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Autore Disturbia
kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 16-09-2007 10:47  
quote:
In data 2007-08-28 11:10, Tristam scrive:
Io pure un 8.
Film fantastico.



"io gli dò 4
film pessimo."
hai ragione Tristam, funziona : agli aggettivi si può rispondere con aggettivi opposti e combattere a colpi di sensazioni.

(è solo un esempio: a me Disturbia è piaciucchiato)

cmq sei un fesso


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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 16-09-2007 12:09  
Peccato che non abbia visto il film, e poichè, per ragioni pratiche, ultimamente guardo poco cinema, prima di passare a Disturbia dovrei smaltire qualche arretrato più urgente. Quando però leggo pareri così contrastanti entro subito in curiosità.

Proverò a porCI rimedio!

Nel frattempo.., sarei anche curioso di sapere se giacal ci legge tutti i giorni, se passava qui per caso, oppure se ha ricevuto una telefonatina in piena notte, di quelle che ti buttano giù dal letto...
Sembra quasi il copione de Lo Spione, di J. P. Melville: un grande della mdp, grande pellicola!
Ma qui si parla di un altro film (non è vero è sempre lo stesso...), rientro quindi subito nei ranghi, non senza aver prima detto che la morale della favola, che era anche quella di mia nonna: "chi non si fa i cazzi suoi prima o poi finisce male", ovvero: "meglio ladro che spia".

Chiedo venia per l'offtopic.

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 16-09-2007 12:13  
quote:
In data 2007-09-14 19:03, sandrix81 scrive:
quote:
In data 2007-09-14 18:47, giacal scrive:
scrivendo su una testata da 400.000 contatti mensili

così però il dubbio lo fai venire...






Cas'è, ti sta facendo fare brutta figura... non rispetta il copione..?



Ma poi, suvvia, lo so che te piacerebbe assai scrivere su una rivista che vanta 400.000 contatti.., se insisti con la lengua.., vedrai che prima o poi ti assumeranno.
_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 16-09-2007 12:22  
Non ho visto Disturbia, già detto, parlo dunque da spettatore che si legge una recensione, tanto per capire un po' cosa se ne dice in giro. E come tale mi pongo di fronte al pezzo quotato da Tristam. Ho capito essenzialmente che questo film, ispirato ad Hitch, non è Hitch. Mi resta la percezione piuttosto chiara - anche perchè il recensore insiste molto su tale aspetto - di ciò che il film non è, senza aver tuttavia compreso cosa potrebbe invece essere, oltre - eventualmente - l'apparenza, l'approccio hitchcockiano, inteso come mezzo e non fine ultimo del progetto. Le argomentazioni sono in effetti carenti su questo terreno d’indagine. giacal potrebbe tuttavia aver ragione, ma mi spiego meglio. Che il film si ispiri ad Hitch evitando di rifare Hitch - nei modi puntualmente riferiti - potrebbe a questo punto rappresentare un valore aggiunto, una scelta logica, direi auspicabile (potremmo chiamare in causa Gus Van Sant.., anche se non apprezzo affatto il suo Psycho), necessaria (si possono mica rifare sempre le stese cose) - dunque, mi resta un po' di sete: quali le vere ragioni, prettamente filmiche, dell'ipotizzato fallimento di Disturbia? Perché è “cinefilo”? Personalmente diffido della cinefilia molto in uso nel cinema contemporaneo, nella maggior parte dei casi intesa come abuso, tanto per sopperire alla mancanza di nuove idee, ciò nonostante preferisco valutare ogni singolo film e non dare nulla per scontato.

Se avessi visto il film non porrei tali quesiti, ma sono un lettore di passaggio che legge una critica.


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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 16-09-2007 alle 12:23 ]

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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 16-09-2007 13:27  
Epperò scusatemi...
Puttosto che tirare in ballo le qualità, presunte o meno, di un recensore come Calzoni (che per altro non conosco), bisognerebbe concentrarsi su una piccola grande verità e cioè che nel momento in cui ci si trova a parlare di un film che non è piaciuto, è generalmente naturale che le idee latitino e che diventi necessario ripiegare sulle solite "formule critiche".
Non dico che l'atteggiamento sia giusto, ma ritengo che rappresenti quell'inclinazione di scrittura automatica che sovente deriva da una "cattiva" visione.

