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Autore referendum
Hellboy

Reg.: 22 Ago 2003
Messaggi: 4287
Da: Rio Bo (es)
Inviato: 18-05-2006 20:32  
torno ancora una volta a sottolineare l'importanza di andare a votare in giugno CONTRO la legge sulla devolution approvata dal precedente governo.

questa volta - e finalmente! - non c'è un quorum da raggiungere perche' il referendum sia valido.

la legge stravolge il principio della sussidiarietà : cio' che non è delle Regioni resta allo Stato, mentre prima era esattamente il contrario.

cosa succede con questa inversione di rotta ?
è molto semplice, lo capirebbe anche Mastella...le regioni povere, principalmente del sud, saranno sampre piu' povere, e viceversa.
21 legislazioni diverse con quel che ne consegue.

ed in una materia delicata e primaria come la sanita'.

questa volta bastera' una vittoria dei No, anche fosse x un solo elettore in piu' e i leghisti verranno ridimensionati per quel che meritano.

dire che ci sono cose salvabili è troppo comodo perche' o si approva tutto o si boccia tutto.

poi basta fare una nuova legge meno discriminatoria ed autoritaria.


_________________

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 28-05-2006 19:32  
Persino il settimanale cattolico Famiglia Cristiana si è schierato contro la nuova Costituzione, oltre a Fisichella che ha pubblicamente dichiarato che questo è un tradimento dei principi fondativi di Alleanza Nazionale.

Riporto il link dove abbiamo già discusso
http://forumfilmup.leonardo.it/forum/viewtopic.php?mode=viewtopic&topic=42004&forum=21&start=45




[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 28-05-2006 alle 19:35 ]

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Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 28-05-2006 19:52  
Il mio professore di Diritto Costituzionale ha tenuto diverse conferenze in tutta la provincia e non solo per pubblicizzare il "no".
Ecco alcuni dei motivi:
1) La devolution rischia soltanto di complicare i rapporti fra Stato ed Enti locali, di renderli ancora più farraginosi.
Un esempio: l'art 117 della Costituzione (riformato fra l'altro nel 2001) stabilisce in quali materie la competenza legislativa appartiene allo Stato ed in quali ( residualmente) alle Regioni. In più ci sono le materie miste. Con la riforma su cui siamo chiamati a pronunciarsi si distribuisce le materie in modo ben poco chiaro ed univoco.. ad esempio in materia sanitaria determinati interventi sono di competenza statale, altri (ma è molto difficile stabilire in concreto quali) sono di competenza regionale, altri (e qui si entra nel mondo dell'ignoto) sono di competenza mista. Non immagino quanti saranno i conflitti di attribuzione su cui la Corte Costituzionale sarà chiamata a pronunciarsi.
2) Il federalismo: quello che si vuole introdurre in Italia non è un vero Federalismo. Almeno se definiamo federalisti i sistemi Americani, tedesco, svizzero etc..
Il Senato simil federale che si vuole introdurre non è paragonabile a quello americano od a quello tedesco: in America tutti gli stati, dalla California che ha 40 milioni e più di abitanti alle Hawaii eleggono lo stesso numero di senatori (2 mi sembra). Da noi si intodurrebbe correttivi volti a far sì che il numero di senatori dipenda dal numero di abitanti.. quale sarebbe l'innovazione sostanziale rispetto al sistema vigente??
3) Il bicameralismo. La Riforma si propone l'obiettivo di semplificare i lavori parlamentari attribuendo competenze specifiche a ciascuna delle due camere. Il problema sta appunto nell'attribuzione di competenze: non si avrebbe quasi mai una competenza esclusiva della Camera o del Senato..in determinate materie il Senato propone la legge ma la Camera è comunque chiamata ad intervenire nell'iter legis ed a pronunciarsi (e viceversa). Senza contare il fatto che in diversi settori vige ancora il bicameralismo perfetto che caratterizza l'attuale sistema.

