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FilmUP Forum Index > Cinema > Tutto Cinema > Syriana   
Autore Syriana
Janet13
ex "vinegar"


Reg.: 23 Ott 2005
Messaggi: 15804
Da: Cagliari (CA)
Inviato: 28-02-2006 15:56  
Ho cercato sul forum, ma stranamente nessuno ancora ha aperto un topic su questo film.
Non ci sono colpi di scena in questo film, non sono presenti eroi, ma ogni personaggio, a mio parere caratterizzato molto bene, è solo una pedina in mano a qualcuno più in alto di lui.

Le riprese sono angoscianti, inquadrature a volte sfuocate a volte troppo zoommate che rendono realismo e angoscia dei personaggi.

Credo avrò necessità di rivederlo, perché la prima parte ha continui riferimenti geografici e economici molto importanti per una comprensione completa.

In definitiva a me è piaciuto tanto...
stanotte mi son addormentata riflettendo sul film e stamattina il risveglio è stato lo stesso...

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kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 28-02-2006 23:06  
condivido, da rivedere. il film e' comunque molto bello e le prospettive di narrazione non unilaterali o faziose. un clooney strepitoso lasciatemi dire...

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Frankiefan


Reg.: 11 Mar 2004
Messaggi: 364
Da: Savona (SV)
Inviato: 02-03-2006 22:44  
Film di riflessione e non d'azione.
Attori strepitosi, soprattutto George.
Argomento MOLTO interessante ma troppo complesso, non aiutato dal montaggio e dallo stile del film, bellissimo ma confuso.
Esci dalla sala con un mal di testa immondo e un sano ed inspiegabile odio per gli USA e in generale TUTTI coloro che manipolano poveri cristi innocenti. Il fatto che basti un bottone per manmdare in malora famiglie e stati è inquietante.
Un bel pugno nello stomaco, altro che Hostel.
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Rose tints my world, keeps me safe from my trouble and pain!!!

Mo' motherf***ing SNAKES on mo' motherf***ing planes!!!

http://www.bollalmanacco.splinder.com

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kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 03-03-2006 07:01  
per meglio capire ho messo questa che mi sembra la cosa piu' semplice e esplicativa,io onestamente lo devo proprio rivedere per giudicarne i meccanismi a fondo.A pelle e sensazione un gran bel film....
Un puzzle di vicende collegate tra loro dal business più redditizio che esista sulla terra: quello del petrolio, dove i trafficanti viaggiano con il passaporto diplomatico. Un puzzle sporco di petrolio, di dollari e di sangue. Globo d`Oro a George Clooney per questa interpretazione. Teheran, l`agente della CIA Bob Barnes (George Clooney) porta a termine la sua missione: assassinare due trafficanti d`armi. Nel frattempo cento lavoratori pakistani perdono il posto presso i pozzi di petrolio di un emirato arabo, che li ha dati in concessione alla Cina. Cosa che ha messo in crisi la Connex, una potente società petrolifera texana. Mentre un`altra società petrolifera americana, la sconosciuta Killen, si assicura inspiegabilmente gli ambiti giacimenti del Kazakhistan. La Connex cerca di allearsi con la Killen, ma l`annunciata fusione provoca una investigazione del Dipartimento di Giustizia. Fermiamoci qui. La trama del film è estremamente complicata e intricata, e non può essere raccontata ulteriormente, a parole. “Syriana” è un affascinante thriller dove Cina, America, Paesi del Golfo, imprenditori petroliferi, avventurieri, spie, si inseguono senza sosta lasciando lo spettatore con una certezza: non c`è abbastanza petrolio per tutti nel mondo, cosa che farà arricchire alcuni e morire altri. Il film sembrerebbe voler prendere posizione, ma a ben guardare scopre che tutti i giocatori di questo drammatico “oil game” sono corrotti, e fornisce perfino un brillante discorso a difesa della corruzione, da parte di un petroliere texano. Insomma la divisione non è tra destra o sinistra, ma piuttosto tra avere o non avere. (Fonte: Primissima)

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Petrus

Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
Inviato: 03-03-2006 09:10  
un film che cerca di incastrare piani di azione non del tutto orchestrati e funzionali tra di loro, delineando a tratti vicende e dinamiche estremamente semplicistiche
in definitiva un pizzico in meno di pretenziosità avrebbe giovato
_________________
"Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate"

