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La resa dei conti nella Cdl |
millio
Reg.: 06 Gen 2005 Messaggi: 2394 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 06-04-2005 10:42 |
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http://www.repubblica.it/2005/d/sezioni/politica/regio2005due/anudc/anudc.html
In base a quanto riportato in questo articolo pare che Fini e Follini stiano per la prima volta iniziando a pensare a un nome nuovo da candidare come premier alle prossime politiche. Berlusconi è ormai ritenuto incapace di attirare voti come faceva invece cinque anni fa.
E anche all'interno di FI la situazione non sembra molto buona.
Io sinceramente non vedo chi possa sostituire Berlusconi a destra, forse lo stesso Fini, ma non sembra sinceramente che abbia lo stesso potenziale, per non parlare di Follini, per carità bravo ma non certo con un grande appeal.
Nell'Udc probabilmente più forte sarebbe Casini, ma non credo che l'attuale presidente della Camera voglia rischiare di candidarsi in un'elezione difficile per il centro-destra.
Son curioso di vedere come si evolverà la situazione, ma è un dato di fatto che An e Udc siano ormai su posizione opposte a quella della Lega Nord e di conseguenza sempre più lontani da FI.
Magari uno scenario, in vista di sconfitta probabile, potrebbe essere An, Udc e Fi senza Lega, con un nuovo candidato premier e Berlusconi unico candidato loro come presidente della Repubblica |
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aquafresh
Reg.: 01 Apr 2005 Messaggi: 137 Da: milano (MI)
| Inviato: 07-04-2005 12:09 |
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Naturalmente. Non hanno altra scelta. Berlusconi oramai non e` piu` credibile e fa perdere centinaia di migliaia di voti alle destre. Anche molti destrorsi convinti piuttosto che votare Berlusconi e vedere la situazione economica e politica precipitare ulteriormente votano Prodi. E il crollo sta continuando anche in queste ore, perche` tutti vorrebbero le dimissioni di Berlusconi e lui invece rimane incollato al cadreghino per i suoi interessi personali.
Fini e` trascinato verso il basso (perche` ha sempre appoggiato Berlusconi, dimostrandosi un sottomesso) mentre Follini cresce, perche` se non altro un poco di distacco lo ha dimostrato. Ma Berlusconi e` finito ormai, questo e` noto.
Il problema e` che Berlusconi ha in mano ancora tutte le televisioni e buona parte dei giornali, se questi due provano a fare cadere il governo Berlusconi gli scaglia addosso le televisioni e i giornali.
A pagare questa situazione, come sempre, siamo noi, perche` il paese e` bloccato e in una situazione economica tremenda.
_________________ C'era una volta Ipergiorg. La sua fede era salda, il suo rigore morale ascetico. Era arso dall'amore verso Dio, e desiderava ardentemente che coloro che non avevano una fede pari alla sua, i tiepidi, finissero sul rogo. (Mulaky - 3 aprile 2005) |
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ipergiorg
Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 10143 Da: CARBONERA (TV)
| Inviato: 07-04-2005 12:23 |
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Quilty
Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 07-04-2005 12:23 |
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Il punto è che da una parte c'è l'asse del Nord, Forza Italia e la Lega, e dall'altra AN e l'Udc,che a mio parere, e pur non condividendo quasi nulla di quello che dicono, rappresentano una versione "accettabile" della destra, simile a quella che era la DC.
Berlusconi sa che se perde la Lega perde le elezioni, quindi vuole per forza andare avanti con il suo programma stabilito con Bossi, la riforma costituzionale e federalista. Se non c'è la riforma la Lega se ne va. Sarebbe fin troppo facile accusare il presidente del Consiglio di non aver rispettato i patti elettorali.
Per cui l'intenzione del premier è quella di fare una campagna elettorale lunga un anno intero e approvare le modifiche costituzionali. Bisognerà vedere se le altre due forze glielo permetteranno e se vogliono scaricare la Lega Nord ,naturalmente con il rischio elevato di perdere le elezioni.
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millio
Reg.: 06 Gen 2005 Messaggi: 2394 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 07-04-2005 12:26 |
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Ultime notizie
[ Questo messaggio è stato modificato da: millio il 07-04-2005 alle 12:27 ] |
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Quilty
Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 07-04-2005 12:46 |
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L'articolo conferma che se AN e l'Udc si piegheranno ancora all'asse del Nord il governo andrà avanti, altrimenti ci sarà una crisi e probabilmente elezioni anticipate.
