Autore |
Donnie Darko (Richard Kelly - 2001) |
SimeOne

 Reg.: 26 Ago 2002 Messaggi: 1207 Da: Villasanta (MI)
| Inviato: 07-12-2004 19:28 |
|
quote: In data 2004-12-07 16:47, Tristam scrive:
Dico una cosa, questo film è una vera, ma proprio vera, merda
pure galattica
|
Breve ma affossante....
_________________ STAY FOCUSED..... |
|
70gn3z

 Reg.: 31 Mag 2003 Messaggi: 1669 Da: italia (VR)
| Inviato: 07-12-2004 20:31 |
|
Io ne ho una + grossa di tutte... ma da dove saltano fuori queste teorie su morti e vivi manipolati... perkè nel film nn ne sento parlare!!!
Secondo voi centra qualcosa il fatto ke l'inizio si svolga sui monticelli del finale... e perkè anke li Donnie sorride ...ricorda 1 po il finale.
Inoltre dopo essere arrivato a casa trova scritto sul frigo dovè donnie?
Lhanno scritto i familiari perkè lui è sonnambulo e nn sanno dove se ne vada?!
O anke allinizio ci troviamo in un universo parallelo?!
nei prossimi giorni metterò la mia interpretazione ...la sto buttando giù ...ma l'inizio mi resta ankora in dubbio |
|
donnie84
 Reg.: 27 Ago 2004 Messaggi: 781 Da: Marsala (TP)
| Inviato: 07-12-2004 20:59 |
|
quote: In data 2004-12-07 16:47, Tristam scrive:
Dico una cosa, questo film è una vera, ma proprio vera, merda
pure galattica
|
fine, conciso ed intelligente... che volete di più? |
|
Marco82
 Reg.: 02 Nov 2003 Messaggi: 924 Da: Lodi (LO)
| Inviato: 08-12-2004 12:12 |
|
non confondiamo la recensione con la persona, per la miseria
sicuramente non è stata una gran furbata scrive 2 parole così, ma Tristam ha già dimostrato quanto attentamente segue i film quindi non lo si può scambiare con il primo p*rla che passa...se l'ha scritto ci sarà sicuramente un perchè, ora c'è da vedere se lo vorrà esprimere o no
_________________ "1..2..3..4..5..e 6...sei...numero perfetto..."
"ma non era 3, il numero perfetto?"
"sì, ma io ho sei colpi quì dentro..." |
|
donnie84
 Reg.: 27 Ago 2004 Messaggi: 781 Da: Marsala (TP)
| Inviato: 08-12-2004 16:12 |
|
quote: In data 2004-12-08 12:12, Marco82 scrive:
non confondiamo la recensione con la persona, per la miseria
sicuramente non è stata una gran furbata scrive 2 parole così, ma Tristam ha già dimostrato quanto attentamente segue i film quindi non lo si può scambiare con il primo p*rla che passa...se l'ha scritto ci sarà sicuramente un perchè, ora c'è da vedere se lo vorrà esprimere o no
|
quando una persona scrive certe cose sarebbe consono che desse le motivazioni... |
|
Marco82
 Reg.: 02 Nov 2003 Messaggi: 924 Da: Lodi (LO)
| Inviato: 08-12-2004 16:29 |
|
quote: In data 2004-12-08 16:12, donnie84 scrive:
quando una persona scrive certe cose sarebbe consono che desse le motivazioni...
|
infatti ho detto: adesso vediamo se spiegherà anche le sue motivazioni,
ma conoscendolo e avendo letto molte cose scritte da lui SO che non è un commento di uno a cui il mondo del cinema è estraneo...
tutto questo intendevo
_________________ "1..2..3..4..5..e 6...sei...numero perfetto..."
"ma non era 3, il numero perfetto?"
"sì, ma io ho sei colpi quì dentro..." |
|
Marienbad
 Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 08-12-2004 23:08 |
|
Dunque, dunque, dunque...
Da dove iniziare?
Prima di tutto esordirei dicendo che il film è una vera e propria Merda.
Tanto per mettere subito le cose in chiaro.
