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Autore Risarcimento per danni provocati dal fumo.
Buttercup

Reg.: 08 Gen 2005
Messaggi: 5694
Da: Nova (MI)
Inviato: 11-03-2005 01:42  
Vi riporto la notizia.

ROMA. Per oltre venti anni ha fumato venti sigarette al giorno, ignaro dei rischi che avrebbe corso, ed è
morto nel 1991 per un adenocarcinoma polmonare. Il decesso del 64enne Mario Stalteri, secondo una perizia medico-legale che ha preso in esame alcuni reperti bioptici, è da attribuire esclusivamente al fumo e l'Ente Tabacchi Italiani (Eti), ora diventato dopo la privatizzazione British-American Tobacco Bat Italia spa, dovrà risarcire alla vedova Paola Giacalone e al figlio Marcello la somma complessiva di duecentomila euro «per danni morali».

Sono queste le conclusioni cui è giunta la prima sezione civile della corte d'appello di Roma (presidente Claudio Fancelli, estensore Oreste Bonavitacola) nella causa intentata a partire dal '94 dai familiari di Stalteri contro gli ex Monopoli di Stato, responsabili, a loro dire, di aver
taciuto sui gravi pericoli derivanti dalle "bionde" e di aver
omesso di informare i consumatori, cominciando ad apporre avvertenze sui pacchetti solo perché costretti da una legge del 1990.

Raccogliendo le argomentazioni degli avvocati Vincenzo Zeno Zencovich del foro di Roma e Giulio Ponzanelli di quello di Milano, i giudici hanno ritenuto che la produzione e la messa in commercio di sigarette sia un'attività pericolosa per la salute umana e che, dunque, il produttore debba adottare tutte le misure per evitare i danni ai consumatori.

Il tribunale di Roma, nel 1997, aveva respinto la domanda di risarcimento danni, ritenendo che mancasse ogni prova che il fumo fosse la causa del decesso. I giudici d'appello, invece, hanno condannato l'Eti anche a pagare 20mila euro di spese legali nonchè tutte le spese della consulenza medica disposta nel 2000. È stato dichiarato inammissibile, poi, l'intervento nel giudizio del Codacons che, in una nota, ha fatto sapere di avere in piedi ben 150 vertenze per danni da fumo.

Soddisfatti, ovviamente, i legali della famiglia Stalteri:
«La sentenza - hanno sottolineato gli avvocati Ponzanelli e
Zeno Zencovich - premia la tenacia della vedova e del figlio e la loro fiducia nella giustizia. La decisione conferma che la giurisprudenza italiana in materia di responsabilità civile, da oltre trent'anni, costituisce una garanzia di tutela dei diritti fondamentali della persona, e in particolare del
diritto alla salute, e si pone, prima in Europa, sulla scia di
analoghe sensibilità dimostrate dai giudici statunitensi.
Se lo Stato italiano, proprio perché titolare di una propria
industria del tabacco, ha potuto, nei decenni scorsi, essere
più attento agli incassi dell'erario che alla salute pubblica,
ora è richiamato dalla sentenza della Corte d'appello a una
più rigorosa vigilanza sui prodotti dannosi che mette, o
consente che vengano messi, in circolazione. Ci auguriamo
hanno concluso i due legali - che la decisione induca a
rafforzare le iniziative di prevenzione risparmiando, oltre a
ingenti somme, sofferenze e drammi umani non compensabili, come quelli subiti dalla famiglia Stalteri».

