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Ma il teatro filmato esiste davvero? |
pkdick
Reg.: 11 Set 2002 Messaggi: 20557 Da: Mercogliano (AV)
| Inviato: 17-05-2007 12:38 |
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si si, la correlazione la intendevo solo in un senso.
per dire, owen, portman e law di solito non recitano con la mazza in culo come fanno in closer
_________________ Quattro galìne dodicimila |
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Marienbad
Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 17-05-2007 12:40 |
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quote: In data 2007-05-17 12:23, sandrix81 scrive:
non sono due insiemi distinti, sono due spazi metrici diversi.
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Lui confonde, fa un'operazione matematica dove andrebbe fatta una moltiplicazione...
Non distingue i valori dei codici e li distribuisce sulla bidimensionalità del visibile.
Ma poi basterebbe leggersi Benjamin.
_________________ Inland Empire non l'ho visto e non mi piace |
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sandrix81
Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 17-05-2007 12:40 |
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ahaha, la roberts invece sì, perfetto
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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Skualo
Reg.: 01 Mag 2005 Messaggi: 758 Da: Venezia (VE)
| Inviato: 17-05-2007 23:23 |
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Piccola parentesi:-)
Non so quanti siano in grado di accorgersene ma..... sono presenti ipostasi che definirei interessanti, divertentissime e molto argute.
Chiusa parentesi. Una cosa sola... ragazzi rischiate di far morire di mal di fegato i ragazzi puri...hehe....
Marienbad ha esposto la questione in maniera esaustiva e - permettetemi - chiara.
La questione dello spazio e del tempo e della visione centrifuga e centripeta è fondamentale.
Basterebbe questo per dire tutto. L'essenziale in una riga. Hehe.
E' un po' la differenza tra la fotografia (frame statico, perfettamente completo e finito in se stesso, dove l'attenzione è rivolta unicamente a ciò che sta dentro il frame, la cornice, per tutto il tempo che lo spettatore desidera) e il frame cinematografico (cinetico, dove l'attenzione dello spettatore è sempre e comunque guidata dall'autore, anche quando si tratta di "montaggio interno all'inquadratura" in quanto dotato di durata predeterminata dall'autore: possiamo vedere ma solo e solo se l'autore ce lo consente, e quindi attenzione sì rivolta a cio' che sta dentro al frame, ma pronta e desiderosa di sondare anche ciò che sta al di fuori di esso - e nuovamente sempre e solo se l'autore ce lo concede).
Aggiungerei questo: nel teatro la performance del player è unica ed irripetibile; finisce nel momento in cui la commedia termina, e non potrà mai più venire riproposta allo stesso modo (ci saranno sempre infinite micro o macro variazioni nelle nuove performances artistiche della medesima commedia).
Nel Cinema la performance del player, una volta fissata in pellicola, sarà sempre (per la natura intrinseca del media) ripetibile per n volte, mantenendo la sua immutabilità.
Esiste un teatro filmato? Non capisco se Quentin intenda il senso di quell'"esiste" come "già teorizzato e messo in pratica da qualcuno che non potrei definire "autore" nel senso pieno della parola - ma solo secondo l'ultima e meno rilevante accezione di tale significato" o se possa "sussistere" come fine a stesso.
In entrambi i casi, concordo che si tratterebbe di puro sperimentalismo fine a se stesso e di per sè inutile (mai visto un film di Muccino, ma non oso immaginare se - come dite - segue questo sentiero, cosa possa aver "creato"?!?! Mi è costato tanto usare questo verbo qui..... ma vabbeh).
Attenzione: inutile non perchè lo sia il teatro. Solo un idiota penserebbe questo. Inutile perchè copia pedissequa - senz' anima - di altro media. Inutile perchè - proprio - completamente inutile, perchè brutta copia. Inutile perchè entità "altra" sia dal Cinema che dal Teatro. Inutile perchè svincolato completamente dall'autore ed avulso dall'essenza del Cinema che è media diverso dal teatro.
Tuttavia sto teorizzando mentalmente perchè mai visto un cinema del genere....solo immaginato... e ripeto.... spero abbiate estremizzato per Muccino perchè non posso concepire che qualche "autore!?" sia arrivato a..... Se poi si tratta solo - come asserito - di affinità ed avvicinamenti beh....
