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Autore Droghe, mezze legali e mezze no, alcool tutto legale
mariano

Reg.: 01 Nov 2003
Messaggi: 2283
Da: san remo (IM)
Inviato: 25-11-2004 18:27  
quote:
In data 2004-08-25 14:11, cosTruman scrive:
quote:
In data 2004-08-21 20:39, Hellboy scrive:
Ho notato che ci sono utenti che riescono sempre a rispondersi a quasi tutto



Chi?
Poi bisogna vedere se le risposte che si danno sono giuste.
Ma chi stabilisce cosa è giusto e cosa non lo è?





tranquillo che qualcuno c'è...che almeno crede di sapere tutte le cose come stanno...purtroppo ancora nn ha postato...



ma sarò io questo archetipo di insulsa arroganza?
_________________
"Ci sono bambini tonti,ottusi e insensibili. Ci sono quelli che sono molto sensibili,ipersensibili. Quelli ipersensibili possono diventare dei disadattati;ma anche degli artisti"

[ Questo messaggio è stato modificato da: mariano il 25-11-2004 alle 18:28 ]

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riddick

Reg.: 14 Giu 2003
Messaggi: 3018
Da: san giorgio in bosco (PD)
Inviato: 26-11-2004 17:09  
quote:
In data 2004-08-21 16:02, Sundace scrive:
quote:
In data 2004-08-21 15:46, Hamish scrive:


Quando il governo Berlusconi varò un provvedimento che proibiva la vendita di alcolici nelle discoteche un'ora prima della chiusura del locale per ridurre le tristemente famosi stragi del sabato sera,fu attaccato da tutte le parti e accusato di essere un governo proibizionista.Fai un pò tu...



Il governo berlusconi è un governo proibizionista (e in quanto tale ignorante e criminale): la legge fini per esempio
- toglie la differenza dra droghe leggere e pesanti (erba=eroina!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)
- equipara lo spaccio al consumo
- andano contro il referendum di non mi ricordo ke anno "ripenalizza" il consumo
- introduce quantità massime con le quali puoi venir beccato veramente ridicole
(1/20 di canna e 1/2 gr di Coca!!!!)



ma è solo una proposta od è già legge?
_________________
M.O.I.G.E. al rogo

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willoz

Reg.: 08 Mar 2004
Messaggi: 3701
Da: trento (TN)
Inviato: 26-11-2004 18:04  
quote:
In data 2004-08-21 17:43, alex82 scrive:
Rispondo così: un paio di biccheri di vino rosso o una birra da mezzo al giorno fanno addirittura bene!
un cannello o una pasta al giorno che facciano bene è ancora tutto da dimostrare...





chiaro e semplice.
_________________

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xander77

Reg.: 12 Ott 2002
Messaggi: 2521
Da: re (RE)
Inviato: 26-11-2004 20:26  
[quote]In data 2004-11-26 18:04, willoz scrive:
quote:
In data 2004-08-21 17:43, alex82 scrive:
Rispondo così: un paio di biccheri di vino rosso o una birra da mezzo al giorno fanno addirittura bene!



Luogo comunissimo ed esempio tipico di disinformazione tutta italica: anche qui è tutto da dimostrare. Chiedere a qualsiasi medico serio
_________________
"Quando sarò grande non leggerò i giornali e non voterò. Così potrò lagnarmi che il governo non mi rappresenta. Poi quando tutto andrà a scatafascio, potrò dire che il sistema non funziona e giustificare la mia antica mancanza di partecipazione"

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alex82

Reg.: 19 Giu 2004
Messaggi: 1068
Da: Volpago del Montello (TV)
Inviato: 26-11-2004 21:05  
[quote]In data 2004-11-26 20:26, xander77 scrive:
quote:
In data 2004-11-26 18:04, willoz scrive:
quote:
In data 2004-08-21 17:43, alex82 scrive:
Rispondo così: un paio di biccheri di vino rosso o una birra da mezzo al giorno fanno addirittura bene!