In secondo luogo mi piacerebbe sapere se, prima di entrare nelle sale, le persone non siano state vittime di lavaggi di cervello da parte di qualche messaggio subliminale camuffato in qualche locandina, o in qualche spot propinato nel lasso ante visione...
Sicuramente, la manipolazione è insita nel gioco allo stupro delle immagini pubblicitarie, che ogni giorno gareggiano per guadagnarsi la vittoria sul libero arbitrio...
Donnie Darko è in effetti tra i 100 film più inutili della storia del cinema, e magari, senza troppo sbilanciarmi, un premio sul film più nauseante, io glielo assegnerei volentieri.
Tralasciando il fatto che spesso lo spettatore vuole in un certo modo essere abbindolato da questi prodotti affettati sino al parossismo, per pura smania di omologazione (perchè l'omologazione è un vizio, non un' imposizione), è giusto indagare sui motivi che spingono uno spettatore ad apprezzare un film di questo tipo.
Vediamo.
Donnie Darko racconta una storia, spezzata e ripartita in due contesti temporali e spaziali, dove l'uno vive in subordinazione all'altro, dove l'uno è l'errore che il destino ha concesso in veste di previsione al giovane Donnie Darko.
Il film racconta questa storia un po' insolita, nella classica maniera straabusata, e direi ormai nauseantemente obsoleta, del cinema fast food, che ti rimane sullo stomaco come uno di quei panini stragonfi che solitamente digerisci una settimana dopo.
Sparate a mille, immagini piegate su loro stesse, incorniciate una ad una, e accostate come mille diapositive, che trovano una loro cronologia narrativa, solo ed esclusivamente se incollate ad una traccia del soggetto. Una storia come tante, di viaggi in nessun luogo e di filosofie spicciole. E in effetti, riflesso limpido di uno sguardo adolescenziele sul mondo.
Disorientamento e ricostruzione difforme, che si permettono di tralasciare l'unica cosa che un film dovrebbe comunicare, ovvero le sfumature: le sensazioni intime che il mondo e gli eventi producono sulle persone.
In Donnie Darko tutto questo è desolatamente sacrificato, a favore della solita e noiosa panoramica sullo stereotipato mondo delle marionette omologate che, questa volta, spodestano il destino, per ritrovarsi ancora una volta, a recitare i medesimi ruoli, e per di più, a ricamarci sopra le parafilosofie che ormai si appiccicano alle formule narrative, come post-it promemoria (Vladimir Propp, ne conterebbe nel nostro limitatissimo cinema attuale, una o al massimo due...).
E così, dopo esserci bruciati la briscola del supereroe, giochiamoci la carta Donnie Darko, che supereroe non è, ma che può farsi paladino dei disturbati mentali, che magari disturbati non sono, e che magari hanno una marcia in più: precendono il destino e lo possono gestire, pagando lo scotto di questa società che non li accetta.
Minchia oh, che fico Donnie Darko, facciamo tutti gli schizopatici, che quest anno va un casino...
E di nuovo da capo, nel circolo vizioso dell'omologazione.
Solo due orette di inutile nausea per raggiungere il paese del nulla, che celebra il suo nulla, e che se non l'hai capito, te lo spiega a suon di nullità, magari reperibili su internet, magari narrate su un libro che non esiste, se non nell'universo del nulla...
Posto tutto ciò, chiaro sintomo di un film che si limita, in modo piuttosto contorto, ad elaborare una storiella insulsa, resta evidentissima l'incapacità del regista, nel raccontarla.
Cosa arriva della trama?
Un marasma di possibilità, confusione e disorientamento, che spesso inganna e inebria lo spettatore in cerca di certezze, e su tutte, di quella certezza che lo giustifica del fatto, che con il mondo e i suoi meccanismi, lui non ha nulla a che fare. Siamo tutti vittime di un destino che non ci appartiene e che ci manovra, che ci porta alla pazzia, e in quella pazzia ci concede di ritrovare la lucidità dello smarrimento, e quindi la libertà di giovare di tutte quelle filosofie sul tempo e sullo spazio che non ci appartengono, ma che ci posseggono.
