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Batman il cavaliere oscuro |
Valparaiso
Reg.: 21 Lug 2007 Messaggi: 4447 Da: Napoli (es)
| Inviato: 07-08-2008 19:09 |
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Mah, io non credo molto al concetto di sguardo "obiettivo" al cinema. Si tratta pur sempre di convenzioni, in questo caso di verosimiglanza più convenzionale rispetto a quella burtoniana, ma comunque tutta cinematografica.
Il discorso corale, almeno come tentativo, indubbiamente c'è, ma ritengo che una rappresentazione corale funzioni tanto più, quanto più sono efficacemente tratteggiati i personaggi. E qui questo non avviene, in particolare nel personaggio che dovrebbe essere l'architrave del film a livello emotivo, e cioè Dent. Paradossalmente, nel giocare con una rappresentazione più esplicitamente stilizzata e convenzionale, Burton ha creato personaggi più umani e cinematograficamente credibili. Persino la Vicki Vale di Kim Basinger del primo Batman, i suoi dialoghi con Keaton/Wayne/Batman, appaiono più freschi e interesanti di quelli degli ingessati personaggi nolaniani.
Dove il film di Nolan rivela una notevole efficacia è nella resa di uno spazio cittadino anonimo, ostile, di grande respiro pur nella sua assenza di identità, tanto da configurare il film come una sorta di western urbano, e nel crescendo di tensione che vede un personaggio a forte valenza simbolica come il Joker trasformarlo in un vero e proprio inferno, sprofondandolo nella propria follia.
Mi pare comunque un'opera più ambiziosa, unitaria e riuscita del primo Batman... Il discorso non vale per Returns, che è tra i migliori esempi del cinema burtoniano a mio avviso, ed è ben più interessante del primo tentativo. |
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Hegel77
Reg.: 20 Gen 2008 Messaggi: 298 Da: Roma (RM)
| Inviato: 07-08-2008 19:19 |
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Per me l'architrave a livello emotivo non è Dent, ma Joker.
E' lui che fa esplodere/implodere tutto
E' lui che proietta all'interno la follia distruttiva del male e contamina come una infezione tutti gli altri personaggi.
Si potrebbe fare un parallelo con il Bardem dei fratelli Coen, monetina a parte.
_________________
Dare un senso alla vita può condurre a follie,
ma una vita senza senso è la tortura dell’inquietudine e del vano desiderio
[ Questo messaggio è stato modificato da: Hegel77 il 07-08-2008 alle 19:22 ] |
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Fakuser
Reg.: 04 Feb 2005 Messaggi: 2656 Da: Milano (MI)
| Inviato: 07-08-2008 20:32 |
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Insomma alla fine e cm sempre questione di gusti. |
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Kubrick5
Reg.: 19 Apr 2006 Messaggi: 5694 Da: San Zeno (BS)
| Inviato: 08-08-2008 08:23 |
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quote: In data 2008-08-07 20:32, Fakuser scrive:
Insomma alla fine e cm sempre questione di gusti.
| e ci sono volute 12 pagine per arrivare a questa conclusione??
Ma poba
_________________ Anche la follia merita i suoi applausi |
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Jerry88
Reg.: 12 Mar 2007 Messaggi: 2130 Da: L'Aquila (AQ)
| Inviato: 08-08-2008 10:51 |
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quote: In data 2008-08-08 08:23, Kubrick5 scrive:
quote: In data 2008-08-07 20:32, Fakuser scrive:
Insomma alla fine e cm sempre questione di gusti.
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e ci sono volute 12 pagine per arrivare a questa conclusione??
Ma poba
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eh, il buon valpa riesce a fare questo
_________________ Questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavag |
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Valparaiso
Reg.: 21 Lug 2007 Messaggi: 4447 Da: Napoli (es)
| Inviato: 08-08-2008 11:04 |
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quote: In data 2008-08-08 10:51, Jerry88 scrive:
quote: In data 2008-08-08 08:23, Kubrick5 scrive:
quote: In data 2008-08-07 20:32, Fakuser scrive:
Insomma alla fine e cm sempre questione di gusti.
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e ci sono volute 12 pagine per arrivare a questa conclusione??