Naturalmente in questo caso salterebbe il federalismo e dubito che la Lega si ripresenti alle elezioni con la CDL. |
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stevie
Reg.: 26 Feb 2004 Messaggi: 2135 Da: viterbo (RM)
| Inviato: 07-04-2005 13:08 |
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Il menù dei prossimi mesi è da caserma, bollito misto su tutti i fronti
_________________ Save the cheerleader, save the world |
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aquafresh
Reg.: 01 Apr 2005 Messaggi: 137 Da: milano (MI)
| Inviato: 07-04-2005 17:02 |
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quote: In data 2005-04-07 12:23, ipergiorg scrive:
Tutti vorrebbero le dimissioni del Berlusca?? E come mai Prodi e Fassino non le chiedono?
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Fanno benissimo a non chiederle, sarebbe un errore imperdonabile. Fini e Follini stanno spingendo per il cambio di leadership, berlusconi non e` piu` maggioranza nel paese e non e` piu` riconosciuto nemmeno dai suoi. A 80 giorni di lavori parlamentari dalla fine della legislatura appare chiaro che berlusconi non solo ha fallito, ma ha messo il paese in ginocchio. Lui si e` arricchito ulteriormente mentre gli italiani sono piu` poveri. Ogni settimana, ogni giorno che passa in questa situazione migliaia di voti cha andarono al polo stanno passando verso l`Ulivo. Fini e Follini sanno che perderebbero votando ora, ma sarebbe una catastrofe per loro protrarre questa situazione per un anno ! E allora spingono per le elezioni anticipate. Ma Berlusconi minaccia di scagliare contro questi due terlevisioni e giornali.
E intanto non stanno facendo nulla, esattamente come prima, la situazione e` tanto pessima per il paese tanto ottima per il centro sinistra che continua ad osservare incredulo il passaggio di voti di destra nelle sue liste.
[ Questo messaggio è stato modificato da: aquafresh il 07-04-2005 alle 17:04 ] |
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aquafresh
Reg.: 01 Apr 2005 Messaggi: 137 Da: milano (MI)
| Inviato: 07-04-2005 17:25 |
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Corriere della sera di oggi
Gli alleati sfidano il Cavaliere chiedendo elezioni anticipate «An e Udc avevano già la data del voto» Insofferenza del premier verso Follini: basta, fine del discorso. Appuntamento tra i due vice per decidere se aprire la crisi - E’ pomeriggio. Nell’aula della Camera si avverte ancora l’afrore dello scontro che si è consumato in mattinata tra i leader del centro-destra. Marco Follini si avvicina a Silvio Berlusconi, l’altro lo allontana con un gesto insofferente: «Basta, chiuso, fine del discorso. Non voglio più parlare». Il governo formalmente c’è, ma l’alleanza non esiste più, e la sconfitta alle Regionali non è che un alibi dietro cui celare la crisi delle relazioni personali.
L’intolleranza reciproca induce addirittura gli attori della sfida a commettere errori di grammatica politica, altrimenti non si spiega la mossa dei due vice premier di chiedere al Cavaliere la rottura dell’intesa con la Lega, il cambio di leadership o in subordine nientemeno che le elezioni anticipate. In politica certe mosse non si chiedono, si compiono, e difatti Berlusconi sfida gli (ex) alleati al gesto: «Se volete, aprite la crisi, ritirate le vostre delegazioni dal governo. Perché non lo fate?». I due si sono dati appuntamento dopo i funerali del Papa, e a quel punto dovranno decidere se abdicare o arrischiare la crisi.
Così tramonta l’impero, «ché se avessero saputo gestire la loro forza - come racconta spesso Ciriaco De Mita - sarebbero durati per vent’anni». Invece riempiono l’epilogo della storia di odi e di rancori, ed è un Berlusconi schiumante di rabbia che riferendosi a Fini e Follini, giura: «Li farò morire». Ha ancora nelle orecchie la «proposta indecente» del presidente di An e del segretario dell’Udc, a cui è seguito l’imprimatur di Pier Ferdinando Casini: «Volevano le elezioni anticipate. Avevano persino la data pronta, il 26 di giugno. E così, secondo loro, avremmo dovuto sciogliere le Camere la prossima settimana... Volevano una risposta a breve. Io gli ho risposto d’istinto. Tiè».
