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American History X |
gmgregori
 Reg.: 31 Dic 2002 Messaggi: 4790 Da: Milano (MI)
| Inviato: 06-12-2003 23:18 |
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quote: In data 2003-12-01 18:13, Trix180 scrive:
E' uno di quei film che potrebbe entrare nella categoria " film che parlano con violenza della violenzia " tipo Natural Born killers oppure l' italianissimo Milano odia.
Impressionante (nel senso che è forte come immagini) e potente come concetti , per me è anche un po sottovalutato come film.
Il brutto è che ho sentito persone che "tenevano" particolarmente per lo xenofobo Ed , inneggiando alla sfastica sul suo petto e la famosa scena del marciapiede , tralasciando la sua importante conversione e le scene finali
| forse hai letto male. Oltre ad aver paragonato Natural Born Killers ad American History che non hanno niente in comune( tranne l'item VIOLENZA) i due film si sviluppano su dinamiche completamente diverse. In American sl evidenzia una realtà progressiva, un percorso maturativo, in NBK c'è un esplosione di violenza senza connotazioni sociali, sebbene i raptus ecc appartangano comunque alla società moderna.
In American è la società che parla di se stessa, in NBK la società mostra il peggio di se stessa, come dire che l'immagine converge su due punti vs gruppalità.
_________________
"Ogni film è un test proiettivo, indipendentemente dalle intenzioni del regista"
[ Questo messaggio è stato modificato da: gmgregori il 06-12-2003 alle 23:20 ] |
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Sandrino
 Reg.: 17 Mag 2004 Messaggi: 612 Da: Gavi (AL)
| Inviato: 07-06-2004 14:04 |
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NORTON è uno dei miei attori preferiti!!!Mi è piaciuto da subito ma negli ultimi film sta migliorando ancora...LA 25° ora in particolare mi è piaciuto davvero tanto!In American history x è davvero cazzuto!!Bello tutto!! |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 21-07-2004 04:31 |
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quote: In data 2003-12-01 19:20, Quilty scrive:
Un film discreto e nulla di più...abbastanza scontato e superficiale.....molto meglio the believer....ma di gran lunga.
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Beh, ci è voluta una pagina e mezza di elogi e complimenti, ma finalmente ho trovato qualcuno che la pensa come me.
Ora finisco di leggere il topic e poi vado a letto, domani posterò le mie impressioni su questo film che ho appena finito di vedere e che, come si sarà capito, non mi ha colpito particolarmente.
Questo post è piuttosto inutile, lo so, ma non so se domani avrei avuto voglia di cercare un'altra volta il topic nell'archivio.
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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Pythoniana
 Reg.: 06 Lug 2004 Messaggi: 1257 Da: Gorizia (GO)
| Inviato: 21-07-2004 10:18 |
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Dovrei rinfrescarmi la memoria, ma ai tempi lo trovai un gran bel film, soprattutto grazie all'interpretazione di Norton, x quanto la sceneggiatura sia evidentemente tagliata con l'accetta (troppo rapida e semplice la conversione di lui, mentre il colpo di scena finale mi sembra un po' troppo pensato a tavolino). La 1a volta lo vidi a Pasqua del '99 a Valladolid e ricordo, nei giorni precedenti, i manifesti in giro x la città che sparavano l'immagine di Norton a torso nudo e la svastica tatuata, ma senza (o magari sono io che non le ho viste) le righe con i credits. Conclusione: sulle prime pensai che fosse la pubblicità di un raduno di neo-nazi!
_________________ "Riempi il tuo cranio di vino prima che si riempia di terra, disse Kayam." Nazim Hikmet |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 21-07-2004 15:23 |
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L'intenzione di questo film è chiara: impressionare lo spettatore. Ma, più che con la forza delle immagini (qualche scena impressionante c'è), si tratta più di una sorta di exploitation morale esasperata.
Il contrasto netto bianco-nero in questo film non sta tanto nel tema del razzismo o nella scelta cromatica dei flashback: il contrasto bianco-nero, vero tema portante della storia (portante sì, ma dove?) sta nella visione dei fatti da parte non tanto di Kaye quanto del vero autore della storia, D. McKenna.
In questo film non c'è niente di "normale", di "medio", tutto è bianco o nero, bello o brutto, buono o cattivo.
