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FilmUP Forum Index > Under_Score > Off Topic > Versi in libertà,tutto è permesso!   
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Autore Versi in libertà,tutto è permesso!
remedios

Reg.: 07 Gen 2005
Messaggi: 2967
Da: catania (CT)
Inviato: 22-01-2006 20:12  
...onoriamo i nostri poeti:




Anche la notte ti somiglia,
la notte remota che piange
muta, dentro il cuore profondo,
e le stelle passano stanche.
Una guancia tocca una guancia;
è un brivido freddo, qualcuno
si dibatte e t'implora, solo,
sperduto in te, nella tua febbre.

La notte soffre e anela l'alba,
povero cuore che sussulti.
O viso chiuso, buia angoscia,
febbre che rattristi le stelle,
c'è chi come te attende l'alba
scrutando il tuo viso in silenzio.
Sei distesa sotto la notte
come un chiuso orizzonte morto.
Povero cuore che sussulti,
un giorno lontano eri l'alba.

Cesare Pavese

_________________
Tra poco arrossa il cielo della sera sospeso tra azzurri spazi gelidi e lande desolate
Quietami i pensieri e le mani e in questa veglia pacificami il cuore

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liliangish

Reg.: 23 Giu 2002
Messaggi: 10879
Da: Matera (MT)
Inviato: 22-01-2006 20:33  
giusto, onoriamo i nostri.
questa è una delle preferite da mia madre...

Consolazione

Non pianger più. Torna il diletto figlio
a la tua casa. È stanco di mentire.
Vieni, usciamo. Tempo è di rifiorire.
Troppo sei bianca: il volto è quasi un giglio.

Vieni; usciamo. Il giardino abbandonato
serba ancóra per noi qualche sentiero.
Ti dirò come sia dolce il mistero
che vela certe cose del passato.

Ancóra qualche rosa è ne' rosai,
ancóra qualche timida erba odora.
Ne l'abbandono il caro luogo ancóra
sorriderà, se tu sorriderai.

Ti dirò come sia dolce il sorriso
di certe cose che l'oblìo afflisse.
Che proveresti tu se ti fiorisse
la terra sotto i piedi, all'improvviso?

Tanto accadrà, ben che non sia d'aprile.
Usciamo. Non coprirti il capo. È un lento
sol di settembre, e ancor non vedo argento
su 'l tuo capo, e la riga è ancor sottile.

Perché ti neghi con lo sguardo stanco?
La madre fa quel che il buon figlio vuole.
Bisogna che tu prenda un po' di sole,
un po' di sole su quel viso bianco.

Bisogna che tu sia forte; bisogna
che tu non pensi a le cattive cose...
Se noi andiamo verso quelle rose,
io parlo piano, l'anima tua sogna.

Sogna, sogna, mia cara anima! Tutto,
tutto sarà come al tempo lontano.
Io metterò ne la tua pura mano
tutto il mio cuore. Nulla è ancor distrutto.

Sogna, sogna! Io vivrò de la tua vita.
In una vita semplice e profonda
io rivivrò. La lieve ostia che monda
io la riceverò da le tue dita.

Sogna, ché il tempo di sognare è giunto.
lo parlo. Di': l'anima tua m'intende?
Vedi? Ne l'aria fluttua e s'accende
quasi il fantasma d'un april defunto.

Settembre (di': l'anima tua m'ascolta?)
ha ne l'odore suo, nel suo pallore,
non so, quasi l'odore ed il pallore
di qualche primavera dissepolta.

Sogniamo, poi ch'è tempo di sognare.
Sorridiamo. E la nostra primavera,
questa. A casa, più tardi, verso sera,
vo' riaprire il cembalo e sonare.

Quanto ha dormito, il cembalo! Mancava,
allora, qualche corda; qualche corda
ancóra manca. E l'ebano ricorda
le lunghe dita ceree de l'ava.

Mentre che fra le tende scolorate
vagherà qualche odore delicato,
(m'odi tu?) qualche cosa come un fiato
debole di viole un po' passate,

sonerò qualche vecchia aria di danza,
assai vecchia, assai nobile, anche un poco
triste; e il suon sarà velato, fioco,
quasi venisse da quell'altra stanza.

