FilmUP.com > Forum > Attualità - un mondo diverso, uguale per tutti è possibile???
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Autore un mondo diverso, uguale per tutti è possibile???
Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 14-04-2005 14:03  
protesta
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Hamish

Reg.: 21 Mag 2004
Messaggi: 8354
Da: Marigliano (NA)
Inviato: 14-04-2005 14:56  
Un mondo diverso (e migliore) è certamente possibile.Quello che non è possibile è il mondo perfetto senza alcuna ingiustizia o sopraffazione,perchè sarebbe contro la natura stessa dell'uomo e quindi destinato ad un'implosione che porterebbe alla sua fine.Lo scopo dell'uomo sarebbe quindi non quello di cercare il mondo perfetto,ma il migliore dei mondi possibili attraverso un graduale processo che permetta di assorbire l'evoluzione e non per balzi che porterebbero ad un rigetto di tutto il sistema.
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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 14-04-2005 16:08  
Il mondo perfetto non esiste, ma come dicevo la storia dell'umanità è una contiua evoluzione sociale. I diritti conquistati dai cittadini sono stati ottenuti al prezzo della morte e di battaglie terribili e sono stati strappati a un'élite dominante.

Per ricordarne alcuni, la schivitù è esistita fino a qualche secolo fa nel mondo industrializzato, negli Usa i cittadini neri non potevano nemmeno salire sul tram fino a 50 anni fa, in Italia il divorzio e l'aborto sono conquiste recentissime, il suffragio universale una conquista del secolo scorso.
E via dicendo.

L'evoluzione sociale non può essere fermata, e nessuno la vuole fermare, tranne esclusivamente quelli che stanno dall'altra parte e che hanno interessi completamente diversi, l'èlite del mondo economico.

Questa élite ha un peso determinante sulle decisioni politiche dei nostri governi: fa approvare trattati che nessuno conosce, come il NAFTA, il GATS, accordi sul libero investimento che vengono presi lontano dagli occhi della pubbica opinione, ed i motivi sono del tutto evidenti: se la gente conoscesse cosa riservano loro le corporations non li approverebbero di certo.


Quindi è falso dire che i politici fanno gli interessi dei cittadini,poichè questi trattati sono la rovina della popolazione.
Ne abbiamo parlato nelle "favole del capitalismo",ma se il Fondo Monetario Internazionale obbliga un paese del terzo mondo a impegnarsi in determinate politiche dirigendo la sua capacità produttiva secondo gli interessi degli investitori stranieri, questa non è democrazia.

Stiamo parlando di concentrazioni illegittime di potere che nessun Parlamento ha eletto e che siglano accordi coi governi all'oscuro dei cittadini , e per di più sulla loro pelle.
Non stiamo parlando di bruscolini, ma dell'intero commercio mondiale, diretto dalla WTO e dalla Banca Mondiale.
Queste istituzioni decidono la sorte della popolazione del pianeta con le loro politiche di investimento, i loro piani strutturali di risanamento economico e via discorrendo.

Non c'è dibattito pubblico sulla Direttiva Bolkestein, il che significa che la gente sperimenterà gli effetti della legge, quando entrerà in vigore, sulla propria pelle.
Ai cittadini non è concesso sapere, sono come cavie da laboratorio:nel caso la direttiva porti disoccupazione, miseria e morte allora forse qualcuno potrà ammettere l'errore. Ma non prima. Abbiamo visto che il dibattito pubblico è inesistente.

Non sono un sostenitore del socialismo rivoluzionario,però non ho nemmeno le fette di prosciutto sugli occhi.
E' chiaro che quando i mezzi di comunicazione sono tutti in mano all'élite, le notizie che contano vengono autocensurate.
Per questo motivo un sistema più democratico deve prevedere che la proprietà privata dei media sia abolita,o ridimensionata e che i media devono appartenere alla pubblica utilità.
Non ho la bacchetta magica ma si potrebbe affidare qualche canale televisivo (a pagamento pubblico ovviamente) alle ONG, organizzazioni non governative come l'Unicef, Amnesty o il WWF che sono banche dati di notizie preziosissime.
Sono progetti impensabili oggi,ma il futuro democratico passa attraverso l'abbattimento dei privilegi che l'élite dispone.