I personaggi non sono caratterizzati per niente: Derek Vinyard (Norton) è buono, poi diventa cattivo, poi torna buono. Ed entrambi i passaggi scaturiscono dal nulla. Non nel senso che avvengono senza ragione, nel senso che avvengono di punto in bianco, senza un minimo di transizione, di passaggio intermedio. E non credo che quelli di Derek siano cambiamenti che possano avvenire in un uomo solo perché gli girano le palle.
Gli skin sono cattivi (e qui posso anche essere d'accordo). Tutti. E Cameron è il male, anzi, il Male.
I "neri" sono buoni, e pagano, salvo poi ricordarsi, nel finale, che anche i "neri" possono essere cattivi.
Sweeney è buono.
La famiglia di Derek, madre e sorelle, è buona.
Il padre... dài, il padre. Ma come si fa a credere di aver risolto un problema abissale, come quello presentato nella prima ora e mezza di film, dicendo: "Ah, comunque la colpa è del padre. è lui che ha inculcato le idee razziste e naziste a Derek." Ma ci state prendendo per il culo? Nessuno che nella prima ora e mezza faccia un infinitesimale accenno al padre, e poi di colpo ci dicono che la colpa è tutta sua, perché Derek in fondo era buono, prima.
Danny è l'unico personaggio di spessore nel film, ma è comunque roba vista e rivista, il solito fratello minore che segue le solite orme del solito fratello maggiore-eroe stimato da tutti. Comunque in lui si vede qualcosa, c'è la voglia di seguire il fratello per fargli piacere, ma di contro c'è una forte riluttanza ad accettare le idee del gruppo degli skin. Perché in fondo anche Danny è buono. Cerca di diventare cattivo, ma è buono. E' il Bene.
E' Danny l'antitesi di Cameron.
Sweeney è l'antitesi del signor Vinyard.
Lamont (il nero che lavora con lui nella lavanderia del carcere; buono) è l'antitesi di Seth (l'amico skin ciccione; cattivo).
Tutto è bianco o nero.
Proprio per il fatto che Danny sia l'antitesi di Cameron nelle vicende di Derek, mi pare che l'idea di raccontare tutto attraverso la tesina di Danny sia sbagliata, fuorviante. Lo spettatore potrebbe pensare: "Ah, allora il protagonista della storia è Danny, è con i suoi occhi che dobbiamo vederla."
Invece no, il protagonista è Derek. La storia si apre con lui, vive di lui e si chiude con lui.
Altra scelta a mio avviso sbagliata: il bianco e nero per i flashback.
Sia dal punto di vista temporale (le vicende del carcere sono avvenute negli ultimi 3 anni, non 30 anni prima), che dal punto di vista concettuale. Troppo pacchiano dipingere in bianco e nero una storia di razzismo.
Anche il carcere è copmletamente stereotipato: le varie fazioni, il capo, che poi si scopre essere il primo che "se la fa" con quelli delle altre fazioni, le violenze e le sodomizzazioni, la redenzione, dovuta ovviamente a colui che devi frequentare per forza perché ti capita come "collega"... non dico che non siano cose che fanno parte di questo mondo, ma sono cose viste, riviste e risapute. Non aggiungono niente a ciò che hanno già detto altri.
Passiamo poi a qualche aspetto della sceneggiatura. ATTENZIONE: SPOILER!!!! (ma forse qualcuno c'era già prima)
Come ho già detto, la scena in cui ci viene rivelato che il colpevole di tutto è il padre è assurda. Non tanto per il concetto (io sono sempre il primo a dire che quando un figlio ha problemi i primi colpevoli sono quasi sempre i genitori), quanto per come ci viene presentata. Piazzata lì, verso la fine, tanto per sorprendere, tanto per fare colpo di scena.
E ancora più sorprendente e colpo di scena sarebbe voluta essere la scena finale, l'omicidio di Danny nel bagno della scuola. Va bene, ottima idea.
Ma allora c'è una scena non solo inutile, ma anche dannosa: quando Derek e Danny sono tornati a casa, è notte, e i tre ragazzi neri (quelli con cui Danny aveva litigato a scuola) passano con la macchina davanti a casa dei Vinyard.
Che senso ha quella scena? Non lo so, ma so che effetto ha: lo spettatore si ricorda di quei tre e di quella situazione, che aveva quasi copmletamente dimenticato, e pensa: "cazzo, è vero, ci sono anche quei tre. allora qua deve succedere qualcosa con quei tre e Danny. qualcosa di grosso."
