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Rompicapo cinefilo: MULHOLLAND DRIVE |
sandrix81
Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 03-09-2006 01:01 |
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quote: In data 2006-09-03 00:10, mescal scrive:
madonna quanto è bello questo film.
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quoto, e tuttavia ribadisco che secondo me non è neanche il migliore di Lynch.
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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mescal
Reg.: 22 Lug 2006 Messaggi: 4695 Da: napoli (NA)
| Inviato: 03-09-2006 01:11 |
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quote: In data 2006-09-03 01:01, sandrix81 scrive:
quote: In data 2006-09-03 00:10, mescal scrive:
madonna quanto è bello questo film.
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quoto, e tuttavia ribadisco che secondo me non è neanche il migliore di Lynch.
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è possibile, ma per me è già mostruoso che sia riuscito a tirare fuori un film così montando in gran parte gli scarti di uno sceneggiato... |
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stefano76
Reg.: 02 Dic 2003 Messaggi: 191 Da: Milano (MI)
| Inviato: 03-09-2006 11:54 |
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quote: In data 2006-09-03 01:11, mescal scrive:
quote: In data 2006-09-03 01:01, sandrix81 scrive:
quote: In data 2006-09-03 00:10, mescal scrive:
madonna quanto è bello questo film.
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quoto, e tuttavia ribadisco che secondo me non è neanche il migliore di Lynch.
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è possibile, ma per me è già mostruoso che sia riuscito a tirare fuori un film così montando in gran parte gli scarti di uno sceneggiato...
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Quoto. La cosa pazzesca è proprio il fatto che questo film non era nato come film, ma era in realtà un pilota di una serie TV che non è mai stata fatta, e che Lynch ha recuperato richiamando gli attori a un anno di distanza.
Comunque anche secondo me non è il migliore di Lynch, anche se con una filmografia come la sua è davvero difficile riuscire a stabilire quale sia il suo capolavoro.
_________________
Redattore e moderatore di FILMSCOOP.
[ Questo messaggio è stato modificato da: stefano76 il 03-09-2006 alle 11:55 ] |
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DonVito ex "quentin83"
Reg.: 14 Gen 2004 Messaggi: 11488 Da: torino (TO)
| Inviato: 04-09-2006 01:57 |
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io invece lo trovo tra i più "completi" di lynch
_________________ Regista: "Digli che mi chieda qualsiasi altra cosa, ma questo é un favore che non posso fare"
Tom Hagen: "Lui non chiede un secondo favore se gli si rifiuta il primo, capisci?" |
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stefano76
Reg.: 02 Dic 2003 Messaggi: 191 Da: Milano (MI)
| Inviato: 04-09-2006 11:26 |
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quote: In data 2006-09-04 01:57, DonVito scrive:
io invece lo trovo tra i più "completi" di lynch
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E' sicuramente una delle opere più mature di Lynch. In questo film dimostra di avere l'assoluta padronanza di tutte le sue ossessioni e temi a lui più cari.
_________________ Redattore e moderatore di FILMSCOOP. |
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RICHMOND
Reg.: 03 Mag 2003 Messaggi: 13089 Da: genova (GE)
| Inviato: 26-04-2007 13:07 |
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Tra tutte le possibili interpretazioni, è davvero facile provare un senso di vertigine (e forse è davvero questo ciò chevuole Linch). ma forse sono tutte plausibili ed estremamente interessanti.
Non ho voluto, però sforzarmi nel comprenderle a fondo, così ho preso questo film per quello che è: un delirante viaggio nel sonno, nella dimensione onirica. Per me è questo "Mulholland drive". E nel sonno tante cose rimangono irrisolte, pur avendo una chiave di lettura.....magari anni luce più distante.
In ogni caso, credo che l'ambientazione così minimalista, la solita maledettamente divertente ironia di Lynch e la colonna sonora distorta, che ruba spazio ai dialoghi....mi abbiano trasportato in un altro mondo per due ore e venti minuti.
Mi sembrava di vivere un sogno.
_________________ L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post. |
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Marko84
Reg.: 14 Apr 2001 Messaggi: 124 Da: Torino (TO)
| Inviato: 18-09-2007 18:22 |
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Ho visto solo ieri questo film che volevo vedere da tempo. Beh, ammetto che dopo la prima visione non solo non avevo capito una mazza, ma ero rimasto completamente attonito e inebetito (e impaurito dal mago che dice "no hay banda"...).