La scelta del regista, di ripartire lo sviluppo della trama, in una miriade di simbolismi posizionati come paletti lungo il film, conclama l'inabilità di saper divulgare un'idea e una passione, in un immagine in continuo movimento, che parla nei suoi spostamenti spaziotemporali, che parla la lingua del cinema.
|
|
OneDas
 Reg.: 24 Ott 2001 Messaggi: 4394 Da: Roma (RM)
| Inviato: 08-12-2004 23:27 |
|
...e a me che non m'era dispiaciuto....
_________________
tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore ?
[ Questo messaggio è stato modificato da: OneDas il 08-12-2004 alle 23:29 ] |
|
OneDas
 Reg.: 24 Ott 2001 Messaggi: 4394 Da: Roma (RM)
| Inviato: 08-12-2004 23:30 |
|
quote: In data 2004-12-08 23:08, Marienbad scrive:
Dunque, dunque, dunque...
Da dove iniziare?
Prima di tutto esordirei dicendo che il film è una vera e propria Merda.
Tanto per mettere subito le cose in chiaro.
|
ma a quale realtà parallela ti riferisci ?
_________________ tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore ? |
|
Marienbad
 Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 08-12-2004 23:30 |
|
quote: In data 2004-12-08 23:27, OneDas scrive:
...e a me che non m'era dispiaciuto....
|
A te non era dispiaciuto nemmeno quella merda di The dreamers...
_________________ Inland Empire non l'ho visto e non mi piace |
|
OneDas
 Reg.: 24 Ott 2001 Messaggi: 4394 Da: Roma (RM)
| Inviato: 08-12-2004 23:31 |
|
quote: In data 2004-12-08 23:30, Marienbad scrive:
quote: In data 2004-12-08 23:27, OneDas scrive:
...e a me che non m'era dispiaciuto....
|
A te non era dispiaciuto nemmeno quella merda di The dreamers...
|
temo che mi piacciano le merde...
_________________ tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore ? |
|
Marienbad
 Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 08-12-2004 23:32 |
|
Lo temo anch'io, infatti sei troppo cool!
_________________ Inland Empire non l'ho visto e non mi piace |
|
OneDas
 Reg.: 24 Ott 2001 Messaggi: 4394 Da: Roma (RM)
| Inviato: 08-12-2004 23:34 |
|
quote: In data 2004-12-08 23:32, Marienbad scrive:
Lo temo anch'io, infatti sei troppo cool!
|
cool ione ?
_________________ tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore ? |
|
donnie84
 Reg.: 27 Ago 2004 Messaggi: 781 Da: Marsala (TP)
| Inviato: 09-12-2004 00:56 |
|
quote: In data 2004-12-08 23:08, Marienbad scrive:
Dunque, dunque, dunque...
Da dove iniziare?
Prima di tutto esordirei dicendo che il film è una vera e propria Merda.
Tanto per mettere subito le cose in chiaro.
In secondo luogo mi piacerebbe sapere se, prima di entrare nelle sale, le persone non siano state vittime di lavaggi di cervello da parte di qualche messaggio subliminale camuffato in qualche locandina, o in qualche spot propinato nel lasso ante visione...
Sicuramente, la manipolazione è insita nel gioco allo stupro delle immagini pubblicitarie, che ogni giorno gareggiano per guadagnarsi la vittoria sul libero arbitrio...
Donnie Darko è in effetti tra i 100 film più inutili della storia del cinema, e magari, senza troppo sbilanciarmi, un premio sul film più nauseante, io glielo assegnerei volentieri.
Tralasciando il fatto che spesso lo spettatore vuole in un certo modo essere abbindolato da questi prodotti affettati sino al parossismo, per pura smania di omologazione (perchè l'omologazione è un vizio, non un' imposizione), è giusto indagare sui motivi che spingono uno spettatore ad apprezzare un film di questo tipo.
Vediamo.
Donnie Darko racconta una storia, spezzata e ripartita in due contesti temporali e spaziali, dove l'uno vive in subordinazione all'altro, dove l'uno è l'errore che il destino ha concesso in veste di previsione al giovane Donnie Darko.