Io intendo invece un "teatro filmato" puro al 100%.
Ma se utilizziamo il termine "teatro" intendendo con esso poche delle sue accezioni.... che senso ha?
Andiamo, teatro filmato non è Dogville, non è Allen, non è recitazione affettata e al limite dell'istrionico..... e non è Cinema che richiama o si rifà alla messinscena scenografica teatrale. E' un qualcosa avulso dal Cinema....un esperimento che di per sè rappresenterebbe la negazione di qualsiasi autorialità.
Altrimenti è Cinema pure la ripresa video a circuito chiuso delle videocamere di sorveglianza installate un po' ovunque. .......anche se noi, indubbiamente siamo tutti dei players con molteplici maschere.....
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quentin84
Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 18-05-2007 11:02 |
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In realtà non credo che il "teatro filmato" sia mai stato davvero teorizzato o realizzato da qualcuno, nemmeno da quei registi che si rifanno in qualche modo ad elementi della messinscena teatrale o posizionano la mdp dal punto di vista di uno spettatore teatrale.
anche perchè una cosa del genere non avrebbe nessun senso per i motivi già espressi da Marienbad e Skualo: al cinema, il tempo e lo spazio sono totalmente preordinati dal regista che decide in ogni momento cosa dobbiamo vedere, come dobbiamo vederlo e per quanto tempo dando significato anche al fuoricampo.
Spero di aver riassunto bene le vostre argomentazioni che peraltro condivido.
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ermejofico
Reg.: 17 Ago 2005 Messaggi: 662 Da: roma (RM)
| Inviato: 18-05-2007 17:04 |
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A ridosso dell'invenzione del sonoro (primi anni trenta) Hollywood importò massicciamente copioni, attori e intere piece da Brodway.
La necessità di filmare da cabine immobili per mascherare il rumore della cinepresa e il filmare in continuità (con orchestra presente) per l'impossibilità di mixare la colonna audio fecero il resto.
Il teatro filmato è esistito eccome.
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"Che cosa te ne fai di una banca se hai perduto l'amore?"
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Skualo
Reg.: 01 Mag 2005 Messaggi: 758 Da: Venezia (VE)
| Inviato: 18-05-2007 23:21 |
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Ma è cosi' difficile capire che i due termini "Teatro" e "Filmato" si auto-annullano a vicenda? Per le ragioni esposte sopra.
Che sia esistito lo affermi tu: ovvero, associ di tua spontanea volontà questi due termini (di per sè antitetici) ad una realtà storica, etichettandola come "teatro filmato". Ma in quest'operazione consideri soltanto - come già detto - poche accezioni del termine "teatro".
Sembra che tu non abbia letto nulla di quanto scritto prima del tuo ultimo intervento. Se non eri d'accordo, almeno potevi argomentare.....
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[ Questo messaggio è stato modificato da: Skualo il 19-05-2007 alle 00:34 ] |
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HistoryX
Reg.: 26 Set 2005 Messaggi: 4234 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 19-05-2007 00:58 |
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Il teatro filmato quindi si avrebbe solo ponendo la macchina da presa fissa davanti alla baracca dei burattini?
Ahahah...che ragionamento del cazzo.
_________________ [ Nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo. (Johann Wolfgang Göethe) ] |
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Marienbad
Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 19-05-2007 01:00 |
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Beh, in teoria si.
_________________ Inland Empire non l'ho visto e non mi piace |
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HistoryX
Reg.: 26 Set 2005 Messaggi: 4234 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 19-05-2007 01:51 |
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Si ma in pratica tutto il topic è inutile, un discorso senza senso, non ho nemmeno ben capito perchè sia stato aperto.
Manca il punto centrale, che non è il confronto fra le potenzialità d'utilizzo ma l'utilità stessa e ultima delle due arti, al cinema sono su una poltrona in alto laterale, in teatro vorrei stare al centro del palco.
Il cinema è per lo spettatore, il teatro è per l'attore.
Sono di parte, lo so.
