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Autore Catania - Palermo: un morto
honecker

Reg.: 31 Gen 2005
Messaggi: 626
Da: Pankow (es)
Inviato: 09-02-2007 20:38  
quote:
In data 2007-02-09 17:52, MARQUEZ scrive:
quote:
In data 2007-02-09 12:48, honecker scrive:
Basterebbe applicare la Costituzione e impedire alla teppaglia neofascista che infesta le curve (pare quasi una bestemmia, ma pure i muri sanno che a Catania era gente di quella risma e di quella parte) di mettere piede in uno stadio vita natural durante.


ma come honecker un comunista integralista



Comunista, e basta: Lei abbonda con gli aggettivi inutili.
_________________
Popolo, Patria, Socialismo

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MARQUEZ

Reg.: 23 Feb 2006
Messaggi: 2117
Da: Firenze (FI)
Inviato: 10-02-2007 11:27  
quote:
In data 2007-02-09 20:32, honecker scrive:
quote:
In data 2007-02-09 17:52, MARQUEZ scrive:
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In data 2007-02-09 12:48, honecker scrive:
Basterebbe applicare la Costituzione e impedire alla teppaglia neofascista che infesta le curve (pare quasi una bestemmia, ma pure i muri sanno che a Catania era gente di quella risma e di quella parte) di mettere piede in uno stadio vita natural durante.



ma come honecker un comunista integralista come te che vuole applicare uno strumento del fascismo come la costituzione italiana??



Dal momento che la Costituzione nasce da un humus prettamente antifascisata ed è ispirata ai valori dell'antifascismo ne deduca che Lei non sa minimamente di cosa sta parlando.
Quanto alle tifoserie è rispautissismo che l'estrema destra prolifera nel tifo organizzato molto di più di quella che Lei chiama estrema sinistra e che i tifosi di quest'ultima sventolano preferibilmente icone più care a Lei (come Che Guevara) e al movimentismo no global che al Comunismo tout court.


il fatto che sventolino più bandiere rosse che nere non significa non esista una tifoseria grossolanamente di sinistra e questo è evidente a tutti. e va anche detto che questa sinistra deve essere combattuta da noi persone di sinistra(quindi non dallo stalinista honecker) perchè rappresenta tutti gli errori del passato.

la battuta sulla costituzione non l'hai capita. una volta. qualche anno fa avevi detto qualcosa del tipo sulla costituzione italiana e io l'ho parafrasata.
ed è simpatico che tu ti reputi comunista ispirandoti al "socialismo" reale sovietico.

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Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 10-02-2007 14:24  
quote:
In data 2007-02-09 17:52, MARQUEZ scrive:
quella con le bandiere di stalin e di lenin o di mao.




Guarda che Stalin ha fatto fuori tutti i Leninisti così come i Trotzkisti, non stiamo parlando proprio della stessa cosa.
Già negli anni 20' una fetta importante dei movimenti internazionali socialisti aveva preso le distanze dallo stalinismo, che verrà invece preso a modello dalle varie dittature di Stato che prolifereranno poi ovunque con la maschera del comunismo.
Detto questo, tifosi come quelli livornesi non meritano più rispetto di quelli laziali o veronesi quando si macchiano degli stessi crimini. Anzi: dichiararsi di sinistra e dedicarsi poi a simili cose secondo me è solo un'aggravente, e testimonia come questi non abbiano ovviamente capito una mazza. Ben fanno a festeggiare il compleanno di Stalin: è il leader che si meritano.
_________________
Se nulla capivo, qui tu finalmente
nulla lasciavi germogliare sulla brulla,
paradossale, tra noi terra infondata,
dove sono i leoni, ammattiti e marroni
lasciando immaginare
la sposa occidentale.

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mescal

Reg.: 22 Lug 2006
Messaggi: 4695
Da: napoli (NA)
Inviato: 10-02-2007 14:25  
Letta sul Manifesto questa intervista a un ultrà di destra, che apre uno squarcio abbastanza inquietante sul modo di pensare di una parte delle curve dei nostri stadi.