Apro io il dibattito.
Secondo me è una gran stronzata, nessuno obbliga nessuno con coltelli alla gola ad accendersi una sigaretta, e, dato che la morte risale al 1991 (non secoli fa), si sapeva perfettamente che il fumo faceva male. Nel '91 avevo sette anni, e lo sapevo già.
Ma poi costui si è fumato per vent'anni un pacchetto al giorno, sapeva a ciò che andava incontro. Secondo me i familiari della vittima (pace all'anima sua), hanno solo cercato un modo per farsi un bel gruzzoletto in maniera legale senza lavorare, hanno ingaggiato ottimi avvocati e gli è andata bene, facendosi pagare dallo stato un cospicuo risarcimento.
E tutte le varie frasi patetiche su "dramma umano", "danni morali", "dolore immenso per la perdita", possono infilarsele in quel posto, sono frasi demagogiche create ad arte per aizzare la folla e portare quante più opinioni possibili a favore dei parenti.
In questo caso paga, ma Lo Stato Italiano ci marcia sui Monopoli, ma a questo punto fa bene, almeno fa soldi sull'ignoranza della gente, se oltre a Lotto e Tabacco, avesse anche quello dei maghi e cartomanti sarebbe perfetto. Disapprovo il governo attuale e lo Stato, ma che fotta tutti i soldi ai fumatori sono contento.
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millio

Reg.: 06 Gen 2005
Messaggi: 2394
Da: cagliari (CA)
Inviato: 11-03-2005 01:56  
Io credo che in questo momento chiunque sappia che fumare fa male. Ma il fatto è che quando molta gente ha inziato (tipo negli anni 50 o 60) non era così e le case di produzione delle sigarette certo non venivano a dirtelo, visto che nessuna legge le obbligava..
Io non fumo e il fumo mi da fastidio, quindi non sono troppo obiettivo nel parlare di questo argomento. Comunque la mia opinione è che se si riesce a dimostrare che uno ha iniziato a fumare quando non c'era la conoscenza delle controindicazioni e poi è morto a causa del fumo, credo che un risarcimento sia giusto, no ovviamente se ha iniziato negli ultimi anni. Tutti adesso sanno che fumare fa male, c'è scritto in tutti i pacchetti, se ne parla un giorno si e l'altro pure. Ma quaranta, cinquanta anni fa non era così.

[ Questo messaggio è stato modificato da: millio il 11-03-2005 alle 01:57 ]

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Buttercup

Reg.: 08 Gen 2005
Messaggi: 5694
Da: Nova (MI)
Inviato: 11-03-2005 02:10  
Certo, ai tempi di guerra credo anch'io che non ci fosse troppa informazione, ma qualsiasi persona di buon senso sa che incatramarsi e affumicarsi i polmoni FORSE fa male.
Sarebbe come se fosse costume bere l'acido delle batterie. Uno prende il vizio e dopo un po' muore. "Eh, ma è colpa dello stato che non dice nulla, io non sapevo che l'acido facesse male"
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Michi81

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 3120
Da: Lugano (es)
Inviato: 11-03-2005 09:16  
quote:
In data 2005-03-11 01:42, Buttercup scrive:
Secondo me è una gran stronzata, nessuno obbliga nessuno con coltelli alla gola ad accendersi una sigaretta.
Ma poi costui si è fumato per vent'anni un pacchetto al giorno, sapeva a ciò che andava incontro. Secondo me i familiari della vittima, hanno solo cercato un modo per farsi un bel gruzzoletto in maniera legale senza lavorare, hanno ingaggiato ottimi avvocati e gli è andata bene, facendosi pagare dallo stato un cospicuo risarcimento.
E tutte le varie frasi patetiche su "dramma umano", "danni morali", "dolore immenso per la perdita", possono infilarsele in quel posto, sono frasi demagogiche create ad arte per aizzare la folla e portare quante più opinioni possibili a favore dei parenti.


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"Mi esposa era al fiume, a lavare, un gringo l'aggredì e la voleva.."

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 11-03-2005 09:29  
quote:
In data 2005-03-11 09:16, Michi81 scrive:
quote:
In data 2005-03-11 01:42, Buttercup scrive:
Secondo me è una gran stronzata, nessuno obbliga nessuno con coltelli alla gola ad accendersi una sigaretta.
Ma poi costui si è fumato per vent'anni un pacchetto al giorno, sapeva a ciò che andava incontro. Secondo me i familiari della vittima, hanno solo cercato un modo per farsi un bel gruzzoletto in maniera legale senza lavorare, hanno ingaggiato ottimi avvocati e gli è andata bene, facendosi pagare dallo stato un cospicuo risarcimento.
E tutte le varie frasi patetiche su "dramma umano", "danni morali", "dolore immenso per la perdita", possono infilarsele in quel posto, sono frasi demagogiche create ad arte per aizzare la folla e portare quante più opinioni possibili a favore dei parenti.


