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Lord of war |
Petrus
Reg.: 17 Nov 2003 Messaggi: 11216 Da: roma (RM)
| Inviato: 11-11-2005 00:51 |
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Da uno del calibro di Andrew Niccol, resosi celebre con soli quattro film, più o meno discussi ma tutti innegabilmente di un certo fascino, ci si aspetta sempre qualcosa di buono.
Con alle spalle la regia di Gattaca e Simone, la sceneggiatura di The Truman show e il soggetto dello spielberghiano The terminal, il giovane neozelandese si è in breve tempo accreditato come buon regista e genitore di idee quasi sempre vincenti. E questo sicuramente anche per l’aiuto, offerto tramite mezzi e spazi creativi, del giro bene della Hollywood che conta, che l’ha preso a benvolere sin dall’inizio.
E così, ormai avviato a pieno titolo nel jet set del cinema internazionale, Niccol mette insieme un cast di tutto rispetto, nel quale figurano Nicolas Cage, Ian Holm e quell’Ethan Hawke che ne aveva accompagnato l’esordio fantascientifico.
Gli elementi, in potenza, ci sono tutti: una dei più fervidi contastorie del mainstream, un cast d’eccezione, una larga possibilità produttiva. Il tutto accompagnato da una distribuzione quanto mai azzeccata, con una delle locandine più coraggiose e non conformi alla vulgata comune degli ultimi anni.
L’atto che si spiega sullo schermo è lontano dalle premesse. La materia filmica che si dipana lungo un plot piatto e dilatato trae linfa da un’idea di fondo non originalissima, ma potenzialmente accattivante. Quella di un trafficante d’armi spregiudicato, che si vende al miglior offerente nascondendo tutto alla famiglia. Soggetto semplicissimo che, sviluppato adeguatamente, avrebbe potuto rendere molto più di quello che in effetti fa.
Intorno al quindicesimo minuto si rinuncia a qualsiasi tipo di attinenza con una realtà plausibile. Ma questo potrebbe essere il minore dei mali. La fretta di raccontare la vita, tutta la vita, nulla escluso, di un Nicolas Cage che pur riesce a dare un minimo di profondità al personaggio, induce a una spirale ossessiva di racconto in voice off, che inonda finanche l’immagine di una sovrabbondanza di senso e significato che finisce per ottenere l’effetto esattamente opposto, svuotando il girato di qualsiasi forza introspettiva o comunicativa.
Tantissimi elementi, pienezza di idee, ma offerte in modo confuso, se va bene, logorroico e monocorde per la maggior parte del tempo. Un’esigenza di far vedere e toccare con mano tutto che si rivela estremamente controproducente, banalizzando e sovraccaricando un girato che, pensato diversamente, si sarebbe potuto rilevare di ben altra fattura.
A poco serve il coraggio finale di non pacificare una figura sostanzialmente cinica in un finale non facilmente buonista.
La frittata era già stata fatta.
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"è una storia vecchia per me; io sono nato fuori tempo"
[ Questo messaggio è stato modificato da: Petrus il 20-06-2006 alle 12:19 ] |
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zagofra
Reg.: 06 Ott 2004 Messaggi: 3492 Da: parabiago (MI)
| Inviato: 11-11-2005 17:29 |
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Quando ho visto la pubblicità la 1° volta mi è venuto subito in mente un film di Alberto Sordi.....in cui lui era un commerciante d'armi senza scrupoli che faceva tutto alle spalle della famiglia fino a quando una sua foto non viene pubblicata in un reportage sputtanandolo pubblicamente. Bellissimo il finale quando la moglie ed i figli scelgono di continuare a vivere come se niente fosse nel lusso e nell'agiatezza spingendolo a continuare il suo sporco mestiere.
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Le donne non sono mai quello che sembrano:
c'è una donna che vedi e una che si nasconde.
Uma Thurman
[ Questo messaggio è stato modificato da: zagofra il 11-11-2005 alle 17:31 ] |
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Goose76
Reg.: 16 Ago 2003 Messaggi: 224 Da: treviglio (BG)
| Inviato: 28-11-2005 14:14 |
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Come parteggiare per un trafficante di armi?