Anche volendo prescindere da considerazioni politiche, questa riforma è contestabilissima dal punto di vista tecnico-pratico. Quindi anche io consiglio di votare contro la sua approvazione.
_________________
Se nulla capivo, qui tu finalmente
nulla lasciavi germogliare sulla brulla,
paradossale, tra noi terra infondata,
dove sono i leoni, ammattiti e marroni
lasciando immaginare
la sposa occidentale.

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Hellboy

Reg.: 22 Ago 2003
Messaggi: 4287
Da: Rio Bo (es)
Inviato: 05-06-2006 19:03  
è veramente divertente leggere quello che dicono i politici.
tutti , ora tutti, concordano che ci si puo' mettere ad un tavolo e ridiscutere la legge in vigore, Bossi compreso.
ma per l'Unione prima deve vincere il NO.
per il Polo ovviamente deve vincere il SI.

quale onore dare cotanta importanza al risultato referendario ed ai cittadini votanti.
sembra quasi di essere in un altro paese.


CARI POLITICI QUESTA VOLTA NON C'E' QUORUM: paura è????



_________________


[ Questo messaggio è stato modificato da: Hellboy il 05-06-2006 alle 19:03 ]

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superman18

Reg.: 26 Dic 2005
Messaggi: 3231
Da: trevignano (TV)
Inviato: 05-06-2006 19:36  
io in questo argomente, ma più precisamente di questa famigerata legge chiamata devolution, no ho mai avuto un opinione precisa. Anche perchè non ho mai capito del tutto cosa dica la legge in questione!
ma sono comunque convinto che la stragrande maggioranza della gente che la criticano o che la eloggiano, non conoscono il testo della sudetta legge e non conoscono effettivamente i pro e i contro di essa!

principalmente ci sono due o tre punti che non mi sono chiari:

1-che poteri hanno in più le regioni rispetto a prima?
2- in che modo e per quale motivo vengono impoverite le regioni più povere?
3-quali articoli della costituzione vengono mutati?


forse voi siete più informati di me e potrete illuminarmi!
_________________
Quando i giorni sono musica
fermiamoci a sentire.
Se sono muri salta di là
se sono amori abbracciali.
È un ballo che continua
in mille passi brevi.

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stilgar

Reg.: 12 Nov 2001
Messaggi: 4999
Da: castelgiorgio (TR)
Inviato: 05-06-2006 19:42  
E' incredibile vedere come ora per Bossi il referendum sia diventato uno strumento non politico per far sentire la propria voce. Non mi pare la pensasse così fino a poco tempo fa.
In ogni caso io andrò a votare, non so ancora come, ma lo farò.
_________________

Profundis - L'anima nera della rete

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Hamish

Reg.: 21 Mag 2004
Messaggi: 8354
Da: Marigliano (NA)
Inviato: 05-06-2006 20:19  
quote:
In data 2006-05-18 20:32, Hellboy scrive:

la legge stravolge il principio della sussidiarietà : cio' che non è delle Regioni resta allo Stato, mentre prima era esattamente il contrario.


Premetto che voterò No al referendum,ma volevo fare un appunto su questa parte perchè non è esatta.

Lo Stato avrà compiti ben precisi ed elencati,mentre la competenza residuale (che è più importante) sarà delle Regioni.E' su per giù il contrario di ciò che hai detto tu.

Questo principio è entrato per la prima volta in vigore con la riforma del titolo quinto della Costituzione fatta passare dall'Ulivo,quindi non sarà una novità.Sicuramente verranno rafforzate le competenze regionali (e questo non è per forza un bene) e,credo,verranno abrogate le competenze condivise tra Stato e Regioni,ma su questo non sono sicuro.
_________________
IO DIFENDO LA COSTITUZIONE. FIRMATE.

