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Autore Carlito's Way di Brian De Palma
klaus85

Reg.: 25 Lug 2004
Messaggi: 450
Da: marigliano (NA)
Inviato: 08-04-2005 14:13  
nn so se nessuno l'ha notato perché non ho letto i post precedenti, ma c'è da fare una attenta riflessione sulle connessioni che ci sono tra carlito's way e scarface. in scarface tony montana era un gangster in ascesa e solo i suoi errori e la sua voglia di potere lo fanno cadere dalla cima ke aveva raggiunto..in carlito's way, carlo brigante invece è un uomo il cui unico impegno è uscire dal giro ke l'ha costretto in cella per 5 anni.questa volta però non sarà la sua volontà a decidere per lui, sarà il destino a manovrarlo, portandolo fino alla morte...
io vorrei sapere cosa ne pensate di questa evidentissima, non saprei come chiamarla, similitudine?, tra i due film?
forse de palma ha esagerato facendoli interpretare entrambi da al pacino?
io nn voglio esprimermi, siccome al pacino è il mio attore preferito, ma il dubbio mi è sorto, quindi vorrei conoscere il vostro parere...
_________________
con te non ho finito, neanche per il cazzo! ho una cura medioevale per il tuo culo!

Marcellus Wallace in Pulp Fiction

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Morgana74

Reg.: 05 Feb 2005
Messaggi: 1990
Da: Modena (MO)
Inviato: 08-04-2005 14:45  
Io credo che abbia fatto interpretare questi due film allo stesso attore (tra l'altro anche per me il preferito), proprio per rappresentare i due lati della medaglia:
come dici tu in Scarface Pacino è un gangster "senza volontà di uscire" e anzi proprio questa sarà la sua fine.. mentre in Carlito lui si trova coinvolto dal destino bastardo e beffardo che quasi prendendolo in giro sembra dica "Ormai sei dentro e ci resti". Carlito forse è ancora più crudele proprio per questo, perchè la volontà di uscire c'era!
Entrambi spettacolari ma Carlito mi è piaciuto un pochino di più!

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Parole crociate: "Qual'è una parola di quattro lettere per "il migliore amico di un uomo"? "Culo".
Fratelli per la pelle

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maltese

Reg.: 22 Feb 2004
Messaggi: 361
Da: Borgosesia (VC)
Inviato: 09-04-2005 10:31  
Non è male come film, ma non mi è mai piaciuto particolarmente. Gli ho sempre preferito altri capolavori di De Palma come gli Intoccabili...Probabilmente perchè Al Pacino non è tra i miei miti (pur riconoscendo il suo enorme talento sia chiaro)
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-Cos'hai fatto in tutti questi anni Noodles?
-Sono andato a letto presto.

C'ERA UNA VOLTA IN AMERICA

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riddick

Reg.: 14 Giu 2003
Messaggi: 3018
Da: san giorgio in bosco (PD)
Inviato: 10-06-2005 19:35  
quel cazzo di benny blanco... povero al...
gesù, questo film è un emozione
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M.O.I.G.E. al rogo

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bellantoni

Reg.: 21 Nov 2004
Messaggi: 249
Da: Roma (RM)
Inviato: 10-06-2005 20:49  
Vi farà piacere (o no?)sapere che è in preparazione un prequel per Carlito's way intitolato Carlito's way: Rise to Power che racconta la giovinezza di Carlito, ossia la sua ascesa al potere e l'approdo in prigione. Il film (Paramount) sarà diretto da Michael Bregman (niente di notevole atto finora) e avrà per protagonista Jay Hernandez (idem come il regista).
beh, le premesse sono delle più deprimenti.

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Luke71

Reg.: 06 Ago 2003
Messaggi: 3997
Da: pavia (PV)
Inviato: 10-06-2005 21:21  
quote:
In data 2005-06-10 20:49, bellantoni scrive:
Vi farà piacere (o no?)sapere che è in preparazione un prequel per Carlito's way intitolato Carlito's way: Rise to Power che racconta la giovinezza di Carlito, ossia la sua ascesa al potere e l'approdo in prigione. Il film (Paramount) sarà diretto da Michael Bregman (niente di notevole atto finora) e avrà per protagonista Jay Hernandez (idem come il regista).
beh, le premesse sono delle più deprimenti.




Speriamo che un tornado distrugga il set il secondo giorno di riprese,provocando danni economici per 17 milioni di dollari e che questo film non si faccia mai....

