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Friendship & the City |
Janet13
ex "vinegar"
Reg.: 23 Ott 2005
Messaggi: 15804
Da: Cagliari (CA)
|  Inviato: 11-08-2008 20:33 |
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Ho pensato a questo titolo dopo essermi resa conto del fatto che mi facevo domande stile Carrie Bradshaw, alcune senza risposta, altre retoriche, relativamente all'amicizia e alla percezione di questa che soprattutto le persone a cui tengo hanno (sempre contorta io, eh).
Tra i cari amici che ho, 6 son quelli che io ho sempre considerato i "migliori" e soprattutto ora mi rendo conto che la ragione principale per cui ho così tanta adorazione nei loro confronti è il passato assieme.
Ho qualsiasi tipo di ricordo con loro, son stata sia spalla che disperata in cerca di aiuto e quando avevo necessità ci son sempre stati.
Ora accade che, soprattutto con i 3 maschietti, ci si sia allontanati, non per litigi o screzi ma per rincoglionimento di 2 dei 3 (sul serio, non è neanche detto con cattiveria, uno è così da diverso tempo e ormai lo prendo in giro sorridendoci su, l'altro invece ha preso una sua strada irrazionale, lasciando da parte i suoi vecchi amici e pensando probabilmente di poterli dare per scontati) e per il fidanzamento del terzo che sparisce lasciando qualche briciolina dietro che difficilmente, dato il mio orgoglio, vado a raccogliere.
Ed ecco le domande Carrie Bradshawiane.
In base a cosa è normale considerare un amico il "migliore" (sempre che per voi esista questa concezione, io ci credo)? E' giusto aggrapparsi ai ricordi per valutare le amicizie? Quali sono i metri per valutare se qualcuno è amico? E' giusto, trattando argomenti simili, usare il termine "metro"?
A volte mi chiedo se fidarmi di queste persone dato che in passato ho sempre potuto contare su di loro o se, cambiando il rapporto, non sia più possibile farlo.
E' meglio avere il culo gelato o un gelato in culo?
Probabilmente tra qualche ora, dopo aver pubblicato il topic, lo posterò in AI (artificial intelligence) odiandomi e vergognandomi come un caimano (scherzo riguardo allo spostamento ma non alla vergogna, quella per ovvie ragioni ci sta tutta).
Per ora voglio vedere quanti risponderanno alle domande marzulliane che ho posto.
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"Mi scusi ma... non m'ha già visto in qualche posto?"
"Ricordo il nome ma non la faccia" |
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liliangish
Reg.: 23 Giu 2002
Messaggi: 10879
Da: Matera (MT)
| | Inviato: 11-08-2008 21:41 |
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per la mia esperienza, più si cresce e più si diventa paraculi.
riguardo agli uomini, più sono flippati per la tipa con cui stanno e più si dimenticano degli amici (soprattutto gli amici femmine).
anzi, direi che per gli uomini la qualità dell'amicizia è inversamente proporzionale alla qualità della storia che stanno vivendo.
si dice che gli amici li riconosci nel momento del bisogno... tutto sbagliato. gli amici li riconosci quando stanno bene e non avrebbero nessun bisogno di te, e magari ti cercano lo stesso.
e a pensarci bene, anche per le donne.
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...You could be the next.
[ Questo messaggio è stato modificato da: liliangish il 11-08-2008 alle 21:42 ] |
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Janet13
ex "vinegar"
Reg.: 23 Ott 2005
Messaggi: 15804
Da: Cagliari (CA)
| | Inviato: 11-08-2008 21:58 |
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E' vero che gli amici non ti dovrebbero abbandonare quando son allegri e spensierati...
Però non ho bisogno di un rapporto molto ossessivo, sento le mie più care amiche molto poco, abbiamo trovato un ottimo equilibrio e non ho problemi. Il problema nasce quando comunque iniziano a venirmi dubbi sull'affetto che gli altri possono provare nei miei confronti...
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Fakuser
Reg.: 04 Feb 2005
Messaggi: 2656
Da: Milano (MI)
| | Inviato: 11-08-2008 22:39 |
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| Io e te Janet siamo piu simili d quanto credessi in questo,solo che io di Amicizie ne ho 2 ed entrambe pazzescamente sui generis per essere normali,qnd figurati qnt pare mi faccio... |
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mulaky
Reg.: 09 Lug 2002
Messaggi: 32104
Da: Catania (CT)
| | Inviato: 11-08-2008 23:26 |
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diciamo che sono d'accordo con lilian per quanto riguarda i maschi (il famoso detto "tira più un pelo...")
ci aggiungerei le femmine che in genere quando si fidanzano mandano a cagare l'amica se c'è il fidanzato nei paraggi e se non ci sono problemi nella coppia (nel caso opposto, invece, corrono subito dall'amica)
crescendo inevitabilmente qualcosa cambia, tant'è che le amicizie sincere/decenti dai 18anni in su (ma in realtà anche qualche anno prima) sono proprio rare, almeno per quello che ho visto con i miei occhi.