Ma poba
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eh, il buon valpa riesce a fare questo
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Jerry, ma se il fatto che si parli in questa sezione ti dà fastidio, puoi anche dirottarti altrove... |
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kagemusha
Reg.: 17 Nov 2005 Messaggi: 1135 Da: roma (RM)
| Inviato: 08-08-2008 12:17 |
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molti hanno trovato non perfettamente riuscito il personaggio di dent, la cosa non può essere casuale e a ben pensarci anche io mi ritrovo fra quei molti.
Nelle intenzioni il personaggio mi sembra immaginato nella maniera giusta, ma a livello poi di pratica qualcosa non esce fuori bene, occorrerebbe una seconda visione ma in generale penso che l'ambiguità del personaggio nella parte iniziale del film ( è cmq uno che spacca la faccia ad un imputato, uno che estorce informazioni minacciando di morte) serve si a giustificare il suo poi passaggio al "lato oscuro" diciamo ma impedisce di provare quella sensazione di perdita che la sua avvenuta corruzione dovrebbe suscitare, manca anche una scena che sia la chiave di volta della conversione alla follia del personaggio, il dialogo con il joker-ifermiera per quanto ben scritto è troppo poco "eclatante", direi, per rappresentare al meglio questo momento cruciale. Se il film non volesse puntare sull'approfondimento psicologico dei personaggi se si rimanesse sul manicheismo fumettistico, sarebbe sufficente la scena dell'esplosione ma preso atto del tono realistico delle psicologie del film qualcoa manca al percorso di questo persomnaggio |
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Richmondo
Reg.: 04 Feb 2008 Messaggi: 2533 Da: Genova (GE)
| Inviato: 08-08-2008 12:31 |
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quote: In data 2008-08-08 12:17, kagemusha scrive:
molti hanno trovato non perfettamente riuscito il personaggio di dent, la cosa non può essere casuale e a ben pensarci anche io mi ritrovo fra quei molti.
Nelle intenzioni il personaggio mi sembra immaginato nella maniera giusta, ma a livello poi di pratica qualcosa non esce fuori bene, occorrerebbe una seconda visione ma in generale penso che l'ambiguità del personaggio nella parte iniziale del film ( è cmq uno che spacca la faccia ad un imputato, uno che estorce informazioni minacciando di morte) serve si a giustificare il suo poi passaggio al "lato oscuro" diciamo ma impedisce di provare quella sensazione di perdita che la sua avvenuta corruzione dovrebbe suscitare, manca anche una scena che sia la chiave di volta della conversione alla follia del personaggio, il dialogo con il joker-ifermiera per quanto ben scritto è troppo poco "eclatante", direi, per rappresentare al meglio questo momento cruciale. Se il film non volesse puntare sull'approfondimento psicologico dei personaggi se si rimanesse sul manicheismo fumettistico, sarebbe sufficente la scena dell'esplosione ma preso atto del tono realistico delle psicologie del film qualcoa manca al percorso di questo persomnaggio
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Ma su questo direi di no: in fin dei conti Nolan distrugge subito le apparenze, generando subito il senso di ambiguità, fin dall'inizio del film: non c'è personaggio che non nasconda la propria identità (o l'effettiva mancanza della stessa) sotto un tavestimento, uno strato di apparebze, sia esso un truco, una maschera, una cravatta.
Nella scena che citi, addirittura, Joker è travestito da infermiera e ciò getta fin da subito le basi per una completa svversione delle apparenze e delle supposizioni. E basta che la macchina da presa si sposti a mostrare l'altro lato del volto di dent, per vedere come effettivamente non tutto è ciò che sembra.
Sì, naturalmente, come è ovvio che sia, la patologia, l'ambiguità, anche la più spinta perversione intima del personaggio è, epr Nolan, di natura cronebergiana: riflessi e menomazioni che, dal profondo, si riversano irrimediabilmente all'esterno. Ecco perché la sua è un'analisi scopica del personaggio.
_________________ E' meglio essere belli che essere buoni. Ma è meglio essere buoni che essere brutti. |
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kagemusha
Reg.: 17 Nov 2005 Messaggi: 1135 Da: roma (RM)
| Inviato: 08-08-2008 12:46 |
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cmq sento che lo dovrei rivedere |
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Valparaiso
Reg.: 21 Lug 2007 Messaggi: 4447 Da: Napoli (es)
| Inviato: 08-08-2008 13:25 |
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Mah. Di cronenberghiano francamente...