E quando, il giorno dopo, Derek accompagna Danny a scuola e poi se ne va, si capisce tutto. Con un minuto di anticipo. Evitabile, bastava togliere quella scena notturna.
Edward Norton è magistrale in alcune scene (esemplare in quella dell'arresto) ma anonimo in altre, Furlong è abbastanza credibile ma un po' monotòno; per quanto riguarda gli altri, l'unica prestazione degna di nota è quella di Guy Torry (Lamont).
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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alessio984
 Reg.: 10 Mar 2004 Messaggi: 6302 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 21-07-2004 16:34 |
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Io sono d'accordo con Quilty e Sandrix!
Il film è interessante solo per l'ottima interpretazioni del grande Edward Norton.
Il tema del film, importante, è affrontato in maniera troppo banale! |
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KayserSoze
 Reg.: 02 Giu 2004 Messaggi: 117 Da: Almenno san bartolomeo (BG)
| Inviato: 21-07-2004 19:45 |
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quote: In data 2004-07-21 15:23, sandrix81 scrive:
L'intenzione di questo film è chiara: impressionare lo spettatore. Ma, più che con la forza delle immagini (qualche scena impressionante c'è), si tratta più di una sorta di exploitation morale esasperata.
Il contrasto netto bianco-nero in questo film non sta tanto nel tema del razzismo o nella scelta cromatica dei flashback: il contrasto bianco-nero, vero tema portante della storia (portante sì, ma dove?) sta nella visione dei fatti da parte non tanto di Kaye quanto del vero autore della storia, D. McKenna.
In questo film non c'è niente di "normale", di "medio", tutto è bianco o nero, bello o brutto, buono o cattivo.
I personaggi non sono caratterizzati per niente: Derek Vinyard (Norton) è buono, poi diventa cattivo, poi torna buono. Ed entrambi i passaggi scaturiscono dal nulla. Non nel senso che avvengono senza ragione, nel senso che avvengono di punto in bianco, senza un minimo di transizione, di passaggio intermedio. E non credo che quelli di Derek siano cambiamenti che possano avvenire in un uomo solo perché gli girano le palle.
Gli skin sono cattivi (e qui posso anche essere d'accordo). Tutti. E Cameron è il male, anzi, il Male.
I "neri" sono buoni, e pagano, salvo poi ricordarsi, nel finale, che anche i "neri" possono essere cattivi.
Sweeney è buono.
La famiglia di Derek, madre e sorelle, è buona.
Il padre... dài, il padre. Ma come si fa a credere di aver risolto un problema abissale, come quello presentato nella prima ora e mezza di film, dicendo: "Ah, comunque la colpa è del padre. è lui che ha inculcato le idee razziste e naziste a Derek." Ma ci state prendendo per il culo? Nessuno che nella prima ora e mezza faccia un infinitesimale accenno al padre, e poi di colpo ci dicono che la colpa è tutta sua, perché Derek in fondo era buono, prima.
Danny è l'unico personaggio di spessore nel film, ma è comunque roba vista e rivista, il solito fratello minore che segue le solite orme del solito fratello maggiore-eroe stimato da tutti. Comunque in lui si vede qualcosa, c'è la voglia di seguire il fratello per fargli piacere, ma di contro c'è una forte riluttanza ad accettare le idee del gruppo degli skin. Perché in fondo anche Danny è buono. Cerca di diventare cattivo, ma è buono. E' il Bene.
E' Danny l'antitesi di Cameron.
Sweeney è l'antitesi del signor Vinyard.
Lamont (il nero che lavora con lui nella lavanderia del carcere; buono) è l'antitesi di Seth (l'amico skin ciccione; cattivo).
Tutto è bianco o nero.
Proprio per il fatto che Danny sia l'antitesi di Cameron nelle vicende di Derek, mi pare che l'idea di raccontare tutto attraverso la tesina di Danny sia sbagliata, fuorviante. Lo spettatore potrebbe pensare: "Ah, allora il protagonista della storia è Danny, è con i suoi occhi che dobbiamo vederla."
Invece no, il protagonista è Derek. La storia si apre con lui, vive di lui e si chiude con lui.
Altra scelta a mio avviso sbagliata: il bianco e nero per i flashback.
Sia dal punto di vista temporale (le vicende del carcere sono avvenute negli ultimi 3 anni, non 30 anni prima), che dal punto di vista concettuale. Troppo pacchiano dipingere in bianco e nero una storia di razzismo.