Chiunque scriva di cinema dovrebbe saperlo perchè dovrebbe esserci passato, altrimenti bara...



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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 16-09-2007 14:57  
no. marien.
Forse non sapete, lo ignorate, che SS è una rivista. Non un sito di cinema.
Ha quindi una linea editoriale, perchè ci sono figure che mantengono un profilo critico che fende tutto e tutti, e che si muove tra limiti precisi.
Limiti per autodefinirsi, limiti per proporre un pensiero, una linea generale.

Io non ce l'ho tanto con il sig. Calzoni. Ce l'ho soprattutto con quella linea editoriale che ha rappresentato tanto per tutti nel tempo fino a oggi e ancora continua (dicevo sopra della mia stima).
In una rivista quando c'è una linea editoriale si gestiscono i film da fare recensire ai vari collaboratori... Ovviamente il collaboratore che non si deve preoccupare della linea editoriale deve però appoggiarla. Se non l'appoggia non pensa come pensa la rivista e non è adatto quindi a scriverci.

Se quindi capita che un redattore/collaboratore scrivendo male di un film che invece la rivista nella sua linea editoriale dovrebbe difendere allora c'è qualcosa che non torna.

Ora, chi parla male di Disturbia si rivedrà nel tempo, fate anche entro un anno, due. E ricredersi ci sta sempre e comunque. I film si possono sbagliare... ma purtroppo ricredersi in casa è una cosa, ricredersi su una rivista ne mina un pò le fondamenta. Così come viene minata la serietà della linea editoriale...
Tutto qua.
_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 16-09-2007 15:31  
quote:
In data 2007-09-14 18:47, giacal scrive:
mi hanno detto che in un forum si parlava di me quasi non ci credevo!


Giacomo... curiosità:
Chi ti ha detto che si stava parlando di te in questo forum?
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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 16-09-2007 15:37  
Che poi, benchè mi diletti a scrivere di cinema, non mi considero un critico, dunque difficile che bari. La mia è letteratura - buona o cattiva, o presunta tale, ciascuno è libero di valutarla come meglio crede - applicata al parlare di cinema, senza l'ansia di dover aplicare le "formule critiche", più o meno solite e consunte, più o meno aggiornate ed infallibili, alle quali, in entrambi i casi non credo. Discorso questo fatto tante di quelle volte, in differenti contesti, che non mi ripeterò.

Ma, quando si buttano sul tavolo certe referenze, e "numeri" così importanti, allora il rigore, la coerenza (parola che a quando parte sta passando di moda) è d'obbligo.

Neanch'io - e questo è quanto di più sicuro e meno "baro"... possa esserci -, conosco gecal, al quale, sia chiaro, va tutto il mio rispetto.

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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 16-09-2007 15:47  
quote:
In data 2007-09-16 14:57, Tristam scrive:
no. marien.
Forse non sapete, lo ignorate, che SS è una rivista. Non un sito di cinema.
Ha quindi una linea editoriale, perchè ci sono figure che mantengono un profilo critico che fende tutto e tutti, e che si muove tra limiti precisi.
Limiti per autodefinirsi, limiti per proporre un pensiero, una linea generale.

Io non ce l'ho tanto con il sig. Calzoni. Ce l'ho soprattutto con quella linea editoriale che ha rappresentato tanto per tutti nel tempo fino a oggi e ancora continua (dicevo sopra della mia stima).
In una rivista quando c'è una linea editoriale si gestiscono i film da fare recensire ai vari collaboratori... Ovviamente il collaboratore che non si deve preoccupare della linea editoriale deve però appoggiarla. Se non l'appoggia non pensa come pensa la rivista e non è adatto quindi a scriverci.

Se quindi capita che un redattore/collaboratore scrivendo male di un film che invece la rivista nella sua linea editoriale dovrebbe difendere allora c'è qualcosa che non torna.