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Hellboy

Reg.: 22 Ago 2003
Messaggi: 4287
Da: Rio Bo (es)
Inviato: 05-06-2006 20:21  
quote:
In data 2006-06-05 19:36, superman18 scrive:
io in questo argomente, ma più precisamente di questa famigerata legge chiamata devolution, no ho mai avuto un opinione precisa. Anche perchè non ho mai capito del tutto cosa dica la legge in questione!
ma sono comunque convinto che la stragrande maggioranza della gente che la criticano o che la eloggiano, non conoscono il testo della sudetta legge e non conoscono effettivamente i pro e i contro di essa!

principalmente ci sono due o tre punti che non mi sono chiari:

1-che poteri hanno in più le regioni rispetto a prima?
2- in che modo e per quale motivo vengono impoverite le regioni più povere?
3-quali articoli della costituzione vengono mutati?


forse voi siete più informati di me e potrete illuminarmi!




leggi qui :
Riforma Costituzionale: il federalismo

Novembre 2005 – Il Senato ha approvato in via definitiva la riforma costituzionale, che diventa legge. La riforma riscrive gran parte dell’ordinamento della Repubblica introducendo, inoltre, la famosa devolution. Vediamo insieme quali sono le novità più importanti che dalla prossima legislatura entreranno in vigore e che ridisegnano una nuova Italia sotto il profilo dell’organizzazione istituzionale:

Parlamento
Il nuovo Parlamento sarà composto dalla Camera dei deputati e dal Senato federale della Repubblica.
Scende a 518 il numero di deputati, 18 dei quali saranno eletti nella circoscrizione riservata agli italiani all'estero.

Viene introdotta una nuova figura, i "deputati a vita".

Saranno tre di nomina presidenziale, oltre agli ex capi dello Stato.

Cambia anche l'età minima per essere eletti deputati alla Camera: non più 25 anni come nella vigente Costituzione, bensì 21.



Senato Federale
Palazzo Madama sarà composto da 252 senatori, più 42 rappresentanti delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano, la metà in rappresentanza delle Regioni e delle Province stesse, l'altra delle le Autonomie locali, senza diritto di voto.

L'età minima richiesta per essere eletti passa dagli attuali 40 anni a 25.

Avrà anche nuove competenze: si occuperà delle leggi che riguardano le materie su cui Stato e Regioni hanno competenze comuni mentre perde il potere di sfiduciare il premier, che resta, anche se con nuove regole, esclusivo della Camera.

Iter delle leggi
La Camera esamina le leggi riguardanti le materie riservate allo Stato. Il Senato può chiedere di riesaminarle (serve una richiesta di due quinti dei senatori), quindi il testo torna alla Camera, che decide in maniera definitiva.
Il Senato esamina le leggi riguardanti le materie riservate sia allo Stato sia alle regioni, ma anche le leggi di bilancio e la finanziaria. La Camera può chiedere di riesaminarle



Scompare la "spola" di un provvedimento che passa da Montecitorio a palazzo Madama, o viceversa, fin quando non si arriva all’approvazione del testo identico.

Se le Camera e il Senato non approvano una legge nel medesimo testo, i presidenti dei due rami del Parlamento convocano una commissione composta da trenta deputati e trenta senatori, che dovrà elaborare un nuovo testo da sottoporre al voto finale delle due Assemblee.



Presidente della Repubblica

Cambia l'età minima richiesta per accedere al Quirinale: quarant'anni rispetto ai cinquanta previsti dalla vigente legge.
Se da una parte acquista nuovi poteri, ovvero la nomina dei presidenti delle Authority e la designazione del vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, dall’altra perde il potere di autorizzare la presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa del governo, quello di scegliere il premier e di sciogliere le Camere.




Corte Costituzionale
Sarà composta da 15 giudici nominati da:
4 dal presidente della Repubblica
4 dalle supreme magistrature ordinaria e amministrative
3 dalla Camera dei deputati
4 dal Senato federale della Repubblica integrato dai governatori.
È previsto che, concluso il mandato, nei successivi tre anni non si possano ricoprire incarichi di governo, cariche pubbliche elettive o di nomina governativa o svolgere funzioni in organi o enti pubblici individuati dalla legge.