Anche il carcere è copmletamente stereotipato: le varie fazioni, il capo, che poi si scopre essere il primo che "se la fa" con quelli delle altre fazioni, le violenze e le sodomizzazioni, la redenzione, dovuta ovviamente a colui che devi frequentare per forza perché ti capita come "collega"... non dico che non siano cose che fanno parte di questo mondo, ma sono cose viste, riviste e risapute. Non aggiungono niente a ciò che hanno già detto altri.
Passiamo poi a qualche aspetto della sceneggiatura. ATTENZIONE: SPOILER!!!! (ma forse qualcuno c'era già prima)
Come ho già detto, la scena in cui ci viene rivelato che il colpevole di tutto è il padre è assurda. Non tanto per il concetto (io sono sempre il primo a dire che quando un figlio ha problemi i primi colpevoli sono quasi sempre i genitori), quanto per come ci viene presentata. Piazzata lì, verso la fine, tanto per sorprendere, tanto per fare colpo di scena.
E ancora più sorprendente e colpo di scena sarebbe voluta essere la scena finale, l'omicidio di Danny nel bagno della scuola. Va bene, ottima idea.
Ma allora c'è una scena non solo inutile, ma anche dannosa: quando Derek e Danny sono tornati a casa, è notte, e i tre ragazzi neri (quelli con cui Danny aveva litigato a scuola) passano con la macchina davanti a casa dei Vinyard.
Che senso ha quella scena? Non lo so, ma so che effetto ha: lo spettatore si ricorda di quei tre e di quella situazione, che aveva quasi copmletamente dimenticato, e pensa: "cazzo, è vero, ci sono anche quei tre. allora qua deve succedere qualcosa con quei tre e Danny. qualcosa di grosso."
E quando, il giorno dopo, Derek accompagna Danny a scuola e poi se ne va, si capisce tutto. Con un minuto di anticipo. Evitabile, bastava togliere quella scena notturna.
Edward Norton è magistrale in alcune scene (esemplare in quella dell'arresto) ma anonimo in altre, Furlong è abbastanza credibile ma un po' monotòno; per quanto riguarda gli altri, l'unica prestazione degna di nota è quella di Guy Torry (Lamont).
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la tua spiegazione mi ha stupito tantissimo. I film li analizzi tutti così?
ALtra domanda: ti è piaciuto? Ti a fatto pensare?
Sarò banale e sicuramente non sono uno specialista come te, ma se un film lo analizzo così bene è perchè mi è piaciuto.
E poi guardiamo così tanti film x' ci piace guardare film belli o brutti che siano.
Risp
_________________
... e come niente...puff.. sparisce
[ Questo messaggio è stato modificato da: KayserSoze il 21-07-2004 alle 19:46 ] |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 21-07-2004 20:35 |
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quote: In data 2004-07-21 19:45, KayserSoze scrive:
la tua spiegazione mi ha stupito tantissimo. I film li analizzi tutti così?
Altra domanda: ti è piaciuto? Ti a fatto pensare?
Sarò banale e sicuramente non sono uno specialista come te, ma se un film lo analizzo così bene è perchè mi è piaciuto.
E poi guardiamo così tanti film x' ci piace guardare film belli o brutti che siano.
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specialista io? lasciamo perdere...
I film non li analizzo affatto tutti così. Ho analizzato questo così perché è quello che la visione del film mi ha suggerito.
Mi ha deluso perché ne sentivo parlare benissimo ovunque e mi aveva incuriosito per l'ottima media su imdb.
E' un film che tratta temi difficili da trattare, e secondo me non è all'altezza di tali temi; infatti non mi ha fatto pensare molto riguardo agli argomenti toccati.
Un film che si fa vedere, proprio perché la narrazione è semplice, lineare (fin troppo); ma che non rivedrei.
Voto 5,5.
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 21-07-2004 20:38 |
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quote: In data 2004-07-21 19:45, KayserSoze scrive:
Sarò banale e sicuramente non sono uno specialista come te, ma se un film lo analizzo così bene è perchè mi è piaciuto.
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Secondo me è un po' vero il contrario.
Un film mi piace quando non trovo nulla che non mi sia piaciuto o argomenti da opporgli.
Quindi in genere parlo di più quando un film non mi è piaciuto, perché per non piacermi vuol dire che gli ho trovato, appunto, molti difetti.