Poi per te sola io vo' comporre un canto
che ti raccolga come in una cuna,
sopra un antico metro, ma con una
grazia che sia vaga e negletta alquanto.

Tutto sarà come al tempo lontano.
L'anima sarà semplice com'era;
e a te verrà, quando vorrai, leggera
come vien l'acqua al cavo de la mano.


_________________
...You could be the next.

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8ghtBall

Reg.: 04 Feb 2004
Messaggi: 6807
Da: Cesena (FO)
Inviato: 22-01-2006 20:41  
Voi pensate ad onorar i nostri che io , per ora , penso a questo

Sonetto 18
Dovrò paragonarti ad un giorno estivo?
Tu sei più amabile e temperato:
cari bocci scossi da vento eversivo
e il nolo estivo presto è consumato.
L’occhio del cielo è spesso troppo caldo
e la sua faccia sovente s’oscura,
e il Bello al Bello non è sempre saldo,
per caso o per corso della natura.
Ma la tua eterna Estate mai svanirà,
né perderai la Bellezza ch’ora hai,
né la Morte di averti si vanterà
quando in questi versi eterni crescerai.
Finché uomo respira o con occhio vedrà,
fin lì vive Poesia che vita a te dà.


_________________
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lorelai

Reg.: 23 Set 2004
Messaggi: 2054
Da: varese (VA)
Inviato: 22-01-2006 20:50  
In un momento
Sono sfiorite le rose
I petali caduti
Perché io non potevo dimenticare le rose
Le cercavamo insieme
Abbiamo trovato delle rose
Erano le sue rose erano le mie rose
Questo viaggio chiamavamo amore
Col nostro sangue e colle nostre lagrime facevamo le rose
Che brillavano un momento al sole del mattino
Le abbiamo sfiorite sotto il sole tra i rovi
Le rose che non erano le nostre rose
Le mie rose le sue rose


E così dimenticammo le rose.

In un momento-Dino Campana
_________________
Narcotic? Yes please, I'll have a sample.

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8ghtBall

Reg.: 04 Feb 2004
Messaggi: 6807
Da: Cesena (FO)
Inviato: 22-01-2006 20:54  
Abbandono il fin troppo(?) osannato Shakespeare. Non onoro l'Italia ma onorerò i vostri occhi e vostri pensieri con questa:

Dicono alcuni che amore è un bambino,
e alcuni che è un uccello,
alcuni che manda avanti il mondo,
e alcuni che è un'assurdità,
e quando ho domandato al mio vicino,
che aveva tutta l'aria di sapere,
sua moglie si è seccata e ha detto che
non era il caso, no.

Assomiglia a una coppia di pigiami,
o al salame dove non c'è da bere?
Per l'odore può ricordare i lama,
o avrà un profumo consolante?
E' pungente a toccarlo, come un pruno,
o lieve come morbido piumino?
E' tagliente o ben liscio lungo gli orli?
La verità, vi prego, sull'amore.


I manuali di storia ce ne parlano
in qualche noticina misteriosa,
ma è un argomento assai comune
a bordo delle navi da crociera;
ho trovato che vi si accenna nelle
cronache dei suicidi,
e l'ho visto persino scribacchiato
sul retro degli orari ferroviari.

Ha il latrato di un alsaziano a dieta
o il bum-bum di una banda militare?
Si può farne una buona imitazione
su una sega o uno Steinway da concerto?
Quando canta alle feste, è un finimondo?
Apprezzerà soltanto roba classica?
Smetterà se si vuole un po' di pace?
La verità, vi prego, sull'amore.
Sono andato a guardare nel bersò;
lì non c'era mai stato;
ho esplorato il Tamigi a Maidenhead,
e poi l'aria balsamica di Brighton.
Non so che cosa mi cantasse il merlo,
o che cosa il dicesse il tulipano,
ma non era nascosto nel pollaio,
e non era nemmeno sotto il letto.

