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Autore Cinema e memoria
Richmondo

Reg.: 04 Feb 2008
Messaggi: 2533
Da: Genova (GE)
Inviato: 14-07-2008 16:33  
quote:
In data 2008-07-14 16:22, Kubrick5 scrive:
Si ma ragazzi, torniamo a quello che era una volta il cinema per favore.
Si stanno facendo discorsi ottimi ma vuoti.
Prendiamo un ipotetico esempio del cazzo: io faccio un film, e questo film riesco a farlo vedere a, che ne so, Truffaut.
Lui mi dice che è una merda e che ho sprecato tempo e nastro. Lì per lì ci rimango di merda, e tanto. Un mio mito distrugge un mio lavoro....
Ma poi ci si riflette su questo. Un film è un'opera d'arte e come tale non va spiegata o capita, semplicemente ammirata. Il suo scopo principale.
Chi fa davvero del cinema non fa film per farsi dire "ma quanto sei bravo", ma per creare un'opera e condividerla con chi vuole. Brutta o bella che dicano solo lui sa quanto tempo c'ha perso, quanto sudore c'ha messo, quanta passione c'ha inserito.
Come fa un estraneo ad apprezzare tutto questo? Non può.
Sembrerà blasfemo quello che sto per scrivere, ma anche Truffaut adesso prenderebbe quel famoso calcio nel culo




La'rtista è l'essere più emarginato che la società possa partorire. Il suo può essere uno stato di outside più intenso e macrato, oppure meno acuto. Ma normalmente un artista non è e, citando De André, non deve essere totalmente integrato nè soprattutto, omologato.

Pertanto, il miglior modo che rimane ad un artista per reagire alla furia devastante della società che lo ciconda è quello di comunicarecon l'arte, senza offrire grandi possibilità di replica.
L'arte è imposizione. E' comunicazione univoca. L'arte (e quindi il Cinema) non stabilisce un dialogo.
E' errato ritenere o sperare di poter trovare nel Cinema delle risposte.
Il punto è che, per quanto sia vero che un film sia effettivamente prima di tutto di chi lo fa, dall'altra parte c'è sempre qualcuno che lo deve leggere e capire.
E allora, il Cinema si insinua in quello spazio incolmabile che è il mutismo di un regista ed il tentayo dialogo dell'interorete.
Lì sta il Cinema. Lì il Cinema diventa anche di chi lo guarda. Lì si completa il processo di comunicazione, di significato. Indipendentemente dalle intenzioni, dai traguardi prefissi, ammesso che esistano. A prescindere a da tutto.
Da una parte c'è un regista che dice e che, una volta detto, tace.
Dall'altra c'è un interprete che non smette mai di arrovellartsi per capire. E più vie si intraprendono, più il film è buono.
L'importante p non coinvolgere l'artista e tirarlo oltre quel confine che non può e non deve superare.
Ecco perché non esistono interpretazioni sbagliate.
Ecco perché il Cinema non spiega, ma pone dei quesiti, dei dilemmi.
_________________
E' meglio essere belli che essere buoni. Ma è meglio essere buoni che essere brutti.

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Valparaiso

Reg.: 21 Lug 2007
Messaggi: 4447
Da: Napoli (es)
Inviato: 14-07-2008 16:40  
Ma comunque nessuno che capisca minimamente di arte o di cinema, scriverebbe mai queste parole con l'iniziale maiuscola.
Ma cosa siamo, nell'800?
Incredibile.

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Richmondo

Reg.: 04 Feb 2008
Messaggi: 2533
Da: Genova (GE)
Inviato: 14-07-2008 16:42  
quote:
In data 2008-07-14 16:40, Valparaiso scrive:
Ma comunque nessuno che capisca minimamente di arte o di cinema, scriverebbe mai queste parole con l'iniziale maiuscola.
Ma cosa siamo, nell'800?
Incredibile.



Arte lo posso scrivere minuscolo. Cinema no. E' una sorta di timore reverenziale.
E poi è sui contenuti che ci si deve concentrare. Possiamo anche concordare di chiamare il Cinema "gallina". Con la g minuscola.
_________________
E' meglio essere belli che essere buoni. Ma è meglio essere buoni che essere brutti.