Primo ministro
Diventa più forte il premier, lo dimostrano sia il tipo di elezione che i poteri attribuitigli.
Sarà eletto con elezione diretta ed una volta nominato dal Presidente della Repubblica non avrà bisogno della fiducia per insediarsi.
Tra i suoi poteri, quello di nomina e revoca dei ministri e quello di sciogliere la Camera.

Il primo ministro determina la politica generale del governo e garantisce l'unità di indirizzo politico e amministrativo.



Devolution
Le Regioni avranno potestà legislativa esclusiva su assistenza e organizzazione sanitaria; organizzazione scolastica, gestione degli istituti scolastici e di formazione, salva l'autonomia delle istituzioni scolastiche; definizione della parte dei programmi scolastici e formativi di interesse specifico della Regione; polizia amministrativa regionale e locale; ogni altra materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato.



Federalismo fiscale
Il federalismo fiscale introduce due concetti chiave:
- vengono fissati dei limiti per cui in nessun caso l'attribuzione dell'autonomia impositiva alle Regioni, alle Province, alle città metropolitane e ai Comuni può determinare un incremento della pressione fiscale complessiva
- viene inserito il concetto di sussidiarietà fiscale, ovvero il cittadino, su alcune spese come a esempio quelle di mantenimento dei figli, invece di pagare le tasse per richiedere poi il rimborso a livello regionale, può detrarle direttamente dalla dichiarazione dei redditi



Roma

La capitale dispone di forme e condizioni particolari di autonomia, anche normativa, nelle materie di competenza regionale, nei limiti e con le modalità stabiliti dallo Statuto della Regione Lazio.


Referendum
Il referendum confermativo, diversamente da oggi, sarà possibile anche se la legge costituzionale è stata approvata in Parlamento con la maggioranza dei due terzi. Qualora la legge passasse senza i due terzi, il referendum risulterà valido solo se voterà la metà più uno degli aventi diritto.

Link consigliato
La Riforma costituzionale

Cisl: Federalismo e riforme della Costituzione

---------fine----------------------------


alle Regioni vengono attribuite potesta' legislative ESCLUSIVE su sanita', scuola e polizia locale.
la devolution fiscale ovviamente privelegia le Regioni ricche, quelle che possono imporre ulteriori tributi senza un aumento del debito nazionale complessivo, cioe' chi incassa piu' tasse.


l'esclusivita' implica che lo Stato non puo' metter becco su nulla nelle materie indicate.
per cui avremo tante legislazioni diverse quante sono le Regioni.
senza possibilita' di conflitto con lo Stato e di incostituzionalita' di tali norme perche' le Regioni diventano fonte di legge PRIMARIA e non piu' secondaria.

gli indirizzi di ordine generale che sono sempre stati prerogativa di uno Stato unitario vanno in soffitta.
e con essi anche l'uniformita' o perlomeno la non palese difformita' tra legislazioni in analoga materia.

Sorvolo, per il momento, sui nuovi poteri attribuiti al Primo ministro che ha facolta' di sciogliere le Camere.



_________________


[ Questo messaggio è stato modificato da: Hellboy il 05-06-2006 alle 20:22 ]

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superman18

Reg.: 26 Dic 2005
Messaggi: 3231
Da: trevignano (TV)
Inviato: 05-06-2006 20:35  
quote:
In data 2006-06-05 20:21, Hellboy scrive:
quote:
In data 2006-06-05 19:36, superman18 scrive:
io in questo argomente, ma più precisamente di questa famigerata legge chiamata devolution, no ho mai avuto un opinione precisa. Anche perchè non ho mai capito del tutto cosa dica la legge in questione!
ma sono comunque convinto che la stragrande maggioranza della gente che la criticano o che la eloggiano, non conoscono il testo della sudetta legge e non conoscono effettivamente i pro e i contro di essa!

principalmente ci sono due o tre punti che non mi sono chiari:

