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ATTENTATO! |
xander77
 Reg.: 12 Ott 2002 Messaggi: 2521 Da: re (RE)
| Inviato: 05-01-2005 20:22 |
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quote: In data 2005-01-04 23:59, Lord_Elric scrive:
quote: In data 2005-01-04 16:58, madpierrot scrive:
quote: In data 2005-01-03 23:22, Lord_Elric scrive:
quote: In data 2005-01-03 08:55, Petrus scrive:
Vauro, celebre vignettista, etichetta l'azione del treppiedista come un "naturale gesto d'esasperazione".
Ora mi chiedo. Se, esasperato da Vauro, incontrandolo per strada gli tirassi un destro in faccia, il vignettista-psicologo scaverebbe ugualmente nella mia psiche o mi darebbe del "provocatore fascista"?
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Credo la seconda.
Dopotutto per certa gente il fascismo è solo un colore ed essere antifascista vuol dire usare metodi fascisti con chi ritiene tale.
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Esempio di mentalità fascista.
Il poeta Luzi in un intervista riguardo all'"attentato" a Berlusconi afferma che il premier se l'è cercata.
Di fronte ad una dichiarazione di questo tipo si può certo dissentire, certamente non concordare, finanche arrivare a dire che il poeta e senatore a vita è un vecchio rincoglionito e non capisce nulla (affermazioni che non avrei condiviso, ma che nessuno avrebbe potutto impedirmi di dire se lo avessi voluto).
E invece la reazione dei cortigiani quale è stata? Che avrebbero voluto rivedere o cambiare le regole per le nomine a senatore a vita, se fosse stato nelle loro facoltà.
Ovvero, invece che opporre opinione a opinione, stupida, provocatoria, pacata o prudente che sia,come dovrebbe essere in democrazia, si passa subito a esprimere l'intenzione di sbarazzarsi di chi ha espresso un'opinione non gradita.
Questa è mentalità fascista.
Se per alcuni il fascismo è colore (non per me) la libertà per la CdL è certamente "la libertà di dire solo quello che piace a loro" o tutt'al più "quella cosa che li tiene lontani dalle patrie galere".
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Sì sì tante belle parole, ma se l'opinione di Luzi fosse stata espressa da un senatore di forza italia come commento ad un aggressione contro un esponente del centrosinistra?
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Non mi sarei stupito più di tanto...
_________________ "Quando sarò grande non leggerò i giornali e non voterò. Così potrò lagnarmi che il governo non mi rappresenta. Poi quando tutto andrà a scatafascio, potrò dire che il sistema non funziona e giustificare la mia antica mancanza di partecipazione" |
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celeste
 Reg.: 23 Apr 2004 Messaggi: 867 Da: firenze (FI)
| Inviato: 06-01-2005 00:00 |
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quote: In data 2005-01-04 23:51, Lord_Elric scrive:
E Silvio rigenerò il suo corpo
Dopodichè chiamò a sè il peccatore, spezzò con lui il pane e disse: <<in Verità ti dico che tu salirai ad Arcore con me e siederai alla mia destra>>
Il peccatore allora se ne andò e da quel giorno smise di votare a sinistra, bensì nelle sue lodi votò sempre il Cavaliere
Amen
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_________________ Ovviamente è possibile amare un essere umano, se non lo si conosce
abbastanza bene.
(Charles Bukowski) |
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Kermunos
 Reg.: 19 Nov 2004 Messaggi: 2306 Da: Gorizia (GO)
| Inviato: 10-01-2005 22:41 |
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Si è seriamete rischiato un inzio d'anno epocale, Fede e Berlusconi fuori dai piedi in un colpo solo...
Al di là delle battutte gratuite, purtroppo non è con l'eliminazione fisica degli avversari politici che si cancellano o si risolvono i problemi...
Non posso negare però che il cavalletto sul cucuzzaro del Cavaliere mi ha fatto sorridere di gusto...
Io da uno dei suoi mi sono preso una bottigliata in testa, mi sono sentito sollevato.
_________________ "Fortunatamente io rispetto un regime di droghe piuttosto rigido, per mantenere la mente diciamo... flessibile"
"Questo non é il Vietnam. E' FilmUp, ci sono delle regole" |
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ipergiorg
 Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 10143 Da: CARBONERA (TV)
| Inviato: 12-01-2005 17:43 |
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Giampaolo Pansa
Avviso amichevole al mio Ulivo
Dobbiamo dimostrare di essere migliori degli altri, una calma forza tranquilla
Se fossi un vero dietrologo, non avrei dubbi: il giovanotto che ha aggredito Silvio Berlusconi con il treppiede è un ultrà di destra. Mandato in azione dall'ufficio riservato di Forza Italia che lavora per accrescere la popolarità del Cavaliere. Ma la sorte del lanciatore di Marmirolo m'interessa poco. Per qualcuno è già diventato un eroe da bar antagonista. Per altri, più avveduti, resterà per sempre un cazzone di sinistra che ha fatto il più bel regalo di Capodanno al proprio avversario.
A preoccuparmi è la sorte della mia area, il centro-sinistra. Ancora una volta, l'Ulivo è alle prese con un gesto di violenza generato dall'aria fetida che da tempo si respira in Italia. Il Bestiario l'ha scritto in più occasioni: è un'ariaccia da guerra civile mentale, come l'ha chiamata Paolo Mieli. I lettori sanno di che cosa parlo. La sconfitta del 2001 ha prodotto a sinistra uno choc ancora da smaltire. E con lo choc è esplosa una visione allucinata della realtà: siamo in un regime, il fascismo rialza la testa, Berlusconi è il nuovo Mussolini, bisogna toglierlo di mezzo a ogni costo per ripristinare la democrazia.