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DeadSwan

Reg.: 05 Apr 2008
Messaggi: 1478
Da: Desda (es)
Inviato: 14-07-2008 16:43  
quote:
In data 2008-07-14 14:29, Marienbad scrive:
Merda. Io sono come Shyamalan con le mie poesie sul cinema, ma la critica, quella intelligente, è tutt'altra cosa.



Passi accanto allo scompartimento di un treno e cogli una frase, un frammento di conversazione: cosa vorra' dire?
Il "cosa" lo sai benissimo... lo hai appena sentito. Ti sfugge pero' il contesto, la conversazione precedente, l'osservazione di cui costituisce una replica. Non sai perche' e' stata pronunciata, e quale effetto intende ottenere. Solo l'interlocutore, che conosce chi ha parlato, o comunque puo' interrogarlo, puo' farsi una idea del perche'.
Eppure tu e lui avete sentito la stessa cosa. Anzi, forse lui ha pure sentito di meno. Preso dall'insieme della conversazione, forse la frase sara' andata persa nel rumore. Di certo non ha la assolutezza che ha per te. Ne' le infinite suggestioni che pou' averti dato, perche' se il contesto la chiarisce, la limita anche. Non partecipando tu allo scambio, e' come se avessi ricevuto una moneta che per te non ha corso legale. Ma a volte una moneta falsa puo' portare lontano.
Puoi essere l'interlocutore o l'occasionale ascoltatore fortunato, ma e' difficile essere entrambe le cose.
Ma consolati: non impossibile.
_________________
Dresda, Sassonia, Germania
Se non riesci ad uscire dal tunnel, almeno arredalo

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Richmondo

Reg.: 04 Feb 2008
Messaggi: 2533
Da: Genova (GE)
Inviato: 14-07-2008 16:50  
A questo punto mi chiedo: chi è l'interlocutore?
Non rispondermi il maggiordomo, perché te ne vai dritto a fanculo.
_________________
E' meglio essere belli che essere buoni. Ma è meglio essere buoni che essere brutti.

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Valparaiso

Reg.: 21 Lug 2007
Messaggi: 4447
Da: Napoli (es)
Inviato: 14-07-2008 16:50  
quote:
In data 2008-07-14 16:42, Richmondo scrive:
quote:
In data 2008-07-14 16:40, Valparaiso scrive:
Ma comunque nessuno che capisca minimamente di arte o di cinema, scriverebbe mai queste parole con l'iniziale maiuscola.
Ma cosa siamo, nell'800?
Incredibile.



Arte lo posso scrivere minuscolo. Cinema no. E' una sorta di timore reverenziale.
E poi è sui contenuti che ci si deve concentrare. Possiamo anche concordare di chiamare il Cinema "gallina". Con la g minuscola.



Ma è appunto questo timore reverenziale che ti impedisce d affrontare l'argomento in modo sano.
Lo scrivi con la lettera maiuscola, ne sei terrorizzato, tendi a porlo a una reverenziale distanza già dal lessico, e quindi non ti disponi a godertelo con semplicità, a lasciartene trascinare, ad aprirti a ciò che vedi...
Nel tuo scriverlo con la maiuscola c'è già una idea di cinema, quello di un Oggetto Culturale Elevato, destinato ai Musei e riservato a Pochi Veri Adepti, quando la forza del cinema è sempre stata, al contrario, nella capacità di parlare a chiunque, di rivolgersi all'uomo nella folla.
Stiamo parlando dell'unico vero medium democratico del secolo scorso, non dimentichiamolo...

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Fakuser

Reg.: 04 Feb 2005
Messaggi: 2656
Da: Milano (MI)
Inviato: 14-07-2008 16:52  
quote:
In data 2008-07-14 16:33, Richmondo scrive:
Da una parte c'è un regista che dice e che, una volta detto, tace.
Dall'altra c'è un interprete che non smette mai di arrovellartsi per capire. E più vie si intraprendono, più il film è buono.
L'importante p non coinvolgere l'artista e tirarlo oltre quel confine che non può e non deve superare.
Ecco perché non esistono interpretazioni sbagliate.
Ecco perché il Cinema non spiega, ma pone dei quesiti, dei dilemmi.




Mah... rich...

Mi sembra che ti contraddici un po'..

prima dici che un regista non parla, poi che il film in realtà pone dilemmi.. poi che non si deve tirare l'artista oltre quel confine (ma che vuol dire ? ) ma poi affermi che non ci sono interpretazioni sbagliate...

