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Il sogno di Denise... |
denisuccia
Reg.: 14 Apr 2002 Messaggi: 16972 Da: sanremo (IM)
| Inviato: 13-09-2002 17:11 |
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Aprii gli occhi...
Era notte, era buio, faceva freddo.
Sentivo il gelo che mi entrava dai polsini del cappotto così misi le mani in tasca e abbassai il volto in modo che la sciarpa mi riscaldasse il naso infreddolito.
Mi guardai intorno e mi accorsi di essere al centro di un incrocio, in una città sconosciuta. Non riuscivo a muovermi, non capivo. Non capivo come fossi arrivata in quel posto, non capivo in quale città mi trovassi. Stavo sprofondando nei miei pensieri e nel silenzio della notte quando sentii delle campane suonare. Mi girai e l'angolo della strada a nord mi svelò una chiesa, una bellissima chiesa gotica che rintoccava la mezzanotte. Mi resi conto che non potevo rimanere in eterno ferma a quell'incrocio e iniziai a camminare. Non scelsi io la strada da fare, semplicemente mi addentrai in quella davanti a me. Il buio era dominante ma alcune insegne ancora accese e luci dentro a locali illuminavano la strada. Camminai per un pò, ancora frastornata e incuriosita. Dov'ero? Come ero arrivata in quel posto? Che città era? Camminando il freddo entrava più velocemente ma non potevo fermarmi, dovevo capire, dovevo ricordare, in qualche modo, quello che stavo facendo prima di aprire gli occhi.
Mi fermai di colpo, infreddolita, assente. Un gatto si era avvicinato. Era lì, davanti a me, fermo, quasi imbalsamato, con i suoi occhi lucenti. Mi fermai ad osservarlo. Non sò per quanto tempo rimasi lì ferma. Quasi non sentivo più il freddo. Il rumore del mio respiro era l'unico che riuscivo a sentire. Richiusi gli occhi. Forse poco dopo, riaprendoli, mi sarebbe stato tutto più chiaro. C'era uno strano odore nell'aria...
Aprii gli occhi di scatto, il gatto aveva miagolato e solo allora mi accorsi che aveva iniziato a piovere, e l'odore che sentivo era quello dell'asfalto bagnata. Contrariamente a quanto avrei fatto normalmente rimasi ferma. Sotto la pioggia. Girai solo la testa alla mia sinistra. Una vetrata, una luce accesa.
La pioggia continuava a scendere e l'unica cosa che sapevo fare era guardare quel vetro. Si intravide una persona, un ragazzo. Faceva pulizia.
Era alto, vestito di nero e non faceva caso a me, forse non mi aveva vista. Prima spostò le sedie, poi andò dietro al bancone e da fuori si sentivano in lontananza i rumori delle tazze e dei bicchieri che accuratamente metteva in ordine. Decisi di entrare.
Quando aprii la porta una vampata di calore e di caffè mi abbracciarono. Mi mancò quasi il respiro. Chiusi la porta e rimasi ferma ad aspettare. Ad aspettare cosa? Bagnata e in silenzio rimasi in piedi a guardarlo.
Si girò e mi vide. Non fu sorpreso, quasi mi stesse aspettando. Il suo sguardo era caldo e rassicurante. Il suo sorriso, appena accennato, era familiare, dolce. Venne verso di me e mi guardò a lungo. Tutto rigorosamente in silenzio. Riuscii a sentire il suo profumo, non un profumo comprato chissà in quale posto, ma il suo profumo, quello della sua pelle. Spostai la sciarpa dal mio volto e respirai profondamente. Non mi sentivo più confusa e assente, mi sentivo protetta.
Qualcosa ci fece girare. Era il gatto. Ancora là fuori, ancora con gli occhi lucenti puntati su di me, su di noi, ora.
Lui si allontanò da me e ritornò in me il senso di angoscia e di confusione. Per poco.
Si girò a guardarmi e nello stesso istante spense la luce.
Tornò vicino a me, nella penombra, appoggiò solo la mano sinistra sulla mia schiena e con quella destra prese la mia mano sinistra.
Iniziò a muoversi, a dondolare. Guardando fuori.
Ero in una città sconosciuta, al buio, in un locale, a ballare le note silenziose e malinconiche della pioggia con quel ragazzo del quale, forse, non conoscevo neppure il nome... e mi sentivo a casa.
Chiusi gli occhi e li riaprii.
Faceva caldo, la luce della finestra mi dava fastidio. Spensi la sveglia e mi alzai dal letto nella quotidianità di una città conosciuta, la mia, del caldo di fine estate e del rumore assordante della vita.
Mi sentii estranea a tutto...
Questo è il breve racconto di un mio sogno. L'ho scritto male, e mi scuso, ho semplicemente raccontato, frettolosamente, ciò che è accaduto, mi sembrava una scena possibile di un film... cosa ne pensate?
