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La 25° Ora |
13Abyss
 Reg.: 20 Lug 2003 Messaggi: 7565 Da: Magliano in T. (GR)
| Inviato: 24-02-2004 00:39 |
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quote: In data 2004-02-23 18:27, Dubliner scrive:
Sono d'accordo con te Abyss. L'unico riferimento di cui parlavo è il fatto che siano due spacciatori senza reale possibilità di riscatto ed entrambi si sno resi conto degli errori commessi troppo tardi. Ma i film non hanno nient'altro in comune e sicuramente hai pienamente ragione: Lee e De Palma non hanno davvero nulla in comune. Sulla scena della discoteca nemmeno commento... non c'entra proprio una mazza.
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Difatti Dubliner, è questo il fatto.
Legami se ne possono anche trovare, vista anche la tematica principale comune ad entrambi, ma realmente hanno una qualche utilità?
Anche nella gretta trama i punti in comune sono scarsi e generici.
Al massimo, una relazione che ho trovato molto valida è l'amore che entrambi i registi dimostrano per i lunghi piani sequenza: in Carlito's Way se ne ammirano molti, tutti tesi adaddensare l'atmosfera tipicamente noir, ne La 25a Ora abbiamo già ricordato l'ottimo dialogo tra Hoffmann e Pepper.
Ora, possiamo notare che gli intenti sono completamente diversi, così come gli stili.
Dove De Palma ricerca la citazione, l'autocitazione, gli sguardi dileguati, Lee predilige un soggettivismo che lo distacca dalla storia raccontata, pochi primi piani ed un uso "ad effetto" della sceneggiatura, sottolineando il tema di riflessione e rimorso della trama.
Questo, è un esempio.
Se ne potrebbero portare altri.
Adesso evitiamo però di ripetere che la scena della discoteca di Spike Lee è la copia sputata di Carlito... |
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fassbinder
 Reg.: 29 Ago 2003 Messaggi: 1335 Da: reggio emilia (RE)
| Inviato: 31-07-2004 17:25 |
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!!!!!!!!!!!!!ZEPPO DI SPOILER DA FARE SCHIFO – CHI NON HA VISTO IL FILM STIA ALLA LARGA DA QUESTO POST!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
La Venticinquesima ora è un film sul tempo (il titolo è emblematico) e tutto ruota attorno a questo concetto. Non va visto come un film comune, Lee è un regista superiore, sa di esserlo, chiede molto ai suoi spettatori e se ne fotte della popolarità: tanto la ottiene comunque, dato che è troppo oltre rispetto agli altri. Il largo pubblico non vuole riflettere, non vuole finali “aperti”, vuole concetti semplici, definiti, possibilmente il lieto fine, vuole insomma essere guidato per mano come un bambino piccolo. Il solito vecchio discorso su cinema intrattenimento o arte. Lee se ne sbatte dell’intrattenimento e ti obbliga a riflettere, che tu lo voglia o meno.
E ti chiede subito uno sforzo. Due uomini e un cane. Gli uomini sono indaffarati, hanno fretta, devono sbrigare vicende importanti. Il cane è moribondo, probabilmente è stato abbandonato da altri uomini che non avevano tempo o voglia di utilizzare parte del proprio tempo per accudire un cane. Monty Brogan decide di non ascoltare l’amico e, nonostante il cane sia ostile, decide di rischiare di venire morso dallo stesso pur di salvarlo. Dietro questa scena (si noti l’estetica di Lee e il linguaggio: film che va assolutamente visto in originale, come tutti del resto) è già contenuto un primo importante messaggio che l’autore ci comunica chiaramente e riguarda il significato e il valore dell’amicizia. Il cane infatti, diverrà un amico fedele del protagonista, ringhierà quando entrerà la polizia per la perquisizione e sarà sempre pronto a difendere la sicurezza del proprio padrone. L’amico invece, apparentemente ragionevole nell’invitarlo a lasciare perdere ed evitare complicazioni con un cane randagio, sarà proprio colui che lo tradirà e lo porterà a trascorrere una così larga parte del proprio tempo in carcere. Pochi nella realtà avrebbero fatto ciò che fa Monty. Quasi tutti avrebbero finito con il fidarsi dell’amico umano.
