:
Ma Di Pietro è un prototipo, un esperimento... tra l'altro è bravissimo a fare incetta di argomenti che scopiazza chiaramente dalla rete, da Grillo , Travaglio eccetera.Fino a quando andava a braccetto con Occhetto di che parlava?? Penso a uno che non sa praticamente parlare , va in televisione contro Ghedini e riesce a sostenere un dibattito con buoni argomenti, arrivando all'8% nazionale. Sono rincuorato, perchè se ci fosse un movimento un pò più serio e cazzuto i consensi volerebbero.
Voleranno...



Guarda che il Fronte dell'Uomo Qualunque ottenne il 5.3% dei voti e mando' 30 deputati alla Costituente... quindi arrivare all'8% nazionale non vuol dire niente se non c'e' dietro un progetto propositivo supportato da persone che lo sappiano realizzare.







ma che confronto è?
Situazione storica diversa, personalità diverse, storie dei partiti diverse (l'Uomo qualunque morì politicamente poco dopo, DiPietro c'è da dieci anni almeno), bah.

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 21-03-2010 21:48  
quote:
In data 2010-03-17 14:07, liliangish scrive:
quote:
In data 2010-03-16 16:00, Quilty scrive:
Lilian è andata...voglio dire, non c'è un minimo di obiettività in quello che ha scritto, pur riconoscendo tutti i difetti che può avere Di Pietro ...r.i.p.



ahahahahah... beh, sicuramente sono andata da un bel po'... però cerco sempre di essere obiettiva in quel che dico.

le cose che ho citato le ha dette Di Pietro, ed è l'IDV che qui ha candidato tutti i capibastone fuoriusciti dai partiti. questi sono dati non solo obiettivi ma oggettivi, tanto è vero che un manipolo di persone che conosco molto bene sono usciti da IDV e hanno fondato una lista civica perché hanno potuto toccare con mano la differenza tra il dire e il fare.

il principio del giustizialismo per me è sacrosanto, ma non basta a governare un Paese che in questo momento ha bisogno sì di giustizia ma soprattutto di manovre economiche importanti. non serve spostare continuamente l'attenzione sulle fregnacce del premier mentre il Paese è in ginocchio per la recessione.

e soprattutto chi fa della purezza la propria forza deve essere più puro degli altri... se c'ha la rogna è inutile che si riempia la bocca con il bagnoschiuma.





ma guarda che si vota DiPietro perchè, a livello nazionale, è il meno peggio e, almeno, sai su cosa baserà la propria "opposizione". E Di Pietro non ho ancora capito che cosa avrà mai fatto di sporco/illecito. Non è un politico, lo sappiamo, è rozzo e probabilmente spesso manca anche di buon senso, ma un voto dato a lui ha un significato, significa credere nella legalità come priorità per il nostro Paese.
A livello locale è totalmente diverso, le personalità contano di più delle provenienze politiche e dubito oltretutto che DiPietro si metta a scegliere i nomi uno per uno. Essendo un ingenuo/sprovveduto delega a sottotenenti che a loro volta delegano a maneggioni della "vecchia (ma allo stesso tempo sempre attuale) " politica. Quanto meno, nella lettura nazionale di un voto amministrativo, un voto dato all'IDV ha due significati:
1-l'Italia sta andando a puttane e il primo problema è Berlusconi e la sua corte
2-Ci sono persone che voterebbero il Pd se il Pd fosse qualcosa di credibile. Non ho mai consociuto nessuno di quelli che votano IDV idolatrare DiPietro. Lo votano solo per mancanza d'alternative
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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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quentin84

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Inviato: 21-03-2010 23:30  
quote:
In data 2010-03-21 21:48, gatsby scrive:

1-l'Italia sta andando a puttane e il primo problema è Berlusconi e la sua corte



sì, ma la sconfitta di Berlusconi rimane condizione necessaria, ma non sufficiente. A questo proposito l'Unità ha pubblicato nei giorni scorsi un interessante articolo di Luigi Manconi di cui ti propongo alcuni brani:

