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Autore The prestige
nicola777

Reg.: 07 Gen 2004
Messaggi: 413
Da: Sestu (CA)
Inviato: 29-12-2006 19:30  
nessun salto mortale, mescal
io ho visto Borden come unico vero mago perchè le sue due metà in un certo senso sono nate per rendere un semplice prestigio verità
a Borden non si può attribuire nessun errore perchè non esiste nessun Borden, esistono due parti di un unico corpo che trova la perfezione nella magia e che diventa mostruoso se a confronto con la società
se è andare oltre lo stupore dei mortali ciò che i due prestigiatori volevano fare, Borden è l'unico destinato a riuscirci e l'unico che ci riesce perchè incarnazione della magia pura
Angier invece è l'ossessione dell'uomo comune a protendersi verso ciò che non potrà mai ottenere per poi fuggire nella frustrazione che, nel suo caso, sconfina nella mostruosità completa e nella negazione della vita [che però aveva già abbandonato con la morte (accidentale) della moglie]
_________________

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mescal

Reg.: 22 Lug 2006
Messaggi: 4695
Da: napoli (NA)
Inviato: 29-12-2006 19:51  
quote:
In data 2006-12-29 19:30, nicola777 scrive:
nessun salto mortale, mescal
io ho visto Borden come unico vero mago perchè le sue due metà in un certo senso sono nate per rendere un semplice prestigio verità
a Borden non si può attribuire nessun errore perchè non esiste nessun Borden, esistono due parti di un unico corpo che trova la perfezione nella magia e che diventa mostruoso se a confronto con la società
se è andare oltre lo stupore dei mortali ciò che i due prestigiatori volevano fare, Borden è l'unico destinato a riuscirci e l'unico che ci riesce perchè incarnazione della magia pura
Angier invece è l'ossessione dell'uomo comune a protendersi verso ciò che non potrà mai ottenere per poi fuggire nella frustrazione che, nel suo caso, sconfina nella mostruosità completa e nella negazione della vita [che però aveva già abbandonato con la morte (accidentale) della moglie]



beh, se ti fa piacere leggerla così. io sto diventando un po' allergico a queste, mi si passi il termine, cazzate.

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nicola777

Reg.: 07 Gen 2004
Messaggi: 413
Da: Sestu (CA)
Inviato: 29-12-2006 21:49  
be ma non è che me le sono inventate. nel film più volte è proposto il confronto tra il prestigiatore e lo spettatore, come se il primo si ergesse al di sopra del secondo e del suo mondo.
come è proposta la ricerca di un'arte che vada oltre il banale trucco per diventare realtà

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kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 30-12-2006 09:17  

no che non te le sei inventate

hai pienamente ragione questa è la corretta interpretazione del film

borden si salva e gli viene concesso l'abbraccio finale liberatorio con la figlia perchè pur non essendo esente da colpe nel rapporto con le due donne ha fatto tutto in nome della sua arte e l'ha fatto dicendo sempre la verità e non barando mai come fa invece l'altro ricorrendo alla scienza

[ Questo messaggio è stato modificato da: kagemusha il 30-12-2006 alle 09:18 ]

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 30-12-2006 15:00  
Dico, sapendo di dire una cosa impopolare, che in mano a un regista COME Hitchcock, un film del genere, con una tale tematica, sarebbe durato al massimo mezz'ora e ne sarebbe venuto fuori un gioiellino. La ridondanza sembra invece caratterizzare il film di Nolan, un regista che nelle precedonti opere aveva dato prova di buona capacità di sintesi a fronte di tematiche difficili da rappresentare e pure validamente sviscerate.
Ritengo inoltre che The Prestige sia un film sulla follia, sul "trucco” (mistificazione, manipolazione della realtà nelle ambizioni sbagliate: tema kubrickiano) che si ribella al suo creatore/manipolatore (Dead of night: episodio del ventriloquo diretto dal grande Alberto Cavalcanti.., un mezzo secolo fa...).
Non c'è catarsi in The Prestige, nè trionfo - eppure è tronfia l’ambizione trionfalista… - non c'è nessuno che vinca o che perda. C’è solo una profonda e mortale solitudine.
Il fittizio happy end serve solo per accontentare il pubblico pagante e in cerca di consolazioni, che vuol credere di poter sopravvivere all’ondata americanista che ha da tempo “impiccato” il cinema. E che sembra non voler risparmiare nessuno, tutti piegati alla sua dittatura economica… (quasi qusi mi metto a rivalutare il Von Trier…)
Il film – che pur nelle sue tante incongruenze è tuttavia ve(n)dibile - è sulla morte; inizia con una scena di morte, insegue una scia di sangue, si conclude con la presenza della morte. Tutte le altre questioni tramiche fintamente contorte (è tutto chiaro, non c'è alcun mistero, nè sospensione metafisica, basta non distrarsi, o vederlo una seconda volta ed è tutto chiaro, fin troppo, aldilà degli ingarbugliamenti narrativi e stilistici che rappresentano un orpello) passano in secondo piano.
Il trucco (la magia è un'altra cosa) è tutto qui. Alcuni lo hanno subito scoperto; altri no. Questo film è appena un passabile blockbuster, funge.., niente di più, niente di meno.