Dunque, il tempo, si diceva. 24 ore separano Monty Brogan (ancora una volta un Edward Norton da brivido) dal carcere, 24 ore in cui ripensare a tutta la sua vita. Ed è proprio con il cane (se non ricordo male, è qualche settimana che non vedo questa gemma cinematografica) mentre sta pensando al proprio futuro e dunque al proprio tempo. Arriva un tossico, ha fretta, deve farsi, sta male e non ha tempo, vuole la roba e crede che Monty sia ancora nel giro. Qui appare evidente la discrepanza tra le due condizioni : entrambi hanno problemi con il tempo, uno ha pochi minuti dinanzi a sé prima che il suo corpo manifesti i segnali della crisi d’astinenza e dunque è nevrotico, ansioso, agitato; l’altro è invece apparentemente rilassato, ma è completamente depresso, privo di emozione, apatico, avendo dinanzi l’imminente prospettiva di molti anni di carcere. La scena del piccione è un capolavoro estetico (si veda in Jungle Fever, la scena del cane, nessun contemporaneo statunitense possiede i mezzi tecnici registici di Lee).
Ci vengono mostrati vari modi di utilizzare il tempo. Quello del professore che si perde in mille ragionamenti e quando è l’ora di dire la cosa importante non ha più tempo, suona la campana, l’ora è terminata. Quello dello speculatore finanziario: il suo tempo è l’antitesi di quello del professore (e conseguentemente il suo carattere ne è condizionato): lui non è interessato a troppe questioni, ciò che conta nella sua vita è un numero sullo schermo. In base alla dimensione di questo numero lui guadagna o perde milioni in poche frazioni di secondo.Va da sé che abbiano un rapporto opposto con l’altro sesso. E poi c’è lui, Monty, con la sua (splendida e bravissima) Naturelle. Lui che ha scelto la via più facile per fare i soldi (lo spaccio), lui che ha scelto di impiegare il proprio tempo sempre in mezzo agli altri, nelle discoteche, nei luoghi in cui circola droga e sfarzo di ogni genere, mostrando la bellezza della sua compagna come un cimelio.
E’ finita, tutto deve essere ripensato. Cosa avrebbe potuto essere e cosa non è stato.
Ecco che allora il rapporto con il padre viene alla luce, ciò che il padre gli consiglia è solo l’alternativa che Monty avrebbe potuto scegliere PRIMA di decidersi allo spaccio. La scena del capodanno (con Monty e Naturelle soli a brindare sottovoce senza alcuna fretta, senza alcun fracasso, senza nessun altro eccetto loro due) è la risposta di Lee al nodo temporale. E’ quello il modo corretto di impiegare il proprio tempo. Quella è la vita, la vita vera nella sua semplicità.
L’elemento razziale naturalmente non poteva mancare in un film di Spike Lee, interpretato in prevalenza da bianchi (ma non è l’unico, si pensi ad esempio a Summer of Sam). Ed eccoci allora catapultati all’interno dello scenario newyorkese, in cui tutti i popoli del mondo vengono visti per ciò che di negativo rappresentano, tutti sono incazzati e nevrotici. Ciò avviene per una mancanza di tempo e per la incapacità nel gestirlo. Dinanzi alla privazione della libertà gli stessi personaggi non sono più visti dal protagonista come massa furiosa e affaccendata, ma come felicissimi e rilassatissimi cittadini liberi di disporre del proprio tempo nella maniera desiderata. Il finale dunque ha un importanza non solo relativa, ma assolutamente nulla nella dinamica del film, dato che tutto ciò che avviene è ciò che non avrebbe dovuto avvenire. Lee ci parla della nostra vita e ci chiede di ripensarla guardando il film, guardando l’autostrada multicorsia, ci domanda quale scelta abbiamo fatto e quale stiamo facendo, ci invita a riflettere, a usare il cervello. E ci regala un capolavoro estetico. Film adulto da vedere più volte e da utilizzare per riflettere sul significato ultimo della vita e sul suo concetto portante che non è come pensa l’imbecille il denaro ma è evidentemente il tempo.