Non si può pensare di migliorare il mondo senza mettere in discussione chi lo guida,perchè sono le politiche economiche che decidono la sorte del pianeta e se i referenti principali di queste politiche sono le corporations multimiliardarie ,queste non avranno alcun interesse ai problemi ambientali, ai diritti civili.
E i referenti dei governi sulle politiche economiche sono esclusivamente loro,poichè nessun cittadino che non sia impeganto attivamente conosce cos'è il Fondo Monetario Internazionale ,come operano queste strutture che nessun Parlamento ha eletto e che svuotano le istituzioni democraticche delle loro funzioni e spostano il potere decisionale altrove verso incontrollabili forme di concentrazione del potere.

E' un atteggiamento anacronistico quello di rifiutarsi di capire le cose: il modo migliore di analizzare il sistema è quello di capire come funzionano le sue strutture portanti e verificare quanto peso decisionale hanno i cittadini della democrazia nelle questioni che li riguardano maggiormente.

Se li si esclude dalla conoscenza e tutto rimane in stanze segrete, un potere che si esercita in penombra non è una democrazia.

un'importante ruolo ideologico che svolge il Sistema è quello di fare apparire la gente come incompetente. Le questioni importanti non possono essere discusse con la plebaglia , è meglio che qualcuno se ne occupi per loro, o meglio ancora che li tenga all'oscuro di tutto e che istituisca corsie preferenziali con istituzioni che hanno legittimità uguale a zero,come la Banca Mondiale o il WTO, istituzioni che nessun cittadini ha eletto e che determinano la politica dei paesi,anche del nostro ovviamente. Di tutti i paesi che sono indebitati e chiedendo prestiti sono ricattati e costretti ad aprire il mercato non per poter sviluppare la loro economia ma per favorire le esportazioni verso aziende straniere che dirigono dall'estreno la vita di intere nazioni.

Sono concetti di cui abbiamo parlato altre volte in maniera più approfondita e se verso la fine degli anni 90 si sono sviluppati movimenti contro queste politiche non è successo perchè una parte del pianeta è improvvisamente impazzita ma perchè vuole e ha il diritto di decidere del proprio futuro senza che gli venga imposto da qualcun altro i cui interessi sono esclusivamente quelli di aumentare i profitti.

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 14-04-2005 16:39  
va bene questa è la tua visione delle cose

adesso ti puoi impegnare a rispondere alle domande
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KARLMARX87


Reg.: 12 Apr 2005
Messaggi: 313
Da: SIENA (SI)
Inviato: 14-04-2005 17:04  
quote:
In data 2005-04-14 16:08, Quilty scrive:
Il mondo perfetto non esiste, ma come dicevo la storia dell'umanità è una contiua evoluzione sociale. I diritti conquistati dai cittadini sono stati ottenuti al prezzo della morte e di battaglie terribili e sono stati strappati a un'élite dominante.

Per ricordarne alcuni, la schivitù è esistita fino a qualche secolo fa nel mondo industrializzato, negli Usa i cittadini neri non potevano nemmeno salire sul tram fino a 50 anni fa, in Italia il divorzio e l'aborto sono conquiste recentissime, il suffragio universale una conquista del secolo scorso.
E via dicendo.

L'evoluzione sociale non può essere fermata, e nessuno la vuole fermare, tranne esclusivamente quelli che stanno dall'altra parte e che hanno interessi completamente diversi, l'èlite del mondo economico.

Questa élite ha un peso determinante sulle decisioni politiche dei nostri governi: fa approvare trattati che nessuno conosce, come il NAFTA, il GATS, accordi sul libero investimento che vengono presi lontano dagli occhi della pubbica opinione, ed i motivi sono del tutto evidenti: se la gente conoscesse cosa riservano loro le corporations non li approverebbero di certo.


Quindi è falso dire che i politici fanno gli interessi dei cittadini,poichè questi trattati sono la rovina della popolazione.
Ne abbiamo parlato nelle "favole del capitalismo",ma se il Fondo Monetario Internazionale obbliga un paese del terzo mondo a impegnarsi in determinate politiche dirigendo la sua capacità produttiva secondo gli interessi degli investitori stranieri, questa non è democrazia.

