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Autore Incredibile crollo del CDL
Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 07-04-2005 12:30  
quote:
In data 2005-04-06 23:30, DottorDio scrive:

Ha ribadito che le televisioni e la stampa sono in mano alla sinistra e lì sono scappate le grasse risate!
Lasciamolo parlare il più possibile, più parla e più perde voti!
Forza Italia è alla frutta, lasciamoli parlare (poi fa bene ridere! ).




Infatti, a Ballarò si è fatto ridere dietro , e poi da personaggi tutt'altro che seri come Rutelli e D'Alema!
Erano 9 anni che B. non si confrontava con i leaders dell'opposizione, ma se queste sono le premesse è meglio per l'Unione se si confronta così per tutto l'anno.
Più parla meglio è per gli altri.

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ginestra


Reg.: 02 Mag 2003
Messaggi: 8862
Da: San Nicola la Strada (CE)
Inviato: 08-04-2005 14:32  
quote:
In data 2005-04-07 10:35, ipergiorg scrive:
Francamente non capisco l'intervento di Quilty. Non nega che ci sia la crisi dei paesi OCSE, ma afferma solamente che Berlusconi è molto più ricco di prima. Francamente non ne capisco il senso.
Se però volesse stabilire una relazione tra l'impoverimento della classe media e l'arricchimento del Berlusca si accomodi pure.

Cmq ci sono dei fenomeni "strani" per un paese che si impoverisce. Penso per esempio al successo della Pay Tv Sky




E tu pensi che un popolo possa digerire che il suo capo sia straricco, a parte gli introiti della sua attività imprenditoriale, e che si becchi pure un lauto stipendio da parlamentare????????I miliardi non gli bastavano? Noooooooooooo, perché senza quello avrebbe dovuto vedersela con la Magistratura!
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E tu, lenta ginestra,che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni, anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco, che ritornando al loco già noto, stenderà l'avaro lembo su tue molli foreste.......

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 08-04-2005 15:46  
mi pare che il lauto (non certo per lui) stipendio di parlamentare lo dia in beneficienza. Vai un po' a vedere quanti politici hanno ben più di un incarico pubblico.

Inoltre dipingi un italiano medio parecchio meschino. Nel 2001 Berlusconi era comunque ricco oltre l'immaginabile eppure lo hanno votato lo stesso,
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Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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aquafresh

Reg.: 01 Apr 2005
Messaggi: 137
Da: milano (MI)
Inviato: 11-04-2005 12:46  


11.04.2005
Follini spinge per il voto e irrita Berlusconi
di Marcella Ciarnelli

Le esercitazioni teoriche sulle possibili vie d’uscita dalla crisi politica della coalizione di governo dopo la sconfitta elettorale impegnano al massimo gli alleati ribelli di Silvio Berlusconi. Il premier non gradisce tanto impegno. È costretto a subirlo. Lo segue passo, passo. Commenta. Critica. Si arrabbia. E anche parecchio quando gli giungono indicazioni che in qualche modo già ne mettono in discussione la leadership. Tipo il ticket Capo dello Stato-premier ipotizzato da Gianni Alemanno per il prossimo anno con una indicazione per Palazzo Chigi che vede in prima posizione Fini o Casini e l’invito conseguente a Berlusconi perché punti al Quirinale.

«Cosa vogliono An e Udc» si interroga Berlusconi, costretto in villa anche dal maltempo, davanti alla pioggia di dichiarazioni degli esponenti dei due partiti che lo hanno posto davanti alla necessità di un effettivo e sostanziale cambiamento. Fosse per lui non cambierebbe nulla. O quasi. Via, magari un ministro per il Sud. Giusto per bilanciare l’asse con Bossi che ha creato non pochi malumori e portato pochi voti. Forse un altro ministero. E sono due. Qualche sottosegretario. Ci sono ancora posti da riempire. E più niente. Il massimo della discontinuità possibile per Berlusconi assieme ad «un aggiornamento al piano di interventi programmatici e sulla spesa pubblica». Un’operazione che finirebbe con il somigliare troppo ad un rimpasto che non sembra proprio la medicina adatta a rianimare un governo al collasso. Non piace, d’altra parte a molti dei suoi. E che si scontrerebbe, innanzitutto, con la posizione del Capo dello Stato che già accettò malvolentieri la sostituzione di Tremonti con Siniscalco. D’altra parte Berlusconi non vuole andare troppo per le lunghe. Il timore è che quello che non si riesce a risolvere intorno ad un tavolo possa esserlo, in modo traumatico, in un qualunque prossimo voto in aula.