Ora, chi parla male di Disturbia si rivedrà nel tempo, fate anche entro un anno, due. E ricredersi ci sta sempre e comunque. I film si possono sbagliare... ma purtroppo ricredersi in casa è una cosa, ricredersi su una rivista ne mina un pò le fondamenta. Così come viene minata la serietà della linea editoriale...
Tutto qua.




E va bene però qui non mi pare sia in discussione la linea editoriale di una rivista, bensì il parere personale di un critico che magari sì, rappresenterà anche la voce fuori dal coro di uno staff solido e unanime nelle posizioni critiche, ma è anche e soprattutto la prova che non esiste una verità inconfutabile nella critica (poichè essa nasce da percezioni e culture differenti) e attraverso questa premessa egli si concede (e non solo, la rivista glielo concede) di esprimere un parere distinto e soggettivista.

Io non vedo come la linea editoriale possa risentirne. Al massimo, chi ne risponderà (se c'è da risponderne) sarà solo lui.

Ma forse parlo così perchè non mi sono mai piaciute troppo le cose studiate a tavolino, l'impostazione a apriori di un'ottica attraverso la quale stabilire cosa sia cinema e cosa no.
Ognuno parla per se e così facendo si crea il suo pubblico. O c'è anche un buon pubblico e un cattivo pubblico?
Se è così una rivista può solo finire con il restringere il campo della sua fruibilità e non credo sia un bene per una rivista.
_________________
Inland Empire non l'ho visto e non mi piace

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 16-09-2007 15:51  
Per carità.

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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 16-09-2007 15:55  
Questo perchè sei un cazzo di fascista.

_________________
Inland Empire non l'ho visto e non mi piace

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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 16-09-2007 16:12  
Ultima cosa, per chiarirci.
Anche a me la recensione di Calzoni non è piaciuta per nulla. E non perchè non ne condivida la posizione (non è questo il primo passo per muovere un giudizio), ma perchè, a mio avviso, è abbastanza scarna e banale.

Questo è il mio personale parere sul lavoro di Calzoni che chiaramente non andrà in alcun modo a minare quello che penso della rivista in cui scrive.
Nel momento in cui leggo una rivista leggo pur sempre persone che vi scrivono all'interno, mica mi affeziono all'entità astratta che manovra le menti e che ha già stabilito l'andazzo. Altrimenti cheppalle.

Ebbasta fare gli integralisti, il 68 è passato da un pezzo.
_________________
Inland Empire non l'ho visto e non mi piace

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 16-09-2007 16:18  
il 68 è quello che serve ora...
ora nel cinema...
e la rivoluzione c'è già ma non c'è una critica che la sostenga.

_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 16-09-2007 16:31  
quote:
In data 2007-09-16 16:18, Tristam scrive:
il 68 è quello che serve ora...
ora nel cinema...
e la rivoluzione c'è già ma non c'è una critica che la sostenga.





E qui direi che arriviamo al punto cruciale del dissidio.
Io credo che, ora come ora, ci si trovi talmente lontani da un approccio al cinema filosessantottino che sarebbe quasi possibile promuovere l'avvento di un'ottica totalmente priva di filtro etico.
Ormai la carrellata non è più questione di morale, ce lo ha dimostrato un flm come 300 (che guarda un po', ti è piaciuto, e meno male). Ormai la verità del montaggio si trova solo nell'eco dell'azione e non nel motivo dell'azione (che ancora nasceva dall'etica).

Sto divagando comunque.
Il cinema ormai si è emancipato da tutto, dopo 100 anni di cammino, perchè ricondurlo a vecchie categorie etico-estetiche?

E poi mi si maltratta Rob Zombie, andate tutti affanculo.

Anzi, che ne pensa Calzoni di La casa del diavolo?


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Ma levati!

[ Questo messaggio è stato modificato da: Marienbad il 16-09-2007 alle 16:33 ]

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 16-09-2007 16:36  
quote:
In data 2007-09-16 16:31, Marienbad scrive:
Ormai la carrellata non è più questione di morale,

ma invece assolutamente sì, è il contesto che è cambiato
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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