Dopo la spiegazione di "Banchelli" copiata qui da Petrus finalmente ho fatto luce e ho iniziato ad apprezzare il film. Adesso lo dovrò riguardare un'altra volta per vederlo sotto un punto di vista che non sia quello dello spettatore che fatica a capire l'intreccio.
Resta il fatto che a mio parere un film in cui lo spettatore alla fine rimane assorto 5 minuti a ricucire tutti gli "indizi" sia effettivamente un capolavoro. Un film in cui invece anche dopo quei 5 minuti uno è costretto ad andare nel forum di Filmup per capire qualcosa non può essere considerato un capolavoro...
Vi lascio il link a un sito incredibilmente completo (trovato casualmente) dedicato interamente a questo film. Ci sono decine di interpretazioni, analisi dettagliate degli indizi, informazioni molto complete sul cast e le location. Merita una visita:
http://www.mulholland-drive.net/home.htm
_________________ Scusi, ma per chi mi ha preso? Per un umano?
(Matrix Revolutions) |
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Hegel77
Reg.: 20 Gen 2008 Messaggi: 298 Da: Roma (RM)
| Inviato: 31-01-2008 23:06 |
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Si questo sito lo conosco.
E' un tentativodi svelare ogni enigma, ma è un pò carente nella interpretazione deisimboli.
Come se addentrandosi nel particolare troppo in profondità si perde il senso totale dell'opera
_________________ Dare un senso alla vita può condurre a follie,
ma una vita senza senso è la tortura dell’inquietudine e del vano desiderio |
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Fakuser
Reg.: 04 Feb 2005 Messaggi: 2656 Da: Milano (MI)
| Inviato: 07-03-2008 23:09 |
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quote: In data 2008-01-31 23:06, Hegel77 scrive:
Si questo sito lo conosco.
E' un tentativodi svelare ogni enigma, ma è un pò carente nella interpretazione deisimboli.
Come se addentrandosi nel particolare troppo in profondità si perde il senso totale dell'opera
| Ma è ovvio.
L'autopsia si fa a un cadavere.
_________________ Silencio... |
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Hegel77
Reg.: 20 Gen 2008 Messaggi: 298 Da: Roma (RM)
| Inviato: 05-04-2008 21:41 |
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Sentite questa recensione di Bertarelli sulle pagine del Giornale:
"Los Angeles.Cerca spazio a Hollywood la timida biondina Betty (Naomi Watts) che si installa nella villa della zia assente. Qui trova ancora sotto choc una vistosa bruna, autoribattezzatesi Rita (Laura Harring) reduce da un incidente stradale, la cui unica traccia è una borsa piena di dollari. Le due ragazze fanno presto amicizia e l'aspirante attricetta si premura di aiutare l'ospite a ricostruire la sua vera identità. Mi ricordo solo un indirizzo Mulholland Drive. Sai che sei bella, certo anche tu, diamoci un bacio e qualcosa di più. Intanto il registucolo Adam (Justin Theroux) cacciato di casa dalla moglie fedigrafa è assillato ai gangster decisi a imporgli una starlette per il nuovo film.
Allucinato interminabile giallo dello pseudogenio David Lynch, autore anche dell' incomprensibile soggetto e della nevrotica sceneggiatura. In pieno delirio onirico scambia e sdppia i personaggi, mescola realtà e finzione, inseguendole ombre di Hitchcock, De Palma e Polanski. Dietro la macchina da presa si cnferma un mago, ma il resto è da camicia di forza" VOTO 2
Non so voi, ma io rimango stupefatto.
E gli danno pure dei bei soldoni per scrivere la trama e il commento di un film di cui non ha capito nulla.
Poi il voto finale è la ciliegina sulla torta
_________________
Dare un senso alla vita può condurre a follie,
ma una vita senza senso è la tortura dell’inquietudine e del vano desiderio
[ Questo messaggio è stato modificato da: Hegel77 il 05-04-2008 alle 21:42 ] |
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AlZayd
Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 06-04-2008 16:28 |
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EDIT - correggo qualche errore di sbaglio.., perchè non mi rileggo mai prima di lanciare? ...