_________________
No hay banda,non c'è una banda
è tutto..tutto registrato
No hay banda...eppure
Noi sentiamo una banda

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TesPatton

Reg.: 09 Giu 2004
Messaggi: 7745
Da: Pn (PN)
Inviato: 11-06-2005 13:43  
quote:
In data 2005-06-10 21:21, Luke71 scrive:

Speriamo che un tornado distrugga il set il secondo giorno di riprese,provocando danni economici per 17 milioni di dollari e che questo film non si faccia mai....




Fustigherei immediatamente sulla pubblica piazza la "mente" di questo meraviglioso progetto. Se, ahimè, invece il film dovesse uscire, mi limiterò a non andarlo a vedere, sperando nelle più feroci critiche.

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riddick

Reg.: 14 Giu 2003
Messaggi: 3018
Da: san giorgio in bosco (PD)
Inviato: 11-06-2005 15:50  
poveri noi...

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Luke71

Reg.: 06 Ago 2003
Messaggi: 3997
Da: pavia (PV)
Inviato: 12-06-2005 03:58  
Di questo passo faranno un seguito o un prequel anche di che so.... IL CACCIATORE,BLADE RUNNER e che so BARRY LYNDON......
Ma dico io fatti il tuo cavolo di film e non scomodare questi personaggi,queste vere e propie icone dell'immaginario collettivo cinematografico.
_________________
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Noi sentiamo una banda

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 03-09-2006 09:51  
CARLITO’S WAY di Brian DePalma 1993 (il fantasma del Paradiso perduto)

“Sto studiando da prete,
ma non lo crede nessuno”
Carlito Brigante

“In spite of my rage,
I’m still just a rat in the cage”
Smashing Pumpkins

“It ‘s a race , race for rats,
race for rats to die...”
Placebo


Tra i migliori film di Brian De Palma, equilibrato, teso, avvincente, ben calibrato.
Sin dai tempi di Scarface, De Palma avrebbe voluto rappresentare un altro tipo di antieroe, non il cocainomane e megalomane (e anche incestuoso) Tony Montana, ma il pentito e leale Carlito Brigante, portoricano dell East Harem, che vuole avere una seconda possibilità per tirarsi fuori dal gioco ( e dall’inferno) e volare verso il Paradiso di spiagge tropicali, a noleggiare auto.
Ed una seconda possibilità verrà offerta al nostro Carlito, sfruttata bene dal suo avvocato Sean Penn (irriconoscibile con i riccioli rossi) che lo farà uscire di prigione per un cavillo legale ma il pedaggio verrà pagato più avanti. Tutto il film poggia su questo concetto basilare: Carlito vuole veramente smettere di fare il malavitoso (contrabbandiere di eroina) ma il guaio è che nessuno gli crede. Non gli crede il giudice che sentendo il suo discorso da pentito redento (molto melodrammatico ma ingenuamente sincero) al momento della scarcerazione, ha un moto di stizza e di rabbia, non gli crede il fido avvocato Sean Penn che vuole sfruttare le sue conoscenze e il codice d’onore di Carlito per dei giochi torbidi con la Mafia e gli ride malamente in faccia appena sente i buoni propositi dell’amico di mettere la testa a posto, non gli crede la eterna fidanzata Gail che nei primi incontri, sorride amaramente alle frasi di catarsi interiore, scottata dalla precedente esperienza. La stupenda tensione drammatica non risiede nel sapere se Carlito è ferito a morte oppure sopravvive, o chi è il traditore (dovunque si giri, ci sono individui poco chiari e doppio giocosti come in tutti i film di DePalma) qui la grandezza di quest’opera è proprio nella distanza tra le intenzioni soggettive di Carlito e l’oggettività di un mondo troppo cinico e disilluso per credergli.
Questo contrasto tra soggettiva e oggettiva è espresso in maniera magistrale da DePalma nella sequenza che apre e chiude il film, quella del ferimento di Carlito. Dopo i colpi di pistola che stendono a terra il nostro antieroe, parte una stupenda soggettiva (il punto di vista di chi è trasportato in barella) prima sul viso di un poliziotto, poi sulle luci al neon della stazione, poi su una flebo, poi sull’atteggiamento disperato (le mani portate sul viso) della povera Gail. Questi passaggi vengono eseguiti con rotazioni magistrali di 90° della camera da presa fino a che all’ennesima rotazione (un vero capovolgimento) il punto di vista diventa quello del narratore che osserva il corpo sanguinante di Carlito. Come se questa vicenda di un singolo si dilatasse e diventasse modello universale (e oggettivo) di disadattamento ed emarginazione da una realtà assurda e mediocre, violenta e disperata.