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concordo pure io.. e aggiungo: se questa sentenza viene confermata mi sa che siamo rovinati.
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Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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Ipsedixit

Reg.: 10 Gen 2005
Messaggi: 702
Da: Potenza (PZ)
Inviato: 11-03-2005 14:00  
Io ho un parere supportato da teorie mediche. Ve lo posto affinchè possa aiutarvi a capire.

Il tabacco non è di suo molto cancerogeno, ma sono i prodotti di combustione delle sostanze chimiche aggiunte che sono letali, tra cui Benzopirene, Nitrosamine, POLVERE DA SPARO, oltre a Nicotina N-Acetil-Nitrosamina. Inoltre il tabacco di suo non dà dipendenza fisica, psicologica sì, ma non fisica, questo perchè, contrariamente a quello che la gente pensa, la nicotina non supera per niente la BARRIERA EMATOENCEFALICA (una sorta di membrana costituita da vasi e cellule circostanti che permette il passaggio dal sangue al tessuto cerebrale di molecole di determinate dimensioni, peso e carica).

Le suddette industrie del tabacco, per generare dipendenza nella clientela verso il loro prodotto, cominciarono a effettuare un lavaggio con ammoniaca a temperatura 45 gradi in umido e pressione 4 Atm. Questo permetteva all'ammoniaca di legarsi sul gruppo chetonico andando a costituire una BASE DI SCHIFF. Questo ne permette il superamento della barriera ematoencefalica, il raggiungimento di recettori cerebrali e i successivi fenomeni di ABITUAZIONE, ASSUEFAZIONE, DIPENDENZA.

In questo è stata riconosciuta la colpa a molte majors di sigarette, di aver reso il loro prodotto tale da sviluppare dipendenza e di aver nascosto sotto pagamento, negli anni '70 -'80 le ricerche che dimostravano la cancerogenità del fumo di sigarette sa circa 30 specie animali diversi. Ricordo la Philip Morris ha visto il suo amministratore finire in galera per 10 anni per corruzione, quando pagò circa 3 milioni di dollari ad un gruppo di ricerca americano, affinchè sospendesse i trials clinici su un gruppo di pazienti con carcinoma del polmone. Lo stato di questo è colpevole, di essersi macchiato di omertà (perchè si sapeva) per il ventennio '70-'80 di informare i propri consumatori di ciò.

Questo è il mio pensiero. Au revoire.
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Le prove dell'invasione Americana

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ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 11-03-2005 14:49  
suddette industrie del tabacco, per generare dipendenza nella clientela verso il loro prodotto, cominciarono a effettuare un lavaggio con ammoniaca a temperatura 45 gradi in umido e pressione 4 Atm. Questo permetteva all'ammoniaca di legarsi sul gruppo chetonico andando a costituire una BASE DI SCHIFF. Questo ne permette il superamento della barriera ematoencefalica, il raggiungimento di recettori cerebrali e i successivi fenomeni di ABITUAZIONE, ASSUEFAZIONE, DIPENDENZA.

Ecco, questo aspetto di cui parla Ipse è da deplorare, e tempo addietro in America ci furono casi in cui i produttori di fumo, furono condannati, per la suddetta ragione.Se proprio vogliamo avere il capo espiatorio,esso deve essere lo Stato, che non può trincerarsi dietro l'alibi dell'informazione : il fumo fa male, e si mette a posto la coscienza.Prima si rendono legali certe attività e poi si dichiara la nocività dei loro prodotti, ma chiudessereo allora, questo dannoso commercio, dal quale prendono grossi introiti!!!!!Falsa morale e inutile presa di posizione.
In quando ai fumatori, nessuno li obbliga, come già è stato detto da qualcuno, e chi ve lo dice è una fumatrice!
Tutto questo bailamme di denunce e processi mi sembra una cosa assolutamente ridicola, al solo precipuo scopo di far soldi.
_________________
E tu, lenta ginestra,che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco, che ritornando al loco già noto, stenderà l'avaro lembo su tue molli foreste.......