_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 30-12-2006 alle 15:02 ]

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kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 30-12-2006 15:46  
nolan conferma in pieno invece le sue capacità di sintesi

questo film è evidentemente una sintesi estrema di qualcosa di molto ampio e estremamente complesso
e la sua abilità sia come sceneggiatore che come regista è stata nel sintetizzare mantenendo la chiarezza nel ridurre mantenendo ogni particolare
e nel non sprecare una sola parola

vero che non c'è metafisica ne magia: il film è un film basato sulle meccaniche dell'intreccio e in quanto tale "funge", ma funge in maniera eccellente,
molto molto al di sopra dei soliti blockbuster americani

come per the departed siamo di fronte ad un film di serie B promosso in prima serie per la confezione e quel surplus che l'autore è riuscito a infondere (anzi a dire il vero in questo senso Nolan è stato anche più bravo di Scorsese)





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mescal

Reg.: 22 Lug 2006
Messaggi: 4695
Da: napoli (NA)
Inviato: 30-12-2006 18:34  
quote:
In data 2006-12-30 15:46, kagemusha scrive:
nolan conferma in pieno invece le sue capacità di sintesi

questo film è evidentemente una sintesi estrema di qualcosa di molto ampio e estremamente complesso
e la sua abilità sia come sceneggiatore che come regista è stata nel sintetizzare mantenendo la chiarezza nel ridurre mantenendo ogni particolare
e nel non sprecare una sola parola

vero che non c'è metafisica ne magia: il film è un film basato sulle meccaniche dell'intreccio e in quanto tale "funge", ma funge in maniera eccellente,
molto molto al di sopra dei soliti blockbuster americani

come per the departed siamo di fronte ad un film di serie B promosso in prima serie per la confezione e quel surplus che l'autore è riuscito a infondere (anzi a dire il vero in questo senso Nolan è stato anche più bravo di Scorsese)







una curiosità, ma sei Tenenbaum? era lui quello che non metteva il punto alla fine delle frasi, se non sbaglio...

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Thomwitt

Reg.: 29 Dic 2006
Messaggi: 394
Da: Treviso (TV)
Inviato: 30-12-2006 21:14  
Ben diretto, interpretazioni sufficienti, Caine due spanne sopra tutti...E bravo Nolan ma Memento era un'altra cosa...
_________________
“...Ogni istante dei nostri incontri lo festeggiavamo come un’epifania, soli a questo mondo...Quando il destino ci seguiva passo a passo, come un pazzo col rasoio in mano. ”

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IOSONO

Reg.: 04 Ago 2006
Messaggi: 217
Da: Milano (MI)
Inviato: 31-12-2006 02:08  
Trovo che questo film sia ben fatto dal punto di vista tecnico, ma stanca... personalmente a metà del film avevo già capito tutto, nn dico niente altrimenti ve ne rovinerei la visione.
_________________
Final Cut Pro Advanced Users
Mac Osx Advanced User
Think Different