Al contrario io credo che un film non smetta mai di parlare in ogni singolo frame istituisca un dialogo silenzioso col fruitore che lo voglia accettare.. in quanto il regista pone tutto il suo modo di sentire nell'opera e questo si riverbera quasi a specchio nei singoli atomi filmici che lo spettatore osserva e ricostruisce.

E in questo senso non è però vero che non ci sono interpretazione errate; il giochino dell'intentio operis di cui molta critica abusa da sempre non va spinto fino agli estremi che conosciamo per film particolarmente suscettibili come Donnie Darko o INLAND empire, ma ci vuole come in tutte le cose un limite, dettato forse dal buon senso ma più probabilmente dagli stessi strumenti critici che uno decide di impugnare.


_________________
Silencio...

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Richmondo

Reg.: 04 Feb 2008
Messaggi: 2533
Da: Genova (GE)
Inviato: 14-07-2008 16:53  
quote:
In data 2008-07-14 16:50, Valparaiso scrive:
quote:
In data 2008-07-14 16:42, Richmondo scrive:
quote:
In data 2008-07-14 16:40, Valparaiso scrive:
Ma comunque nessuno che capisca minimamente di arte o di cinema, scriverebbe mai queste parole con l'iniziale maiuscola.
Ma cosa siamo, nell'800?
Incredibile.



Arte lo posso scrivere minuscolo. Cinema no. E' una sorta di timore reverenziale.
E poi è sui contenuti che ci si deve concentrare. Possiamo anche concordare di chiamare il Cinema "gallina". Con la g minuscola.



Ma è appunto questo timore reverenziale che ti impedisce d affrontare l'argomento in modo sano.
Lo scrivi con la lettera maiuscola, ne sei terrorizzato, tendi a porlo a una reverenziale distanza già dal lessico, e quindi non ti disponi a godertelo con semplicità, a lasciartene trascinare, ad aprirti a ciò che vedi...
Nel tuo scriverlo con la maiuscola c'è già una idea di cinema, quello di un Oggetto Culturale Elevato, destinato ai Musei e riservato a Pochi Veri Adepti, quando la forza del cinema è sempre stata, al contrario, nella capacità di parlare a chiunque, di rivolgersi all'uomo nella folla.
Stiamo parlando dell'unico vero medium democratico del secolo scorso, non dimentichiamolo...




Parole illuminanti e che condivido.
Ma continuo a detestare dover usare la stessa parola per indicare i film di Kubrick e le multisale.
Ma vabbeh, farò questo sforzo in virtù delle argomentazioni che hai avanzato....
_________________
E' meglio essere belli che essere buoni. Ma è meglio essere buoni che essere brutti.

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Valparaiso

Reg.: 21 Lug 2007
Messaggi: 4447
Da: Napoli (es)
Inviato: 14-07-2008 17:05  
quote:
In data 2008-07-14 16:53, Richmondo scrive:
quote:
In data 2008-07-14 16:50, Valparaiso scrive:
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In data 2008-07-14 16:42, Richmondo scrive:
quote:
In data 2008-07-14 16:40, Valparaiso scrive:
Ma comunque nessuno che capisca minimamente di arte o di cinema, scriverebbe mai queste parole con l'iniziale maiuscola.
Ma cosa siamo, nell'800?
Incredibile.



Arte lo posso scrivere minuscolo. Cinema no. E' una sorta di timore reverenziale.
E poi è sui contenuti che ci si deve concentrare. Possiamo anche concordare di chiamare il Cinema "gallina". Con la g minuscola.



Ma è appunto questo timore reverenziale che ti impedisce d affrontare l'argomento in modo sano.
Lo scrivi con la lettera maiuscola, ne sei terrorizzato, tendi a porlo a una reverenziale distanza già dal lessico, e quindi non ti disponi a godertelo con semplicità, a lasciartene trascinare, ad aprirti a ciò che vedi...
Nel tuo scriverlo con la maiuscola c'è già una idea di cinema, quello di un Oggetto Culturale Elevato, destinato ai Musei e riservato a Pochi Veri Adepti, quando la forza del cinema è sempre stata, al contrario, nella capacità di parlare a chiunque, di rivolgersi all'uomo nella folla.
Stiamo parlando dell'unico vero medium democratico del secolo scorso, non dimentichiamolo...




Parole illuminanti e che condivido.
Ma continuo a detestare dover usare la stessa parola per indicare i film di Kubrick e le multisale.
Ma vabbeh, farò questo sforzo in virtù delle argomentazioni che hai avanzato....