Anch'io ritengo che questo film sia una sorta di summa humantatis delle "ossessioni" e della poetica lynchiana. Realizzato con gli "scarti", o con parti di quella che doveva essere una "serie" televisiva non ultimata, tra i vari motivi di sublime estasi che si prova e riprova all'infinito durante la liturgica visione di questo capolavoro del cinema contemporaneo e idealmente radicato nell'humus del più fertile cinema del ieri, dell'oggi e del domani, certamente ci capita l'aspetto "improvvisativo", quella compiuta incompiutezza un po' a mo' di michelangiolesca Pietà Rondanini.
E' infatti nelle parti più grezze ed appena abbozzate, negli sfuggenti fili di una matassa intrigata, nelle tessiture a trama larga ed insieme strettissima di quel canovacio (anti)tramico e figurativo magnificamente anti-letterario, anti-testual/teatrale, duramente frastagliato, spiazzante, straniante, mai raggelato, meno ancora intellettializzato (la prima pecca di Inland Empire che si fa ammiare per i suoi studiati prodigi tecnico-visivi ed (anti) narrativi e che tuttavia non riusciamo ad "amare" poiche "sentiamo" come dietro vi sia una volonta di ripetere l'irripetibile), il "mistero" di questo viaggio "religioso" attraverso gli angusti passaggi che mettono in comunicazione i mondi dei vivi e dei morti, del sogno e della veglia, in un unicum di surrealità, o se vogliamo di iperrealismo (che sono la stessa cosa), dove il sogno è un fitto labirinto di interpretazioni, e la realtà (la vita oltre il giardino...), è uno "stato mentale".
Meno male che non sia stato portato a termine il progetto "serial" a rischio di dispersione e che si possa godere di questa magnifica opera monolitica ed essenziale, estremamente aperta e non di meno definitiva (?).
[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 06-04-2008 alle 16:59 ] |
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Fakuser
Reg.: 04 Feb 2005 Messaggi: 2656 Da: Milano (MI)
| Inviato: 06-04-2008 16:34 |
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quote: In data 2008-04-06 16:28, AlZayd scrive:
Anch'io ritengo che questo film sia una sorta di summa humantatis delle "ossessioni" e della poetica lynchiana. Realizzato con gli "scarti", o con parti di quella che doveva essere una "serie" televisiva non ultimata, tra i vari motivi di sublime estasi che si prova e riprova all'infinito durante la liturgica visione di questo capolavoro del cinema contemporaneo e idealmente radicato nell'humus del più fertile cinema del ieri, dell'oggi e del domani, certamente ci capita l'aspetto "improvvisativo", quella compiuta incompiutezza un po' a mo' di michelangiolesca Pietà Rondanini.
E' infatti nelle parti più grezze ed appena abbozzate, nei sfuggenti fili di una matassa intrigata, nelle tessiture a trama larghe ed insieme strettissime di quel canovacio (anti)tramico e figurativo magnificamente anti-letterario, anti-testual/teatrale, duramente frastagliato, spiazzante, straniante, mai raggelato, meno ancora intellettializzato (la prima pecca di Inland Empire che si fa ammiare per i suoi studiati prodigi tecnico-visivi ed (anti) narrativi e che tuttavia non riusciamo ad "amare" poiche "sentiamo" come dietro vi sia una volonta di ripetere l'irripetibile), il "mistero" di questo viaggio "religioso" attraverso gli angusti passaggi che mettono in comunicazione i mondi dei vivi e dei morti, del sogno e della veglia, in un unicum di surrealità, o se vogliamo di iperrealismo (che sono la stessa cosa), dove il sogno è un fitto labirinto di interpretazioni, e la realtà (la vita oltre il giardino...), è uno "stato mentale".
Meno male che non sia stato portato a termine il progetto "serial" a rischio di dispersione e che si possa godere di questa magnifica opera monolitica ed essenziale, estremamente aperta e non di meno definitiva (?).
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come non concordare.
ma secondo me inland, a rivederlo bene, sta a mulholland come l'inferno al paradiso per Dante.
perchè è cinema viscerale anche cquello, solo che è più elaborato, meno spontaneo... non che per dante valgano queste paracategorie, s'intende...