Luogo comunissimo ed esempio tipico di disinformazione tutta italica: anche qui è tutto da dimostrare. Chiedere a qualsiasi medico serio



come il tuo medico della mutua?!
non si tratta certo di argomentazioni scientifiche di tecnici o medici di parte, è assodato che assunzioni in quantità limitate di bevande quali birra e vino, da parte di soggetti esenti da patologie correlate a tali sostanze, possono giovare alla salute o alle funzioni organiche immediate.
studi concentrati nel decennio 90-2000 lo testimoniano (notevoli quelli svolti in certi paesi del nord Europa..)
cerchiamo almeno di non essere disonesti intellettualmente.
_________________
"Poi improvvisamente ogni cosa fu in tutto e per tutto simile al jazz [...] vidi Japhy che scendeva la montagna con immensi balzi di sei metri [...] e in quel baleno mi resi conto che è impossibile cadere giù da una montagna idiota che non sei altro!"

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willoz

Reg.: 08 Mar 2004
Messaggi: 3701
Da: trento (TN)
Inviato: 27-11-2004 00:25  
[quote]In data 2004-11-26 21:05, alex82 scrive:
quote:
In data 2004-11-26 20:26, xander77 scrive:
quote:
In data 2004-11-26 18:04, willoz scrive:
quote:
In data 2004-08-21 17:43, alex82 scrive:
Rispondo così: un paio di biccheri di vino rosso o una birra da mezzo al giorno fanno addirittura bene!



Luogo comunissimo ed esempio tipico di disinformazione tutta italica: anche qui è tutto da dimostrare. Chiedere a qualsiasi medico serio



come il tuo medico della mutua?!
non si tratta certo di argomentazioni scientifiche di tecnici o medici di parte, è assodato che assunzioni in quantità limitate di bevande quali birra e vino, da parte di soggetti esenti da patologie correlate a tali sostanze, possono giovare alla salute o alle funzioni organiche immediate.
studi concentrati nel decennio 90-2000 lo testimoniano (notevoli quelli svolti in certi paesi del nord Europa..)
cerchiamo almeno di non essere disonesti intellettualmente.




non è affatto un luogo comune è una realtà bella e buona.
Ma che medico hai?
_________________

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anthares

Reg.: 21 Set 2004
Messaggi: 14230
Da: Trento (TN)
Inviato: 27-11-2004 10:00  
un bicchiere di vino ai pasti, non di più, è raccomandato dai medici.
perchè aiuta a bruciare i grassi nocivi, tipo il colesterolo, e tiene pulite le arterie.
niente fa male, se usato con moderazione.
_________________
ci vuole intelligenza.. per capire di essere idioti.

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 27-11-2004 11:18  
quote:
In data 2004-11-27 10:00, anthares scrive:
un bicchiere di vino ai pasti, non di più, è raccomandato dai medici.
perchè aiuta a bruciare i grassi nocivi, tipo il colesterolo, e tiene pulite le arterie.
niente fa male, se usato con moderazione.




ricordo però una puntata di report che sosteneva come gli effetti positivi in effetti ci fossero ma fossero enormemente inferiori rispetto alla tossicità dell'alcool. In effetti un medico sosteneva che la pastiglia di un certo principio attivo poteva essere compensata con 500 litri di vino.
_________________
Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 27-11-2004 11:29  
Ho ritrovato questa trascrizione da Report.rai.it

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTORE
Il professor Vescovi ha diritto di parola perché è uno scienziato di fama internazionale che ha studiato questa sostanza.

PIER PAOLO VESCOVI - primario medicina interna
Se le persone vogliono trovare effettivamente gli antiossidanti nella propria dieta, credo che il medico debba consigliare questo: lo può trovare nell'olio d'oliva, lo può trovare nei pomodori, sostanze che non contengono quella molecola psicoattiva che è l'alcol.

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTORE
Ci sono ricerche dal Canada e dall'Università di Parma che dicono che queste sostanze nel vino sono inattive.

PIER PAOLO VESCOVI - primario medicina interna
Raggiungono nel sangue livelli estremamente bassi, che difficilmente hanno un effetto terapeutico. Tenga presente che esistono in commercio dei farmaci che contengono gli antiossidanti a 500 milligrammi.

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTORE
Nel vino invece non raggiungono nemmeno un milligrammo.

AUTORE
Il resveratrolo?

PIER PAOLO VESCOVI - primario medicina interna
È contenuto 0.6, 0.8, 0.7 milligrammi per litro. In pratica per fare una compressa come questa avremmo bisogno dai 600 agli 800 litri.

AUTORE
E voi quante ne consigliate al giorno?

PIER PAOLO VESCOVI - primario medicina interna
Due al giorno per sei mesi.