probabilmente è più facile avere un'amicizia sincera/no paraculo con chi è sulla stessa lunghezza d'onda, con chi si ha più affinità mentale, con chi somiglia più a noi... ma non ne sono nemmeno sicura.
rispondendo alle tue domande:
- il "migliore" è colui che capisce cosa hai senza bisogno di raccontare, è l'amico che "c'è", questo almeno nella mia visione delle cose. in effetti, conosco una persona che considera migliore amica una ragazza con cui è cresciuta fino ad una certa età ma che non conosce moltissimi e importantissimi aspetti della sua vita perché quella persona non li ha raccontati a lei (ma ad altri sì) un po' per vergogna e un po' per paura un eventuale giudizio.
io sono assolutamente contraria, il migliore amico dovrebbe essere qualcuno di speciale in un certo senso, che ti dovrebbe conoscere meglio degli altri e non meno.
- i ricordi sono del passato, riprenderli è sempre un danno e peggiora le cose perché si fa il confronto "ma prima eri così e ora sei cosà". se si chiama "passato" c'è un motivo...
- il metro di giudizio ormai è vario. mi sono accorta che amico è considerato anche il vicino di casa con cui scambi solo un saluto veloce e a metà "buongior...".
personalmente ho abbandonato la visione "romantica" dell'amica/o perché la vita è ben diversa, si cresce e si diventa inevitabilmente stronzi, si tollera e si perdona decisamente meno. ho abbandonato anche la fase "me ne fotto di tutti" perché se il lasciarsi scivolare tutto ti preserva da cocenti delusioni, è anche vero che non ti fa vivere bene le emozioni piacevoli.
al momento sono a metà tra queste due visioni: sembrerebbe un buon compromesso, ma è troppo presto per tirare le somme
sta a te valutare, puoi tentare di chiarire se c'è da chiarire, voltare pagine, lasciarti scivolare tutto o sperare. pensaci su, insomma
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What you fear in the night in the day comes to call anyway
Well darling if the shit came out then, I suppose that the shit went in
(A.D.) |
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Deeproad
Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
| | Inviato: 11-08-2008 23:34 |
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quote:
In data 2008-08-11 23:26, mulaky scrive:
io sono assolutamente contraria, il migliore amico dovrebbe essere qualcuno di speciale in un certo senso, che ti dovrebbe conoscere meglio degli altri e non meno.
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Ma magari non è detto che conoscere meglio equivalga a conoscere più cose. Ci saranno sempre vicende della tua vita che ti sentirai di raccontare ad alcuni piuttosto che ad altri, indipendentemente da chi consideri migliore.
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Fakuser
Reg.: 04 Feb 2005
Messaggi: 2656
Da: Milano (MI)
| | Inviato: 12-08-2008 00:07 |
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Concordo in parte con dip ma e anche vero quello che dice mulaky..per il resto il mio contributo a questa discussione puo essere pari a quello di un eunuco in un porno film.
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Silencio... |
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mulaky
Reg.: 09 Lug 2002
Messaggi: 32104
Da: Catania (CT)
| | Inviato: 12-08-2008 09:50 |
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quote:
In data 2008-08-11 23:34, Deeproad scrive:
quote:
In data 2008-08-11 23:26, mulaky scrive:
io sono assolutamente contraria, il migliore amico dovrebbe essere qualcuno di speciale in un certo senso, che ti dovrebbe conoscere meglio degli altri e non meno.
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Ma magari non è detto che conoscere meglio equivalga a conoscere più cose. Ci saranno sempre vicende della tua vita che ti sentirai di raccontare ad alcuni piuttosto che ad altri, indipendentemente da chi consideri migliore.
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sì questo lo posso capire, ma se pensi che quel migliore amico ti possa giudicare o non approvare o cose così, mi sa tanto che non è "migliore". boh, io la vedo così perché il migliore amico dovrebbe essere almeno un gradino più in alto rispetto ad altri, che si distingue per qualcosa (ti capisce di più, è presente, ecc.) altrimenti non c'è differenza.
nel momento in cui io penso "non dico nulla a XXX perché so che sputerà sentenze" è evidente che quel tale non è il "migliore".
intendiamoci, posso non dire nulla perché non mi sento di condividere e su questo sono d'accordo (l'ho fatto anche io), ma pensare di non dire nulla perché il fantomatico miglior amico può giudicare come il primo tal dei tali che passa, beh... secondo me è indice che quella non è una vera amicizia e che ci si è aggrappati ad un ricordo che è ben lontano dalla realtà.
non dico che il migliore amico debba sempre essere accondiscendente perché proprio lui dovrebbe darti un parere più onesto rispetto agli altri. è proprio il pensiero "migliore amico=giudica=nn gli dico un cazzo" che è proprio lontano mille miglia dalla mia visione (romantica) della migliore amicizia
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Gli amici vanno e vengono, i nemici si accumulano.
Filosofia di Steele
Ognuno deve credere in qualcosa: io credo che mi berrò un altro bicchierino.