[ Questo messaggio è stato modificato da: Valparaiso il 08-08-2008 alle 13:25 ] |
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Fakuser
Reg.: 04 Feb 2005 Messaggi: 2656 Da: Milano (MI)
| Inviato: 08-08-2008 14:55 |
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E ma kage la scena dellospedale per quanto mi riguarda raggiunge pienammente lo scopo..con poche inquadratture ci restituisce un cambiamento epocale che nella coscienza di un individuo occupa tempi molto piu lunghi,quindi per statuto infilmabili. |
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Skizotrois
Reg.: 12 Nov 2007 Messaggi: 275 Da: Aosta (AO)
| Inviato: 08-08-2008 15:30 |
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Ad una prima visione il film non mi aveva detto granchè.
Rivedendolo devo ammettere che nasconde molti livelli di lettura.
Quello meno evidente è un attacco abbastanza diretto alla malinconia dark di Tim Burton, e alla sua empatia con i personaggi cattivi (il Joker iconoclasta al museo, il Pinguino in cerca di amore e di rispetto).
Nolan riprende il discorso di The Prestige e di Batman Begins e ci ricorda l'esistenza della follia ossessiva (i duellanti prestigiatori sono due maniaci ossessivi) e l'impossibilità della verità.
Il grande punto debole del film è l'assoluta trasparenza del personaggio femminile (e qui Burton con Kim basinger e Michelle Pfeiffer vince la sfida) che sembra una animazione digitale, con qualche espressione in meno.
Sul personaggio di Dent sono invece un pò dubbioso, nel senso che le due facce non permettono molte sfumature di carattere e Nolan è costretto a disegnarlo con lo scalpello. |
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Richmondo
Reg.: 04 Feb 2008 Messaggi: 2533 Da: Genova (GE)
| Inviato: 08-08-2008 15:57 |
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quote: In data 2008-08-08 13:25, Valparaiso scrive:
Mah. Di cronenberghiano francamente...
[ Questo messaggio è stato modificato da: Valparaiso il 08-08-2008 alle 13:25 ]
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Di fatto di cornenberghiano non c'è una sega, se non appunto un approfondimento estremo del personaggio , un riversarsi della vulnerabilità e del germe di un'anormalità al di fuori, sulla pelle e sulla carne (ma in maniera direi molto meno irrazionale, meno kafkiana rispetto a Cronenberg, indubbiamente meno patologica) e, soprattutto, qua e la un uso di luci algide e bianche, veri mezzi di analisi autoptica.
Anche gli stesi personaggi di Nolan non sono ciò che si dice l0anello di congiunzione fra pubblico e film. Pur essendo umani ed imperfetti (quindi realistici), non consentono un'immedesimazione, perché si spingono semrpe troppo in là, sempre sull'orlo della degenerazione, della decomposizione (più ancora che dell'immediata morte): il trucco quasi "iolto" di Joker ne è la testimonianza....e la pelle marcia e non cauterizzata di Due facce su un corpo ancora vivo....Pure.
Cronebreg sostiene che l'arte - e quindi anche il Cinema - sia strettamente collegato all'insonscio e, per contro, si ponga in antagonismo rispetto alla società e al concetto di "civiltà", che spesso - secondo il suo parere -equivale a repressione.
Non potrebbe essere lo stesso anche per Nolan? Tutto sommato, le tematiche e le chiavi di lettura che un po' tutti abbiamo qui sollevato, ci riportano a questi concetti e a queste argomentazioni. Non dimenticandoci che il cinema di Nolan è indubbiamente meno spinto, meno estremo. Ma chissà....forse un tantino ammaliato e condizionato....Boh...
_________________ E' meglio essere belli che essere buoni. Ma è meglio essere buoni che essere brutti. |
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Fakuser
Reg.: 04 Feb 2005 Messaggi: 2656 Da: Milano (MI)
| Inviato: 08-08-2008 16:13 |
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Ma nessuno ha pensato che la Gotham di Nolan puo essere uno dei tanti mondi possibili in cui agisce l'IT, la 'cosa' di kinghiana memoria e il Joker la sua incarnazione piu tipizzata e simbolica?
_________________ Silencio... |
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Neuromante
Reg.: 30 Gen 2008 Messaggi: 188 Da: Hyperion (es)
| Inviato: 08-08-2008 16:18 |
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Uhm.
Alquanto cervellotici.
Ne deduco che siete daccordo con me.
Un gran bel film.
_________________ La mia casa ha 96 stanze su 104 mondi diversi |
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