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Autore male di vivere
angelonero

Reg.: 13 Mar 2006
Messaggi: 969
Da: rieti (RI)
Inviato: 09-09-2006 01:58  
apro un topic il cui titolo immagino, comprensibilmente, allontanerà non pochi di voi.. vi do il mio 'laissez faire' e non vi biasimo per questo.
certamente se state vivendo un periodo felice della vostra vita non è comodo nè piacevole soffermarvi sui deliri notturni di un giovane ciclotimico.

..è che sentivo fortissimo il bisogno di lasciarlo esplodere, forse e purtroppo di esibirlo, di sviscerarlo, di mortificarlo per lasciarlo respirare.

il mio puntuale ritorno alla morte.

sono da sempre una persona soggetta a spietati cali di vitalità, a 5 anni ero già un bambino soggetto a spietati cali di vitalità, di entusiasmo.
allora non lo sapevo, non lo razionalizzavo, oggi si.

ed è sempre la stessa nenia infernale, sempre lo stesso tragitto che ciclicamente si ripete. mostruoso.
magari quello che sto per tentare di far parlare vi risulterà essere un delirio comune, che anche voi avete incontrato più o meno spesso nelle vostre galere.. io questo non posso saperlo, dunque perdonatemi se sarò costretto a parlarvene come fosse un male soltanto mio, di cui sono il solo angosciato depositario su questo energico mondo.

qualcuno l'ha spesso definita 'ciclotimia', altri più comunemente la chiamano 'depressione'.
io non lo so, so bene e soltanto che non ho mai voluto sentirmi nè ciclotimico, nè depresso, mai malato, semplicemente un ottenebrato giovane afflitto da periodici, puntualissimi, distacchi veementi dalla vita e da tutto quanto porti il suo segno.

vivo una vita normale, fatta di una normale routine quotidiana, con i suoi impegni più o meno piacevoli, con qualche passione a volte coltivata, altre volte no, con novità e periodi di assoluta piattezza.. insomma, una vita normale, abbastanza soddisfacente e tutto sommato anche una vita intensa.

eppure è così, tocco punte di rarefatta felicità, non rare, ogni volta consapevole che presto o tardi sprofonderò nuovamente in baratri senza nome, senza causa, improvvisi.
che improvvisi arrivano e improvvisi fuggono, ma non prima di aver sbranato tutto quanto di me riescano a trovare.
e allora i sorrisi diventano macigni, lo sguardo sogghigna, il contorno sfuma.
non esiste più il giorno, nè più la notte.
non esiste più tuo padre, che non capisce i tuoi impossibili tormenti(chè neanche tu li capisci), che non vuole saperti 'ammalato' a 22 anni, che ti dice 'adesso che c'è? ieri stavi benissimo e adesso fai paura'.

paura.
tutto si colora improvvisamente di paura.
hai paura di dormire, paura di sognare la notte, paura di svegliarti e trovarla ancora lì, la morte.
paura di uscire e affrontare un sole troppo assolato, paura che arrivi il buio a fare ancora più buio.

vorresti parlarne, fermarti e afferrare la mano calda di tua madre, lei capirebbe, ma che dirle? come spiegare qualcosa che ciclicamente ritorna e che non ha un nome?
che non ha una causa, non ha un artefice?
impossibile.

e allora ti crogioli spettrale aspettando che passi, perchè presto passerà, come sempre, senza clamori, senza una lacrima.
passerà, ma intanto devi sacrificare ogni istante di te. ancora per poco, forse.
i tuoi movimenti diventano disgiunti, macchinosi, come se a muoversi fosse altro da te. i pensieri si aggrovigliano, impazziscono, devi soccombere ancora per poco in quell'inferno pervaso di ansia, panico, ghigni e nostalgia per vite che non hai mai vissuto.
e morte. morte ovunque.

temi che tutto stia per morire, tutto sia già morto. paura edipica.
solo tu moriresti serenamente, adesso.
ma non puoi morire perchè sei padre, perchè sei figlio, perchè c'è una laurea, una donna, un sesso che ti aspetta. domani.

e sei inetto, improvvisamente inadeguato per ogni cosa. brutto, poco intelligente, perdente. cerchi di ricordare cosa si prova a sentirsi bello, bellissimo, vai con la mente a quando cammini per strada a testa altissima, tronfio, pieno di te, ubriaco di pensieri di vita. ma non lo ricordi, anche se succedeva l'altro ieri tu non riesci a ricordarlo.
perchè improvvisamente sei vecchio. marcio.

ogni respiro mozzato dall'ansia ti invalida le tue presenze in ogniddove.
anche qui.

nell'attesa che tutto torni com'è ormai scritto da qualche parte al suo solito ordine, che i mostri spavaldi che piangono attorno alla mia bara tornino ad assomigliare a mio padre, mia madre, mio figlio, i miei fratelli, le mie persone, e che io rientri nel mio corpo, dentro di me, in modo indolore e asettico come sempre, chiedo perdono a priori per avervi costretto a qualcosa che non pretendeva la vostra lettura, e soprattutto, vogliate credermi, nessun tipo di consolazione.

ma per ora è così.
momentaneamente sospeso nell'attesa che.