Quanti la pensano così? Credo davvero tanti. Sono quelli che la sera di Capodanno hanno urlato di gioia per l'aggressione al Cavaliere. La reazione non mi stupisce, perché l'ho già incontrata. Quando le Brigate Rosse gambizzarono Indro Montanelli, non ancora santificato dalla sinistra, in molti si fregarono le mani, ringhiando: "Ha avuto quello che si meritava!". La stessa esultanza mi sorprese, e mi nauseò, a Torino quando le Br uccisero Carlo Casalegno. Persino il giorno che venne ammazzato Guido Rossa, a Genova ci fu gente di sinistra che disse: "Peggio per lui, non doveva denunciare il compagno che di stribuiva i volantini brigatisti".
La guerra civile mentale porta a questo tipo di perversione. È un sentimento ottuso, che acceca e non ci allerta rispetto a quanto può avvenire. Come la metteremmo se una squadra di destra corresse a Marmirolo per stangare il lanciatore di cavalletti? E se dal treppiede qualcuno passasse alla rivoltella? A ogni azione corrisponde sempre una reazione. Oggi la Casa delle libertà sembra accontentarsi di sparare parole da tutti i telegiornali. Ma se domani, a qualcuno, la replica verbale non sembrasse più sufficiente? Sarebbe un disastro per tutti. Un disastro per niente inedito in Italia, come ci ricordano i tragici anni Settanta e Ottanta.
Prima che succeda il peggio, il centro-sinistra deve alzare un argine contro l'ariaccia fetida che può portarci alla rovina. Lo deve fare anche da solo, anche se dal fronte opposto la guerra di parole non cesserà. Sappiamo bene che Berlusconi per primo non misura ciò che dice. Che si presenta come il Cristo in lotta contro l'Anticristo. Che una parte dei suoi erutta robaccia a ogni istante. Ma dire che sono stati loro a cominciare, non serve a niente. Il vento dell'odio seguiterà a soffiare. E a tutto vantaggio della destra, come la storia italiana dovrebbe insegnarci.
Allora, per noi, l'unica strada utile è smetterla di alimentare questa spirale perversa. Per una serie di ragioni chiarissime. La prima è che il nostro dovere è dimostrare d'essere migliori degli altri. La seconda è che, per vincere nella battaglia elettorale, dobbiamo provare che siamo una calma forza tranquilla. Che pratica la democrazia anche verbale. Che fa della tolleranza la propria bandiera. Che sa confrontarsi in modo severo con l'avversario sulle soluzioni da dare ai problemi del paese, ma senza dipingerlo come il demonio da schiacciare con qualsiasi sistema, anche il più brutale.
Nel mettere nero su bianco la mia opinione, mi sento sempre più scoraggiato. Da quanto tempo indico, insieme a pochi, questa strada? Da molto, ma senza risultati. Credo che almeno la metà della nomenklatura di centro-sinistra mi consideri un fesso, e forse pure un venduto al Berlusca, un agente del regime ormai dilagante. Se è così, devo avvisarli che del loro giudizio non m'importa più nulla. Ho imparato a riconoscerli e a pesarli, i sedicenti duri e puri della mia parte. Sono costoro che fanno della Grande Alleanza un baraccone suicida e ne preparano la rovina. Non ho stima di questa gente. E non ho nessuna intenzione di votarla.
Eccoci al punto vero. Se nell'Ulivo i ragionevoli non prevarranno sui fanatici senza cervello, sul nuovo Partito del Treppiede, che cosa potrà accadere il giorno che, forse, vinceremo le elezioni? Che cosa faranno i cavallettisti quando conquisteranno qualche poltrona da ministro? Come riusciranno a governare un paese da ricostruire con intelligenza e misura? Il ragionevole Romano Prodi e i politici seri come lui devono stare molto, molto attenti. E accettino un avviso amichevole: se non mettono nell'angolo i distruttori, i faziosi, i violenti, rischiano un'altra sconfitta elettorale. Perché saranno tanti gli ulivisti per bene che faranno sentire la loro amarezza con una scelta micidiale: l'astensione o la scheda bianca. |
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follettina
 Reg.: 21 Mar 2004 Messaggi: 18413 Da: pineto (TE)
| Inviato: 14-01-2005 15:41 |
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Ipsedixit
 Reg.: 10 Gen 2005 Messaggi: 702 Da: Potenza (PZ)
| Inviato: 14-01-2005 17:10 |
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quote: In data 2005-01-12 17:43, ipergiorg scrive:
Giampaolo Pansa
Berlusconi è il nuovo Mussolini, bisogna toglierlo di mezzo a ogni costo per ripristinare la democrazia.
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MAGARI CI FOSSE MUSSOLINI... Almeno quello era un politico... almeno nelle sue FOLLI E ALLUCINANTI idee, per quanto sbagliate cercava di fare qualcosa per il paese e non per sè... QUESTO QUA INVECE non solo OPERA da Fascista (CENSURA) ma sta dove sta SOLO PER FARE I SUOI INTERESSI... LEGGINA AD PRESIDENTEM? Ma il Milan se lo tenga pure... Ma si tenga una sola televisione e una sola testata giornalistica... voglio ricordare che un pò di tempo fa in Germania ci fu un tizio che non è potuto diventare MINISTRO per conflitto di interesse perchè possedeva UNA SOLA televisione... questa è civiltà politica
_________________ Le prove dell'invasione Americana
La CEI e le sue becere figure |
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