!!!!!!!!!!!!!ZEPPO DI SPOILER DA FARE SCHIFO – CHI NON HA VISTO IL FILM STIA ALLA LARGA DA QUESTO POST!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
[ Questo messaggio è stato modificato da: fassbinder il 31-07-2004 alle 17:53 ] |
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alessio984
 Reg.: 10 Mar 2004 Messaggi: 6302 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 31-07-2004 17:43 |
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Sono d'accordissimo con fassbinder, soprattutto con l'ultima parte. E' un film sulla SCELTA. Non possiamo sperare che succeda qualcosa se prima non ci sia stata da parte nostra un'AZIONE. Lee sembra suggerirci che anche la vita è condizionata dal rapporto causa-effetto.
La 25a ora è quella che non c'è. Monty Brogan può cambiare la sua vita in solo giorno? E' questa la domanda fondamentale del film.
Mi permetto di aggiungere una cosa che fassbinder ha trascurato. I continui rimandi all'11 settembre. Norton rappresenta l'America messa in ginocchio ed in procinto di crollare. |
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CRIMINAL
 Reg.: 16 Ott 2003 Messaggi: 3 Da: SIDERNO (RC)
| Inviato: 31-07-2004 17:45 |
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IO SONO RIMASTO MOLTO COLPITO DAL MONOLOGO CHE Fà DAVANTI ALLO SPECCHIO,RIASSUME PERFETTAMENTE IN ALCUNI VERSI QUELLO CHE E' LA SOCIETà ODIERNA,NEL COMPLESSO IL FILM E' MOLTO BELLO. |
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sciarada
 Reg.: 11 Apr 2004 Messaggi: 379 Da: teramo (TR)
| Inviato: 31-07-2004 21:56 |
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che dire di questo film?Uno dei piu' belli visti negli ultimi anni...Spike Lee è tornato grande!Edward Norton si conferma un grande attore,cosi' come Philip Seymour Hoffman troppo spesso sottovalutato.
Da vedere assolutamente! |
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Ayrtonit ex "ayrtonit"
 Reg.: 06 Giu 2004 Messaggi: 12883 Da: treviglio (BG)
| Inviato: 11-08-2004 15:50 |
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Premetto a chi non ha visto il film chq in quest post parlerò del finale!!!
Dunque ho appena visto La 25 esima ora.
Non ho mai visto altri film di Spike Lee quindi non posso fare un confronto. Ma indubbamente Lee qui se l'è cavata più che bene. E' un film che mi ha fatto riflettere, bello, ben fatto, che però non mi ha colpito enormemente.Non sarà fra i miei preferiti.
Cmq l'ambientazione di New York passa in secondo piano, la città è una specie di fantasma dopo la tragedia dell'11 settembre. Ma forse New York vista da Monty è deserta perchè è lui a non vederla già più, preso dall'angoscia del suo destino. Il film mi sembra un pò lento, soprattutto nelle scene ambientate nel locale notturno, dove mi spettavo un pò più di azione. Credo in realtà che anche il ritmo del film sia voluto, insomma alla fine questa 25 esima ora non esiste, Monty la vorrebbe vivere e prolunga così il più possibile il suo ultimo giorno di libertà. Interessante l'idea di Lee di ripetere due volte la stessa scena con inquadrature diverse, soprattutto quando Monty abbraccia qualcuno. Per mostrare quanto sia doloroso staccarsi dalla libertà o come metafora del fatto che Monty avrebbe dovuto e voluto rivivere la sua vita precedente una seconda volta e no fare gli stessi errori? La scena migliore è quella del momologo in bagno, lo sofogo del protagonista che manda al diavolo tutti, e nella sua rabbia i legge tutto il suo amore per la sua città . Il finale mi ha commosso, il padre che prospetta a Monty un futuro diverso, roseo e felice oltre ogni aspettativa, un futuro da romanzo, un futuro di libertà, che non arriverà perchè la vita va diversamente, la realtà è un'altra, gli errori si pagano. No, Monty non avrà la sue redenzione, non ci uscirà dalla galera, e tutto il film fa pesare quanto i conti si debbano pagare sempre alla fine. Una colonna sonora solenne e triste come può essere quella di un funerale, bellissima e in tinta con i colori del film. Beh a me Norton non piace molto, non mi colpisce mai, mentre noto che Philip Seymour Hoffman è un attore bravo e molto sottovalutato, l'ho visto benissimo sia in Magnolia che in Cold Mountain che in E alla fine arriva Polly.