_________________
Vivo, inaspettatamente, tuo prigioniero e prigione.

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malebolgia

Reg.: 15 Gen 2003
Messaggi: 2665
Da: matelica (MC)
Inviato: 09-09-2006 06:46  
toh, qualcosa di buono da leggere.
e non ha neanche l'aria di domandare troppe consolazioni.
merce rara di questi tempi (sempre).

errata corrige: qualcosa di buono da leggere dopo le prime cinque righe.

_________________
non sono fatto per intessere rapporti.
almeno non senza fingere di essere qualcosa di altro.

[ Questo messaggio è stato modificato da: malebolgia il 09-09-2006 alle 06:49 ]

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mulaky

Reg.: 09 Lug 2002
Messaggi: 32104
Da: Catania (CT)
Inviato: 09-09-2006 08:34  
mah... mi sono convinta che il grado di "depressione" (io la chiamo così, impropriamente) dipende dal grado di "felicità". è un ciclo, forse naturale (o no?) per cui una volta raggiunto l'apice della felicità di quel momento (t2 - immaginate però una parabola) si ha una lunga discesa verso lo "0" = depressione.
tutto sommato io ci convivo bene

_________________
L'uomo è il peggior nemico di sè stesso


[ Questo messaggio è stato modificato da: mulaky il 09-09-2006 alle 09:20 ]

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mescal

Reg.: 22 Lug 2006
Messaggi: 4695
Da: napoli (NA)
Inviato: 09-09-2006 10:17  

La psicosi maniaco-depressiva o disturbo bipolare è una malattia caratterizzata da periodi di depressione alternati a periodi di esaltazione.

È una malattia endogena, spesso ereditaria, il cui disturbo primario è costituito da un'alterazione dell'affettività. I periodi di depressione dell'umore (melanconia) si alternano a periodi di esaltamento dell'umore (mania), nei casi tipici il ritmo di alternanza è regolare, separati da intervalli di completa normalità.
Non esistono cause specifiche, ne lesioni cerebrali che la determinano, ma è comunque legata a fattori interni all'organismo, e per questo definita endogena.

La malattia è più frequente nel sesso femminile rispetto a quello maschile, con un rapporto di 3 a 2.
L'accesso melanconico può essere scatenato da eventi particolari (emozioni, disturbi somatici), che agiscono più raramente sull'accesso maniacale. Ma la malattia non è causata dagli eventi, è infatti dimostrata l'assoluta sproporzione tra la presunta causa e i disturbi accusati.

In un convegno svoltosi a Roma nel gennaio 2006, vengono riportati i seguenti dati: la diffusione è circa dell'1,5% della popolazione in forma grave, e si arriva al 10% per la forma lieve.
...
I disturbi sono trattati con farmaci specifici a seconda della fase della malattia. Fondamentali sono la terapia stabilizzante costituita da sali di litio, o altri farmaci stabilizzatori dell'umore come l'acido valproico o la lamotrigina e l'aiuto di uno psicoterapeuta. Gli antipsicotici atipici come l'olanzapina o la quetiapina sono sempre più impiegati per controllare le fasi maniacali e prevenirne la riacutizzazione. Opportuno anche un accenno alla TEC (terapia eletroconvulsivante) che, seppur ancora molto discussa, in alcuni casi resistenti dimostra di avere una notevole efficacia in particolare negli stati depressivi e misti.

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mulaky

Reg.: 09 Lug 2002
Messaggi: 32104
Da: Catania (CT)
Inviato: 09-09-2006 10:18  
generalmente si mette la fonte...
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What you fear in the night in the day comes to call anyway

Well darling if the shit came out then, I suppose that the shit went in

(A.D.)

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Ayrtonit
ex "ayrtonit"

Reg.: 06 Giu 2004
Messaggi: 12883
Da: treviglio (BG)
Inviato: 09-09-2006 11:21  
che posso dire?

l altro giorno mia sorella, laureanda psicologa, mi ha sottoposto un test ed è risultato che soffro di una forma lieve di depressione.
beh speriamo che non peggiori (come invece sento che sta accadendo da due anni a questa parte).

non vado dallo psicologo perchè non ho molta fiducia, e poi anche per i costi (100 euro all ora son cmq 400 euro al mese..ladri).

detto ciò non son d accordo con la teoria mulakyana: la vita non è una carrello sulle montagne russe.
non arrivi a fatica al picco della felicità (a volte arriva inaspettata), per poi piombare nella depressione più nera, non è cosi matematico.

aveva piuttosto ragione leopardi (e schopenhauer) a dire che in fondo il 90% della nostra vita è noia, più che felicità o o dolore.
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"In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH

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mulaky

Reg.: 09 Lug 2002
Messaggi: 32104
Da: Catania (CT)
Inviato: 09-09-2006 11:27  
vabbè ma io parlavo per me, silvia

leopardi
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Ayrtonit
ex "ayrtonit"

Reg.: 06 Giu 2004
Messaggi: 12883
Da: treviglio (BG)
Inviato: 09-09-2006 11:29  
ah.
ho visto che avevi inserito addirittura una funzione matematica, pensavo avessi inventato una teoria!

