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Autore The Black Dahlia - >De Palma
Saeros

Reg.: 27 Mag 2004
Messaggi: 7565
Da: Napoli (NA)
Inviato: 06-10-2006 11:26  
l'ho visto ieri in italiano.
non capisco perche` Josh Hartnett abbia una voce da trans (con tutto il rispetto per la categoria) e la doppiatrice della Johansson sia andata al lavoro col raffreddore.
...no, veramente. e certe frasi sono state proprio travisate. mi e` stato difficile dover spiegare tutto ai miei amici.
ma poi, una cosa di cui mi sono accorta e` la troppa monotonia del colore. non per qualcosa, va bene il seppiato, ma ad un certo punto la povera Scarlett, con quei capelli e quei vestiti, si confondeva con la parete.
per il resto confermo quanto detto in passato.
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Mizar:Sae è da interpretare stile rebus..
Un Lugubre Equivoco

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 06-10-2006 14:37  
quote:
In data 2006-10-06 11:22, Quilty scrive:
Non è certo un caso che il film sia pieno di citazioni e che i personaggi si muovano non come figure estrapolate dal contesto storico degli anni 40 ma piuttosto come icone dei film degli anni 40.Più che essere un film tratto da un romanzo è un film sul Cinema , che parla di cinema utilizzando gli strumenti del cinema.
Basta guardare l'insistenza della mdp sul volto di Bucky Bleichert mentre osserva al limite della commozione le immagini che gli scorrono davanti, rappresentanti la purezza del cinema e dell'unico personaggio del film che non ha scheletri nell'armadio ma è solo una vittima, la Dalia Nera.
La Dalia Nera è quindi l'essenza stessa del Cinema.

Pertanto chi considera questa pellicola nell'ottica che ha proposto stefano76 ha semplicemente ignorato i messaggi che De Palma ha seminato in tutta la vicenda , si è concentrato solo sullo sviluppo dell'intreccio narrativo (di sceneggiatura) quando lo stesso regista aveva chiaramente fatto capire con quel piano sequenza sopra descritto che forse non era il caso di farlo.

Ci sono molte scene che andrebbero esaminate ma non credo di essere in grado di farlo con una sola visione. Sarebbe interessante considerare la sequenza dell'assassinio di Blanchard e le chiare allusioni a La donna che visse due volte (il personaggio di Hilary Swank si chiama Madeleine come quello della Novak in Vertigo),per il fatto che molte scene vengono riproposte in un'ottica diversa dall'idea che si era fatto il protagonista (l'uso della soggettiva quando va a conoscere la famiglia Linscott sarà un inutile virtuosismo o una scelta con significato allusivo?) Se ne avrò voglia lo farò.

In sostanza chi si aspettava un film che emozionasse per l'intreccio narrativo ha semplicemente mancato il film, in quanto Black Dahlia è un film sul Cinema e la storia è un puro pretesto del tutto insignificante. Un'analisi attenta delle principali scelte di regia permetterà appunto di riconoscere il vero fulcro narrativo della vicenda, costruito appunto con i codici del linguaggio cinematografico (inquadrature, movimenti di macchina,montaggio).
I virtuosismi di De Palma non sono fini a se stessi ma comunicano; se così non fosse sarebbe uno dei film più scadenti della storia del cinema, un inutile esercizio di stile.
Invece è un ottimo film e lo andrò a rivedere al più presto!


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Il terrorismo di Israele
Archivio Chomsky
Guantanamo,Cuba


[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 06-10-2006 alle 11:59 ]




Stavolta mi trovo pienamente d'accordo.
E' l'unico modo per potere approcciare De Palma.
Risulta invece un mistero come hai potuto cannare la interpretazione di Amarcord.
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True love waits...

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 06-10-2006 14:58  
quote:
In data 2006-10-06 14:37, Schizobis scrive:

Risulta invece un mistero come hai potuto cannare la interpretazione di Amarcord.




Non ho cannato nulla Schizo...se riguardassi il film ti accorgeresti che è una pura esecuzione di una sceneggiatura e il linguaggio del cinema è assente. Ma non replico oltre perchè siamo già fuori tema..se ne può parlare nel topic apposito. Ciao!

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 06-10-2006 16:37  
Oggi non ho proprio nulla da fare e mi sono fermato a leggere i commenti della critica al film: a dir poco allucinanti.
Ne riporto qualche campione

qui

L'unico commento decente sembra quello di Film Tv:

“Ci sono due modi per vedere Black Dalia. Come la versione cinematografica di un fantastico romanzo di James Ellroy o come un film di Brian De Palma. Nel primo caso hanno ragione i detrattori: la storia è a dir poco confusa, le situazioni improbabili e gli attori, a parte la vecchia drogata (Fiona Shaw), fanno a gara per chi recita peggio. Nel secondo caso, invece, siamo a un passo dal capolavoro. La cosa incredibile è che più De Palma rende evidente il suo totale disinteresse per il noir e il cosiddetto plot, più non ci si accorge del suo percorso astratto. Con Black Dalia De Palma continua la sua riflessione sul post-cinema iniziata con lo straordinario Femme fatale. Il cinema è morto perché ormai putrefatto dal virus del dejà-vu, della ripetizione, dell’eterno ritorno all’identico. Queste sono le sole ossessioni del regista: gli inani stereotipi di cui è fatto il film.”
Mauro Gervasini.