Sa fare delle smorfie straordinarie?
Sull'altalena soffre di vertigini?
Passerà tutto il suo tempo alle corse,
o strimpellando corde sbrindellate?
Avrà idee personali sul denaro?
E' un buon patriota o mica tanto?
Ne racconta di allegre, anche se spinte?
La verità, vi prego, sull'amore.
Quando viene, verrà senza avvisare,
proprio mentre mi sto frugando il naso?
Busserà la mattina alla mia porta,
o là sul bus mi pesterà un piede?
Accadrà come quando cambia il tempo?
Sarà cortese o spiccio il suo saluto?
Metterà in subbuglio la mia vita tutta insieme?
La verità, vi prego, sull'amore.

La poesia è "La verità, vi prego, sull'amore" di Auden(Wystan Hugh Auden).
Vuole essere una dedica da parte mia alla persona che me la fece conoscere.Con la quale , ogni tanto , mi chiedo ancora cosa sia l'amore.

_________________
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TesPatton

Reg.: 09 Giu 2004
Messaggi: 7745
Da: Pn (PN)
Inviato: 22-01-2006 20:57  
Oh! je voudrais tant que tu te souviennes
Des jours heureux où nous étions amis
En ce temps-là la vie était plus belle,
Et le soleil plus brûlant qu'aujourd'hui
Les feuilles mortes se ramassent à la pelle
Tu vois, je n'ai pas oublié...
Les feuilles mortes se ramassent à la pelle,
Les souvenirs et les regrets aussi
Et le vent du nord les emporte
Dans la nuit froide de l'oubli.
Tu vois, je n'ai pas oublié
La chanson que tu me chantais.

C'est une chanson qui nous ressemble
Toi, tu m'aimais et je t'aimais
Et nous vivions tous deux ensemble
Toi qui m'aimais, moi qui t'aimais
Mais la vie sépare ceux qui s'aiment
Tout doucement, sans faire de bruit
Et la mer efface sur le sable
Les pas des amants désunis.

Les feuilles mortes se ramassent à la pelle,
Les souvenirs et les regrets aussi
Mais mon amour silencieux et fidèle
Sourit toujours et remercie la vie
Je t'aimais tant, tu étais si jolie,
Comment veux-tu que je t'oublie?
En ce temps-là, la vie était plus belle
Et le soleil plus brûlant qu'aujourd'hui
Tu étais ma plus douce amie
Mais je n'ai que faire des regrets
Et la chanson que tu chantais
Toujours, toujours je l'entendrai!

C'est une chanson qui nous ressemble
Toi, tu m'aimais et je t'aimais
Et nous vivions tous deux ensemble
Toi qui m'aimais, moi qui t'aimais
Mais la vie sépare ceux qui s'aiment
Tout doucement, sans faire de bruit
Et la mer efface sur le sable
Les pas des amants désunis.



Oh! Vorrei tanto che tu ti ricordassi
dei giorni felici in cui siamo stati amici
quando la vita era più bella
ed il sole più ardente di oggi.
Le foglie morte si raccolgono.
Tu vedi che non l'ho dimenticato
le foglie morte raccolgono
anche i ricordi ed i rimpianti
ed il vento del nord li porta via con sé
nella notte fredda dell'oblio.
Vedi che non ho dimenticato
la canzone che tu mi cantavi.
E' mia canzone che ci somiglia
tu mi amavi
ed io ti amavo
e vivevamo insieme
tu che mi amavi
ed io che ti amavo.
Ma la vita separa coloro che si amano
dolcemente
senza far rumore
ed il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti non più uniti.
Le foglie morte si raccolgono
i ricordi ed i rimpianti anche
ma il mio amore silenzioso e fedele
sorride sempre e ringrazia la vita.
Ti amavo talmente tanto che tu eri cosÏ felice
come vuoi che ti dimentichi
quando la vita era più bella
ed il sole più ardente di oggi.
Tu eri la mia più dolce amica
ma adesso non mi resta che il rimorso
e la canzone che tu cantavi,
sempre, sempre la canterò.
E' una canzone che ci somiglia
tu mi amavi
ed io ti amavo
e vivevamo insieme
tu che mi amavi
ed io che ti amavo.
Ma la vita separa coloro che si amano
dolcemente
senza far rumore
ed il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti non più uniti.