AUTORE
Per sei mesi, quindi dovrebbero essere 1200 litri.

PIER PAOLO VESCOVI - primario medicina interna
Per essere seri non li faccio neanche questi paragoni perché sono improponibili.

VOCE FUORI CAMPO DELL'AUTORE
Quindi attenzione a parlare degli effetti benefici del vino.

AUTORE
Il vino è tossico?

PIER PAOLO VESCOVI - primario medicina interna
Il vino contiene l'alcol, e l'alcol è una molecola che sulla cellula umana crea dei problemi. Quindi un bicchiere produce una danno da un bicchiere, due, tre, quattro...l'alcol è sempre tossico per la cellula.
.... omissis ............

PIER PAOLO VESCOVI - primario medicina interna
E allora uno si sente autorizzato: se hanno detto che un bicchiere fa bene figuriamoci 3 o 4, e poi paradossalmente piangiamo la domenica mattina perché contiamo i morti sulle strade. Io in clinica ho qualche volta qualche paziente che mi dice "professore, io il mio litro di vino al giorno me lo diluisco con l'acqua", ma non cambia niente: dobbiamo cambiare questo tipo di cultura, veniamo da una cultura contadina, il mio nonno ad esempio pensava che un bicchiere di vino o due al giorno facesse sangue, poverino mi voleva bene ma non è mica vero, casomai l'alcol fa venire l'anemia, che sono circa 30 mila morti l'anno da alcol, contro i 1.500 da eroina che sono sempre troppi ma sono sempre di meno; quindi l'alcol è una sostanza che va presa davvero con molta, molta attenzione.


La puntata completa è trascritta qui
http://www.report.rai.it/2liv.asp?s=204

Reputo questa trasmissione decisamente interessante, ma a volte ha un atteggiamento decisamente fazioso. Come in questa puntata in cui se non ricordo male si mettevano in rapida sequenza lo scandalo del vino al metanolo e una intervista a produttori come Zonin che producevano vini a basso costo. Il tutto a suggerire chissà che porcherie ci mettono per falo costare così poco.
_________________
La sinistra: 2 persone 3 opinioni!
(rubata da Law & Order; non certo mia)

[ Questo messaggio è stato modificato da: ipergiorg il 27-11-2004 alle 11:35 ]

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xander77

Reg.: 12 Ott 2002
Messaggi: 2521
Da: re (RE)
Inviato: 27-11-2004 11:50  
quote:
In data 2004-11-27 11:18, ipergiorg scrive:
quote:
In data 2004-11-27 10:00, anthares scrive:
un bicchiere di vino ai pasti, non di più, è raccomandato dai medici.
perchè aiuta a bruciare i grassi nocivi, tipo il colesterolo, e tiene pulite le arterie.
niente fa male, se usato con moderazione.




ricordo però una puntata di report che sosteneva come gli effetti positivi in effetti ci fossero ma fossero enormemente inferiori rispetto alla tossicità dell'alcool. In effetti un medico sosteneva che la pastiglia di un certo principio attivo poteva essere compensata con 500 litri di vino.



Bravo!
Proprio a quella stavo pensando.
_________________
"Quando sarò grande non leggerò i giornali e non voterò. Così potrò lagnarmi che il governo non mi rappresenta. Poi quando tutto andrà a scatafascio, potrò dire che il sistema non funziona e giustificare la mia antica mancanza di partecipazione"

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xander77

Reg.: 12 Ott 2002
Messaggi: 2521
Da: re (RE)
Inviato: 27-11-2004 12:02  
Dal British Medical Journal, 8 settembre 2001
Rassegna Stampa.

Traduzione a cura di Ennio Palmesino
Alcol: la stampa nega. I giornalisti odiano ammettere che l'alcol sia una droga.

