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Autore Proposta di R.C. più film italiani per legge
eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 24-01-2007 13:43  
Leggo testualmente dal Corriere della Sera di oggi (24/01/07)a proposito di un provvedimento escogitato dai rifondaroli a tutela della nostra cosidetta cinematografia:

DISTRIBUZIONE
La principale novità del provvedimento riguarda la provenienza dei film che noi italiani potremo vedere al cinema:per ogni pellicola di produzione extracomunitaria (cioè sostanzialmente pellicole USA) ne devono essere distribuite per forza due europee, di cui almeno una deve essere italiana ,pena la chiusura delle sale che si oppongono a ciò per circa un mese

LA NAZIONALITA'
Sono ben 15 i requisiti per il riconoscimento della nazionalità italiana del film: devono essere italiani o "in maggioranza italiani" regista,attori,sceneggiatori,attori protagonisti e secondari,direttore della fotografia,montatore,autore delle musiche (perfino),scenografi,costumisti e troupe.Le riprese degli interni e degli esterni si devono effettuare per lo più in Italia.

L'ANTITRUST
Nel primo anno di attuazione, le imprese che producono più di dieci film all'anno o che fatturano più di 20 milioni di euro non possono distribuire le pellicole e ne possedere sale cinematografiche.Se un'impresa gestisce reti televisive (e ti pareva che non ci fosse di mezzo il Cavaliere!)può finanziare imprese di produzione cinematografiche ma non svolgere attività di produzione.

Il regista Pupi Avati (e non solo lui, ma anche Risi,Montaldo e parecchi altri)si è dichiarato sorpreso e sconvolto davanti ad una tale proposta, atta a quanto pare, più a penalizzare il cinema americano che a favorire quello europeo ed italiano.Con la definizione subdola di "cinema extracomunitario" infatti si intende solo ed esclusivamente il cinema USA (chi distribuisce o va a vedere i film prodotti in India,Bangladesh,Venezuela,Brasile,Africa e via dicendo? Quanto incidono,in percentuale, nella proposta"extracomunitaria" questi paesi ed altri rispetto alla produzioe americana? In questo modo verranno distribuiti da noi solo i film americani peggiori,quelli più commerciali (infarciti di effetti speciali ed eroi Marvelliani) a discapito del cinema americano di maggior spessore e meno efficace a livello commerciale.Quindi, dice sempre con ironia Pupi Avati, saremo costretti ad andare a vedere l'ultimo Woody Allen o l'ultimo Jarmusch a Lugano.Tutto questo per cosa? Solo per favorire un cinema nostrano patologicamente povero di idee e di talenti e in gran parte politicamente controllato.
Ennesimo bell'esempio dell'imbecillità attualmente al potere.

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 24-01-2007 13:58  
Le norme Antitrust sono sacrosante perchè impediscono la formazione di monopoli.

Sul fatto di obbligare, pena la chiusura delle sale, i distributori a proiettare film italiani, sono più dubbioso: sarò banale, ma penso che il cinema italiano si difende facendo buoni film che coniughino l'autorialità con i desideri del pubblico (Michele Placido ha dimostrato di saperci riuscire). Oltretutto non vorrei davvero che ad essere penalizzate fossero le produzioni americane indipendenti.

Scusate, ma secondo queste norme un film come Private di Saverio Costanzo che non ha nessun attore italiano, ma è stato girato in Italia da un regista italiano con troupe italiana, sarebbe considerato italiano o straniero?

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 24-01-2007 alle 14:00 ]

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 24-01-2007 alle 14:16 ]

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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 24-01-2007 14:00  
Tu sei un saggio.

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 24-01-2007 14:17  
quote:
In data 2007-01-24 14:00, eltonjohn scrive:
Tu sei un saggio.

Troppo buono..non sopravvalutarmi comunque grazie!