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Saeros

Reg.: 27 Mag 2004
Messaggi: 7565
Da: Napoli (NA)
Inviato: 04-03-2006 22:22  
io sono uscita dal cinema piangendo. non so se fosse perche` mi ero molto immedesimata con i personaggi della storia, o perche` ho capito che la maggior parte delle cose sbagliate di questo mondo sono talmente grandi e profonde che cambiarle sara` praticamente impossibile. su una recensione a questo film ho letto la parola: "pessimista". non avevano detto che contagiava col pessimismo anche chi lo vedeva.
l'unica pecca forse e` la lunghezza, anche se onestamente non penso che con qualche scena in meno avrebbe reso di piu`. solo che in certe inquadrature finali sembrava quasi la fine, e poi riprendeva ancora.
attori, come e` gia` stato detto, bravissimi. specialmente Clooney. il suo sguardo nell'ultima inquadratura prima di non.posso.dire.cosa.o.dicono.che.butto.Spoiler.ovunque mi ha fatta crollare. ottimi gli intrecci fra i problemi pubblici e privati dei personaggi, fra l'altro.
mi chiedo tuttavia se clooney vincera` l'oscar o no, per questa interpretazione.
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Mizar:Sae è da interpretare stile rebus..
Un Lugubre Equivoco

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Lilluz

Reg.: 21 Ott 2004
Messaggi: 947
Da: Pescara (PE)
Inviato: 05-03-2006 20:43  
Ottimo film.
Da rivedere per codificare tutti i dettagli. La narrazione a "mosaico" non rende semplice l'intepretazione del film, ma lo stile in definitiva risulta molto efficace.
Una fotografia del mondo attuale piuttosto veritiera. Il pessimismo non c'entra. Purtroppo è storia, è presente e probabilmente sarà il futuro.

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kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 06-03-2006 19:42  
clooney ha vinto l'osacr alla fine per syriana.quanto mai meritato.
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non solo quentin ma nel nome di quentin...quentin tarantino project
QUENTIN TARANTINO PROJECT

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leonessa

Reg.: 09 Ago 2002
Messaggi: 5315
Da: Abbiategrasso (MI)
Inviato: 07-03-2006 23:34  
Film molto schierato e realista. Poco ci ho capito. Se non che tutti siamo pedine nelle mani di qualcuno più in alto che a sua volta è una pedina nella mano di qualcun altro ancora più potente e così via in crescendo.
FBI, Emiri, gente comune, povera gente. Tutti pedine che devono svolgere il loro gioco nella scacchiera del maggior guadagno.
Plauso a Clooney che ha il coraggio di osare, denunciare e renderci partecipi di questo "gioco" di cui spesso ignoriamo o evitiamo la conoscenza.

1bix8
_________________
I'm impossible to forget but hard to remember

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nboidesign

Reg.: 18 Feb 2006
Messaggi: 4789
Da: Quartu Sant'Elena (CA)
Inviato: 16-03-2006 13:52  
Visto ieri al cinema.
Veramente valido.
Da limare qualche dettaglio nel montaggio, soprattutto nella prima parte.
Un po superflua la storia privata dell'avvocato.
Decisamente azzeccato il cast.
cmq da rivedere.
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NancyKid
ex "CarbonKid"

Reg.: 04 Feb 2003
Messaggi: 6860
Da: PR (PR)
Inviato: 19-03-2006 14:09  
Un paio di considerazioni su questo film(?)..