Come rendere accettabile l'inaccettabile?
Nella scena del contrabbando di armi nascoste nei container sulla nave io ho parteggiato per un piacevolissimo Nicolas Cage.
La giustificazione alla vendita di armi non è il vil denaro ma la capacità (tipicamente americana)del self made man di riuscire in qualcosa, di passare dal nulla al tutto con la sola forza di volontà.La celebrazione dell'amore per il proprio lavoro.
Personaggi come drogati , assassini, prostitute, dittatori risultano a loro modo accettabili ,addirittura "simpatici".
Tutto questo nonostante scene di massacri ed esecuzioni a sangue freddo.
Non male come risultato
p.s : la scena finale non è semplicemte retorica ma riporta il concetto della giustificazione portata avanti nel film nella realtà.Geniale.
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EtaBeta
Reg.: 11 Nov 2003 Messaggi: 1493 Da: Roma (RM)
| Inviato: 28-11-2005 17:16 |
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quote: In data 2005-11-11 17:29, zagofra scrive:
Quando ho visto la pubblicità la 1° volta mi è venuto subito in mente un film di Alberto Sordi.....in cui lui era un commerciante d'armi senza scrupoli che faceva tutto alle spalle della famiglia fino a quando una sua foto non viene pubblicata in un reportage sputtanandolo pubblicamente. Bellissimo il finale quando la moglie ed i figli scelgono di continuare a vivere come se niente fosse nel lusso e nell'agiatezza spingendolo a continuare il suo sporco mestiere.
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[ Questo messaggio è stato modificato da: zagofra il 11-11-2005 alle 17:31 ]
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Zago, si tratta dell'ottimo "finchè c'è guerra c'è speranza". Secondo me Niccol lo conosce molto bene...
_________________ "ci sedemmo dalla parte del torto poichè tutti gli altri posti erano occupati" B.Brecht
"una giornata senza sorriso è una giornata persa" C.Chaplin
You better let somebody love you
before it's too late |
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Michele87
Reg.: 20 Mar 2005 Messaggi: 320 Da: Porto viro (RO)
| Inviato: 28-11-2005 21:08 |
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mi ha tolto il fiato. lo riguarderei 500000mila volte. poi niccol ha fatto uno splendido lavoro e ha scelto proprio lui per realizzare il personaggio:nicolas, senza eguali
_________________ Quello che cerchi è qui...
Il mio forum |
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EtaBeta
Reg.: 11 Nov 2003 Messaggi: 1493 Da: Roma (RM)
| Inviato: 01-12-2005 13:24 |
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Comunque Petrus mi meraviglio di te: hai sbagliato il titolo del film (e quindi anche quello del topic).
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ipergiorg
Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 10143 Da: CARBONERA (TV)
| Inviato: 06-02-2006 09:53 |
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quote: In data 2005-11-28 17:16, EtaBeta scrive:
quote: In data 2005-11-11 17:29, zagofra scrive:
Quando ho visto la pubblicità la 1° volta mi è venuto subito in mente un film di Alberto Sordi.....in cui lui era un commerciante d'armi senza scrupoli che faceva tutto alle spalle della famiglia fino a quando una sua foto non viene pubblicata in un reportage sputtanandolo pubblicamente. Bellissimo il finale quando la moglie ed i figli scelgono di continuare a vivere come se niente fosse nel lusso e nell'agiatezza spingendolo a continuare il suo sporco mestiere.
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[ Questo messaggio è stato modificato da: zagofra il 11-11-2005 alle 17:31 ]
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Zago, si tratta dell'ottimo "finchè c'è guerra c'è speranza". Secondo me Niccol lo conosce molto bene...
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ho notato anch'io la parentela. Secondo me questo film centra però ancora di più il tratto ipocrita con cui viene trattato il problema guerra. Con molte frasi sarcastiche la voce fuori campo del protagonista ci illustra ttute le contraddizioni della guerra.