[ Questo messaggio è stato modificato da: mulaky il 12-08-2008 alle 09:54 ] |
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Deeproad
Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
| | Inviato: 12-08-2008 13:41 |
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Ma sai, a volte il migliore amico diventa alla stregua di un parente. Io ne avevo uno da quando son venuto ad abitare dove sto ora (dall'età di 4 anni, fino al liceo). Siamo cresciuti insieme ed è sempre stato così. Cioè, era diventato scontato che lo fossimo, visto che condividevamo un po' di tutto, confidenze, ironia... qualsiasi cosa. Ma proprio perché ci conoscevamo così bene, eravamo consapevoli anche dei nostri rispettivi difetti e ci regolavamo di conseguenza. Poi in tanti anni è capitato che conoscessi anche persone con cui, lì per lì, mi trovavo meglio. Ma al di là di tutto, se in quel periodo qualcuno mi avesse chiesto chi fosse il mio migliore amico, non ci avrei pensato due volte a fare il suo nome. Non so se capisci che intendo.
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Jerry88
Reg.: 12 Mar 2007
Messaggi: 2130
Da: L'Aquila (AQ)
| | Inviato: 12-08-2008 19:52 |
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quote:
In data 2008-08-11 20:33, Janet13 scrive:
In base a cosa è normale considerare un amico il "migliore" (sempre che per voi esista questa concezione, io ci credo)? E' giusto aggrapparsi ai ricordi per valutare le amicizie? Quali sono i metri per valutare se qualcuno è amico? E' giusto, trattando argomenti simili, usare il termine "metro"?
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mah, guardare il passato di uno è come annusargli le parti basse. Per me l'amico migliore è quello in cui trovo inaspettatamente, quasi a sorpresa tutto ciò che cerco. Poi un amico non è per forza uno con cui usciamo insieme ad altri per ubriacarci come dementi, ma qualsiasi persona con cui possiamo aver a che fare spesso, per qualsiasi questione importante
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Questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavag |
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mulaky
Reg.: 09 Lug 2002
Messaggi: 32104
Da: Catania (CT)
| | Inviato: 12-08-2008 20:10 |
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quote:
In data 2008-08-12 13:41, Deeproad scrive:
Ma sai, a volte il migliore amico diventa alla stregua di un parente. Io ne avevo uno da quando son venuto ad abitare dove sto ora (dall'età di 4 anni, fino al liceo). Siamo cresciuti insieme ed è sempre stato così. Cioè, era diventato scontato che lo fossimo, visto che condividevamo un po' di tutto, confidenze, ironia... qualsiasi cosa. Ma proprio perché ci conoscevamo così bene, eravamo consapevoli anche dei nostri rispettivi difetti e ci regolavamo di conseguenza. Poi in tanti anni è capitato che conoscessi anche persone con cui, lì per lì, mi trovavo meglio. Ma al di là di tutto, se in quel periodo qualcuno mi avesse chiesto chi fosse il mio migliore amico, non ci avrei pensato due volte a fare il suo nome. Non so se capisci che intendo.
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sì ho capito, però non so, non rientra nella mia visione. non dico che il migliore amico sia perfetto, assolutamente, però trovo sia un limite troppo grande per me.
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(A.D.) |
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Deeproad
Reg.: 08 Lug 2002
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Da: Capocity (CA)
| | Inviato: 12-08-2008 20:21 |
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Deeproad
Reg.: 08 Lug 2002
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Da: Capocity (CA)
| | Inviato: 12-08-2008 20:25 |
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quote:
In data 2008-08-12 20:10, mulaky scrive:
sì ho capito, però non so, non rientra nella mia visione. non dico che il migliore amico sia perfetto, assolutamente, però trovo sia un limite troppo grande per me.
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Ma infatti è tutto molto soggettivo. Lui stesso aveva un'idea dell'amicizia che spesso andava oltre il mio senso della privacy. Epperò si fotte, non esiste affetto che mi faccia fare quel che realmente non mi va di fare. Io ad esempio sono del parere che una vera amicizia debba essere in primo luogo rispettosa delle esigenze altrui. Poi non so, sarò strano io.
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Jerry88
Reg.: 12 Mar 2007
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Da: L'Aquila (AQ)
| | Inviato: 12-08-2008 20:35 |
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quote:
In data 2008-08-12 20:21, Deeproad scrive:
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In data 2008-08-12 19:52, Jerry88 scrive:
Poi un amico non è per forza uno con cui usciamo insieme ad altri per ubriacarci come dementi, ma qualsiasi persona con cui possiamo aver a che fare spesso, per qualsiasi questione importante
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L'importante comunque è uscire a ubriacarsi come dementi almeno una volta a settimana.
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io ogni sera dormo per svegliarmi alle 2:30 precise ogni notte e correre senza meta come un demente, però non bevo mai. Può andare bene lo stesso o sono bocciato?
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Deeproad
Reg.: 08 Lug 2002
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Da: Capocity (CA)
| | Inviato: 12-08-2008 20:42 |
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