_________________ "In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH |
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Alocin
 Reg.: 13 Ago 2004 Messaggi: 10233 Da: Cimitile (NA)
| Inviato: 13-08-2004 13:18 |
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"Sai perché sono nate le cittadine nel deserto?… Perché qualcuno voleva scappare in qualche altro posto".
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"E’ l’unica ragazza che ho continuato a sognare, dopo esserci andato a letto".
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Hiyuga
 Reg.: 05 Ago 2004 Messaggi: 1301 Da: Gossolengo (PC)
| Inviato: 13-08-2004 14:48 |
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Ho visto solo questo film di Spike Lee, ma posso dire che si tratta di bellissimo lavoro, splendidamente interpretato da edward Norton, con uno dei migliori monologhi della storia del cinema, di una cattiveria rara.. |
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oronzocana
 Reg.: 30 Mag 2004 Messaggi: 6056 Da: camerino (MC)
| Inviato: 17-08-2004 10:42 |
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come al solito arrivo in ritardo!
cmq due parole sul film:
Mi aspettavo un capolavoro invece sono rimasto un pò deluso. Il soggetto del film,secondo me, aveva potenzialità molto meggiori di quelle poi viste e la fotografia non mi è sembrata proprio ottima....non riesce fino in fondo a sottolineare il tono drammatico della pellicola. Cmq rimane un ottimo film.
Credo che la scena più bella e profona sia quella in cui i due amici dialogano sullo sfondo di ground zero. In quei frangenti lo spettatore oltre a capire la desolazione interiore dei personaggi(cioè di tutti gli americani), riesce a provare compassione per il protagonasta anche se in fondo è un delinquente che andrà giustamente in prigione!
La scena del monologo è forse la più viva perchè EN dice un sacco di FUCK, ma credo che il punto cruciale sia la fine(di questo monologo); cioè quando lui,tornato alla realtà, cerca di cancellare il FUCK sullo specchio. Non riesce perchè anche se comprende che la sua vita va a rotoli per colpa sua e non dei portoricani e compagnia....lui li odia sul serio. In realtà lui(come tutti) odia molta gente, ma non può dirlo apertamente perchè la società impone troppi falsi modelli comportamentali e così si trova a dirlo davanti ad uno specchio, ma non in modo immaginario anzi in modo molto vero dato che, rinsavito, non riesce a cancellare il FUCK. Per me più che una finta giustificazione a i suoi errori è un atto di accusa contro una società di fasli modelli di vita.
La scena finale invece non è affato lunga, ma neanche corta....è perfettamente dosata(sempre secondo la mia modestissima opinione). Qui lui capisce effettivamente di aver gettato tutto nel cesso in quanto non pùò fuggire, anzi non vuole fuggire perchè sa che le sue care persone sarebbero poi in pericolo. Anche se lui vorrebbe(si immagina una vita nuova con la sua compagna che lo raggiunge e una futura famiglia) non può perchè le sue scelte passate vengono a galla a ricordagli che non sarà mai un uomo libero.