Il film racconta questa storia un po' insolita, nella classica maniera straabusata, e direi ormai nauseantemente obsoleta, del cinema fast food, che ti rimane sullo stomaco come uno di quei panini stragonfi che solitamente digerisci una settimana dopo.
Sparate a mille, immagini piegate su loro stesse, incorniciate una ad una, e accostate come mille diapositive, che trovano una loro cronologia narrativa, solo ed esclusivamente se incollate ad una traccia del soggetto. Una storia come tante, di viaggi in nessun luogo e di filosofie spicciole. E in effetti, riflesso limpido di uno sguardo adolescenziele sul mondo.
Disorientamento e ricostruzione difforme, che si permettono di tralasciare l'unica cosa che un film dovrebbe comunicare, ovvero le sfumature: le sensazioni intime che il mondo e gli eventi producono sulle persone.
In Donnie Darko tutto questo è desolatamente sacrificato, a favore della solita e noiosa panoramica sullo stereotipato mondo delle marionette omologate che, questa volta, spodestano il destino, per ritrovarsi ancora una volta, a recitare i medesimi ruoli, e per di più, a ricamarci sopra le parafilosofie che ormai si appiccicano alle formule narrative, come post-it promemoria (Vladimir Propp, ne conterebbe nel nostro limitatissimo cinema attuale, una o al massimo due...).
E così, dopo esserci bruciati la briscola del supereroe, giochiamoci la carta Donnie Darko, che supereroe non è, ma che può farsi paladino dei disturbati mentali, che magari disturbati non sono, e che magari hanno una marcia in più: precendono il destino e lo possono gestire, pagando lo scotto di questa società che non li accetta.
Minchia oh, che fico Donnie Darko, facciamo tutti gli schizopatici, che quest anno va un casino...
E di nuovo da capo, nel circolo vizioso dell'omologazione.
Solo due orette di inutile nausea per raggiungere il paese del nulla, che celebra il suo nulla, e che se non l'hai capito, te lo spiega a suon di nullità, magari reperibili su internet, magari narrate su un libro che non esiste, se non nell'universo del nulla...
Posto tutto ciò, chiaro sintomo di un film che si limita, in modo piuttosto contorto, ad elaborare una storiella insulsa, resta evidentissima l'incapacità del regista, nel raccontarla.
Cosa arriva della trama?
Un marasma di possibilità, confusione e disorientamento, che spesso inganna e inebria lo spettatore in cerca di certezze, e su tutte, di quella certezza che lo giustifica del fatto, che con il mondo e i suoi meccanismi, lui non ha nulla a che fare. Siamo tutti vittime di un destino che non ci appartiene e che ci manovra, che ci porta alla pazzia, e in quella pazzia ci concede di ritrovare la lucidità dello smarrimento, e quindi la libertà di giovare di tutte quelle filosofie sul tempo e sullo spazio che non ci appartengono, ma che ci posseggono.
La scelta del regista, di ripartire lo sviluppo della trama, in una miriade di simbolismi posizionati come paletti lungo il film, conclama l'inabilità di saper divulgare un'idea e una passione, in un immagine in continuo movimento, che parla nei suoi spostamenti spaziotemporali, che parla la lingua del cinema.
|
lo sapete in tutte queste righe cosa ha detto Marienbad? nulla. ripete sempre, con un registro linguistico discretamente elevato che il film non le è piaciuto e che l'ha trovato banale. ovviamente sono gusti e io non sto qui a sindacare. quello che critico è la pomposità e l'inutilità di certe affermazioni, buttate lì per fare sentire delle merde coloro che hanno apprezzato il film. |
|
Marienbad
 Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 09-12-2004 01:05 |
|
quote: In data 2004-12-09 00:56, donnie84 scrive:
lo sapete in tutte queste righe cosa ha detto Marienbad? nulla. ripete sempre, con un registro linguistico discretamente elevato che il film non le è piaciuto e che l'ha trovato banale. ovviamente sono gusti e io non sto qui a sindacare. quello che critico è la pomposità e l'inutilità di certe affermazioni, buttate lì per fare sentire delle merde coloro che hanno apprezzato il film.
|
Te lo ha detto il coniglione?
_________________ Inland Empire non l'ho visto e non mi piace |
|
|