Le altre due opzioni restano un Berlusconi-bis (ma il premier non vuole perché altrimenti non potrà vendersi che il suo è stato un governo di legislatura) o le elezioni anticipate. I partiti della Casa delle libertà si presenteranno in totale libertà, in ordine sparso, al vertice che si terrà a metà settimana, giovedì, per consentire il rientro dagli Usa di Gianfranco Fini. In preparazione all’appuntamento collettivo quest’oggi si riunirà la Lega e Umberto Bossi ha fatto sapere che sarà presente. Mentre domani toccherà all’Udc. Che non dovrebbe avere nessuno scritto del premier datato Villa San Martino su cui meditare, com’è invece accaduto venerdì scorso ai vertici di An.

Marco Follini, il vicepremier, l’ha detto chiaro e tondo. «Penso sarebbe saggio risparmiare al Paese un anno di campagna elettorale che rischia di essere velenosa e demagogica. Credo che dopo un voto così impegnativo sarebbe politicamente onesto riconsegnare agli elettori la chiave della disputa» ha dichiarato in un’intervista al “Corriere della Sera”. Una posizione netta. Se non sarà condivisa dagli altri rappresentanti della coalizione bisognerà, allora, impegnarsi per «tenere in ordine i conti pubblici»; usare «ogni centesimo per le tre grandi questioni aperte: famiglie, imprese, Mezzogiorno» mettendo in second’ordine ogni ragionamento sul fisco; risolvere «il conflitto d’identità all’interno della coalizione» affrontando il nodo-Lega; liquidare le ipotesi di riforma della legge elettorale e della par condicio «non più all’ordine del giorno».

In attesa del confronto diretto posizioni in ordine sparso anche nell’ambito dello stesso partito. E se il ministro Giovanardi, il più berlusconiano all’interno dell’Udc, non va oltre «un rimpasto o il Berlusconi-bis», c’è Bruno Tabacci, la “spina nel fianco” che chiede «un ordinato passaggio delle consegne» dato che «la vittoria è una delle cose che il premier non può più prometterci». Posizione bollata come una «pulsione omicida-suicida» dall’azzurro Osvaldo Napoli che dietro Tabacci vede l'ombra di Follini.

Per quanto riguarda An, Domenico Nania, il presidente dei senatori, rivendica al suo partito la primogenitura della richiesta di elezioni ma poi definisce l’ipotesi di un Berlusconi-bis come «quella più giusta» fatto in modo da rendere evidente a tutti gli italiani «che la nostra è una coalizione composta da Forza Italia, An e Udc e da altre forze politiche nazionali e poi alleata in una parte del Paese con la Lega» ad evidenziare il distacco dal partito di Bossi.

Addio asse del Nord. Il ministro Gasparri si terrebbe anche Berlusconi ma «con una revisione della composizione del governo che non riguardi solo i tecnici». Ignazio La Russa, il vicepresidente di Alleanza Nazionale in predicato di entrare al governo, ha cercato di mettere d’accordo i suoi. «Più che un rimpasto o un Berlusconi-bis, serve un programma di fine legislatura indirizzato alle famiglie e alle aziende.

Questo si può fare anche con un governo rafforzato. Ma la novità vincente della Casa delle libertà sarà l'impatto dei programmi» da portare avanti «con un coordinamento tra i partiti fondatori del Polo. La Lega potrà esserci solo se capisce che deve cambiare completamente comunicazione».




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C'era una volta Ipergiorg. La sua fede era salda, il suo rigore morale ascetico. Era arso dall'amore verso Dio, e desiderava ardentemente che coloro che non avevano una fede pari alla sua, i tiepidi, finissero sul rogo. (Mulaky - 3 aprile 2005)

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