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greenday2

Reg.: 02 Lug 2004
Messaggi: 1074
Da: reggio emilia (RE)
Inviato: 11-03-2005 15:01  
La trovo una cosa veramente stupida. Andiamo, il fatto risale ai primi anni '90 e, sebbene in quel periodo ero poco piu che un bambino, sapevo gia che il fumo faceva male! Qua non si parla di 60 anni fa, si parla di 15 anni fa!

Se uno vuol intossicarsi con le sigarettte, faccia pure, ma almeno si prenda le sue responsabilità.

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Buttercup

Reg.: 08 Gen 2005
Messaggi: 5694
Da: Nova (MI)
Inviato: 11-03-2005 15:11  
quote:
In data 2005-03-11 14:00, Ipsedixit scrive:
Io ho un parere supportato da teorie mediche. Ve lo posto affinchè possa aiutarvi a capire.
Le suddette industrie del tabacco, per generare dipendenza nella clientela verso il loro prodotto, cominciarono a effettuare un lavaggio con ammoniaca a temperatura 45 gradi in umido e pressione 4 Atm. Questo permetteva all'ammoniaca di legarsi sul gruppo chetonico andando a costituire una BASE DI SCHIFF. Questo ne permette il superamento della barriera ematoencefalica, il raggiungimento di recettori cerebrali e i successivi fenomeni di ABITUAZIONE, ASSUEFAZIONE, DIPENDENZA...



Grazie per la spiegazione tecnica, molto interessante. Ma è questione di BUON SENSO. Qui si tratta di fumo, esalazioni di qualcosa che brucia! E'come se passi di fianco a una ciminiera sbuffante, ci girerò al largo! Se ci vado apposta sopra a inalare il fumo allora sono scemo! Il fatto che le industrie abbiano allungato tangenti è ininfluente, per i motivi di cui sopra.
E poi sul fatto della dipendenza non posso non fare una considerazione...cioè tanti fumatori considerano il fumare un loro arbitrario desiderio, una consapevole boccata di morte, una loro libertà: E SCELGONO DI ESSERE LIBERI DIVENTANDO SCHIAVI DELLA NICOTINA? (o ammoniaca, a sto punto). Mi fan proprio ridere
_________________

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Ipsedixit

Reg.: 10 Gen 2005
Messaggi: 702
Da: Potenza (PZ)
Inviato: 11-03-2005 17:40  
Bè... la stessa cosa avviene per l'alcohol.. eppure quanti dfi voi il sabato sera la bevutinma se la fanno? Se è per questo la dose di alcohol assumibile ogni giorno, per evitare cirrosi e cancro del fegato, è MAX 20 ml, ovvero per una soluzione alcohol 5% (birra) massimo 400 ml; una soluzione 11% (vino) massimo 180 ml (giornalieri, ovvero un bicchiere al giorno). Ditemi quanti di voi riescono a rispettare tutti i giorni questo limite; eppure l'alcohol da dipendenza come il fumo, fa male come (E FORSE DI PIù) del fumo. Sono vizi, piaceri della vita che la gente si concede consapevole che fanno male. Io da medico posso avvertire il paziente delle conseguenze, ma non ho alcun diritto di imporgli di smettere di bere o di fumare. Posso dirgli al massimo:" Guardi, fumare aumenta il rischio di BLA BLA BLA, se lei continua a fumare rischia BLA BLA BLA, se smette i vantaggi sono BLA BLA BLA". Sono astemio e sto smettendo di fumare (2 sigarette al giorno al momento) ma posso dirivi che è troppo facile giudicare e additare. Io ho cominciato che ero ragazzino, perchè nel gruppo tutti fumavano e per quanto potevo sapere che faccia male, da ragazzino non ti rendi conto. A 18 anni ti senti ancora DIO, corri in macchina a 170 (e quello è più rischioso che fumare per te e per gli altri), fai notte fonda, tprendi una sbornia. Se le sigarette non le vendi, il ragazzino non fa la cazzata( che assolutamente non è consapevole... e la maggiorparte dei fumatori inizia a fumare da adolescente) di comprare le sigarette e AMEN! Cmq lo stato non ci guadagna sulle sigarette, checchè se ne dica in giro. Se tutta la popolazione italiana non fumasse più, chi ci andrebbe a perdere sono i tabacchini, lo stato italiano risparmierebbe circa 180.000 miliardi di spesa sanitaria, diminuendo patologie cardiovascolari e carcinomi quale