Stiamo parlando di concentrazioni illegittime di potere che nessun Parlamento ha eletto e che siglano accordi coi governi all'oscuro dei cittadini , e per di più sulla loro pelle.
Non stiamo parlando di bruscolini, ma dell'intero commercio mondiale, diretto dalla WTO e dalla Banca Mondiale.
Queste istituzioni decidono la sorte della popolazione del pianeta con le loro politiche di investimento, i loro piani strutturali di risanamento economico e via discorrendo.

Non c'è dibattito pubblico sulla Direttiva Bolkestein, il che significa che la gente sperimenterà gli effetti della legge, quando entrerà in vigore, sulla propria pelle.
Ai cittadini non è concesso sapere, sono come cavie da laboratorio:nel caso la direttiva porti disoccupazione, miseria e morte allora forse qualcuno potrà ammettere l'errore. Ma non prima. Abbiamo visto che il dibattito pubblico è inesistente.

Non sono un sostenitore del socialismo rivoluzionario,però non ho nemmeno le fette di prosciutto sugli occhi.
E' chiaro che quando i mezzi di comunicazione sono tutti in mano all'élite, le notizie che contano vengono autocensurate.
Per questo motivo un sistema più democratico deve prevedere che la proprietà privata dei media sia abolita,o ridimensionata e che i media devono appartenere alla pubblica utilità.
Non ho la bacchetta magica ma si potrebbe affidare qualche canale televisivo (a pagamento pubblico ovviamente) alle ONG, organizzazioni non governative come l'Unicef, Amnesty o il WWF che sono banche dati di notizie preziosissime.
Sono progetti impensabili oggi,ma il futuro democratico passa attraverso l'abbattimento dei privilegi che l'élite dispone.

Non si può pensare di migliorare il mondo senza mettere in discussione chi lo guida,perchè sono le politiche economiche che decidono la sorte del pianeta e se i referenti principali di queste politiche sono le corporations multimiliardarie ,queste non avranno alcun interesse ai problemi ambientali, ai diritti civili.
E i referenti dei governi sulle politiche economiche sono esclusivamente loro,poichè nessun cittadino che non sia impeganto attivamente conosce cos'è il Fondo Monetario Internazionale ,come operano queste strutture che nessun Parlamento ha eletto e che svuotano le istituzioni democraticche delle loro funzioni e spostano il potere decisionale altrove verso incontrollabili forme di concentrazione del potere.

E' un atteggiamento anacronistico quello di rifiutarsi di capire le cose: il modo migliore di analizzare il sistema è quello di capire come funzionano le sue strutture portanti e verificare quanto peso decisionale hanno i cittadini della democrazia nelle questioni che li riguardano maggiormente.

Se li si esclude dalla conoscenza e tutto rimane in stanze segrete, un potere che si esercita in penombra non è una democrazia.

un'importante ruolo ideologico che svolge il Sistema è quello di fare apparire la gente come incompetente. Le questioni importanti non possono essere discusse con la plebaglia , è meglio che qualcuno se ne occupi per loro, o meglio ancora che li tenga all'oscuro di tutto e che istituisca corsie preferenziali con istituzioni che hanno legittimità uguale a zero,come la Banca Mondiale o il WTO, istituzioni che nessun cittadini ha eletto e che determinano la politica dei paesi,anche del nostro ovviamente. Di tutti i paesi che sono indebitati e chiedendo prestiti sono ricattati e costretti ad aprire il mercato non per poter sviluppare la loro economia ma per favorire le esportazioni verso aziende straniere che dirigono dall'estreno la vita di intere nazioni.

Sono concetti di cui abbiamo parlato altre volte in maniera più approfondita e se verso la fine degli anni 90 si sono sviluppati movimenti contro queste politiche non è successo perchè una parte del pianeta è improvvisamente impazzita ma perchè vuole e ha il diritto di decidere del proprio futuro senza che gli venga imposto da qualcun altro i cui interessi sono esclusivamente quelli di aumentare i profitti.