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mulaky

Reg.: 09 Lug 2002
Messaggi: 32104
Da: Catania (CT)
Inviato: 22-01-2006 21:12  
quote:
In data 2006-01-22 20:41, 8ghtBall scrive:
Sonetto 18
Dovrò paragonarti ad un giorno estivo?


_________________
What you fear in the night in the day comes to call anyway

Well darling if the shit came out then, I suppose that the shit went in

(A.D.)

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 22-01-2006 21:28  
questa è una di quelle poesie che per essere apprezzate deve essere assolutamente letta ad alta voce (secondo me bisogna farlo con tutte, ma questa in particolar modo). Sembra davvero il battito di un cuore, un cuore in gabbia...

BATTE BOTTE

Ne la nave
Che si scuote,
Con le navi che percuote
Di un'aurora
Sulla prora
Splende un'occhio
Incandescente:
(Il mio passo
Solitario
Beve l'ombra
Per il Quai)
Ne la luce
Uniforme
Da le navi
A la città
Solo il passo
Che a la notte
Solitario
Si percuote
Per la notte
Dalle navi
Solitario
Ripercuote:
Così vasta
Così ambigua
Per la notte
Così pura!
L'acqua (il mare
Che n'esala?)
A le rotte
Ne la notte
Batte: cieco
Per le rotte
Dentro l'occhio
Disumano
De la notte
Più lontano
Per le rotte
De la notte
Il mio passo
Batte botte.

Dino Campana

_________________
Di' un po' Eddie, hai un coniglio in tasca o sei contento di vedermi?

Il mio blog

[ Questo messaggio è stato modificato da: gatsby il 22-01-2006 alle 21:28 ]

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8ghtBall

Reg.: 04 Feb 2004
Messaggi: 6807
Da: Cesena (FO)
Inviato: 22-01-2006 21:34  
Questa Ghez non mi fa impazzire
_________________
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martha72

Reg.: 08 Ago 2005
Messaggi: 6235
Da: san lorenzo isontino (GO)
Inviato: 22-01-2006 21:51  
E per la luce giusta,
Cadendo solo un'ombra viola
Sopra il giogo meno alto,
La lontananza aperta alla misura,
Ogni mio palpito, come usa il cuore,
Ma ora l'ascolto,
T'affretta, tempo, a pormi sulle labbra
Le tue labbra ultime.

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sebastian

Reg.: 02 Ago 2002
Messaggi: 4437
Da: Palermo (PA)
Inviato: 22-01-2006 21:55  
XVII sonetto - Pablo Neruda

Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t'amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l'ombra e l'anima.

T'amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.

T'amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t'amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti

che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.


_________________
No need for anything but Music
Music's the Reason why I know Time still exists
Time still exists
Time still exists
Time still exists

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 22-01-2006 21:58  
quote:
In data 2006-01-22 20:57, TesPatton scrive:

Oh! Vorrei tanto che tu ti ricordassi



Bella Tes che metti anche tu il testo a fronte. Mica tutti conosciamo le varie forme di ostrogoto!


_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 22-01-2006 22:00  
Paul Verlaine – "Ho il furore d'amare"