E’ assai strano, perché mentre mi ritrovo qui a scrivere di Syriana (rigorosamente con caffè e benson & hedges), alle 1.20 di notte (o mattino, dipende dai punti di vista) di oggi, 19 Marzo, nel mio televisorino è invece stoppata in pausa un’immagine di Marebito (Takashi Shimuzu), dvd facente parte della solita maratona da sabato sera (o domenica mattina). Apparentemente due film diversissimi, uno prodotto di quella Hollywood che prova a (rin)tracciare una linea post-11 Settembre, l’altro un viaggio simil Takavid Miikench sullo sfondo della new wave d’horror asiatica.
Eppure, nella loro lontananza, sembrano trovare un punto d’arrivo accomunato: la ricerca per/della paura o della verità (sociale e non) qualsivoglia. E il fatto è che persino confrontando Syriana con un film così lontano come Marebito, quest’ultimo funzioni molto meglio come specchio del post-11 settembre, come riflesso dell’angoscia e del terrore(terrorismo), come a dirci che in Syriana si rilega proprio un vuoto di enunciazioni e di palpitazioni, e sarebbe stato fin troppo facile demolirlo a confronto di un Munich Spielberghiano (anche se i paragoni diverranno inevitabili) che era si un’opera capace di vibrare, di comunicare attraverso la finzione che si tinge di documentario e realtà.
La paura è nell’aria, e questo lo sappiamo tutti, come se fossimo risucchiati da quel nero schermo (che ci scherma?) mostratoci persino da un Michael Moore che ha dato la sua voce a questo Hollywood sempre più deciso a dire la propria riguardo questa nuova (vecchia) america non più uguale (né diversa?) dopo l’attentato alle torri gemelle. Soggetto ribollente, che anche Stephen Gaghan decide di percorrere insieme alla fabbrica Soderbergh/Clooney, e proprio da Soderbergh, per il quale ha scritto la sceneggiatura premio-oscar per Traffic, Gaghan sembra ispirarsi a piene mani. Il problema, però, è che sembra aver risucchiato da Soderbergh tutto ciò che noi odiamo (o abbiamo odiato) di Soderbergh, trascurandone il tocco più amabile, come una sorta di allievo che copia male dal maestro, di cui purtroppo non sarà mai all’altezza.
E così, per parlare di Syriana, dobbiamo partire proprio da Traffic, da cui riprende la coralità e il molteplice intreccio delle varie facce e delle varie storie, e quel montaggio frammentatissimo, molto frastagliato, fatto a pezzi, inizialmente pseudo-enigmatico: siamo nel tipico marchio d’indipendente narcotizzato e narcotizzante, se non fosse per quella fotografia troppo pulita e poco sgranata, poco sabbiosa. Una coralità che proprio come Traffic sembra dare importanza ai suoi personaggi, per i quali guardacaso abbiamo volti noti nel panorama hollywoodiano: George Clooney (che qui ha le stesse espressioni della sua pubblicità della Martini, se non fosse che s’è fatto crescere la barba, e perdio ha vinto pure un Oscar e un Golden Globe!), Matt Damon, Chris Cooper, Christopher Plummer et affini.
(Quasi) Tutto bene fin qua, ma poi Gaghan dimostra la propria evidente immaturità e incapacità di scegliere il registro della macchina da presa, che da Traffic passa invece a Ocean’s 12, il film più trash e più brutto di Soderbergh, da cui egli (ri)prende l’incoerenza stilistica: passaggi immotivati (quindi, fatti totalmente a caso) da una fattura simil-cinèma vèritè - con movimenti bruschi - macchina a mano –stordita - tipicamente europea - o simil-reportagistica - ad una fattura classica, pulita, indisturbata, lineare. E lo fa con totale indipendenza dall’immagine mostrata, contro ogni logica cinematografica od ogni tipo di tentata appropriazione e sintassi tra macchina da presa e (s)oggetto/avvenimento ripreso, mancando di fatto non solo la possibilità di far vivere le immagini, ma anche di costruire qualcosa di perlomeno decente su questo attualissimo dibattito (trans)politico, di dire la propria su come Hollywood intende rispondere alla situazione globale alla faccia del nuovo secolo. Dire confusionario sarebbe forse addirittura troppo positivo (esiste di per sé una tecnica confusionaria della macchina da presa, volendo), quindi preferiamo usare il termine “non sa come cazzo mostrare ciò che vuole mostrare”, o meglio ancora, “non sa realmente mai quando è necessario passare dal cinèma vèritè al cinema lineare”, e così, la regia, più che dilettantistica, diventa proprio inappropriata in rapporto a ciò che si intende dire e narrare, come se non ci fosse contatto con l’enunciazione delle immagini e il metodo di riprese.
Per risollevarsi un po’, Gaghan inserisce diverse scene tinte di sangue, di quelle che teoricamente sono pronte a turbare ogni spettatore pulito nel cervello, come quella tortura a George Clooney, che in un modo o nell’altro finisce sempre a ricordare Le petit soldat di Godard (e ogni pseudo cinefilo ne è consapevole), con la differenza che quest’ultimo, girato più di 40 anni fa e senza una goccia di sangue, riesce a turbare molto di più di un Clooney a cui strappano le unghie e a cui tirano le botte in faccia. Forse, in fondo, c’è anche un errore fotogenico nella scelta del cast, con quei visi troppo famosi e troppo sex symbol per poter essere riconosciuti o scambiati per reali affiliati o vittime di terroristi (persiste dunque un’involuta rottura della finzione scenica, una frantumazione del pseudo-realismo), e anche qui Spielberg c’aveva visto bene, usando in Munich attori familiarizzanti al pubblico ma non divi.
E così Syriana si tinge di falsità dall’inizio alla fine, è un film totalmente decostruito, di quelli fatti coi piedi, dalle immagini così deboli, talvolta fastidiosamente enfatizzate e con un uso dei tempi poco climati(x)ci nelle scene di stampo più thriller (Gaghan non sa creare atmosfera epidermica, ma applica il solito montaggio alternato). E davvero, tornando a quel Marebito di Shimuzu, il suo Shinya Tsukamoto alla ricerca interminabile di orrore e buio nero riflette molto di più un versante politico sociale, piuttosto che questo insignificante Syriana, finto sporco e anche finto film di persone/personaggi non più di carne e di spirito, bensì di plastica plastilina. E non è Wallace & Gromit.