Quando il British Medical Journal pubblica uno studio che conferma l'esistenza di una cura per l'AIDS, esso sarà probabilmente stampato con lo stesso corpo di un cambiamento nell'epidemiologia dell'ictus o altri del genere, anche se questi ultimi sono meno interessanti o attraenti.
Il problema con la grande stampa, invece, è che lì c'è la mentalità dei grandi titoli, ed i giornalisti ad indirizzo medico passano la maggior parte del loro tempo a fabbricare ansietà, spesso con conseguenze nefaste.
Per esempio, essi spaventano le donne circa l'uso dei contraccettivi orali, col risultato che le donne cessano l'uso della pillola e si espongono all'effetto collaterale della gravidanza.
Con lo stesso metro, voi potreste pensare che la stampa si diverta a spaventare il pubblico ingigantendo le notizie degli effetti collaterali dell'alcol, ma
invece le trombe dei media in questo caso fanno un suono incerto, curioso.
Così come l'industria delle bevande alcoliche, anche i giornalisti sembrano avere una leggera difficoltà nell'ammettere che l'alcol, anche in quantità
moderate, è una droga psicoattiva, la nostra droga preferita, in effetti, e che molti bevono questa roba per andare fuori di testa. Questo succede perchè l'alcol ha una presenza importante nello stile di vita e nell'alimentazione, ed ovviamente non fa "carino" menzionarlo nello stesso contesto di, per esempio, violenza domestica, emorragie all'esofago, o arresto cardiaco indotto dalla cocaina.
E' meglio che gli articoli sull'alcol appartengano di più alla categoria delle ricette della gelatina al vino Porto, o della salsa al Madeira.
Che questo abbia a che fare con le vagonate di denaro che fluiscono nelle casse dei giornali dalla pubblicità delle bevande alcoliche, o che il giornalismo
è una delle professioni dove il bere problematico è più presente ?
Qualunque sia la risposta, molti giornalisti trovano difficile scrivere in modo sensato dell'alcol. Molti amano riprendere invece gli studi che dimostrano
che l'alcol farebbe bene alla salute.
Come il pezzo sul Daily Mail del 21 agosto, che riprende uno studio del Giornale di Epidemiologia e Salute Pubblica. Il Daily Mail scrive nel primo
paragrafo che "un nuovo studio suggerisce che un bevitore moderato gode migliore salute di un astemio, qualunque cosa decida di bere".
Un attimo, Signori, fino a un certo punto. Apprendiamo infatti che il whisky "contiene antiossidanti fenolici che proteggono dai radicali liberi, che
possono danneggiare le cellule".
Questo caldo benvenuto alla novità non è stato minimamente offuscato dalla cognizione che anche l'alcol non ha la mano leggera se si tratta di danni
alle cellule.
Per contrasto, vi sono molti articoli sulle droghe illegali (o almeno, illegali dopo una legge del 1916 che rispecchiava il panico del tempo di guerra), che si concentrano esclusivamente sui loro effetti dannosi Ci permettiamo di ricordare i titoli cubitali sull'ecstasy, che pure uccide molto meno di quanto faccia l'alcol.
Sono stati citati i membri del governo che hanno ammesso di avere usato cannabis all'università. Ma dove sono gli articoli su quei personaggi VIP, incluso almeno un ministro ancora in carica di recente, che sono morti per cirrosi epatica o pancreatite ?
Talvolta, mi diverto un pò (senza far danno) con qualche mio paziente che ha problemi di alcol. "Lei usa qualche droga ?" chiedo, sfoggiando un'espressione indagatoria, così che spesso essi rispondono con palpabile indignazione "Oh, no, dottore, non ho mai preso droghe". Alcuni anzi implicano che i dipendenti da droghe sono una masnada di gente sub-umana che dovrebbe essere messa al muro.
Sfortunatamente, quello che passa per essere un dibattito politico sul grave problema dell'uso di droghe, vede spesso in prima linea persone di mezz'età, con un doppio whisky in una mano ed una sigaretta nell'altra, che pontificano sull'uso di droghe fra i giovani.
Chissà se lo Spettatore avrà colto la giusta prospettiva, quando di recente ha potuto vedere un cartone dove una coppia in auto attraversa il cancello
di una prestigiosa residenza di campagna, ed il marito dice "Quale onore essere invitati a prendere la droga del mattino al Castello".
Di Colin Brewer, direttore medico, Stapleford Centre, Londra.