Ma anche nelle multisale si può trovare del cinema, un cinema che magari può parlare con ancora maggiore libertà e forza, in quanto non c'è, come nei film di Kubrick, un Autore che gli toglie la parola e cerca di sovrapporre la propria voce.
Può essere in un attacco di montaggio un po' bizzarro, in un primo piano prolungato appena qualche secondo di troppo, nel gesto noncurante di un attore... E' in quei momenti in cui anche il cinema più dozzinale può sfuggire per qualche istante dalla sua rigida fattura industriale, che il cinema emerge beffardo e fa sentire la propria voce, dando un significato anche alla visione più incolore...

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DeadSwan

Reg.: 05 Apr 2008
Messaggi: 1478
Da: Desda (es)
Inviato: 14-07-2008 17:17  
quote:
In data 2008-07-14 16:50, Richmondo scrive:
A questo punto mi chiedo: chi è l'interlocutore?



Potrei scrivere paginate e paginate di roba sui temi toccati in questo topic. Ho preferito buttarvi li' una suggestione, un frammento del dialogo tra me e me. Non pretendo ne' di spiegarlo ne' di giustificarlo, non ho voglia di aprire un discorso che non ho tempo di portare avanti e non ho intenzione di ridurre ai minimi termini.


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Dresda, Sassonia, Germania
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Fakuser

Reg.: 04 Feb 2005
Messaggi: 2656
Da: Milano (MI)
Inviato: 14-07-2008 17:30  
E cmq Valpa, quanta retorica....

Se io scrivo Cinema ho il diritto di farlo, perchè esprimo rispetto per un Arte presa nella sua generalità universale, staccata dalle sue manifestazioni accidentali e contingenti....

anche scrivere "il Cinema di Kubrick " può voler semplicemente far intuire una suggestione che assolutizzi, astrattizzi l'opera di un Autore (concetto tipologico ) e non la voglia affrontare semplicemente da un punto di vista fenomenico.
_________________
Silencio...

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Valparaiso

Reg.: 21 Lug 2007
Messaggi: 4447
Da: Napoli (es)
Inviato: 14-07-2008 17:34  
Il giorno che comincerai a scrivere anche la Fica con la lettera maiuscola, prenderò in considerazione il tuo discorso...

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Fakuser

Reg.: 04 Feb 2005
Messaggi: 2656
Da: Milano (MI)
Inviato: 14-07-2008 17:41  
quote:
In data 2008-07-14 17:34, Valparaiso scrive:
Il giorno che comincerai a scrivere anche la Fica con la lettera maiuscola, prenderò in considerazione il tuo discorso...



Ma è il tuo che è capzioso e senza senso.

L'uso della maiuscola non per forza è reverenziale, ma può implicare un sacco di altre variabili che ho cercato di riassumere.. che centra il vecchiume al quale ti richiami tu?

Sinceramente, e già te l'ho detto, la tua ideologietta da Uomo della Strada lascia il tempo che trova, soprattutto se essa ti porta ad affermare che il cinema è il medium più democratico di tutti.

Che tutti (quali tutti? ) possano vedere non implica che sappiano guardare.

Ma il Cinema negli occhi di un non Guardante è luce sprecata e percentuale aumentata di degradazione della vista, niente più.

Nascondersi dentro la baracca del povero non salva dall'ignoranza, caro ominicchio.
_________________
Silencio...

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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 14-07-2008 17:44  
quote:
In data 2008-07-14 17:30, Fakuser scrive:
E cmq Valpa, quanta retorica....

Se io scrivo Cinema ho il diritto di farlo, perchè esprimo rispetto per un Arte presa nella sua generalità universale, staccata dalle sue manifestazioni accidentali e contingenti....

anche scrivere "il Cinema di Kubrick " può voler semplicemente far intuire una suggestione che assolutizzi, astrattizzi l'opera di un Autore (concetto tipologico ) e non la voglia affrontare semplicemente da un punto di vista fenomenico.



Che coacervo di stronzate
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Riminesi a tutti gli effetti...a'l'imi fata!

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utopia


Reg.: 29 Mag 2004
Messaggi: 14557
Da: Smaramaust (NA)
Inviato: 14-07-2008 17:47  
Si potrebbero evitare inutili offtopicismi volti all'offesa?
Grazie.

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