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 03-09-2006 09:52  
Carlito ha la lucidità di riconoscere che per quanto lui fugga da questa merda, la merda tende a seguirlo e a spiaccicarsi addosso.
Sintomatica è la sequenza del biliardo dove Carlito si trova coinvolto suo malgrado (guardate lo sfondo di mattoni rosso sangue alle spalle di Carlito, sembra proprio un presagio) e lui che alla fine butta la pistola tra i rifiuti. Altro tema ben sviluppato è quello del rapporto di Carlito con Gail, bravissima ballerina costretta ripiegare in spettacoli di streaptease per la sopravvivenza (anche il suo sogno sembra svanire tra le stroboscopiche luci dei locali notturni e sulle note della Disco Inferno anni 70). Il loro legame, così viscerale, così contraddittorio, mi ha ricordato quello del gangster Noodles De Niro per la ballerina Jennifer Connelly (anche lei spiata in maniera vojeuristica). Voyeurismo che viene accentuato quando Carlito dallo spiraglio della porta vede Gail spogliarsi (stavolta lo spettacolo è tutto per lui) e non può fare a meno di sfondare la porta e tuffarsi nella nuova vita a due. Altro tema onnipresente nel cinema di De Palma è il tradimento: qui la serie di pugnalate alle spalle è impressionante: prima Viggo Mortensen in carrozzella, poi lo stesso avvocato David, poi Pachanca, infine il ritratto di Carlito da giovane ovvero Benny Blanco. Insomma il giro di soldi del mercato della cocaina autorizza un tutti contro tutti che è l’opposto del Paradise Island delle Bahamas sognato dal nostro Carlito, l’ultimo dei moicani portoricani.
Altro personaggio ben delineato è il delirante paranoico e cocainomane David (un Sean Penn truccato così bene da essere irriconoscibile) che nella sua caduta sconsiderata e impotente, nella megalomania di considerarsi intoccabile e al di sopra della legge (perché è lui la legge), trascina nell’inferno Carlito prendendolo per il bavero del suo codice d’onore. La fuga finale è la corsa del topo: Carlito ha provato a distruggere la sua vecchia immagine (e quel pugno violentissimo allo specchio è una delle più belle metafore di De Palma) ma il suo ritratto da giovane è li da sempre, lo aspetta al capolinea. Avresti dovuto annientarlo prima Carlito, avresti dovuto fare tabula rasa, non lasciare feriti, chiudere soprattutto con lo stupido orgoglio e il senso dell’onore. Invece è la tua vecchia immagine ad annientarti e a renderti fantasma di un Paradiso perduto.
Film quasi perfetto, sconsolato forse, in certi punti disperato ma se guardate bene l’animazione della pubblicità del Paradise Island, se avete la bontà di aspettare fino alla fine, non avrete difficoltà ad identificare una bravissima ballerina e il suo piccolo Carlito.
Citato a piene mani da tanti altri autori ne cito due per tutti: Terry Gillian in Twelve Monkeys e Martin Scorsese in Casinò.
Al Pacino spaventoso e ancora meglio che in Scarface.


“Mi dispiace amore
ho fatto quello che potevo
un ultimo giro di bevute…
Dove andiamo per colazione, amore
Non troppo lontano
Che nottata amore
Che nottata
…sono stanco….”

La recensione di Carlito's Way è reperibile
QUI: http://www.cinemaplus.it/leggi-fuoricamposottoriga.asp?id=51

[ Questo messaggio è stato modificato da: Schizobis il 26-09-2006 alle 08:43 ]

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 03-09-2006 18:54  
Un film bellissimo, cos'altro dire?
Il passato che ti ritrascina giù per quanto te lo voglia lasciare alle spalle, quando l'amicizia invece di salvarti ti porta alla rovina...insieme a Tabù di Murnau (scusate l'arditezza del paragone) è uno dei film più romantici e disperati che abbia mai visto.

Al Pacino si conferma ancora una volta un Dio.

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 04-09-2006 14:43  
Sono d'accordo

_________________
True love waits...

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