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anthares

Reg.: 21 Set 2004
Messaggi: 14230
Da: Trento (TN)
Inviato: 27-11-2004 12:54  
quote:
In data 2004-11-27 11:18, ipergiorg scrive:
quote:
In data 2004-11-27 10:00, anthares scrive:
un bicchiere di vino ai pasti, non di più, è raccomandato dai medici.
perchè aiuta a bruciare i grassi nocivi, tipo il colesterolo, e tiene pulite le arterie.
niente fa male, se usato con moderazione.




ricordo però una puntata di report che sosteneva come gli effetti positivi in effetti ci fossero ma fossero enormemente inferiori rispetto alla tossicità dell'alcool. In effetti un medico sosteneva che la pastiglia di un certo principio attivo poteva essere compensata con 500 litri di vino.




ci sono varie scuole di pensiero, al riguardo.
per il colesterolo alto, ad esempio, ci sono in commercio le sivastine, farmaci veramente efficaci per abbassarlo.
però hanno un sacco di effetti collaterali, fanno bene da una parte e male dall'altra, possono intossicare i muscoli, il fegato, fare aumentare il glucosio nel sangue.
inoltre, da un paio di mesi, zitto zitto, il nostro amato governo le ha messe a pagamento: una scatola da 10 pastiglie di Sivastin costa 15 euro e ce ne vogliono tre al mese, vale a dire 45 euro.
allora una giusta alimentazione e una quantità moderata di alcool possono aiutare ugualmente a tenerlo basso.
poi c'è sempre da distinguere tra uso e abuso.

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 27-11-2004 15:12  
quote:
In data 2004-11-27 11:50, xander77 scrive:
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In data 2004-11-27 11:18, ipergiorg scrive:
quote:
In data 2004-11-27 10:00, anthares scrive:
un bicchiere di vino ai pasti, non di più, è raccomandato dai medici.
perchè aiuta a bruciare i grassi nocivi, tipo il colesterolo, e tiene pulite le arterie.
niente fa male, se usato con moderazione.




ricordo però una puntata di report che sosteneva come gli effetti positivi in effetti ci fossero ma fossero enormemente inferiori rispetto alla tossicità dell'alcool. In effetti un medico sosteneva che la pastiglia di un certo principio attivo poteva essere compensata con 500 litri di vino.



Bravo!
Proprio a quella stavo pensando.




Guarda te cosa mi doveva capitare. Essere quotato da Xander. Di questo passo tra poco riceverò un emoticon con i cuoricini da Ginestra.
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maltese

Reg.: 22 Feb 2004
Messaggi: 361
Da: Borgosesia (VC)
Inviato: 28-11-2004 18:12  
quote:
In data 2004-08-25 15:10, ipergiorg scrive:
quote:
In data 2004-08-21 17:43, alex82 scrive:
Rispondo così: un paio di biccheri di vino rosso o una birra da mezzo al giorno fanno addirittura bene!
un cannello o una pasta al giorno che facciano bene è ancora tutto da dimostrare...





i ragionamenti semplici sono sempre i migliori. E' quando occorre andare contro il buon senso, la logica e la verità che si devono scrivere tante parole.




Un Bicchiere di vino a pasto fa bene...una bottiglia no e nemmeno una sigaretta...una cannetta non ha effetti negativi comprovati( a parte quelli del tabacco ).Mentre la canna è proibita l'alcool e il tabacco non lo sono...tu come lo spieghi
_________________
-Cos'hai fatto in tutti questi anni Noodles?
-Sono andato a letto presto.

C'ERA UNA VOLTA IN AMERICA

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xander77

Reg.: 12 Ott 2002
Messaggi: 2521
Da: re (RE)
Inviato: 29-11-2004 15:23  
Con l'eroina nelle vene
Quando il buco è fatto bene

C'è chi, sulla propria pelle, è riuscito a trovare un modo "pulito" di farsi.
Tutto è partito da un piccolo gruppo di auto-aiuto nato a Torino negli anni '80


Cercare uno spacciatore. Pagare. Nascondersi per farsi. Con tutti i rischi del caso. Quali? Se va bene aver comprato a caro prezzo un "pacco", oppure farsi con una sostanza "sporca". Se va male: overdose, epatiti, Hiv, infezioni. Questa la giornata tipo di un tossico. Ma c'è chi, sulla propria pelle, è riuscito a trovare un modo "pulito" di farsi. Tutto è partito da un piccolo gruppo di auto - aiuto nato a Torino nei primi anni Ottanta.

Storia di Piera
«Quando l'abbiamo trovata era esamine, appoggiata sul fango, a pancia in su. Addosso aveva una giacca a vento e più di un maglione, dovevamo spogliarla per iniettarle il narcan, il farmaco che blocca l'overdose. Piera stava sotto il ponte, in fondo all'argine, l'abbiamo vista dal camper mentre facevamo il solito giro. Per raggiungerla abbiamo dovuto attraversare il fiume. Lei è rimasta in coma per tre giorni». Meno male i cellulari. «Sono diventati importanti: riusciamo ad essere sempre in contatto tra di noi».