L'arte di non essere Berlusconi

Non è la prima volta che mi capita, ma in questa occasione il dubbio si è manifestato più insidioso: e se avessero ragione gli altri? Ovvero quelli che, all’interno della sinistra, coltivano un’idea della lotta politica totalmente diversa dalla mia. Ripeto: mi accade di pensarlo frequentemente, ma stavolta l’idea che sia io a sbagliare tutto si è fatta più incalzante. Mi spiego. Parto da due fatti accaduti la scorsa settimana. Il primo: la sentenza della Corte di Cassazione che ha affermato come l’interesse alla sicurezza (identificata con l’espulsione degli immigrati irregolari) debba prevalere su quel bene pubblico che è il diritto dei minori stranieri a frequentare una scuola e a ricevere un’istruzione. Il secondo: il presidente del Consiglio ha esercitato pressioni per ottenere la chiusura di Annozero. A scanso di equivoci: considero quest’ultima azione a dir poco gravissima (oltre che un po’ ridicola) e mi auguro, di cuore, che quelle e altre simili pressioni non abbiano alcun esito. Ma, se dovessi stilare una gerarchia di importanza tra i due fatti e, dunque, scegliere quello su cui concentrare maggiori energie e risorse, iniziativa e mobilitazione, non avrei il minimo dubbio: scelgo il primo.

Il mio smarrimento, e la sensazione che mi sto sbagliando di brutto, nasce dalla constatazione che praticamente tutti, ma proprio tutti, all’interno della sinistra nelle sue diverse articolazioni, e tutti i giornali, ma proprio tutti, nella pluralità delle posizioni (Unità, Repubblica, Europa, Manifesto, Liberazione, Fatto...), scelgono come largamente prevalente il secondo episodio. Dunque, forse hanno ragione loro. Eppure, gli sforzi di autoconvincimento fatti nel corso di tutta una settimana non sono bastati a persuadermi del mio torto, e i dubbi restano. La prima risposta che mi viene offerta, e che dovrebbe tranquillizzare, la trovo zoppicante. Si dice: ma se non ci fosse Berlusconi, le cose andrebbero meglio anche per gli immigrati. Dunque, per contrastare gli effetti velenosi di quella sentenza della Cassazione, il primo e principale bersaglio rimane sempre Berlusconi. Contesto proprio l’assioma: senza l’attuale premier, non è detto che la condizione degli stranieri in Italia migliorerebbe (io li ricordo bene, gli anni precedenti il 1994). E, in ogni caso, siamo proprio sicuri che – per sconfiggere il governo Berlusconi – non si debba aggredire preliminarmente l’ideologia della discriminazione etnica, alimentata dal centro destra e che finisce col rafforzare e legittimare il centro destra stesso? Pertanto, nella mia personale gerarchia delle priorità è quella sentenza della Cassazione la prima preoccupazione e il primo obiettivo. A questo punto mi si può obiettare: la politica affronta gli avversari politici e non le sentenze della magistratura. Ma questo, lungi dal tranquillizzarmi, inquieta ancora di più. La sinistra, noi, questa congrega che siamo - di sbandati e irriducibili, di masochisti e sconfittisti, di speranzosi e pugnaci, e anche di molte cose buone – abbiamo maturato un atteggiamento tutto rispettabile e benpensante, bacchettone e codino, in ragione del quale “le sentenze non si discutono”. Ma quando mai! E poi, quelle sentenze fanno parte intimamente di un clima sociale dove, se ti capita di litigare con un immigrato, la sera dopo gli organizzi un bel raid, per fargliela vedere.

Ciò che voglio dire, insomma, è che il berlusconismo come senso comune e cultura condivisa precede il movimento politico Forza Italia e, in larga misura, ne prescinde, penetrato com’è nei comportamenti quotidiani e nelle opzioni ideologiche delle istituzioni e delle amministrazioni, degli operatori della giustizia e di quelli dell’ordine pubblico, dei facitori di opinione e delle agenzie della socializzazione (dalla scuola al sindacato). E allora, davvero crediamo che una migliore qualità della vita collettiva e una tutela rigorosa dei diritti (da quelli civili, correlati all’autonomia individuale, a quelli sociali, come la formazione e il lavoro) possano dipendere dalla sconfitta di Silvio Berlusconi? Quella sconfitta è condizione ineludibile, ma se nel frattempo non siamo stati in grado di vincere - come recita la battuta di Gian Piero Alloisio, riportata da Giorgio Gaber - oltre che il Berlusconi in sé, “il Berlusconi in me” (e in tutti noi), l’esito sarà fatale. A Berlusconi Primo succederà Berlusconi Secondo.

19 marzo 2010 Luigi Manconi

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 21-03-2010 alle 23:33 ]

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