esatto!sono concorde, brovissimo quilty. volevo aggiungere che le questioni di cui staimo parlando rappresentano un nodo, a mio avviso, di primaria importanza e complessità e quindi è molto facile trovare persone che negano la realtà protraendosi in una velleitaria apologia del capitalismo. noi però dobbiamo saper opporre fatti concreti, senza cadere nelle polemiche strumentali faziose e incivili continuando a attizzare la fiamma del discorso e dimostrare che un mondo diverso è possibile. molti hanno parlato dell'egoismo umano. come dare una risposta all'egoismo dell'uomo, forse educandolo con i valori del rispetto, della solidarietà, dell'umanità senza abiutuarlo ad accettare le soverchierie economiche fonte della natalità dell'avarizia. credo quindi che il problema vada Ccombattuto e sconfitto(secondo me basta un piccolo sforzo) a monte.
_________________
Povero mondo che non conosci la matematica e i sapori della vera musica per perderti nelle vanità delle parole senza senso impegnate nella retorica del passato.
(Enrico Bombieri, medaglia Field per la matematica)

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 14-04-2005 17:19  
quote:
In data 2005-04-14 17:04, KARLMARX87 scrive:
esatto!sono concorde, brovissimo quilty. volevo aggiungere che le questioni di cui staimo parlando rappresentano un nodo, a mio avviso, di primaria importanza e complessità e quindi è molto facile trovare persone che negano la realtà protraendosi in una velleitaria apologia del capitalismo. noi però dobbiamo saper opporre fatti concreti, senza cadere nelle polemiche strumentali faziose e incivili continuando a attizzare la fiamma del discorso e dimostrare che un mondo diverso è possibile. molti hanno parlato dell'egoismo umano. come dare una risposta all'egoismo dell'uomo, forse educandolo con i valori del rispetto, della solidarietà, dell'umanità senza abiutuarlo ad accettare le soverchierie economiche fonte della natalità dell'avarizia. credo quindi che il problema vada Ccombattuto e sconfitto(secondo me basta un piccolo sforzo) a monte.


proprio tu che ti lamenti di contenuti ti dovresti rendere conto che non hai detto niente

stiamo attendendo da due giorni che qualcuno ci spieghi il funzionamento del fantomatico stato "democratico"

si attende una risposta (da due giorni)
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greenday2

Reg.: 02 Lug 2004
Messaggi: 1074
Da: reggio emilia (RE)
Inviato: 14-04-2005 17:26  
Tante belle parole....che fanno però a pugni con la realtà.


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madpierrot

Reg.: 08 Mag 2004
Messaggi: 851
Da: Pista Uno (es)
Inviato: 15-04-2005 12:26  
quote:
In data 2005-04-13 17:11, greenday2 scrive:
Ma come si puo ancora parlare di dottrine marxiste in un mondo globalizzato come il nostro? Marx si riferisce a un tutt'altro tipo di società!



Ma come?
Il fascismo "democratico" (con magari a capo il golpista Borghese), si.
Il nazismo "tollerante e positivo" e non anti semita, si.
E Marx invece no, perchè è anacronistico?
Ma ci faccia il piacere...!

E comunque come già altri hanno detto molto bene il problema non è Marx in sè, quanto il marxismo-leninismo e degenerazioni simili.

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"La via da percorrere non è facile né sicura, ma deve essere percorsa e lo sarà"

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greenday2

Reg.: 02 Lug 2004
Messaggi: 1074
Da: reggio emilia (RE)
Inviato: 15-04-2005 15:01  
quote:
In data 2005-04-15 12:26, madpierrot scrive:
quote:
In data 2005-04-13 17:11, greenday2 scrive:
Ma come si puo ancora parlare di dottrine marxiste in un mondo globalizzato come il nostro? Marx si riferisce a un tutt'altro tipo di società!



Ma come?
Il fascismo "democratico" (con magari a capo il golpista Borghese), si.
Il nazismo "tollerante e positivo" e non anti semita, si.
E Marx invece no, perchè è anacronistico?
Ma ci faccia il piacere...!

E comunque come già altri hanno detto molto bene il problema non è Marx in sè, quanto il marxismo-leninismo e degenerazioni simili.





Ho parlato di anacronismo io? Non mi pare!

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Ascanio

Reg.: 26 Gen 2004
Messaggi: 1277
Da: Arosio (CO)
Inviato: 15-04-2005 17:19  
quote:
In data 2005-04-14 12:37, Quilty scrive:
quote:
In data 2005-04-14 11:55, Ascanio scrive:
quote:
In data 2005-04-13 19:14, Quilty scrive:
In data 2005-04-13 18:58, Ascanio scrive:[/i]
quote:

Certo che si può, sulla carta. Marx aveva pensato ad un mondo utopico, il comunismo è appunto utopia.
Le disuguaglianze sociali sono il frutto del passaggio da una società semplice ad una complessa, diversificata.
L'uomo inoltre è egoista. Vuole sempre più per se stesso.