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 24-01-2007 14:44  
a prescindere dal fatto che il cinema italiano del momento non è politicamente dominato dalla sinistra(perchè se il cinema italiano ha tra i suoi autori nanni moretti non significa che la sinistra lo controlla; moretti ha dalla sua la collaborazione dei francesi, se li finanzia anche con la sua Sacher film e non ha mai ricevuto aiuti di Stato, neanche per l'ultimo; e per giunta Il caimano, se a questo volete alludere, parla al 20% di berlusconi)che poi la sinistra non esiste più,

a prescindere da questo, dicevo, io direi che sicuramente in alcuni punti il provvedimento va un pò migliorato ma nel merito cosa si intende fare: rilanciare moltissimo il cinema italiano.

e quì non ci sono colori politici di parte: il cinema italiano rappresenta la nostra cultura artistica, l'identità artistica nazionale dell'Italia. ed è importantissimo fare tutto il possibile per incentivarlo tanto, non solo incoraggiando il circuito distributivo e sollecitando le sale ad acquistare più titoli italiani.

ma anche facendo appunto in modo che i cast tecnici annoverino italiani in gran parte almeno, e con storie innovative aggiungerei: perchè quì c'è appunto il bisogno di italianizzare di nuovo questo cinema, raccontando le realtà italiane, drammatiche o comiche che siano. e soprattutto se ne avverte oggi la necessità, con un muccino che va a fare il semplice esecutore d'opera, il lavoro su commissione in America raccontando poi una storia che di italiano ha forse solo il titolo distributivo per l'Italia e il nome del regista.

sul fatto "extracomunitario": bè l'ignoranza pregiudiziale quì mi sembra alle stelle. perchè quì si intende sinistra comunista razzista contro americani marrocchini.

extracomunitario: tutto ciò che è al di fuori dell'Italia nei suoi confini geografici.

e non si tratta di antiamericanismi: io leggo molte lettere, anche su riviste di cinema, di italiani appassionati di cinema che si lamentano perchè il cinema italiano non spicca anche a causa della concorrenza di titoli americani che sono in numero superiore rispetto ai nostri. ma mica però su 100 titoli loro abbiamo 100 capolavori?

rilanciare il cinema, con ogni mezzo. ma soprattutto: INVESTIRE DI PIù, su soggetti interessanti e facendo emergere talenti nell'ombra.

su pupi avati:
pupi avati è un bravo regista, apprezzo i suoi film.ma se c'è un ragionamento di parte allora forse può essere proprio il suo: fino a qualche anno fa almeno pupi avati era il direttore di Cinecittà Holding, una società gestita dalla Medusa di Berlusconi per fare un pò l'assopigliatutto sulla distribuzione cinematografica. io non lo so se avati ancora sta in paga della Medusa, ma di certo è indirettamente collegato all'entourage vicino a berlusconi produttore e distributore.

quindi se una legge più equa dovesse danneggiare lo strapotere della Medusa(che peraltro produce gli ultimi lavori di avati) è logico che sia avati stesso il primo a preoccuparsi di certi interessi finanziari che gli coprono le spalle.

nel precedente governo il ministro della cultura e dello spettacolo era giuliano urbani, esponente di Forza Italia: è rimasto celebre per aver tagliato molti fondi al cinema italiano avvantaggiando la fiction televisiva. si sollevarono le proteste di molti attori e registi, se non sbaglio anche di carlo verdone.

quindi non mi sembra che il centro-destra possa dare lezioni sulla qualità del cinema italiano e si possa fare portabandiera della difesa del cinema italiano.