In prima persona
Quarantatré anni, l'ultimo buco nell'87 e due libri pubblicati. Il secondo è fin dal titolo un manifesto contro il perbenismo: "Fatti sporchi". Il manifesto dei "pari". Chi sono i pari? Ora vediamo. Alessandro Orsi, già tossico, poi operatore di strada, collaboratore alla casa dei conflitti del gruppo Abele. Soprattutto è una delle anime del coordinamento "In prima persona". Consumatori consapevoli di eroina. Per farne parte devi essere uno che si fa o che gli ha dato giù parecchio. Il gruppo nato nel 1996 vanta anche una Carta dei diritti dei consumatori di droga. «Ora il mio fisico è minato e quindi al massimo assumo olio di fegato di merluzzo. E' incredibile, ma tiene sotto controllo i trigliceridi che è una bellezza». Eroinomani consapevoli? «Per non morire si deve essere consapevoli per forza, visto quello che gira sulla piazza. Noi che sappiamo cos'è la dipendenza, cos'è l'astinenza, l'emarginazione, possiamo capire. Possiamo portare la nostra esperienza a quanti ancora si fanno e si fanno male». Questi sono i pari. A Torino sono in forza ai cosiddetti servizi di bassa soglia dei Sert, dunque delle Asl. Obiettivo: la limitazione dei danni ai tossici. Per quanto ancora? Non si sa. Si spera che resistano ai tagli finanziari e ai pregiudizi. Ma tira un'ariaccia. Comunque Alessandro e gli altri ne hanno fatto un motivo di vita e di salvavita. «Per capire chi siamo ti faccio incontrare altre persone. L'idea è nata da lontano, noi l'abbiamo scoperta strada facendo, abbiamo avuto anche il nostro guru, ma questa è un'altra storia».


I pescatori canadesi
In prima persona. Un cartello di tossicodipendenti? «Perché no? Ti spiego il concetto di gruppo di interesse» sorride. «Tu hai presente i pescatori canadesi?». Non molto. «Te la faccio breve. Ad un certo punto si sono messi a fare la mappatura dei fiumi migliori, delle acque più pescose. Nel tempo sono diventati un bacino elettorale. Un gruppo di interesse. Per quale motivo i tossici non possono diventarlo? Sai perché la maggior parte di loro vota a destra? Perché la destra pontifica con slogan e messaggi salvifici». Cioè? «Se al tossico che sta per strada gli proponi una soluzione in serie come metadone a scalare rapido per andare in comunità, questo pensa: "meno male è la volta buona che mi salvo". Peccato che poi si ritrova sulla strada peggio di prima, senza nessun aiuto, intanto però la destra e quelli come i Muccioli fanno proseliti».



La piazza di Torino
La roba di piazza è roba sporca. Mischiata con sostanze che fanno male. «Con venti euro riesci a comprarti una pallina di merda. Roba tagliata male. Questo il vero pericolo del tossico da strada, quello che vive con il pensiero fisso di rimediare il soldi per la dose. Se invece lavori e sei cliente del Sert stai più tranquillo riesci a bere 40 milligrammi di metadone. Ti alzi presto e corri allo sportello, bevi la dose e corri al lavoro».


Pollo e metadone
Al Sert delle Molinette il cancello è ancora chiuso. Fuori c'è già Maria. Fa freddo, un freddo cane. Ma lei sembra non curarsene. Aspetta la sua dose di metadone: «Sai, una volta che cominci, dalla faccia spariscono subito quelle occhiaie che solo i tossici portano. Ti permette di non sudare per la mancanza della roba. Di poter fare una vita tranquilla. Il sudore del tossico puzza. Ma se una mattina arrivi con le urine sporche, te lo tolgono senza pensarci la dose e allora ricadi nell'oblio. L'astinenza è una brutta bestia: ti si riempie la bocca di saliva, la schiena non ti si piega, la pelle diventa d'oca e al lavoro non ci può andare. Non sei in grado di camminare, la parola viene meno e l'unico pensiero fisso è stare bene: farti. Loro lo sanno ma no se ne preoccupano. Fuori tu, dentro un altro». E' quasi mezzogiorno. Maria ha comprato un pollo con le patate vorrebbe mangiarlo al coperto. Ma dove? Nella sala d'aspetto del Sert: lì fa caldo e poi non sei sulla strada. C'è un problema però: nel container esiste una sala d'accoglienza ma non le sedie. Nessun appoggio. Se devi aspettare e non ti reggi in piedi, stai seduta per terra. Maria scarta il pollo, mangerà sul linoleum. Fuori piove nevischio.