pubblicato anche QUI
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eh?

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stevie

Reg.: 26 Feb 2004
Messaggi: 2135
Da: viterbo (RM)
Inviato: 29-03-2006 22:24  
Mi è piaciuto molto di + di Crash che addirittura s'è guadagnato la patente di miglior film dell'anno dallo zio Oscar. Ma è evidente che l'amministrazione Bush non ha permesso di premiare questo libello contro le multinazionali dei benzinai.
Clooney s'è dovuto far crescere una barbaccia per nascondere il ghigno da micione, il risultato è efficace.
Piuttosto la riflessione è: ci sono dei nostri coetanei che si fanno saltare in aria per fame e mancanze di alternative.
Non so voi, a me mi mette a disagio.
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Save the cheerleader, save the world

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Verme87

Reg.: 01 Set 2006
Messaggi: 2564
Da: catanzaro (CZ)
Inviato: 01-11-2006 18:24  
Un film davvero strano...La maggior parte degli intrecci sono stati incomoprensibili...! gli attori davvero pessimi...!il finale forse riscatta un pò il film...è mette un pò di luce nella trama...! due ore inutili
_________________
JEFF BUCKLEY FORUM

SINEAD O'CONNOR FORUM

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 07-01-2007 10:53  
l'ho visto ieri in DVD. Magari sono un po' prevenuto, ma non ho trovato il film molto efficace. Ci sono un po' troppe vicende e un po' troppi personaggi, in particolare tendo a confondere tutti i petrolieri e gli avvocati anziani e non di colore della vicenda della fusione. Discreto il finale, anche se non ho capito (non fucilatemi)
SPOILER

SPOILER


SPOILER

se Clooney cerchi di avvisare il principe o lo fermi apposta per il missile del Predator (ma in quel caso sarebbe praticamente un suicidio)

fine spoiler

fine spoiler

fine spoiler

da Fan di DS9 consiglio di vedere il film per l'interpretazione di Siddig Al Fadig (DR Bashir). L'ho trovato piuttosto convincente e il suo (il principe ereditario) è forse il personaggio più affascinante.

Magari l'effetto voluto da Clooney è proprio la confusione, il volerci comunicare che non esistono buoni o cattivi in questo business, ma solo corrotti.

Abbastanza inutile il personaggio di Matt Damon, i suoi problemi sono praticamente tutti familiari.

Invece sarebbe stato più proficuo utilizzare il suo spazio per approfondire meglio la vicenda degli operai pakistani licenziati

Infine il monologo sulla corruzione, che credo sia la parte più memorabile del film. Non lo trovo credibile, nessuno fa tanti castelli in aria in un discorso a tu per tu. E poi la cosa è molto più semplice, se il governo del Kazakistan è corruttibile, o lo corrompono gli USA o lo corrompono i Cinesi, fine della storia, gli affari si fanno così.
_________________
Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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Janet13
ex "vinegar"


Reg.: 23 Ott 2005
Messaggi: 15804
Da: Cagliari (CA)
Inviato: 07-01-2007 20:48  
quote:
In data 2007-01-07 10:53, ipergiorg scrive:

SPOILER

SPOILER


SPOILER

se Clooney cerchi di avvisare il principe o lo fermi apposta per il missile del Predator (ma in quel caso sarebbe praticamente un suicidio)

fine spoiler

fine spoiler

fine spoiler




Rispondo allo SPOILER:
è sicuramente la prima...dopo essersi reso conto della sua posizione è talmente sconfitto, talmente distrutto da non aver niente da perdere...è comunque un suicidio
_________________
"Mi scusi ma... non m'ha già visto in qualche posto?"
"Ricordo il nome ma non la faccia"

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