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"In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH

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mulaky

Reg.: 09 Lug 2002
Messaggi: 32104
Da: Catania (CT)
Inviato: 09-09-2006 11:33  
quote:
In data 2006-09-09 11:29, Ayrtonit scrive:
ah.
ho visto che avevi inserito addirittura una funzione matematica, pensavo avessi inventato una teoria!


ahahah no, ma pensavo che forse si capiva di più quello che volevo dire
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angelonero

Reg.: 13 Mar 2006
Messaggi: 969
Da: rieti (RI)
Inviato: 09-09-2006 13:19  
quote:
In data 2006-09-09 10:17, mescal scrive:

La psicosi maniaco-depressiva o disturbo bipolare è una malattia caratterizzata da periodi di depressione alternati a periodi di esaltazione.

È una malattia endogena, spesso ereditaria

I periodi di depressione dell'umore (melanconia) si alternano a periodi di esaltamento dell'umore (mania)

nei casi tipici il ritmo di alternanza è regolare, separati da intervalli di completa normalità.

Non esistono cause specifiche



hai spiegato tutto, Mesc
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superman18

Reg.: 26 Dic 2005
Messaggi: 3231
Da: trevignano (TV)
Inviato: 09-09-2006 14:10  
qualcuno mi fa un riassunto in due righe , perchè non ciò capito niente!


scusate l'ignoranza immensa che ho!
_________________
Quando i giorni sono musica
fermiamoci a sentire.
Se sono muri salta di là
se sono amori abbracciali.
È un ballo che continua
in mille passi brevi.

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Ecktor

Reg.: 02 Set 2006
Messaggi: 330
Da: Genova (GE)
Inviato: 09-09-2006 14:24  
io voglio solo fare tanti complimenti al mettodo di scrittura di angelonero. . . sul serio moltro strutturato e forse è per questo che il nostro super eroe no ha capito niente. . . .sappi che mi dispiace però succede a parecchi. . intendo di avere un grado di depressione molto alto. . un susseguirsi di malesseri e pensareche nulla di buono la vita possa mai regalarti. . eppure la forza di un uomo sta proprio nel cercare di affrontare e superare certe difficoltà( se si possono chiamare cosi ). . . bisogna farsi forza. . .

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Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 09-09-2006 14:48  
In effetti sarebbe già straordinario trovare qualcuno che non soffra di depressione.
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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13089
Da: genova (GE)
Inviato: 09-09-2006 15:45  
quote:
In data 2006-09-09 01:58, angelonero scrive:






Vedi Riccardo, ognuno di noi è fatto a suo modo ed ognuno di noi ha dei problemi. Questo è un dato di fatto.
Il problema (ed è un problema esistente) è quello di rapportarsi con le altre persone.
Mi spiego meglio: più ci si chiude a riccio, anche nei momenti bui e di "depressione", più si è portati a credere che questi problemi siano prerogative notre personali, e che tutti gli altri vivano spensieratamente e allegramnte la propria esistenza. Così che succede? Accade che ci sentiamo ancora più confortati. E invece non deve essere così. Perchè i dubbi e le incertezze che ci opprimono quotidianamente e a cui reagiamo ognuno in maniera diversa (io per esempio, figuro all'esterno come una persona estremamente allegra, che fa battute e se ne batte di tutto) non devono rimanere, secondo me, un nostro segreto.
So che a volte si incontra tanta falsità in giro e tanta ipocrisia, ma ci sono anche persone con cui è facile e bello parlare. E allora è molto meglio sempre confortarsi vicndevolmente (ma parolo di amici veri), che fingere che ad ognuno le cose vadano bene, quando in realtà non è così.
E questa è una cosa che fa bene sia a noi stessi che agli altri.
Anch'io, tornato dalle vacanze, ho passato un pio di giorni parecchio brutti, tristi e malinconici. Poi è passato. Perchè è la vita che prende e che da, e non c'è modo di impedire (pecialmente per quanto mi riguarda: ho scoperto di essere un po' lunatico...) che il nostro stato d'animo cambi e attraversi anche dei periodi neri.
Tutto sta a come reagiamo. Beh...cedo che parlarne con gli amici (e ripeto: quelli veri) sia il modo migliore per uscirne.
In ogni caso fa piacere vedre che ci sono persone che si pongono certe domande e che hanno determinati dubbi che ho anch'io (e non mi riferisco ad una sorta di "mal comune, mezzo gaudio", ma se mai ad un conforto nel vedere che siamo tutti un po' sulla stesa barca, ch siamo tutti così umani, e piccoli nella quotidianità che esula dal semplice "ciao come stai, oggi me ne sono scopata una" ecc.... ecc...
Complimenti, comunque, per il bel topic.

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L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post.

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liliangish

Reg.: 23 Giu 2002
Messaggi: 10879
Da: Matera (MT)
Inviato: 09-09-2006 15:53  
spesso il male di vivere ho incontrato...

I know what you mean.
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...You could be the next.

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