-mammella
-polmone
-vescica
-pancreas
-stomaco
-colon

Questo è il mio pensiero. Au Revoire.
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riddick

Reg.: 14 Giu 2003
Messaggi: 3018
Da: san giorgio in bosco (PD)
Inviato: 11-03-2005 17:55  
quote:
In data 2005-03-11 09:29, ipergiorg scrive:
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In data 2005-03-11 09:16, Michi81 scrive:
quote:
In data 2005-03-11 01:42, Buttercup scrive:
Secondo me è una gran stronzata, nessuno obbliga nessuno con coltelli alla gola ad accendersi una sigaretta.
Ma poi costui si è fumato per vent'anni un pacchetto al giorno, sapeva a ciò che andava incontro. Secondo me i familiari della vittima, hanno solo cercato un modo per farsi un bel gruzzoletto in maniera legale senza lavorare, hanno ingaggiato ottimi avvocati e gli è andata bene, facendosi pagare dallo stato un cospicuo risarcimento.
E tutte le varie frasi patetiche su "dramma umano", "danni morali", "dolore immenso per la perdita", possono infilarsele in quel posto, sono frasi demagogiche create ad arte per aizzare la folla e portare quante più opinioni possibili a favore dei parenti.


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non mi sovviene perchè questa sentenza dovrebbe rovinarci

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Ascanio

Reg.: 26 Gen 2004
Messaggi: 1277
Da: Arosio (CO)
Inviato: 11-03-2005 20:29  
E' vero che le multinazionali hanno riempito le sigarette di schifo, e che hanno speso miliardi per campagne pubblicitarie ma non è obbligatorio fumare.
tutti sanno che fa male, nel 90 si sapeva.
Smettere forse è troppo faticoso, ma poi quando ci si ammala la colpa è di qualcuno...che assurdità.

_________________
LEG XIIII GEMINA MARTIA VICTRIX

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Buttercup

Reg.: 08 Gen 2005
Messaggi: 5694
Da: Nova (MI)
Inviato: 12-03-2005 02:01  
quote:
In data 2005-03-11 17:40, Ipsedixit scrive:
Bè... la stessa cosa avviene per l'alcohol.. eppure quanti dfi voi il sabato sera la bevutinma se la fanno? Se è per questo la dose di alcohol assumibile ogni giorno, per evitare cirrosi e cancro del fegato, è MAX 20 ml, ovvero per una soluzione alcohol 5% (birra) massimo 400 ml; una soluzione 11% (vino) massimo 180 ml (giornalieri, ovvero un bicchiere al giorno). Ditemi quanti di voi riescono a rispettare tutti i giorni questo limite; eppure l'alcohol da dipendenza come il fumo, fa male come (E FORSE DI PIù) del fumo. Sono vizi, piaceri della vita che la gente si concede consapevole che fanno male...