Costituzione e tossici
«Hai presente l'articolo tre della Costituzione? Quello che nella prima parte dice che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Tossici compresi, dirai te. Invece no, ti dico io. Sei tossico e dunque delinquente, questo il messaggio che fanno passare. Sei un consumatore di droghe e allora sei un delinquente. Così è che la pensa Fini e quelli che hanno il business della carcerazione. O vai in galera o in comunità-carcere che lo Stato ti salva. Menzogne».


Spot Fini-Muccioli
«Guarda come sei bello adesso che non ti fai più, che ti abbiamo ripulito. Talmente bello che passi il Natale con mamma e papà, che lavori e che vai in ferie una volta l'anno. Peccato che quando esci dalla comunità-carcere non trovi nessuno ad ascoltarti: c'hai ancora il marchio addosso dell'ex tossico e dunque del delinquente».


Anna che scriveva fiabe
Davanti all'altro ospedale di Torino, il Giovanni Bosco, è fermo il camper dell'Asl 4. Fuori la solita fila di clienti. Dietro gli alberi una volante della polizia. Un classico. Lei ha quarantotto anni, una volta faceva la maestra e anche la scrittrice di fiabe e di filastrocche. La scuola l'ha messa in mezzo alla strada, ma le sue storie fantastiche sopravvivono nei libri. Sbattuta fuori per uno spinello. Anna è una pari, consumatrice storica, sostanze pesanti. Lei non ha il viso disteso di Alessandro. La vita non glielo permette in questo momento. «Negli anni Settanta mi facevo spinelli. Ma per carità spieghiamo subito che il passaggio all'eroina non è stato colpa del fumo ma della stupidità umana. Una precisazione anche qui: avevo colleghi e direttore perbenisti e fascisti, impotenti contro una ragazza figlia degli anni Settanta. Fatto sta che mi hanno messa all'indice come drogata: carabinieri e manette, poi è arrivato il licenziamento e gli assistenti sociali che mi hanno portato via la figlia. Me l'hanno tolta per uno spinello. Da ragazza mi facevo le canne. Da adulta sono diventata dipendente di eroina. Da tossica adulta sono diventata operatrice del servizio a bassa soglia. Oggi sono fiera di essere una pari».


A bassa soglia
«Lavoriamo per la riduzione del danno, anche se è impopolare ma è l'unica politica sociale applicabile». Appeso al camper un foglio informa della possibilità di fare la richiesta per la casa popolare. Dentro: siringhe, preservativi, narcan (farmaco salvavita-overdose). Soprattutto persone che ascoltano e aiutano: soccorso e informazioni per accedere ai servizi. Così si rimediano anche cibo e coperte e vestiti. «Quando non sono di servizio sul camper vado tra i ragazzi, per loro che hanno dai tredici ai ventiquattro anni non esistono servizi. Non esistono informazioni. Le sostanze che girano tra loro cambiano in continuazione, consumano pasticche sempre nuove e non sono etichettabili. Cambiano con una velocità tale che non possiamo stargli dietro. La chimica ha aperto un mondo. Il fatto è che queste pasticche non sono percepite come droga. Il problema è che come tutte le sostanze psicotiche, i danni emergono sulla lunga distanza e girano anche pasticche di cattiva qualità e se ti capita un "pacco" stai davvero male». E' tardi: Anna chiede ad Alessandro se ha portato dei vestiti. Per fortuna sì: «C'è sempre chi ha bisogno».