(e intanto l'italiano va a farsi benedire, ma spero che il concetto sia chiaro)
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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pixalpia
 Reg.: 21 Lug 2004 Messaggi: 1 Da: volpiano (TO)
| Inviato: 21-07-2004 22:05 |
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Ciao a tutti,sono nuovo e vorrei esprimere il mio totale dissenso col parere di sandrix81.
Il primo macroscopico errore è quello di dire che la colpa della xenofobia di Derek è del padre:assolutamente falso. Quello che Derek non perdona ai neri è il fatto di aver ucciso il padre, e per giunta eran spacciatori. A quel punto Derek comincia a dar credito ai discorsi razzisti del padre.
Non è poi assolutamente vero che il cambiamento di Derek avviene dall' oggi al domani. La sua redenzione avviene in modo graduale all' interno del carcere,quando inizia a capire che anche i bianchi nazi sono dei bastardi e scendono a compromessi e che non tutti i neri sono delinquenti.
La scelta del flashback in bianco e nero la approvo in pieno. Non c'entra se siano passati 3 anni o 3 mesi, il fatto è che tutta la parte in bianco e nero si riferisce ad un'altra vita di Derek, che lui considera anni luce lontano.
Ti vorrei ricordare poi che il ragazzo nero con cui ha litigato Danny compare anche in una scena al parco giochi in cui indica al fratello il "bianco" che gli ha fatto lo sgarro. E comunque non è facile inserire in un film che è per metà ambientato nel passato tutti quei personaggi e caratterizzarli a dovere.
Io avrò pure poco intuito ma la scena finale mi ha veramente spiazzato,è stata davvero un colpo allo stomaco. Essa fa capire che la vittima di tutto l' odio di Derek alla fine è il fratello, il quale non ha potuto avere una seconda possibilità.
Rispetto le tue opinioni ma non ho potuto esimermi dal farti notare fatti che ti sono sfuggiti o hai voluto occultare per rendere più credibile la tua tesi.
_________________ Andai nei boschi perchè volevo vivere con saggezza e profondità....e succhiare tutto il midollo della vita, sbaragliare tutto ciò che non era vita e non scoprire in punto di morte che non ero vissuto (L' attimo fuggente) |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 22-07-2004 01:02 |
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quote: In data 2004-07-21 22:05, pixalpia scrive:
Il primo macroscopico errore è quello di dire che la colpa della xenofobia di Derek è del padre:assolutamente falso. Quello che Derek non perdona ai neri è il fatto di aver ucciso il padre, e per giunta eran spacciatori. A quel punto Derek comincia a dar credito ai discorsi razzisti del padre.
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Appunto.
quote: In data 2004-07-21 22:05, pixalpia scrive:
Non è poi assolutamente vero che il cambiamento di Derek avviene dall' oggi al domani. La sua redenzione avviene in modo graduale all'interno del carcere,quando inizia a capire che anche i bianchi nazi sono dei bastardi e scendono a compromessi e che non tutti i neri sono delinquenti.
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Anche se ci avesse messo tutti i 3 anni (e sappiamo benissimo che non è affatto così), sarebbero pochi per una svolta interiore di tale portata.
Poi quella frase (che ho sottolineato)... per carità, spero vivamente che ti sia solo espresso male.
quote: In data 2004-07-21 22:05, pixalpia scrive:
La scelta del flashback in bianco e nero la approvo in pieno. Non c'entra se siano passati 3 anni o 3 mesi, il fatto è che tutta la parte in bianco e nero si riferisce ad un'altra vita di Derek, che lui considera anni luce lontano.
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Sarà, ma se ben ricordo sono in bianco e nero sia le scene in cui è Derek a ricordare e raccontare, sia quelle in cui a ricordare è Danny. Per cui non si può giustificare la scelta con il fatto che Derek considera quegli avvenimenti lontani.
quote: In data 2004-07-21 22:05, pixalpia scrive:
Ti vorrei ricordare poi che il ragazzo nero con cui ha litigato Danny compare anche in una scena al parco giochi in cui indica al fratello il "bianco" che gli ha fatto lo sgarro.
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Ricordo benissimo quella scena, ma è comunque nella prima parte del film, e non è completamente inutile, anzi.
quote: In data 2004-07-21 22:05, pixalpia scrive:
E comunque non è facile inserire in un film che è per metà ambientato nel passato tutti quei personaggi e caratterizzarli a dovere.