_________________ Silencio... |
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AlZayd
Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 06-04-2008 16:41 |
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quote: In data 2008-04-05 21:41, Hegel77 scrive:
Sentite questa recensione di Bertarelli sulle pagine del Giornale:
In pieno delirio onirico scambia e sdppia i personaggi, mescola realtà e finzione, inseguendole ombre di Hitchcock, De Palma e Polanski. Dietro la macchina da presa si cnferma un mago, ma il resto è da camicia di forza" VOTO 2
Non so voi, ma io rimango stupefatto.
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Beh.., cosa possiamo aspettarci, se non questo, da un Giornale ideologicamente lobomotizzato, da un babbeo che si permette di non citare anche le fondanti orme di riferimento di quel Bunuel a cui Lynch, da bravo e riconoscente parente stretto, rende omaggio abbastanza esplicito proprio in Mull. Drive. La scatola blu.., quale simbolo di tutta una serie di tematiche e significati rimbalzati durante tutto l'arco del '900, fino ad oggi, dopo quel fatidico 1929... di certi "cani" che mordevano alacremente... |
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AlZayd
Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 06-04-2008 16:54 |
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quote: In data 2008-04-06 16:34, Fakuser scrive:
quote: In data 2008-04-06 16:28, AlZayd scrive:
Anch'io ritengo che questo film sia una sorta di summa humantatis delle "ossessioni" e della poetica lynchiana. Realizzato con gli "scarti", o con parti di quella che doveva essere una "serie" televisiva non ultimata, tra i vari motivi di sublime estasi che si prova e riprova all'infinito durante la liturgica visione di questo capolavoro del cinema contemporaneo e idealmente radicato nell'humus del più fertile cinema del ieri, dell'oggi e del domani, certamente ci capita l'aspetto "improvvisativo", quella compiuta incompiutezza un po' a mo' di michelangiolesca Pietà Rondanini.
E' infatti nelle parti più grezze ed appena abbozzate, nei sfuggenti fili di una matassa intrigata, nelle tessiture a trama larghe ed insieme strettissime di quel canovacio (anti)tramico e figurativo magnificamente anti-letterario, anti-testual/teatrale, duramente frastagliato, spiazzante, straniante, mai raggelato, meno ancora intellettializzato (la prima pecca di Inland Empire che si fa ammiare per i suoi studiati prodigi tecnico-visivi ed (anti) narrativi e che tuttavia non riusciamo ad "amare" poiche "sentiamo" come dietro vi sia una volonta di ripetere l'irripetibile), il "mistero" di questo viaggio "religioso" attraverso gli angusti passaggi che mettono in comunicazione i mondi dei vivi e dei morti, del sogno e della veglia, in un unicum di surrealità, o se vogliamo di iperrealismo (che sono la stessa cosa), dove il sogno è un fitto labirinto di interpretazioni, e la realtà (la vita oltre il giardino...), è uno "stato mentale".
Meno male che non sia stato portato a termine il progetto "serial" a rischio di dispersione e che si possa godere di questa magnifica opera monolitica ed essenziale, estremamente aperta e non di meno definitiva (?).
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come non concordare.
ma secondo me inland, a rivederlo bene, sta a mulholland come l'inferno al paradiso per Dante.
perchè è cinema viscerale anche cquello, solo che è più elaborato, meno spontaneo... non che per dante valgano queste paracategorie, s'intende...
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Non hai tutti i torti, ma i tre "capitoli" danteschi, se da una parte appaiono distinti, dall'altra fanno corpo stilistico e "filosofico" unico, si integrano e si prospettano con l'equilibrio dei vasi comunicanti. Inland Empire resta, a mio avviso, un'opera ridondante, un di più.., senz'altro ammirevole per la sua sontuosa ma calcolata costruzione che personalmente trovo non "necessaria".
Ripsetto a M.D. gli manca quel "duende" visionario furioso e selvaggio. |
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DeNiros
Reg.: 29 Giu 2009 Messaggi: 24 Da: Aosta (AO)
| Inviato: 30-06-2009 15:20 |
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a me è piaciuto anche se mi sono rimaste delle scene senza alcuna chiave di lettura...........che senso aveva il mostro dietro al muro?
_________________ Vengono fuori gli animali piu' strani, la notte: puttane, sfruttatori, mendicanti, drogati, spacciatori di droga, ladri, scippatori. Un giorno o l'altro verra' un altro diluvio universale e ripulira' le strade una volta per sempre. |
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