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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 24-01-2007 15:20  
Il filtro della sinistra passa da sempre al setaccio la produzione cinematografica italiana,Zeffirelli, molto poco amato a sinistra come ben sai, da sempre realizza i suoi film con la collaborazione di anglo americani poichè continuamente boicottato in patria.Film tematicamente scomodi come:Porzus,Claretta e Gangsters, sono entrati ed usciti dalle sale cinematografiche con la velocità di un lampo.Benigni e Moretti senza l'osanna continuativo degli intelligentoni di sinistra italiani e francesi, non sarebbero certo così importanti.Lando Buzzanca,uno dei più grandi attori comici e di commedie di costume in assoluto,praticamente non ha lavorato più dopo avere ammesso la sua fede politica di destra.Devo continuare con gli esempi?

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riddick

Reg.: 14 Giu 2003
Messaggi: 3018
Da: san giorgio in bosco (PD)
Inviato: 24-01-2007 15:54  
insomma come fare restare a casa anche quei quattro gatti che ancora vanno al cinema

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stedeaz

Reg.: 23 Nov 2006
Messaggi: 64
Da: bollate (MI)
Inviato: 24-01-2007 16:08  
quoto l'ultimo post di elton e credo che il problema del nostro cinema sia che lavorano sempre e solo i soliti che non hanno ormai più nulla da dire e penso che se non ci togliamo quell'alone di autorialità e non ci scrolliamo di dosso il peso della nostra storia cinematografica non riusciremo mai a rinnovarci e a fare un minimo di concorrenza. Senza andare negli states, basta vedere dopo ventimiglia i film che producono......
_________________
"la tua autostima è un gradino sotto quella di Kafka" Woody Allen

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stedeaz

Reg.: 23 Nov 2006
Messaggi: 64
Da: bollate (MI)
Inviato: 24-01-2007 16:11  
Trovo assurdo il punto che riguarda la distribuzione della proposta di legge cmq, sembra molto sovietica come cosa...
_________________
"la tua autostima è un gradino sotto quella di Kafka" Woody Allen

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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13089
Da: genova (GE)
Inviato: 24-01-2007 16:28  
Comunque c'era già un topic sull'argomento.
_________________
L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post.

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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 24-01-2007 16:34  
Anche Stedeaz ha detto una cosa saggia,il cinema in Italia lo fanno sempre gli stessi e stanno facendo in modo che a continuare l'opera siano figli,nipoti,cugini,cognati,amici di famiglia ,di partito e così via.Se adesso ci tolgono anche gli americani che cazzo guardiamo?

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mescal

Reg.: 22 Lug 2006
Messaggi: 4695
Da: napoli (NA)
Inviato: 24-01-2007 16:41  
quote:
In data 2007-01-24 13:43, eltonjohn scrive:



Un dirigismo del tutto astratto da ogni confronto con la realtà, quello che viene fuori da questa proposta, se il riassunto da te fatto corrispondesse a realtà.
questa idea di due contro due, mettendo il cinema americano in un unico calderone con tutto il cinema extraeuropeo, finisce con l'annullare qualsiasi possibilità per un film non americano né europeo di essere distribuito nelle sale italiane.
dal momento che il cinema americano è quello che attira più pubblico, stabilire che non possano superare la metà dei film proiettati (c'è poi da vedere con quali criteri sarebbe fatta questa misurazione) significa diminuire ulteriormente la frequentazione delle sale.
Mi sembra molto più utile la liberalizzazione delle sale che sta per essere varata dal governo, in questo senso. Tentare di rilanciare la visione in sala potrebbe aumentare gli spazi per tutti, dopo aver fatto questo si potrebbe tentare di limitare il cinema americano, cosa che andrebbe indubbiamente fatta, ma che non credo si realizzerà mai: dopotutto le majors hanno anche una grande influenza politica.
Se i 15 requisiti dovessero essere per forza tutti, si tratterebbe di pura follia... insomma un film italiano non potrebbe nemmeno avere un direttore della fotografia straniero? assolutamente scriteriato, e non credo nemmeno che la proposta sia così.
Sull'antitrust, ovviamente non si può pensare che i più grossi circuiti di sale debbano essere improvvisamente messi in liquidazione...anche questo è assurdo...
insomma una proposta proveniente da incompetenti, che non passerà mai, e se passasse costituirebbe un vero cataclisma per il cinema in Italia.