Forse l'unico sincero è il protagonista: lui riconosce la sua natura (demoniaca) e la asseconda sempre. Attorno a se fa terra bruciata e lui continua, e non perchè se smette finirebbe ammazzato come il fratello, semplicemente il suo lavoro gli piace.
Che poi ci ritroviamo a parteggiare per il protagonista è perfettamente normale se il film è coinvolgente: d'altro canto mi sono ritrovato a parteggiare per Mr Ripley in entrambi i suoi film..
Strani anche i personaggi secondari: con lo zio Generale ucraino e il dittatore della Liberia accomunati da una incredibile lealtà nei confronti del mercante. Una coerenza che invece non si riscontra nella cosiddetta "società civile". I familiari del mercante infatti fanno finta di non sapere fino a che lo scandalo non scoppia, il governo che gli da la caccia è poi in combutta con lui per sostenere alcuni conflitti...
_________________ Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis. |
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ipergiorg
Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 10143 Da: CARBONERA (TV)
| Inviato: 06-02-2006 10:04 |
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quote: In data 2005-11-28 14:14, Goose76 scrive:
La giustificazione alla vendita di armi non è il vil denaro ma la capacità (tipicamente americana)del self made man di riuscire in qualcosa, di passare dal nulla al tutto con la sola forza di volontà.La celebrazione dell'amore per il proprio lavoro.
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concordo, ma c'è qualcossa in più. E' l'eccitazione. D'altronde descrive la vendita del primo uzi come un rapporto sessuale.
_________________ Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis. |
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GionUein
Reg.: 20 Mag 2003 Messaggi: 4779 Da: taranto (TA)
| Inviato: 07-02-2006 10:40 |
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Bah, anche a me è parso modesto.
Ma ha comunque il vantaggio di non essere pretenzioso.
_________________ U N I T A C I N E F I L A |
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ipergiorg
Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 10143 Da: CARBONERA (TV)
| Inviato: 07-02-2006 11:05 |
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kubrickfan
Reg.: 19 Dic 2005 Messaggi: 917 Da: gessate (MI)
| Inviato: 07-02-2006 21:58 |
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vorrei segnalare la sequenza iniziale vista dal punto di vista di un proiettile ...decisamente bella . |
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ipergiorg
Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 10143 Da: CARBONERA (TV)
| Inviato: 08-02-2006 09:47 |
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Shelob89
Reg.: 09 Dic 2005 Messaggi: 1479 Da: Palombara Sabina (RM)
| Inviato: 11-02-2006 19:26 |
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quote: In data 2006-02-07 10:40, GionUein scrive:
Bah, anche a me è parso modesto.
Ma ha comunque il vantaggio di non essere pretenzioso.
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all right! |
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kubrickfan
Reg.: 19 Dic 2005 Messaggi: 917 Da: gessate (MI)
| Inviato: 11-02-2006 20:49 |
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non amo particolarmente nicolas cage ma qui risulta ben misurato e mai eccessivo, come se il suo lavoro fosse solo un lavoro come gli altri.il percorso della consapevolezza e del dolore e' ben fatto, e i ritmi del racconto non sono mai blandi.come un boomerang i suoi stessi strumenti di morte gli si ritorceranno contro dandogli prima felicita' e ricchezza, poi la distruzione.la frase emblemaica del finale e' come una siringa che ti penetra nel cervello e lo inondaq di dubbi...ottimo veramente. |
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Ilaria83
Reg.: 03 Mag 2006 Messaggi: 330 Da: porto torres (SS)
| Inviato: 31-05-2006 16:54 |
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Un buon film.La prima parte,secondo me,è la meno riuscita e viene trattata in maniera eccessivamente superficiale e scanzonata;lo stesso Cage l'ho trovato a tratti poco credibile.La seconda si risolleva decisamente,assieme alla stesso Cage,che descrive piuttosto bene la parabola discendente(almeno dal punto di vista umano) del protagonista..molto bello il finale.. |
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