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 06-10-2006 16:51  
Pure tu vai a consultare nel covo dei pennivendoli di regime... Non sono d'accordo con Gervasini, Femme Fatale è un mero e vuoto esercizio di stile e di tecniche(fine del giro di boa).
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 06-10-2006 16:52  
Pazzesco.
Tra una decina d'anni ci sarà il mea culpa dei veterotestamentari....

Io sarò di parte perchè fan di De Palma, ma vedere scritte una serie impressionante di cazzate una dietro l'altra, lascia allibiti

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True love waits...

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 06-10-2006 16:53  
Aggiungo totalmente privo di anima.
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 06-10-2006 17:01  
Ma a me Femme Fatale non mi è dispiaciuto affatto.
Sono troppo fan?????



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True love waits...

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 06-10-2006 17:09  
è stato il film che mi ha aperto la strada ad un regista che avevo smesso di capire con i film degli anni 80.
Ci sono particolarmente affezionato e tra l'altro lo considero estremamente prezioso come film.

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Una minchia/sapida

[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 06-10-2006 alle 17:09 ]

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mescal

Reg.: 22 Lug 2006
Messaggi: 4695
Da: napoli (NA)
Inviato: 06-10-2006 17:22  
Confesso che Femme Fatale lo trovo anch'io un film formidabile...
Mentre su Black Dahlia credo che Gerva si sia lasciato prendere dal troppo amore per il regista...
comunque come ha scritto qualcuno : Correte a vedere Black Dahlia, così che io possa vedere altri Raising Cain e Femme Fatale!

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stefano76

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 191
Da: Milano (MI)
Inviato: 06-10-2006 20:42  
quote:
In data 2006-10-06 16:53, AlZayd scrive:
Aggiungo totalmente privo di anima.




Perdio, Femme Fatale non è piaciuto neanche a me...E questo lo posso confermare, dato che l'ho visto tre volte.
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Redattore e moderatore di FILMSCOOP.

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utopia


Reg.: 29 Mag 2004
Messaggi: 14557
Da: Smaramaust (NA)
Inviato: 08-10-2006 13:37  
Bene, aspetto questo martedì e poi vi dirò

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Tutto dipende da dove vuoi andare... Non importa che strada prendi!

Happiness only real when shared.

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Ayrtonit
ex "ayrtonit"

Reg.: 06 Giu 2004
Messaggi: 12883
Da: treviglio (BG)
Inviato: 08-10-2006 13:42  
quote:
In data 2006-10-06 17:01, Schizobis scrive:
Ma a me Femme Fatale non mi è dispiaciuto affatto.
Sono troppo fan?????






non sono una fan di de palma, ma non riesco a capire le critiche mosse a femme fatale.
a me piacque.
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"In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH

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TesPatton

Reg.: 09 Giu 2004
Messaggi: 7745
Da: Pn (PN)
Inviato: 08-10-2006 13:46  
quote:
In data 2006-10-06 17:01, Schizobis scrive:
Ma a me Femme Fatale non mi è dispiaciuto affatto.
Sono troppo fan?????







Sono anche io una grande fan di De Palma ma Femme Fatale non sono riuscita a farmelo piacere. Sai cosa, ho trovato fuori luogo Banderas.
_________________
Spegni la candela, non voglio vedere il colore dei miei pensieri.

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 08-10-2006 15:23  
Concordo con te Tess, è uno dei punti deboli del film. Scrissi al riguardo, tempo fa, alcune considerazioni sparse e prelogiche su femme fatale, le recupero, tal quali sono:


Poichè il cinema è l'arte dell'immagine, volendo in subordine fregarcene di tali aspetti [sceneggiatura, narrato] che potremmo definire "accessori", ritengo che anche sul piano puramente visivo quel film sia di una piattezza sconfortante. Sarà perchè ho la nausea degli spot pubblicitari e dei loro patinati, svavillanti ed omologati artifici espressivi, e che all'iperbole figurativa fine a se stessa preferisco l'artigianato e il buon mestiere, pur con tutti i limiti del caso. De Palma, che fu un grande artigiano – nel senso nobile del termine -, nel suo ultimo film non fa altro che citare (non solamente) se stesso senza aggiungere elementi di novità. Imprigionato nella sua ragnatela che un tempo seppe tessere con grande maestria, potrebbe far felice chi ama li mero intrattenimento, il cinefilo che si compiace del citazionismo ad oltranza, non chi cerca nella settima arte il work in progress.


Con Femme Fate De Palma perde di vista le "psicologie" (un limite riscontrabile in tutte le sue ultimissime opere) e soprattutto quella spudorata, fastosa, rotonda, ossessiva e “dolente” dimensione erotico-onirica che caratterizzavano i suoi precedenti film, di cui ho già parlato altrove. Trovo insignificante il plot, ridicola la messa in scena che insiste col voler rappresentare un erotismo levigato e patinato, da pubblicità. Per non parlare dell’interpretazione di Banderas che sembra capitato lì per caso.., a fare il belloccio di turno con quel bel tocco di figliola nei panni della protagonista, la cui espressività è essenzialmente riposta nel suo magnifico “tabernacolo” (che dio gliel’accresca…) e che lei, a dire il vero, riesce a roteare con arte in quell’orribile, insignificante scena dello streaptease, che ricorda più Novesettimane e ½ che i suoi splendidi Omicidio a Luci Rosse e Vestito per Uccidere.
Ancor meno mi è stato possibile liberare un po’ di adrenalina con qualche colpo di scena e di suspense ben piazzato, alla Hitchcock... secondo De Palma.


Ma forse sono andato off, oltre il topico...

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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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