_________________ [ Nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo. (Johann Wolfgang Göethe) ] |
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sloberi
Reg.: 05 Feb 2003 Messaggi: 15093 Da: San Polo d'Enza (RE)
| Inviato: 19-05-2007 11:16 |
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quote: In data 2007-05-19 00:58, HistoryX scrive:
Il teatro filmato quindi si avrebbe solo ponendo la macchina da presa fissa davanti alla baracca dei burattini?
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Certamente non si ha facendo quello che dice ermejofico.
Però marien, mi devi spiegare in che senso dici che Rope è così lontano dal teatro filmato. Io dal basso della mia ignoranza avrei detto il contrario.
_________________ E' ok per me! |
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Jerry88
Reg.: 12 Mar 2007 Messaggi: 2130 Da: L'Aquila (AQ)
| Inviato: 19-05-2007 11:24 |
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quote: In data 2007-05-19 00:58, HistoryX scrive:
Il teatro filmato quindi si avrebbe solo ponendo la macchina da presa fissa davanti alla baracca dei burattini?
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Bè, io non ho visto tutti 'sti film di cui stavano parlando, ma per esempio, se vedi Totò e le donne, prendi tutte quelle scene in cui parla da solo e/o al pubblico, con i personaggi che compaiono uno dopo l'altro... quello in teatro sarebbe perfetto.
_________________ Questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavaggio del cervello, questo non è un lavag |
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Marienbad
Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 19-05-2007 12:18 |
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quote: In data 2007-05-19 01:51, HistoryX scrive:
Il cinema è per lo spettatore, il teatro è per l'attore.
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Ma anche: il teatro è esibizione, il cinema è riflessione poichè il teatro è espositivo e il cinema dialettico...
_________________ Inland Empire non l'ho visto e non mi piace |
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Marienbad
Reg.: 17 Set 2004 Messaggi: 15905 Da: Genova (GE)
| Inviato: 19-05-2007 12:41 |
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quote: In data 2007-05-19 11:16, sloberi scrive:
Però marien, mi devi spiegare in che senso dici che Rope è così lontano dal teatro filmato. Io dal basso della mia ignoranza avrei detto il contrario.
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Eccomi qui, carissimo.
Dunque.
Diciamo che l'impianto scenico è senza dubbio teatrale e che, con il cinema, questo impianto non trasforma il cinema in teatro ma diviene il presupposto per una riflessione sulla forma e il contenuto della spaziotemporalità del cinema. E allora la macchina da presa si riappropria del ruolo che, a teatro, è dello spettatore, si riappropria dell'occhio, quindi del punto di vista, quindi della narrazione e dell'espressione.
Hitchcock opera una serie di scelte che a teatro lo spettatore non può compiere (come il movimento dell'occhio in avanti e indietro e quello del corpo verso destra, verso sinistra, verso l'alto e verso il basso), indaga la tridimensionalità della scena entrando nelle oggetti, nei personaggi e nelle situazioni, restituisce il senso del dettaglio làddove il teatro non ce lo permette. Formalizza l'espressione làddove, nel teatro, resta pura rappresentazione.
Di più. Hitchcock seleziona con il movimento l'azione, la resuscita dalla sua pura mostra e la nutre di una vitalità affine agli ambienti, alle situazioni e alla psicologie. E da qui, delinea la presenza di un fuoricampo che comunica con la sua presenza/assenza dal campo (il presupposto della suspance).
Tutto questo senza spezzare il tempo, perchè ricordiamolo, Rope è anche uno (pseudo) lunghissimo long take. Il che obbliga Hitchcock ad una continuità spaziotemporale e obbliga noi ad una riflessione sulla linguisticità della regia anche dove la regia sembra aver perso la sua libertà.
_________________ Inland Empire non l'ho visto e non mi piace |
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ZoraGhost
Reg.: 15 Feb 2005 Messaggi: 2383 Da: House Domina (es)
| Inviato: 19-05-2007 12:42 |
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Regalo per quentin84: Anplagghed di A,G&G
Così magari trova una risposta da solo senza resuscitare Freud.
_________________ Ho visto troppa crudeltà in questa casa, per volerne infliggere. |
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