Non hai mai letto Marx o non ricordi affatto,perchè Marx non descrive alcun mondo, ma fa un'analisi del sistema capitalistico.

Le disuguaglianze sociali sono il frutto di determinate politiche ,non del caso o del destino.
Se questo sistema è giusto e legittimo deve dimostrarlo (inutile dire che non lo è affatto) altrimenti può benissimo essere sostituito con altre forme più eque.


[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 13-04-2005 alle 19:15 ]



Le disuguaglianze sociali sono il frutto del passaggio da una società primitiva ad una economicamente più avanzata.



Con questo non hai detto nulla.
Le disuguaglianze sociali ci sono sempre state anche nelle società "primitive" ,come le chiami (ma poi che vuol dire primitive?)e derivano dallo sfruttamento di una classe dominante su tutte le altre.

quote:
Non dico che questo mondo sia giusto, ma forse l'unico possibile: è inevitabile che esistano i dislivelli sociali, penso che l'unica cosa che si possa fare è migliorarae le condizioni di vita dei meno ricchi, ma non si può arrivare ad una condizione paritaria.



Hai detto poco. Lasciamo perdere le condizioni paritarie. Per migliorare le condizioni di vita dei poveri(chiamiamoli con il giusto termine la parola non fa schifo)bisogna incrementare il livello di democrazia ,e questo avviene quando la maggioranza della popolazione può influire sulle decisioni più importanti che comprendono gli accordi economici. Finchè la gente rimarrà in un angolo tenuta all'oscuro non sarà possibile alcun cambiamento.



Come puoi fare partecipare tutta la popolazione al governo??E' impossibile, sia perchè viviamo in paesi molto grandi sia perchè non tutti hanno la preparazione sufficiente per poter partecipare.
Le disuguaglianze sociali sono il frutto del passaggio da uno stato paritario, "primitivo" (e con primitiva intendo una società agli inizi, in cui tutto era in gran parte comune) ad una più evoluta in cui si stratifica la popolazione. (Esempio: all'interno delle popolazioni italiche gli abitanti vivevano in un piano di sostanziale parità: quando arrivano i micenei ed iniziano a commerciare ecco che la società si inizia a dividere, ci sono quelli meno ricchi e quelli più ricchi che hanno saputo sfruttare la situazione).
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LEG XIIII GEMINA MARTIA VICTRIX

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Ascanio

Reg.: 26 Gen 2004
Messaggi: 1277
Da: Arosio (CO)
Inviato: 15-04-2005 17:30  
quote:
In data 2005-04-13 20:18, Quilty scrive:
quote:
In data 2005-04-13 14:15, greenday2 scrive:
Nessuno ha ancora detto come cambiarlo in meglio però



Anche questo non corrisponde al vero.
Alcuni esempi sono il fatto che la proprietà privata dei mezzi di produzione dovrebbe appartenere ai cittadini stessi ,così come quella dei mezzi di comunicazione.
Non dovrebbe essere in mano a tirannie private .



E come potrebbero questi mezzi di produzione essere di tutti??Sinceramente una cosa del genere mi terrorizzerebbe.
Tu hai troppa fiducia nell'essere umano: le persone in genere sono di una stupidità deludente, come può esserci una società autogovernata da gente che è impreparata??
Sai che cosa ha causato la collettivizzazone dei mezzi di produzione in Russia??E tu hai il coraggio di ritirare fuori certe teorie? Ma per favore.

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 15-04-2005 17:38  
effettivamente sentir sostenere certe idee prive di riscontro nella realtà è abbastanza ridicolo

si vogliono sovvertire le leggi delle natura per la semplice proprietà privata

perchè il libero professionista cosa è ?
non è proprietario dei propri mezzi ?
e beh con ciò cosa significa che così è meglio ?

e ribadisco che lo stato democratico già esiste
certo non tutto funziona a dovere

questo è il cambiamento vero e proprio
far funzionare le istituzioni e gli istituti che già esistono
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madpierrot

Reg.: 08 Mag 2004
Messaggi: 851
Da: Pista Uno (es)
Inviato: 15-04-2005 18:17  
quote:
In data 2005-04-15 15:01, greenday2 scrive:
quote:
In data 2005-04-15 12:26, madpierrot scrive:
quote:
In data 2005-04-13 17:11, greenday2 scrive:
Ma come si puo ancora parlare di dottrine marxiste in un mondo globalizzato come il nostro? Marx si riferisce a un tutt'altro tipo di società!