1-che poteri hanno in più le regioni rispetto a prima?
2- in che modo e per quale motivo vengono impoverite le regioni più povere?
3-quali articoli della costituzione vengono mutati?


forse voi siete più informati di me e potrete illuminarmi!




leggi qui :
Riforma Costituzionale: il federalismo

Novembre 2005 – Il Senato ha approvato in via definitiva la riforma costituzionale, che diventa legge. La riforma riscrive gran parte dell’ordinamento della Repubblica introducendo, inoltre, la famosa devolution. Vediamo insieme quali sono le novità più importanti che dalla prossima legislatura entreranno in vigore e che ridisegnano una nuova Italia sotto il profilo dell’organizzazione istituzionale:

Parlamento
Il nuovo Parlamento sarà composto dalla Camera dei deputati e dal Senato federale della Repubblica.
Scende a 518 il numero di deputati, 18 dei quali saranno eletti nella circoscrizione riservata agli italiani all'estero.

Viene introdotta una nuova figura, i "deputati a vita".

Saranno tre di nomina presidenziale, oltre agli ex capi dello Stato.

Cambia anche l'età minima per essere eletti deputati alla Camera: non più 25 anni come nella vigente Costituzione, bensì 21.



Senato Federale
Palazzo Madama sarà composto da 252 senatori, più 42 rappresentanti delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano, la metà in rappresentanza delle Regioni e delle Province stesse, l'altra delle le Autonomie locali, senza diritto di voto.

L'età minima richiesta per essere eletti passa dagli attuali 40 anni a 25.

Avrà anche nuove competenze: si occuperà delle leggi che riguardano le materie su cui Stato e Regioni hanno competenze comuni mentre perde il potere di sfiduciare il premier, che resta, anche se con nuove regole, esclusivo della Camera.

Iter delle leggi
La Camera esamina le leggi riguardanti le materie riservate allo Stato. Il Senato può chiedere di riesaminarle (serve una richiesta di due quinti dei senatori), quindi il testo torna alla Camera, che decide in maniera definitiva.
Il Senato esamina le leggi riguardanti le materie riservate sia allo Stato sia alle regioni, ma anche le leggi di bilancio e la finanziaria. La Camera può chiedere di riesaminarle



Scompare la "spola" di un provvedimento che passa da Montecitorio a palazzo Madama, o viceversa, fin quando non si arriva all’approvazione del testo identico.

Se le Camera e il Senato non approvano una legge nel medesimo testo, i presidenti dei due rami del Parlamento convocano una commissione composta da trenta deputati e trenta senatori, che dovrà elaborare un nuovo testo da sottoporre al voto finale delle due Assemblee.



Presidente della Repubblica

Cambia l'età minima richiesta per accedere al Quirinale: quarant'anni rispetto ai cinquanta previsti dalla vigente legge.
Se da una parte acquista nuovi poteri, ovvero la nomina dei presidenti delle Authority e la designazione del vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, dall’altra perde il potere di autorizzare la presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa del governo, quello di scegliere il premier e di sciogliere le Camere.




Corte Costituzionale
Sarà composta da 15 giudici nominati da:
4 dal presidente della Repubblica
4 dalle supreme magistrature ordinaria e amministrative
3 dalla Camera dei deputati
4 dal Senato federale della Repubblica integrato dai governatori.
È previsto che, concluso il mandato, nei successivi tre anni non si possano ricoprire incarichi di governo, cariche pubbliche elettive o di nomina governativa o svolgere funzioni in organi o enti pubblici individuati dalla legge.




Primo ministro
Diventa più forte il premier, lo dimostrano sia il tipo di elezione che i poteri attribuitigli.
Sarà eletto con elezione diretta ed una volta nominato dal Presidente della Repubblica non avrà bisogno della fiducia per insediarsi.
Tra i suoi poteri, quello di nomina e revoca dei ministri e quello di sciogliere la Camera.

Il primo ministro determina la politica generale del governo e garantisce l'unità di indirizzo politico e amministrativo.