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 31-12-2006 09:42  
Un ottimo film, però anch'io ho notato che si indugia troppo sula soluzione dei trucchi. Ad un certo momento effettivamente si capisce un po' tutto. E allora perchè l'ultimo dialogo rivelatore tra i due protagonisti? Potevano chiudere senza spiegazioni a voce no? Per esempio si sono bruciati l'ultima inquadratura delle vasche..
La qual cosa mi lascia pensare, possibile che il regista non abbia capito che lasciare un po' di mistero avrebbe giovato? Temo purtroppo che dietro tutto questo ci sia un revisore che dice: <<eh no! Se non spiegiamo tutto una parte non trascurabile degli spettatori non risolverà mai "l'enigma" perchè troppo occupato a pescare popcorn o pomiciare o giocare col cellulare per cogliere gli indizi.>>
Effettivamente ricordo che alla proiezione de "la guerra dei mondi" qualcuno uscito dalla sala aveva dei dubbi su come fossero morti gli alieni.. glab! e pure su questo forum qualche niubbo si faceva delle domande ridicole sulla sorte del pazzo del seminterrato... Cioè non solo un pubblico, diciamo distratto va, ci riempe le sale di "Natale a New Tork" e affini, ma ci rovina anche i film appetibili.

[ Questo messaggio è stato modificato da: ipergiorg il 31-12-2006 alle 10:06 ]

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 31-12-2006 10:45  
semplicemnte eprchè il sneso del film non è il generare suspance o lo satupire, ma indagare sulla natura dell'uomo, del rapporto con l'arte, delle ossessioni.I trucchi sono degli espedienti per farlo, ma non la ragione delle stesse.
_________________
Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 31-12-2006 11:08  
e quindi bisogna togliere la suspance per apprezzare le riflessioni sulla natura umana, sull'ossessione? Non mi sembra poi così utile. Anzi se uno dei protagonisti non riuscisse a risolvere la sua ossessione sarebbe stato in qualche modo resa meglio no?

E non sono neppure convinto al 100% che lo scopo di Nolan fosse solo quello. Se poi il film si intitola The Prestige.. spiegandoci pure dieci o dodici volte che vuol dire la parola. E non si indaga certo la natura umana seminando a profusione indizi (quante volte dice "oggi è vero che mi ami"?) e scegliendo attori non proprio eccelsi.
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Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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mescal

Reg.: 22 Lug 2006
Messaggi: 4695
Da: napoli (NA)
Inviato: 31-12-2006 11:28  
quote:
In data 2006-12-31 09:42, ipergiorg scrive:
Un ottimo film, però anch'io ho notato che si indugia troppo sula soluzione dei trucchi. Ad un certo momento effettivamente si capisce un po' tutto. E allora perchè l'ultimo dialogo rivelatore tra i due protagonisti? Potevano chiudere senza spiegazioni a voce no? Per esempio si sono bruciati l'ultima inquadratura delle vasche..
La qual cosa mi lascia pensare, possibile che il regista non abbia capito che lasciare un po' di mistero avrebbe giovato? Temo purtroppo che dietro tutto questo ci sia un revisore che dice: <<eh no! Se non spiegiamo tutto una parte non trascurabile degli spettatori non risolverà mai "l'enigma" perchè troppo occupato a pescare popcorn o pomiciare o giocare col cellulare per cogliere gli indizi.>>
Effettivamente ricordo che alla proiezione de "la guerra dei mondi" qualcuno uscito dalla sala aveva dei dubbi su come fossero morti gli alieni.. glab! e pure su questo forum qualche niubbo si faceva delle domande ridicole sulla sorte del pazzo del seminterrato... Cioè non solo un pubblico, diciamo distratto va, ci riempe le sale di "Natale a New Tork" e affini, ma ci rovina anche i film appetibili.



ma quale è il pazzo del seminterrato? io manco mi ricordo...

comunque il dialogo finale ha una sua motivazione, lì secondo me il film si riprende, mentre la parte precedente è troppo tirata per le lunghe, e il film continua troppo a lungo dopo che i rispettivi trucchi dei due prestigiatori sono ormai svelati.

Prima di tutto quel dialogo è la versione nolaniana del dialogo tra Roy Batty e Deckard in Blade Runner, come avevo notato, e come sempre sono figo, visto che in seguito ho appurato che Blade Runner è effettivamente il film preferito di Nolan.
E' nelle parole di Angier in quel dialogo che davvero viene svelato il cuore filosofico del film, quando lui rivela il senso del loro mestiere, di quello che facevano, riflette sul rapporto tra realtà e illusione...
La conclusione difficilmente poteva essere migliore.