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Nessuno ha obbligato l'autore del film ad "inserire tutti quei personaggi".
quote: In data 2004-07-21 22:05, pixalpia scrive:
Io avrò pure poco intuito ma la scena finale mi ha veramente spiazzato,è stata davvero un colpo allo stomaco. Essa fa capire che la vittima di tutto l'odio di Derek alla fine è il fratello, il quale non ha potuto avere una seconda possibilità.
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Tutto il film trasuda questo messaggio. C'era veramente bisogno di quella scena? Sì, capisco che possa essere una scena impressionante, che qualcuno possa essere colto di sorpresa, ma a me è sembrata messa lì solo per spettacolarizzare.
quote: In data 2004-07-21 22:05, pixalpia scrive:
Rispetto le tue opinioni ma non ho potuto esimermi dal farti notare fatti che ti sono sfuggiti...
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E che continuano a sfuggirmi: di quali fatti parli?
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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joey080
 Reg.: 24 Mar 2004 Messaggi: 3595 Da: turi (BA)
| Inviato: 23-07-2004 09:51 |
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bel film...ma molto crudo!ci sono delle scene molto forti, delle quali due mi hanno scolnvolto particolarmente:la scena del ragazzo di colore che mette i denti sul marciapiede(e poi sapete la sua fine)e la scena nella doccia del carcere! il film l'ho visto molto tempo fa....ma mi sono rimaste impresse queste due scene e la morale!
_________________ Shadow of the Day
Crawling
Chester |
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klaus85
 Reg.: 25 Lug 2004 Messaggi: 450 Da: marigliano (NA)
| Inviato: 17-01-2005 20:06 |
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davvero un bel film e molto giusta la scelta di Edward Norton come leader carismatico nel bene e nel male..
_________________
con te non ho finito, neanche per il cazzo! ho una cura medioevale per il tuo culo!
Marcellus Wallace in Pulp Fiction
[ Questo messaggio è stato modificato da: klaus85 il 17-01-2005 alle 20:07 ] |
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lorelai
 Reg.: 23 Set 2004 Messaggi: 2054 Da: varese (VA)
| Inviato: 17-01-2005 20:40 |
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assolutamente un capolavoro, pur apprezzando l'analisi di sandrix, la penso più come pixalpia...
in definitiva rimane sempre un film eccezionale secondo me, dal cast (secondo me la miglior interpretazione di norton, perfino meglio di fight club, e anche furlong davvero magistrale), che alla sceneggiatura, alla regia etc etc...
_________________ Narcotic? Yes please, I'll have a sample. |
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Ladyanne ex "ladyann2"
 Reg.: 02 Lug 2004 Messaggi: 8834 Da: vicenza (VI)
| Inviato: 01-03-2005 13:56 |
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bene, ho visto questo film ieri, sera, ne avevo sentito parlare molto bene in giro per il forum, anche se non avevo letto questo topic (ho fatto bene visto che è infarcito di spoiler) avverto che ce ne sono pure nel mio post
Sinceramente mi aspettavo meglio, il film, nel mio modesto parere non è una schifezza ma in molti punti sono d'accordo con sandrix.
La trama è stereotipata, il fratello cattivo che si redime e deve salvare quello minore bla bla bla. Personalmente non condanno il film per una trama stereotipata, però non è nemmeno un punto a favore...
I buchi narrativi ci sono eccome, come ha detto Sand il padre, che non si vede per tutto il flim, viene tirato in ballo alla fine per spiegare la xenofobia di Derek
E' trattata in modo semplicistico la redenzione dal carcere, sinceramente non saprei come potrebbe essere fatta altrimenti, forse si tratta di tempi narrativi non so, ma non mi è piciuta
Altra cosa con cui concordo con Sandrix è la volontà di impressionare fin troppo eccessiva, (la scena del marciapiede non ho avuto il coraggio di guardarla).
Il finale mi ha un pò fatto cadere le braccia sinceramente, immaginavo che non potesse finire bene ma mi sembra buttato li. Se l'intenzione è quella di far capire che sia bianchi che neri possono sbagliare lo si è fatto in un modo tantinello sbrigativo a mio avviso, avrei inserito questo elemento durante il film e non messo alla fine così alla cazz...
Il film comunque ha dei meriti quello si, concordo sul fatto che molti di questi gruppi neonazisti siano in realtà dei ragazzi emarginati plagiati da qualche sedicente intellettuale, come avviene nel film. Ho trovato l'interpretazione dei due attori buona
un film da vedere, ma senza tante aspettative
_________________ Tzè |
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