Ognuno si deve assumere le proprie responsabilità in questo finale di partita, Berlusconi le assomma tutte perché di un leader sono gli onori e gli oneri. Il Cavaliere ha interpretato il suo ruolo come fosse ancora alla guida di Mediaset, e sarà pur vero che «questi devono tutto a me», ma per affrontare i tornanti della politica non si può adottare la tecnica di un consiglio di amministrazione: «Il partito maggiore crea un cartello e guida l’alleanza. Gli altri seguono». In effetti la Lega detiene la «golden share» per il Nord, è necessaria per conquistare quei collegi, ma ormai il resto d’Italia è nelle mani dell’Unione che ha sfondato anche il Piemonte. Servirebbe uno shock, una mossa a effetto per rimontare lo svantaggio, invece il Polo si avvita perché - come ha ammesso Follini con i suoi - «nè noi nè lui abbiamo una proposta». E «lui», Berlusconi, considera irricevibile l’idea del capo centrista di rompere con Bossi, passando per l’affossamento della devolution.
Arriverà forse il momento dell’estrema mediazione, perciò Beppe Pisanu si mantiene in disparte, e tranquillizza per quanto può i deputati tremebondi: «Per il momento sono solo chiacchere. Si dovrà poi trattare, ma sulle cose non sulle persone. E tra le questioni da affrontare ci sarà anche il nodo della devolution, tenendo ben presente che della Lega non si può fare a meno». Sarebbe razionale la tesi del ministro dell’Interno, ma i leader sembrano non porsi più il problema di accordarsi. Sennò cosa c’entra il discorso sull’eventualità di «cambiare un vestito quando è logoro» che Fini ha fatto al Cavaliere? Cos’è quel gioco di specchi, per cui - secondo Berlusconi - si ipotizza l’arrivo di Gianni Letta a palazzo Chigi, mentre in realtà si prepara Casini «d’intesa coi poteri forti? Se pensano di affossarmi sono matti. Facciano, io vado avanti».
Ma avanti, il premier lo sa, non può andare senza il supporto di An e Udc. Non potrebbe riformare la legge elettorale, la par condicio, né realizzare il taglio delle tasse. Così l’impero implode, non solo perché incapace di trovare una soluzione, ma perché i capi non si tollerano più. E allora le analisi a che servono? E’ vero, per esempio, quel che sostiene il ministro degli Esteri, quando - per rafforzare la tesi delle elezioni anticipate - avvisa il Cavaliere del «pericolo di un’inesorabile emorragia di voti e parlamentari di qui alle elezioni del prossimo anno. Ci arriveremmo dissanguati, mentre l’Unione si consolida con la gestione delle amministrazioni locali». Ma Berlusconi considera l’opzione «suicida», e come lui la pensano moltissimi peones di tutta la Cdl.
Il leader del centro-destra è consapevole di aver perso l’appeal di un tempo, ma si ritiene l’unico in grado di tenere ancora unito l’impero. Sarà pure così, ma da lunedì tutto è cambiato, anche in periferia. Tanto che Romano Prodi ha avvisato i suoi: «Nel Polo la crepa non si aprirà a Roma ma a Milano». Sarà Roberto Formigoni, a suo parere, «il punto di rottura». E in effetti il governatore della Lombardia coltiva il sogno di guidare la Regione senza la Lega, è furibondo con quelli del Carroccio, che hanno dato l’ordine ai loro elettori di non votarlo alla presidenza. Mancano migliaia di voti a Formigoni, che è stato trattenuto a stento martedì dal denunciare «il complotto» con un comunicato. E chissà se e quando il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, annuncerà il suo passaggio al centro-sinistra, lui che per la Cdl aveva appena sfidato Agazio Loiero in Calabria. «Fosse vero sarebbe una cosa indegna», mormorava ieri il coordinatore azzurro Giancarlo Pittelli, conscio che manca solo il comunicato. Un altro potrebbe esser diramato oggi da via della Scrofa, visto che Fini vorrebbe candidare a sindaco di Catania l’eurodeputato di An, Nello Musumeci. E se il premier si ostinasse a puntare sul primo cittadino uscente, il suo famoso medico di fiducia, Umberto Scapagnini, sotto l’Etna potrebbe accadere quanto è successo a Venezia tra i centro-sinistri Casson e Cacciari: una guerra fratricida.
L’impero è vivo, l’impero sta morendo. Nell’Unione fanno gli scongiuri, temono che quel gatto di Berlusconi abbia ancora una vita da usare. E lui pensa di averne ancora una, e vuole usarla: «Basta con Letta, basta con Bondi. Nel partito userò la motosega, darò vita a Forza Silvio per intercettare il voto giovanile, e certo non mi affiderò a quello Scelli lì. D’ora in avanti farò di testa mia». Che poi è quello che ha fatto fino a oggi.
Francesco Verderami
07 aprile 2005
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Quilty
Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 07-04-2005 17:29 |
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quote: In data 2005-04-07 12:23, ipergiorg scrive:
Tutti vorrebbero le dimissioni del Berlusca?? E come mai Prodi e Fassino non le chiedono?