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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 31-12-2006 11:56  
beh anche se ti dimentichi la Guerra dei Mondi non fa niente..

Prima di tutto è una citazione di Blade Runner? Vabbè questo può anche compiacerti.. ma una scena credo debba essere messa per "l'economia" del film, non per celebrare un altro film (quindi quel "prima di tutto" mi pare più un difetto che un pregio).
Inoltre il dialogo di The Prestige è inframezzato da un bel FlashBack esplicativo (spettatore distratto vogliamo essere sicuri sicuri che tu capisca) e qui ci sarebbe anche una bella differenza con BR, inoltre non mi risulta che il dialogo di BR sia così poco filosofico così poco "lirico". Qui invece ci si sofferma nuovamente nella spiegazione dei trucchi (io amavo Sara lui amava quell'altra) . E poi qui non c'è nessuna grazia al condannato Deckard no?
Forse mi sono distratto pure io (o mi ero smonato) ma non mi sembra che il dialogo sia una profonda riflessione sull'ossessione sulla natura umana o altro, mi sembra che la parte preponderante del dialogo sia invece proprio la spiegazione dei trucchi. Boh, mi metti la pulce nell'orecchio non è che mi puoi in qualche modo citare o riassumere le considerazioni sull'ossessione che fanno i due personaggi?
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Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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mescal

Reg.: 22 Lug 2006
Messaggi: 4695
Da: napoli (NA)
Inviato: 31-12-2006 13:17  
quote:
In data 2006-12-31 11:56, ipergiorg scrive:
beh anche se ti dimentichi la Guerra dei Mondi non fa niente..

Prima di tutto è una citazione di Blade Runner? Vabbè questo può anche compiacerti.. ma una scena credo debba essere messa per "l'economia" del film, non per celebrare un altro film (quindi quel "prima di tutto" mi pare più un difetto che un pregio).
Inoltre il dialogo di The Prestige è inframezzato da un bel FlashBack esplicativo (spettatore distratto vogliamo essere sicuri sicuri che tu capisca) e qui ci sarebbe anche una bella differenza con BR, inoltre non mi risulta che il dialogo di BR sia così poco filosofico così poco "lirico". Qui invece ci si sofferma nuovamente nella spiegazione dei trucchi (io amavo Sara lui amava quell'altra) . E poi qui non c'è nessuna grazia al condannato Deckard no?
Forse mi sono distratto pure io (o mi ero smonato) ma non mi sembra che il dialogo sia una profonda riflessione sull'ossessione sulla natura umana o altro, mi sembra che la parte preponderante del dialogo sia invece proprio la spiegazione dei trucchi. Boh, mi metti la pulce nell'orecchio non è che mi puoi in qualche modo citare o riassumere le considerazioni sull'ossessione che fanno i due personaggi?



grazie per avermi spiegato a cosa ti riferivi col pazzo del seminterrato...
comunque io mi riferivo a reminiscenze piuttosto forti, non certo a una citazione letterale, per filo e per segno.
Cosa dica Angier di preciso non lo ricordo, e non è che faccia un monologo mentre Borden sta zitto come Deckard, ma il valore di questo confronto finale, nell'ambito dei rispettivi film è piuttosto simile.
Parlano del sacrificio necessario a condurre in porto la "magia", e Angier traccia un confronto tra ciò che è reale, concreto, vile, ancorato a delle regole immutabili, e invece ciò che loro facevano, che era dare al pubblico l'illusione che a quella concretezza e mediocrità del reale si potesse, in qualche modo, sfuggire. Le parole precise non le ricordo, ma è una bella riflessione sullo spettacolo in generale, oltre che sulla magia e l'illusionismo.. Per tenere viva quell'illusione i protagonisti hanno rinunciato a tutto, persino alla possibilità di avere un'identità. O forse si sono dedicati all'illusione proprio per sfuggire al vincolo di dovere avere un'esistenza e una vita reale, chissà. Comunque in definitiva la conclusione non mi è dispiaciuta.

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