Devolution
Le Regioni avranno potestà legislativa esclusiva su assistenza e organizzazione sanitaria; organizzazione scolastica, gestione degli istituti scolastici e di formazione, salva l'autonomia delle istituzioni scolastiche; definizione della parte dei programmi scolastici e formativi di interesse specifico della Regione; polizia amministrativa regionale e locale; ogni altra materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato.



Federalismo fiscale
Il federalismo fiscale introduce due concetti chiave:
- vengono fissati dei limiti per cui in nessun caso l'attribuzione dell'autonomia impositiva alle Regioni, alle Province, alle città metropolitane e ai Comuni può determinare un incremento della pressione fiscale complessiva
- viene inserito il concetto di sussidiarietà fiscale, ovvero il cittadino, su alcune spese come a esempio quelle di mantenimento dei figli, invece di pagare le tasse per richiedere poi il rimborso a livello regionale, può detrarle direttamente dalla dichiarazione dei redditi



Roma

La capitale dispone di forme e condizioni particolari di autonomia, anche normativa, nelle materie di competenza regionale, nei limiti e con le modalità stabiliti dallo Statuto della Regione Lazio.


Referendum
Il referendum confermativo, diversamente da oggi, sarà possibile anche se la legge costituzionale è stata approvata in Parlamento con la maggioranza dei due terzi. Qualora la legge passasse senza i due terzi, il referendum risulterà valido solo se voterà la metà più uno degli aventi diritto.

Link consigliato
La Riforma costituzionale

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alle Regioni vengono attribuite potesta' legislative ESCLUSIVE su sanita', scuola e polizia locale.
la devolution fiscale ovviamente privelegia le Regioni ricche, quelle che possono imporre ulteriori tributi senza un aumento del debito nazionale complessivo, cioe' chi incassa piu' tasse.


l'esclusivita' implica che lo Stato non puo' metter becco su nulla nelle materie indicate.
per cui avremo tante legislazioni diverse quante sono le Regioni.
senza possibilita' di conflitto con lo Stato e di incostituzionalita' di tali norme perche' le Regioni diventano fonte di legge PRIMARIA e non piu' secondaria.

gli indirizzi di ordine generale che sono sempre stati prerogativa di uno Stato unitario vanno in soffitta.
e con essi anche l'uniformita' o perlomeno la non palese difformita' tra legislazioni in analoga materia.

Sorvolo, per il momento, sui nuovi poteri attribuiti al Primo ministro che ha facolta' di sciogliere le Camere.



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[ Questo messaggio è stato modificato da: Hellboy il 05-06-2006 alle 20:22 ]



stando a quello che hai scritto non sembra una brutta legge , sopprattutto per il fatto che abessa i limiti di età per essere eletti nelle assemblee, basta guardare ora sembrano due case di riposo con vecchi baccucchi che sparano cazzate!

comunque non hai risposto alla mia seconda domanda!
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Hellboy

Reg.: 22 Ago 2003
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Da: Rio Bo (es)
Inviato: 05-06-2006 20:42  
guarda che il primo pezzo...fino alla parola fine non l'ho scritto io.
l'ho preso da un link.

ho risposto alla tua seconda domanda qui:
la devolution fiscale ovviamente privelegia le Regioni ricche, quelle che possono imporre ulteriori tributi senza un aumento del debito nazionale complessivo, cioe' chi incassa piu' tasse.


ad es. prima della legge la Lombardia incassava 100 di tasse, ne da 100 a Roma e gliene ritornano 70, perche' 30 servono a finanziare le Regioni piu' povere.

oggi la Lombardia incassa e si tiene 100.

ora la domanda è: come fanno le regioni povere a ragrannelare i 30 di cui sopra ?
imponendo nuove tasse ai propri abitanti.