_________________ Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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Davil89
 Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 6581 Da: Soliera (MO)
| Inviato: 18-08-2004 13:28 |
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film diretto in modo eccelente e un Edward Norton strepitoso
_________________ "Non smettere mai di sorridere, nemmeno quando sei triste, perché non sai chi potrebbe innamorarsi del tuo sorriso" |
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cosTruman

 Reg.: 29 Mag 2004 Messaggi: 5818 Da: firenze (FI)
| Inviato: 09-09-2004 23:00 |
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L'ho visto oggi, anzi, proprio poco fa, mi è piaciuto, Spike Lee non lo conosco, ho visto solo questo film suo, dunque nn proporrò confronti, ma questo è un bellissimo film, una toccante storia, e come diceva qualcuno nei post precendenti, ci si affeziona ad uno spacciatore "che si è arricchito sulla sofferenza degli altri" ed è magnifico come un regista riesca ad inculcare questo, perchè in realtà avremo dovuto odiare Monty alla fine del film, e invece no, lui poteva sembrare addirittura un buono, nn so giustificare ciò ma so che lo penso, e a volte si crede nelle cose senza senso. Come già stato detto è un film totalmente incentrato sul TEMPO, come da titolo, e un uomo che deve crearsi i momenti più belli della sua vita esattamente 25 ore prima di entrare in galera per i successivi 7 anni, e decide di passarli con i due suoi migliori amici fin da quando erano piccoli e con la sua ragazza che pare spesso ambigua... Infine vince la libertà, su tutto, un film ottimista, un film che tocca vari punti, come appunto i riferimenti all'11 settembre, l'ormai celebre monologo davanti allo specchio che ritrae molto bene la società d'oggi, la libertà appunto, il tempo (privilegiato), un accenno alla vita che poteva avere in galera, la, cosiddetta "faccia pulita" nn va avanti molto in galera, e incredibile e sconvolgente il "favore" che Montgomery (Monty) chiede al suo amico Frank, i personaggi sono ben scelti, complimenti anche a Seymnour Hoffman che nei suoi ruoli è sempre molto convincente, infine considerando ogni punto che tocca il cuore nel film, è molto bello, e fa ben riflettere su tante cose.
_________________ - In giro dicono che sei lesbica
- solo perchè amo una donna?
- no, perchè ci scopi
- se lesbica vuol dire libera allora vai a dire a tutti che è la verità |
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aerdna
 Reg.: 21 Mag 2004 Messaggi: 999 Da: fiuggi (FR)
| Inviato: 09-09-2004 23:36 |
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non sono brava come voi ad esprimere bene cosa mi e' piaciuto, ma adoro spike lee e soprattutto, adoro la 25ma ora.
dall'inizio quando si accendono i fari che simboleggiano le torri gemelle, alla fine quando piano piano gli spariscono dalla faccia i lividi e capisci che e' andato oltre, che ha seguito il consiglio del padre di rifarsi una vita. edward norton mi provoca sempre delle grandi emozioni e mi e' piaciuto molto anche barry pepper nella parte dell'amico d'infanzia un po' cinico
e' pieno di spoiler ma e' andata
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cosTruman

 Reg.: 29 Mag 2004 Messaggi: 5818 Da: firenze (FI)
| Inviato: 09-09-2004 23:46 |
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ah già dimenticavo...grande Barry Pepper!!
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ines49
 Reg.: 15 Mag 2004 Messaggi: 376 Da: PADOVA (PD)
| Inviato: 09-09-2004 23:58 |
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Tutti i film di Spike Lee che ho subito amato, mi hanno fatto riflettere.
Da Fa la cosa giusta, passando per Jungle Fever, Malcom X , Clockers, Bus-In viaggio fino alla 25ma Ora.
E' stata una scoperta interessante sul cinema fatto da un nero che racconta le problematiche degli uomini di colore che si intrecciano spesse volte con quelle degli italiani, ebrei, che popolano la società multietnica americana. |
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Chenoa
 Reg.: 16 Mag 2004 Messaggi: 11104 Da: Vittorio Veneto (TV)
| Inviato: 08-02-2005 11:30 |
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non ho mai visto altri film di Lee,ma avendo letto ottime recensione su la 25^ ora non potevo non vederlo.
la storia è interessante,offre innumerevoli spunti di riflessione,sulla società odierna,sul tempo che inesorabile scandisce la nostra vita,sulle azioni che nel bene e nel male condizionano il futuro...
Norton ovviamente dà una prova di recitazione ottima,però...
però in fondo non mi ha entusiasmato come mi sarei aspettata.
seppur sia un film toccante sotto certi aspetti,in realtà non mi ha lasciato nulla.
probabilmente la grande pecca che gli trovo sta nella lentezza che ho riscontrato,soprattutto nell'ultima parte della pellicola.
una lentezza voluta,questo è certo,per dilatare ancora di più il fattore tempo,ma...personalmente mi ha annoiato.
forse dovrei rivederlo per una rivalutazione. |
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