Ma come?
Il fascismo "democratico" (con magari a capo il golpista Borghese), si.
Il nazismo "tollerante e positivo" e non anti semita, si.
E Marx invece no, perchè è anacronistico?
Ma ci faccia il piacere...!

E comunque come già altri hanno detto molto bene il problema non è Marx in sè, quanto il marxismo-leninismo e degenerazioni simili.





Ho parlato di anacronismo io? Non mi pare!



Ovvio, se non si conosce il significato di un termine risulta oltremodo difficile usarlo.
Con il tuo post ti chiedi come mai si possa parlare di Marx al giorno d'oggi in una società globalizzata e completamente diversa rispetto a quella in cui viveva il filosofo tedesco.
Il senso del discorso è molto chiaro: il problema caro Greenday è che vuoi avere ragione sempre e comunque, senza se e senza ma, e per fare questo ti appiccichi alle singole parole e arrivi addirittura a negare quello che tu stesso hai scritto.

Ti ripropongo la domanda:
perchè si può parlare oggi in un mondo globalizzato di fascismo democratico e di nazismo "tollerante" , e invece non di Marx?
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KARLMARX87


Reg.: 12 Apr 2005
Messaggi: 313
Da: SIENA (SI)
Inviato: 15-04-2005 18:28  
quote:
In data 2005-04-15 12:26, madpierrot scrive:
quote:
In data 2005-04-13 17:11, greenday2 scrive:
Ma come si puo ancora parlare di dottrine marxiste in un mondo globalizzato come il nostro? Marx si riferisce a un tutt'altro tipo di società!



Ma come?
Il fascismo "democratico" (con magari a capo il golpista Borghese), si.
Il nazismo "tollerante e positivo" e non anti semita, si.
E Marx invece no, perchè è anacronistico?
Ma ci faccia il piacere...!

E comunque come già altri hanno detto molto bene il problema non è Marx in sè, quanto il marxismo-leninismo e degenerazioni simili.




Marx non si schiera a prescindere contro qualsiasi forma di internazionalismo e lo stasso fanno i neomarxisti. Marx inoltre vuole sovvertire il regime vigente e quindi è normale che ciò non sia concepibile con l'attuale società. essa si basa su un malfermo castello di carte che una docile ventata può smontare. Il capitalismo è semplice da destrutturalizzare, bastano norme attuative che ne impediscano ogni continuazione di effettività. e se no dite che non mi esprimo e che dico solo tante belle parole alcune di esse sono la statalizzazione delle banche delle risorse energetiche, il rispetto dei diritti dei cittadini, il rispetto dell'ambiente, il rispetto, e questo è basilare dei lavoratori nonché leggi che vietino smisurati accumuli di capitale in mano a persone o società fortemente centralizzate.
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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
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Da: cagliari (CA)
Inviato: 15-04-2005 18:30  
quote:
In data 2005-04-15 18:28, KARLMARX87 scrive:
Marx non si schiera a prescindere contro qualsiasi forma di internazionalismo e lo stasso fanno i neomarxisti. Marx inoltre vuole sovvertire il regime vigente e quindi è normale che ciò non sia concepibile con l'attuale società. essa si basa su un malfermo castello di carte che una docile ventata può smontare. Il capitalismo è semplice da destrutturalizzare, bastano norme attuative che ne impediscano ogni continuazione di effettività. e se no dite che non mi esprimo e che dico solo tante belle parole alcune di esse sono la statalizzazione delle banche delle risorse energetiche, il rispetto dei diritti dei cittadini, il rispetto dell'ambiente, il rispetto, e questo è basilare dei lavoratori nonché leggi che vietino smisurati accumuli di capitale in mano a persone o società fortemente centralizzate.


una dittatura insomma

bella soluzione non c'è che dire
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