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Perchè non hanno ancora un programma in caso di elezioni anticipate? |
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aquafresh
Reg.: 01 Apr 2005 Messaggi: 137 Da: milano (MI)
| Inviato: 07-04-2005 17:37 |
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La repubblica
Alla Camera, il premier rivela ai parlamentari della Cdl
la richiesta che sarebbe partita dal vicepresidente del Consiglio
Berlusconi: "A Fini ho risposto
niente elezioni anticipate"
Il presidente del consiglio vuole più dialogo nel centrodestra
"Non si è parlato di modifiche alla squadra di governo"
Berlusconi, oggi alla Camera
ROMA - "Elezioni anticipate? Non se ne parla neppure". Silvio Berlusconi avrebbe risposto così alla proposta del vicepremier Gianfranco Fini: "Sarebbe un suicidio collettivo" avrebbe aggiunto. L'indiscrezione l'ha fornita lo stesso premier a un gruppo di parlamentari del centrodestra che l'hanno letteralmente assalito all'uscita dall'aula di Montecitorio al termine della seduta di commemorazione del papa. Almeno, così, l'hanno raccontata gli stessi deputati ai giornalisti.
"Assalito" con ansiose domande, ovviamente. Berlusconi, che oggi ha visto lo stato maggiore di Forza Italia (non cadrà nessuna testa, almeno a livello nazionale) e, poi, ha incontrato alla Camera Casini, Fini e Follini, si è fermato a rispondere.
Oltre al "no" alle elezioni anticipate, il premier ha spiegato alcune altre questioni. Non ci saranno, ha detto, "modifiche alla squadra di governo". Almeno, di questo non si è parlato con i due vicepresidenti del Consiglio e il leader di Montecitorio. Berlusconi ha ammesso che il voto è un avvertimento "soprattutto per Forza Italia", ma ha insistito sulla necessità "di rimboccarsi le maniche" perché "in un anno si può recuperare il terreno perduto". E ha anche sottolineato la necessità di un dialogo maggiore all'interno della Casa delle Libertà.
Qualcuno mette in discussione la sua leadership? "Davanti a me no... Se poi lo fanno alle spalle...". Il presidente del Consiglio ha replicato così a chi gli chiesto se sia vero che nella Cdl qualcuno si sta già muovendo alla ricerca di un altro candidato premier per le politiche dell'anno prossimo. "Comunque, se lo fanno - aggiunge Berlusconi - bisogna che ce ne sia un altro...".
Al capannello di parlamentari si sono aggiunti dei giornalisti che hanno posto la domanda sulle elezioni anticipate e hanno parlato dei problemi tra An e Udc da una parte e la Lega Nord, dall'altra: "Credo che la Lega abbia fatto tesoro di alcune cose - ha replicato Berlusconi - e credo che ci sia massima disponibilità a prendere atto anche delle ragioni della coalizione nella sua globalità".
Alla domanda se la Cdl porterà avanti la riforma della Costituzione, quella della legge elettorale e della par condicio, Berlusconi ha risposto senza entrare nel merito: "Ci sono molte cose nell'agenda di Forza Italia e naturalmente - ha sottolineato - continueremo il dialogo con i partiti della coalizione".
Sulla conferma dei vertici di Forza Italia, Berlusconi ha osservato che "oggi non si tratta di fare nomi, oggi si tratta di vedere che cosa si deve fare. Perchè il governo ha fatto molto, abbiamo portato la croce e quando si porta la croce non c'è il tempo per cantare. D'ora in avanti - ha concluso - dovremo trovare il tempo per far conoscere intanto ciò che abbiamo fatto, quello che stiamo facendo e che c'è ancora da fare".
(6 aprile 2005)
_________________ C'era una volta Ipergiorg. La sua fede era salda, il suo rigore morale ascetico. Era arso dall'amore verso Dio, e desiderava ardentemente che coloro che non avevano una fede pari alla sua, i tiepidi, finissero sul rogo. (Mulaky - 3 aprile 2005) |
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millio
Reg.: 06 Gen 2005 Messaggi: 2394 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 07-04-2005 17:51 |
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quote: In data 2005-04-07 17:29, Quilty scrive:
quote: In data 2005-04-07 12:23, ipergiorg scrive:
Tutti vorrebbero le dimissioni del Berlusca?? E come mai Prodi e Fassino non le chiedono?
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Perchè non hanno ancora un programma in caso di elezioni anticipate?
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Son perfettamente d'accordo con Quilty.