_________________

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superman18

Reg.: 26 Dic 2005
Messaggi: 3231
Da: trevignano (TV)
Inviato: 05-06-2006 20:45  
quote:
In data 2006-06-05 20:42, Hellboy scrive:
guarda che il primo pezzo...fino alla parola fine non l'ho scritto io.
l'ho preso da un link.

ho risposto alla tua seconda domanda qui:
la devolution fiscale ovviamente privelegia le Regioni ricche, quelle che possono imporre ulteriori tributi senza un aumento del debito nazionale complessivo, cioe' chi incassa piu' tasse.


ad es. prima della legge la Lombardia incassava 100 di tasse, ne da 100 a Roma e gliene ritornano 70, perche' 30 servono a finanziare le Regioni piu' povere.

oggi la Lombardia incassa e si tiene 100.

ora la domanda è: come fanno le regioni povere a ragrannelare i 30 di cui sopra ?
imponendo nuove tasse ai propri abitanti.






ora ho capito, comunque ci sarà un motivo se certe regioni sono povere e altre ricche!
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Hellboy

Reg.: 22 Ago 2003
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Da: Rio Bo (es)
Inviato: 05-06-2006 20:45  
l'età degli eletti è il classico specchietto x le allodole.
cosi' come la diminuxzione dei parlamentari peraltro rinviata di 5 anni gia' alla sua nascita.
meglio andar piano...qualche ictus potrebbe operare senza bisogno di leggi.
_________________

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Hellboy

Reg.: 22 Ago 2003
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Da: Rio Bo (es)
Inviato: 05-06-2006 20:47  
quote:
In data 2006-06-05 20:45, superman18 scrive:
quote:
In data 2006-06-05 20:42, Hellboy scrive:
guarda che il primo pezzo...fino alla parola fine non l'ho scritto io.
l'ho preso da un link.

ho risposto alla tua seconda domanda qui:
la devolution fiscale ovviamente privelegia le Regioni ricche, quelle che possono imporre ulteriori tributi senza un aumento del debito nazionale complessivo, cioe' chi incassa piu' tasse.


ad es. prima della legge la Lombardia incassava 100 di tasse, ne da 100 a Roma e gliene ritornano 70, perche' 30 servono a finanziare le Regioni piu' povere.

oggi la Lombardia incassa e si tiene 100.

ora la domanda è: come fanno le regioni povere a ragrannelare i 30 di cui sopra ?
imponendo nuove tasse ai propri abitanti.






ora ho capito, comunque ci sarà un motivo se certe regioni sono povere e altre ricche!




certo ci sono mille ragioni.e si sanno.
ma pensa che non sei stato tu a scegliere dove nascere !

_________________

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superman18

Reg.: 26 Dic 2005
Messaggi: 3231
Da: trevignano (TV)
Inviato: 05-06-2006 20:52  
questo è vero, il probblema è che quel ipotetico 30% che le regioni ricche lascano alle regioni più povere, solo l'1% arriva a chi ha bisogno, la maggiorparte vanno nelle mani sbagliate!
_________________
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sloberi

Reg.: 05 Feb 2003
Messaggi: 15093
Da: San Polo d'Enza (RE)
Inviato: 06-06-2006 18:42  
quote:
In data 2006-06-05 20:52, superman18 scrive:
questo è vero, il probblema è che quel ipotetico 30% che le regioni ricche lascano alle regioni più povere, solo l'1% arriva a chi ha bisogno, la maggiorparte vanno nelle mani sbagliate!




Bollare questa frase come qualunquista sarebbe abbastanza riduttiva.
E comunque anche se fosse vero non credo che negare completamente i sussidi di cui parla Hellboy (che comunque sta facendo un discorso che definire ridotto all'osso è proprio eufemistico) sarebbe la soluzione più intelligente.

Comunque Superman, lasciami dire che la tua frase relativa al fatto che ci saranno dei motivi se ci sono regioni ricche e regioni povere è chiaramente provocatoria e alquanto fastidiosa. Probabilmente se fossi nato in Sicilia e non "verde" Veneto parleresti in modo diverso.
_________________
E' ok per me!

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