_________________
A voi,esseri silenziosi della notte che mi prendeste per mano nel buio,lampade della luce immortale,fratelli segreti,a voi dico: non c'è grazie che basti,nulla contiene il sole sulle bandiere della primavera invincibile,come le vostre tacite dignità
[ Questo messaggio è stato modificato da: denisuccia il 30-01-2004 alle 10:43 ] |
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seanma
Reg.: 07 Nov 2001 Messaggi: 8105 Da: jjjjjjjj (MI)
| Inviato: 13-09-2002 17:17 |
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quote: In data 2002-09-13 17:11, denisuccia scrive:
Aprii gli occhi...
Era notte, era buio, faceva freddo.
Sentivo il gelo che mi entrava dai polsini del cappotto così misi le mani in tasca e abbassai il volto in modo che la sciarpa mi riscaldasse il naso infreddolito.
Mi guardai intorno e mi accordi di essere al centro di un incrocio, in una città sconosciuta. Non riuscivo a muovermi, non capivo. Non capivo come fossi arrivata in quel posto, non capivo in quale città mi trovassi. Stavo sprofondando nei miei pensieri e nel silenzio della notte quando sentii delle campane suonare. Mi girai e l'angolo della strada a nord mi svelò una chiesa, una bellissima chiesa gotica che rintoccava la mezzanotte. Mi resi conto che non potevo rimanere in eterno ferma a quell'incrocio e iniziai a camminare. Non scelsi io la strada da fare, semplicemente addentrai in quella davanti a me. Il buio era dominante ma alcune isegne ancora accese e luci dentro a locali illuminavano la strada. Camminai per un pò, ancora frastornata e incuriosita. Dov'ero? Come ero arrivata in quel posto? Che città era? Camminando il freddo entrava più velocemente ma non potevo fermarmi, dovevo capire, dovevo ricordare, in qualche modo, quello che stavo facendo prima di aprire gli occhi.
Mi fermai di colpo, infreddolita, assente. Un gatto si era avvicinato. Era lì, davanti a me, fermo, quasi imbalsamato, con i suoi occhi lucenti. Mi fermai ad osservarlo. Non sò per quanto tempo rimasi lì ferma. Quasi non sentivo più il freddo. Il rumore del mio respiro era l'unico che riuscivo a sentire. Richiusi gli occhi. Forse poco dopo, riaprendoli, mi sarebbe stato tutto più chiaro. C'era uno strano odore nell'aria...
Aprii gli occhi di scatto, il gatto aveva miagolato e solo allora mi accorsi che aveva iniziato a piovere, e l'odore che sentivo era quello dell'asfalto bagnata. Contrariamente a quanto avrei fatto normalmente rimasi ferma. Sotto la pioggia. Girai solo la testa alla mia sinistra. Una vetrata, una luce accesa.
La pioggia continuava a scendere e l'unica cosa che sapevo fare era guardare quel vetro. Si intravide una persona, un ragazzo. Faceva pulizia.
Era alto, vestito di nero e non faceva caso a me, forse non mi aveva vista. Prima spostò le sedie, poi andò dietro al bancone e da fuori si sentivano in lontananza i rumori delle tazze e dei bicchieri che accuratamente metteva in ordine. Decisi di entrare.
Quando aprii la porta una vampata di calore e di caffè mi abbracciarono. Mi mancò quasi il respiro. Chiusi la porta e rimasi ferma ad aspettare. Ad aspettare cosa? Bagnata e in silenzio rimasi in piedi a guardarlo.
Si girò e mi vide. Non fu sorpreso, quasi mi stesse aspettando. Il suo sguardo era caldo e rassicurante. Il suo sorriso, appena accennato, era familiare, dolce. Venne verso di me e mi guardò a lungo. Tutto rigorosamente in silenzio. Riuscii a sentire il suo profumo, non un profumo comprato chissà in quale posto, ma il suo profumo, quello della sua pelle. Spostai la sciarpa dal mio volto e respirai profondamente. Non mi sentivo più confusa e assente, mi sentivo protetta.
Qualcosa ci fece girare. Era il gatto. Ancora là fuori, ancora con gli occhi lucenti puntati su di me, su di noi, ora.
Lui si allontanò da me e ritornò in me il senso di angoscia e di confusione. Per poco.
Si girò a guardarmi e nello stesso istante spense la luce.
Tornò vicino a me, nella penombra, appoggiò solo la mano sinistra sulla mia schiena e con quella destra prese la mia mano sinistra.
Iniziò a muoversi, a dondolare. Guardando fuori.
Ero in una città sconosciuta, al buio, in un locale, a ballare le note silenziose e malinconiche della pioggia con quel ragazzo del quale, forse, non conoscevo neppure il nome... e mi sentivo a casa.
Chiusi gli occhi e li riaprii.
Faceva caldo, la luce della finestra mi dava fastidio. Spensi la sveglia e mi alzai dal letto nella quotidianità di una città conosciuta, la mia, del caldo di fine estate e del rumore assordante della vita.
Mi sentii estranea a tutto...