IO la rispetto, vino ne bevo pochissimo, birra mi faccio un litro a botta, ma massimo una volta a settimana...e credo che la stragrande maggioranza della popolazione sia come me, se non meno.
E poi si sa che il bicchierino di vino a pasto non fa male, anzi!
Però non ho mai sentito che anche solo 2 sigarette al giorno fanno bene.
_________________

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 12-03-2005 09:07  
quote:
In data 2005-03-11 17:55, riddick scrive:
quote:
In data 2005-03-11 09:29, ipergiorg scrive:
quote:
In data 2005-03-11 09:16, Michi81 scrive:
quote:
In data 2005-03-11 01:42, Buttercup scrive:
Secondo me è una gran stronzata, nessuno obbliga nessuno con coltelli alla gola ad accendersi una sigaretta.
Ma poi costui si è fumato per vent'anni un pacchetto al giorno, sapeva a ciò che andava incontro. Secondo me i familiari della vittima, hanno solo cercato un modo per farsi un bel gruzzoletto in maniera legale senza lavorare, hanno ingaggiato ottimi avvocati e gli è andata bene, facendosi pagare dallo stato un cospicuo risarcimento.
E tutte le varie frasi patetiche su "dramma umano", "danni morali", "dolore immenso per la perdita", possono infilarsele in quel posto, sono frasi demagogiche create ad arte per aizzare la folla e portare quante più opinioni possibili a favore dei parenti.


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concordo pure io.. e aggiungo: se questa sentenza viene confermata mi sa che siamo rovinati.



non mi sovviene perchè questa sentenza dovrebbe rovinarci



è che l'ente tabacchi italiano è di proprietà dello stato. Immagina 200mila euro per ogni fumatore..
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Ipsedixit

Reg.: 10 Gen 2005
Messaggi: 702
Da: Potenza (PZ)
Inviato: 13-03-2005 16:03  
quote:
In data 2005-03-12 02:01, Buttercup scrive:
quote:
In data 2005-03-11 17:40, Ipsedixit scrive:
Bè... la stessa cosa avviene per l'alcohol.. eppure quanti dfi voi il sabato sera la bevutinma se la fanno? Se è per questo la dose di alcohol assumibile ogni giorno, per evitare cirrosi e cancro del fegato, è MAX 20 ml, ovvero per una soluzione alcohol 5% (birra) massimo 400 ml; una soluzione 11% (vino) massimo 180 ml (giornalieri, ovvero un bicchiere al giorno). Ditemi quanti di voi riescono a rispettare tutti i giorni questo limite; eppure l'alcohol da dipendenza come il fumo, fa male come (E FORSE DI PIù) del fumo. Sono vizi, piaceri della vita che la gente si concede consapevole che fanno male...


IO la rispetto, vino ne bevo pochissimo, birra mi faccio un litro a botta, ma massimo una volta a settimana...e credo che la stragrande maggioranza della popolazione sia come me, se non meno.
E poi si sa che il bicchierino di vino a pasto non fa male, anzi!
Però non ho mai sentito che anche solo 2 sigarette al giorno fanno bene.




Il fatto è che un bicchiere di rosso al giorno fa bene perchè contiene antiossidanti e vasodilatatori, ma il fatto è che un assunzione superiore di alcool fa più male se preso una volta a settimana che superando di poco tutti i giorni. Questo perchè c'è un sistema enzimatico nel fegato che detossifica l'alcool detto MEOS (Sistema ossidante microsiomiale epatico), che tende ad essere meno sviluppato nelle donne (motivo per cui solitamente reggono di meno l'alcool) e che è inducibile, ovvero più bevi più rapidamente detossifica perchè aumenta il numero di enzimi, più reggi l'alcool, ma più danni fai al fegato. Se bevi un litro di birra, supponendo che sia 4,5%, vuol dire che assumi 4,5X10 45 ml, ovvero una quantità di alcool che induce la morte (per ossidazione membrane cellulari) degli epatociti. Questa morte determina una replicazione di altri epatociti per sostituire quelli danneggiati, ma a lungo andare, la replicazione avviene non più in maniera "laminare", bensì disordinata e si attesta intorno a tralci di connettivo (tessuto cicatriziale) esitando in cirrosi prima e in epatocarcinoma poi. Questo avviene nel tempo, ma vi assicuro che i danni di alcool (secondo dati epidemiologici dell'OMS) sono di gran lunga causa di molte più morti dei danni da fumo.

Questo è il mio pensiero. Au revoire
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