Una stanza tutta per sé
Bucarsi all'aperto è pericoloso e difficile. Per questo si preferisce andare sotto i ponti che scavalcano il Dora o il Po. A parte la fretta di finire, il freddo che ti fa ritirare le vene, ti vedono tutti: conoscenti, polizia. «Con la fretta di finire, rischi di farti un fuori vena, con i conseguenti ascessi o infezioni». Domenico si faceva di eroina e coca. Il giorno che non trovò più vene buone bucò l'arteria. Devastante. Due giorni dopo le dita entrarono in necrosi. Quindici giorni dopo gli furono amputate. «Avevamo un sogno e si chiamava "injecting room". Stanza del buco». Era il 2002 e dopo l'ennesimo mese di agosto, carico delle sue troppe morti per overdose, il comune di Torino nominò una commissione con il mandato di valutare le esperienze delle "sale da iniezione" attive in diversi paesi europei. «Sperammo». Ma per pochi mesi. Il 27 febbraio 2003 è arrivato il verdetto nefasto dei tecnici del pubblico e del privato sociale incaricati dal comune, zeppo di errori e paradossi, questo il passaggio che boccia le stanze di iniezione: «L'offerta dello strumento delle J.


R. (injecting room ndr) pone inoltre degli importanti problemi relativi alle rappresentazioni sociali e alle dimensioni etiche sottese (...) vi è l'idea che offrire un luogo formale per l'autoassunzione di droga possa determinare un incremento di sostanze ed un'ulteriore stigmatizzazione delle persone tossicodipendenti». Il carico da dodici sulla bocciatura delle sale da iniezione ce l'ha messo il parere di un medico, un primario consultato dalla commissione: «Io non posso stare a guardare una persona che si inietta una sostanza di cui non ne conosco la composizione».


Un canguro a Ponte Mosca
Menomale il canguro. Un venerdì mattina a Ponte Mosca. Siringhe pulite, preservativi, lacci emostatici, narcan e consigli per assumere la droga nella maniera più sicura possibile, per non morire, ma anche un tè. Questi i servizi del bus giallo che gira per la città con un grande canguro arancione disegnato ai lati. Sara, che di mestiere fa l'operatrice sociale e accoglie gli utenti sul bus, un sorriso che ti fa sentire a casa, in alcuni giorni della settimana alla fermata di Ponte Mosca, in quattro ore, parla più o meno con duecento persone. Sali, chiedi, prendi e scendi. C'è chi va sotto il ponte a farsi con la siringa pulita. C'è chi sfrutta la pausa caffè per non dare nell'occhio.


La scelta di Franco
Cinquantaquattro anni, tossicodipendente consapevole dal '74. Per Franco il vero problema è trovare un equilibrio che ti permetta una certa qualità della vita: «Quando ho cominciato a farmi, la mia fu una scelta consapevole. Legata a quel momento a quel gruppo, alle sostanze psichedeliche. Oggi per lo più è marginalità, emarginazione. Purtroppo le dosi che girano in piazza mandano sempre più spesso le persone fuori di testa. Oggi più che mai la disponibilità economica fa la differenza. Oggi come ieri: se si è soli si può morire di overdose».


Una pista sulla fronte
Mario ha quarantadue anni, da due è in carico al Sert delle Molinette. Di buona famiglia. Imprenditori. Vive in casa con la madre anziana. E dipende in tutto da lui. Demenza. Per fortuna lui lavora, fa il capocantiere. Si è fatto così tanto che a un certo punto l'unica vena buona che gli era rimasta stava sulla fronte. Due anni fa aveva fatto un sogno anche lui: disintossicarsi il più rapidamente possibile. Metadone a scalare in mezzo mese. Da 80 milligrammi allo zero. Voleva farsi un regalo per il compleanno. Giusto un sogno. Sconsigliato da tutti. Ma lui è andato giù. Testardo. Un disastro. Poi un brutto giorno gli arriva da scontare la pena definitiva. Roba di anni e anni addietro. Quel giorno che lo beccarono mentre comprava la sua dose di eroina. Lo invitarono a denunciare lo spacciatore. Lui niente. Testardo. Così gli hanno appioppato il reato di concorso in spaccio. «Mia moglie non aspettava altro. Se ne è andata portandosi via la bambina. E non me la fa vedere. Perfortuna adesso ho un lavoro e va bene. Vorrei rivedere mia figlia. Una cosa l'ho imparata: non so più cosa sia la soglia del dolore».

Sabrina Deligia
sabrina. deligia@liberazione. it





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"Quando sarò grande non leggerò i giornali e non voterò. Così potrò lagnarmi che il governo non mi rappresenta. Poi quando tutto andrà a scatafascio, potrò dire che il sistema non funziona e giustificare la mia antica mancanza di partecipazione"

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