E poi agli occhi della gente si fa probabilmente una figura migliore lasciandoli scannare tra di loro. |
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aquafresh
Reg.: 01 Apr 2005 Messaggi: 137 Da: milano (MI)
| Inviato: 08-04-2005 12:51 |
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Prodi infatti fa benissimo a non chiedere elezioni anticipate. Berlusconi sta continuando a scendere in queste ore e probabilmente insistera` con la bugia del "tutto e` migliorato, solo che non ve ne siete accorti ".
Fini e Follini sono furibondi, ma temono che le TV del loro padrone li distruggano e dunque non possono fare piu` di tanto.
_________________ C'era una volta Ipergiorg. La sua fede era salda, il suo rigore morale ascetico. Era arso dall'amore verso Dio, e desiderava ardentemente che coloro che non avevano una fede pari alla sua, i tiepidi, finissero sul rogo. (Mulaky - 3 aprile 2005) |
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aquafresh
Reg.: 01 Apr 2005 Messaggi: 137 Da: milano (MI)
| Inviato: 08-04-2005 13:00 |
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Ennesima figuraccia di ipergiorg e di greenday :
Il presidente del Consiglio: "Ma sarebbe meglio arrivare al 2006"
Bossi: "Siamo tuoi alleati, il resto sono solo chiacchere"
Berlusconi: "Elezioni anticipate?
Non lo escludo, ne discuteremo"
Silvio Berlusconi
ROMA - "Non ho posizioni preconcette sulle elezioni a ottobre. Sono assolutamente aperto a una discussione con le forze della Cdl. Secondo i dati che abbiamo noi, sarebbe invece meglio approfittare del fatto di avere un altro anno di lavoro per portare a termine tutto ciò che abbiamo intrapreso". Silvio Berlusconi, al termine di una giornata di colloqui con i suoi alleati lascia aperta la porta all'ipotesi di elezioni anticipate. Soluzione caldeggiata da rilevanti settori della sua maggioranza all'indomani della debacle elettorale. Poco prima era stato Umberto Bossi a ipotizzare un'accelerazione della tornata elettorale: "Fini e Follini vogliono le elezioni anticipate? Perché no?". In un'intervista sulla Padania di domani, il Senatur mette le cose in chiaro: "Al Cavaliere ho detto amichevolmente: hai alleata la Lega, il resto sono chiacchiere. Berlusconi le politiche le vince. Gli ho confermato la nostra piena fiducia. Mai mulà il mazz, mai mollare il mazzo".
Ma, a giudizio del premier, quello che serve al centrodestra è il portare a termine la legislatura con "discontinuità rispetto a ciò che è stato fatto fino ad ora in modo che si possa più facilmente intercettare l'esiguo numero di persone che non hanno condiviso quanto abbiamo fatto finora". Il presidente del Consiglio è ottimista sulle prossime elezioni politiche: "Abbiamo avuto il 49,8% ed il 45,6% è ancora con noi. Dobbiamo recuperare il 4%, ma le elezioni politiche sono completamente diverse dalle elezioni regionali.
Liquidate come "fantasie" le voci di dimissioni del vicepremier Gianfranco Fini, sembra in arrivo un rimpasto di governo: "Per quanto mi riguarda non vedo nulla di positivo da una eventuale crisi di governo, che poi ci possa essere un rafforzamento della squadra di governo io sono sempre stato aperto a questa ipotesi e sono e rimango aperto". Se ne discuterà la prossima settimana quando il centrodestra si ritroverà intorno al tavolo. "Stiamo esaminando un piano di rilancio; lo esamineremo tutti insieme la settimana prossima, si tratta di una discontinuità rispetto a quanto fatto finora" annuncia il premier.
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Anche Berlusconi ha ammesso che Fini e Follini hanno chiesto elezioni anticipate. Ma per ipergiorg e greenday rerstano fantasie ...mah
_________________ C'era una volta Ipergiorg. La sua fede era salda, il suo rigore morale ascetico. Era arso dall'amore verso Dio, e desiderava ardentemente che coloro che non avevano una fede pari alla sua, i tiepidi, finissero sul rogo. (Mulaky - 3 aprile 2005) |
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DottorDio
Reg.: 12 Lug 2004 Messaggi: 7645 Da: Abbadia S.S. (SI)
| Inviato: 08-04-2005 13:09 |
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Fini e Follini chiedono le elezioni anticipate perchè l'hanno capito anche loro che più Berlusconi va avanti con il suo programma e raccontando balle e più perdono voti
_________________ Geppetto è stato l'unico uomo ad aver fatto un figlio con una sega
Attention: Dieu est dans cette boite comme ailleurs et partout! |
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