Ho il furore d'amare. Il mio debole cuore è pazzo.
Non importa quando, né importa chi o dove,
che un lampo di bellezza, di virtù, di valore
splenda, subito vi si precipita, vola, si lancia,
e, nel tempo d'un abbraccio, cento volte bacia
l'essere o l'oggetto che la sua scelta insegue;
poi, quando l'illusione ha ripiegato la sua ala,
ritorna triste e solo, molto spesso, ma fedele,
e lasciando agli ingrati qualcosa di se stesso,
sangue o carne. Ma, senza più morire nel suo tedio,
presto s'imbarca per l'isola delle Chimere
e ne riporta soltanto amare lacrime
che assapora, e orribili disperazioni d'un istante,
poi s'imbarca di nuovo.
È talmente deciso e tenace
che nelle sue corse negli infiniti gli accade,
navigatore testardo, d'andar dritto alla riva
senza curarsi affatto che possa esistere
uno scoglio vicino, a infrangere lo scafo.
Anzi, fa dello scoglio un trampolino e a nuoto
a riva si dirige. Eccolo là. Il prodigio sarebbe
se non avesse fatto avidamente il giro
dal mattino alla sera e dalla sera al mattino,
e il giro e il giro ancora del promontorio.
E niente! Non alberi né erbe, né acqua da bere,
la fame, la sete, e gli occhi bruciati dal sole,
nessuna traccia umana, e non un cuore simile!
Non al suo, – mai ne avrà uno somigliante, –
ma un cuore d'uomo, un cuore vivo, palpabile,
seppure falso, seppure vile, un cuore! come, non un cuore!
Resterà in attesa, senza perdere nulla della sua forza
che la febbre sostiene e l'amore incoraggia,
che un battello mostri la cima dell'albero da queste parti,
e farà dei segnali che saranno visti:
così ragiona. E poi fidatevi!
un giorno si fermerà non visto, lo strano apostolo.
Ma che gli fa la morte, se non quella d'un altro?
Ah, i suoi morti! Ah, i suoi morti, ma è più morto di loro!
Ancora qualche fibra del suo spirito focoso
vive nella loro fossa, vi attinge una dolce tristezza;
li ama come un uccello il suo nido di muschio;
la loro memoria è il suo caro cuscino, vi dorme,
di loro sogna, li vede, ci parla e se ne va,
pieno di loro, solo per un nuovo spaventoso affare.
Ho il furore d'amare. Che farci? Ah, lasciar fare!

_________________
Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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8ghtBall

Reg.: 04 Feb 2004
Messaggi: 6807
Da: Cesena (FO)
Inviato: 22-01-2006 22:11  
e allora la più conosciuta di Baudelaire:

Pluvioso, irritato contro l'intera città, versa dalla sua urna
a grandi zaffate un freddo tenebroso sui pallidi abitanti
dei vicino camposanto,
rovesciando, sui quartieri brumosi, la morte.

Il mio gatto, alla cerca d'un giaciglio sul pavimento agita
incessantemente il suo corpo magro e rognoso; l'anima
d''un vecchio poeta erra nella grondaia con la voce triste
d'un fantasma infreddolito.

La campana che si lagna e il tizzo che fa fumo accompagnano
in falsetto la pentola raffreddata; intanto in un
mazzo di carte dall'odore nauseante,

lascito fatale d'una vecchia idropica il bel fante di cuori
e la regina di picche chiacchierano sinistramente dei loro amori defunti.

______________________________________


Pluviôse, irrité contre la ville entière,
De son urne à grands flots verse un froid ténébreux
Aux pâles habitants du voisin cimetière
Et la mortalité sur les faubourgs brumeux.

Mon chat sur le carrean cherch'int une litière
Agite sans repos son corps maigre et galeux;
L'âme d'un vieux poëte erre dans la gouttière
Avec la triste voix d'un fantôme frileux.

Le bourdon se lamente, et la bûche enfumée
Accompagne en l'ausset la pendule enrhumée,
Cependant qu'en un jeu plein de sales parfums,

Héritage fatal d'une vieille hydropique,
Le beau valet de coeur et la darne de pique
Causent sinistrement de leurs amours défunts.

_________________
"Libertà va cercando, ch' é si cara come sa chi per lei vita rifiuta"



[ Questo messaggio è stato modificato da: 8ghtBall il 22-01-2006 alle 22:13 ]

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royearle
ex "meskal"

Reg.: 06 Mag 2005
Messaggi: 6294
Da: napoli (NA)
Inviato: 22-01-2006 22:15  
Preghiera della sera

Vivo seduto, come un angelo alle mani
Di un barbiere, impugnando un ruvido bicchiere,
Collo e ipogastro curvi, una "Gambier" tra i denti,
Sotto i cieli rigonfi di vele trasparenti.

Come caldi escrementi di un vecchio colombaio,
Mille sogni procurano dolci bruciature;
Poi d'improvviso il cuore triste è come un alburno,
Che macchia l'oro giovane e scuro delle linfe.

E poi, quando ho ingoiato i miei sogni con cura,
Io mi volto, bevuti più di trenta bicchieri,
E mi concentro per mollar l'acre bisogno:

Dolce come il Signore del cedro e degli issòpi,
Io piscio verso i cieli bruni, in alto e lontano,
E con l'approvazione degli enormi eliotropi.

Rambò

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