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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 24-01-2007 17:49  
se non ci scrolliamo di dosso il peso della nostra storia cinematografica non riusciremo mai a rinnovarci e a fare un minimo di concorrenza
[/quote]

il cinema italiano non può scrollarsi di dosso la propria storia cinematografica:

siamo partiti dal dopoguerra e l'Italia della difficile ricostruzione con Ladri di biciclette

abbiamo fatto la critica sul fascismo col film La marcia su Roma

abbiamo raccontato le difficoltà degli italiani onesti in una società dove emergono i legami politici e le protezioni potenti: Una vita difficile con sordi

abbiamo raccontato l'euforia del boom: Il sorpasso

gli italiani medi e le loro caratteristiche dell'epoca del boom: I mostri

con I soliti ignoti abbiamo ironizzato su quell'arte di arrangiarsi drammaticamente vera dell'Italia di 50 anni fa

e poi in un solo film capolavoro abbiamo ricostruito pezzi di vita italiana con tutti i suoi significati: dalla resistenza alle prime ombre del terrorismo, con l'avanzare di palazzinari, avvocati disonesti, tramonto delle ideologie: C'eravamo tanto amati

e nel mezzo di questi titoli tanti altri titoli che hanno caratterizzato il cinema italiano nei suoi anni d'oro.

questo è un peso, come tu lo chiami, che deve anzi essere la nuova ispirazione rinnovata dei registi.

perchè è questo peso che distingue il nostro cinema da quello ad esempio americano, che non è mediocre ma ha tutta un'altra sua realtà: far west, avventura, guerra, sogno americano, fantascienza.

noi abbiamo raccontato cose molto vicine al comune sentire.

tutti ci possiamo immedesimare nei ruoli di sordi, gassman, tognazzi e nei film di monicelli e risi.

parlare di peso vuol dire appunto non conoscere la storia del vero cinema italiano e non pretendere nemmeno di averne uno migliore che si rifaccia a quello.

la concorrenza: è che un mercato, una borsa titoli?

un Paese propone i suoi film e basta e devono vincere tra il pubblico per quello che raccontano non per quanto raccontano in più rispetto agli altri.

altrimenti ragionate appunto come i produttori di oggi che ne fanno solo un business con pochi mezzi da investire.

autori di destra e di sinistra?: su lando buzzanca, che benchè io sono di sinistra lo ritengo un attore abbastanza simpatico che fa ridere, già negli anni '70 si sapeva che era di destra. ha fatto molti film e poi è uscito di scena quando è tramontata la commedia di genere che lo aveva reso famoso.

oggi lavora in teatro soprattutto.

e lo stesso dino risi, che non è mai stato di sinistra e lo ha fatto sempre capire, ha sfornato centinaia di film fino alla fine degli anni '80 e da tutti, destra e sinistra, è considerato uno dei più grandi registi della commedia all'italiana.

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Valshar160


Reg.: 18 Gen 2007
Messaggi: 70
Da: Pisa (PI)
Inviato: 24-01-2007 17:56  
quote:
In data 2007-01-24 16:11, stedeaz scrive:
Trovo assurdo il punto che riguarda la distribuzione della proposta di legge cmq, sembra molto sovietica come cosa...




concordo

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Valshar160


Reg.: 18 Gen 2007
Messaggi: 70
Da: Pisa (PI)
Inviato: 24-01-2007 17:57  
quote:
In data 2007-01-24 16:34, eltonjohn scrive:
Anche Stedeaz ha detto una cosa saggia,il cinema in Italia lo fanno sempre gli stessi e stanno facendo in modo che a continuare l'opera siano figli,nipoti,cugini,cognati,amici di famiglia ,di partito e così via.Se adesso ci tolgono anche gli americani che cazzo guardiamo?


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