Questo è il breve racconto di un mio sogno. L'ho scritto male, e mi scuso, ho semplicemente raccontato, frettolosamente, ciò che è accaduto, mi sembrava una scena possibile di un film... cosa ne pensate?
| eccome!dicevo tra me e me:"ma s'è inventata tutto?"
nn è scritto male x niente!
_________________ sono un bugiardo e un ipocrita |
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OneDas
Reg.: 24 Ott 2001 Messaggi: 4394 Da: Roma (RM)
| Inviato: 13-09-2002 17:24 |
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E' scritto molto bene x essere stato elaborato frettolosamente.
Attira.
_________________ tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore ? |
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denisuccia
Reg.: 14 Apr 2002 Messaggi: 16972 Da: sanremo (IM)
| Inviato: 13-09-2002 17:43 |
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Ho fatto qualche erroruccio e solo rileggendo me ne sono accorta...alcuni erano di battitura, uno di grammatica...
Scussssssate!
_________________ L'improvviso rossore sulle guance di Thérèse, identificato immediatamente come il segno dell'Amore, quando io avevo sperato in una innocente tubercolosi. |
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mallory
Reg.: 18 Feb 2002 Messaggi: 6334 Da: Genova (GE)
| Inviato: 13-09-2002 19:32 |
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Satine
Reg.: 12 Lug 2002 Messaggi: 822 Da: Paris (es)
| Inviato: 13-09-2002 20:10 |
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Bello. Un po strano ma tutte le cose belle sono un po strane....
_________________ "...but love is not a victory march... it's a cold and it's a broken hallelujah..."
*Satine* |
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denisuccia
Reg.: 14 Apr 2002 Messaggi: 16972 Da: sanremo (IM)
| Inviato: 13-09-2002 20:14 |
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Beh io sogni normali non ne ho mai fatti... non sò te!
_________________ L'improvviso rossore sulle guance di Thérèse, identificato immediatamente come il segno dell'Amore, quando io avevo sperato in una innocente tubercolosi. |
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Zanfo3
Reg.: 21 Ago 2002 Messaggi: 555 Da: Bertinoro (FO)
| Inviato: 13-09-2002 20:34 |
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affascinante ti fa venire voglia di andare a letto e dormire per farne uno uguale
_________________ "Ho visto cose che voi umani non potresti immaginare.Navi da combattimento in fiamme a largo dei bastione di Orione e ho visto raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser" BLADE RUNNER |
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denisuccia
Reg.: 14 Apr 2002 Messaggi: 16972 Da: sanremo (IM)
| Inviato: 13-09-2002 21:47 |
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quote: In data 2002-09-13 20:34, Zanfo3 scrive:
affascinante ti fa venire voglia di andare a letto e dormire per farne uno uguale
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La cosa bella era la realtà del sogno...
gli odori... si sentivano quasi davvero...
e la persona del sogno mi ha riferito dopo, compie davvero alcune azioni da me descritte senza saperlo...
_________________ L'improvviso rossore sulle guance di Thérèse, identificato immediatamente come il segno dell'Amore, quando io avevo sperato in una innocente tubercolosi. |
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Leonardo
Reg.: 26 Mar 2002 Messaggi: 2398 Da: Capri (NA)
| Inviato: 14-09-2002 16:36 |
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ma ero io quel ragazzo ?????
Denis, sei un'artista. non smettere mai |
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denisuccia
Reg.: 14 Apr 2002 Messaggi: 16972 Da: sanremo (IM)
| Inviato: 14-09-2002 16:39 |
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quote: In data 2002-09-14 16:36, Leonardo scrive:
ma ero io quel ragazzo ?????
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No... ma...
_________________ L'improvviso rossore sulle guance di Thérèse, identificato immediatamente come il segno dell'Amore, quando io avevo sperato in una innocente tubercolosi. |
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Leonardo
Reg.: 26 Mar 2002 Messaggi: 2398 Da: Capri (NA)
| Inviato: 14-09-2002 16:42 |
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ma...........cosa???????????? |
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denisuccia
Reg.: 14 Apr 2002 Messaggi: 16972 Da: sanremo (IM)
| Inviato: 14-09-2002 16:43 |
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ma... curioso!!!
_________________ L'improvviso rossore sulle guance di Thérèse, identificato immediatamente come il segno dell'Amore, quando io avevo sperato in una innocente tubercolosi. |
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Satine
Reg.: 12 Lug 2002 Messaggi: 822 Da: Paris (es)
| Inviato: 14-09-2002 18:12 |
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Accidenti, mi avrai attaccato il "morbo del sogno"?
Stanotte ne ho fatto uno di quelli che....
brrr... che angoscia e che fascino allo stesso tempo....
_________________ "...but love is not a victory march... it's a cold and it's a broken hallelujah..."
*Satine* |
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Leonardo
Reg.: 26 Mar 2002 Messaggi: 2398 Da: Capri (NA)
| Inviato: 15-09-2002 01:03 |
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ma.......ok sto zitto! |
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