«La curva? Un pretesto per la nostra rabbia»
Lo sfogo di un ultrà di destra: «A Catania la polizia ha avuto quello che si meritava. Lo stadio non è tutto, lì sfoghiamo la nostra voglia di rivolta»
Emilio Quadrelli

L'intervista che segue può essere considerata come uno dei punti di vista maggiormente presenti tra le tifoserie legate, in qualche modo, alle suggestioni della destra radicale.
C., il nostro intervistato, un giovane operaio precario di 23 anni non svolge attività politica militante tuttavia alcuni tatuaggi, le spillette che adornano il suo bomber nero con l'immancabile tricolore oltre agli adesivi posti in bella mostra sul suo casco dicono chiaramente quali siano le preferenze politiche sue e del gruppo di tifosi nel quale «milita».
Lo stadio e la curva sono sicuramente il terreno a lui più congeniale e il luogo in cui investe gran parte delle sue risorse ed energie senza tuttavia tirarsi indietro quando il gruppo sposta l'interesse dallo stadio verso gli immigrati, i militanti dei centri sociali o più in generale i rossi. Alle spalle ha un diploma di scuola media superiore e una normale famiglia proletaria, se è ancora lecito usare un simile termine, una delle tante che da tempo faticano ad arrivare alla fine del mese. Famiglia non particolarmente politicizzata ma che ha sempre votato a sinistra.

Cosa pensi di quanto è accaduto a Catania?
Che la polizia ha avuto quello che si meritava e che forse adesso la smetteranno di fare i prepotenti.
Tu conosci i tifosi organizzati del Catania? Cosa pensi di loro?
Personalmente non li conosco ma so chi sono, cioè so cosa pensano, come si muovono e come si comportano. So che sono dei bravi ragazzi molto fieri e che hanno un grosso seguito in città.
Quindi hanno organizzato tutto?
Non si può metterla giù in questo modo perché questo non ti dà l'idea di come funzionino veramente le cose e poi si finirebbe per circoscrivere l'intera faccenda allo stadio, cosa che non è vera perché intorno e dentro allo stadio finiscono per concentrarsi molti scazzi e conflitti particolari che lì possono essere affrontati in blocco. Allo stadio, quando partono gli scontri con gli sbirri, coinvolgi praticamente tutti perché, la maggior parte, non aspetta altro che togliersi qualche soddisfazione.
Va bene, ma perché dici che non si tratta solo di un incidente da stadio?
Vedi lo stadio, la curva, la maglia sono il punto d'arrivo ma anche di partenza di tante altre cose che hanno a che fare con tutta la nostra vita, quella di tutti i giorni. Lo stadio è solo una parte, e forse neppure la più importante, di quello che siamo. Allora, per tornare a Catania, non è assolutamente improbabile che, in molti, abbiano colto quell'occasione per risolversi una questione con gli sbirri che stava andando avanti da tempo. I tifosi organizzati possono anche essere quelli che hanno dato fuoco alle micce ma quella che è scoppiata è stata una rivolta che sicuramente covava da tempo. Tu mi chiedi quanto, in tutto questo, i gruppi di tifosi abbiano avuto un ruolo ma allora vuol dire che non hai nessuna idea di come girano le cose. Tutti ci conoscono e sanno che non siamo tipi da tirarci indietro, su niente. Con tutti gli altri, tifo o non tifo, condividiamo le stesse cose. Lavori del cazzo, soldi che non ci sono, immigrati e negri che fanno i padroni nei nostri quartieri, sbirri che ci rompono i coglioni dalla mattina alla sera, giornalisti e politici, tutti servi dei comunisti, che ci disprezzano. Abbiamo gli stessi problemi e, nelle cose che contano, la ragioniamo allo stesso modo. La storia dello stadio la devi capire a partire da qui. Ti faccio un esempio. Se organizzo una trasferta quelli che vengono a informarsi la prima cosa che mi chiedono è: cosa volete fare? Perché se la trasferta si limita, al massimo, a qualche scontro con gli altri tifosi la maggior parte se ne rimane a casa, ma se ci sono buone possibilità che si vada a uno scontro con gli sbirri, che si possano assaltare negozi, supermercati e far cagare un po' sotto tutti gli stronzi in giro a fare shopping allora non mi bastano i pullman.
Quindi lo stadio diventa una vetrina la cui cassa di risonanza è garantita?
Non ce ne frega un cazzo di finire alla televisione o sui giornali. Quello che ci frega è dire a tutti quelli che si comportano come se non esistessimo: eccoci qua. Non solo esistiamo ma siamo in grado di spaccarvi il culo come e quando ci pare.
Continui a usare il noi sovraccaricandolo di un significato particolare.
Sì, perché per tutti noi è molto importante il senso della comunità. Noi esistiamo se esiste la comunità, al di fuori della sua dimensione non esiste nulla. Solo la disperazione.
Ma che cosa vuol dire essere una «comunità»?
Per prima cosa considerare tutti quelli come te dei fratelli e delle sorelle nei confronti dei quali sei disposto a mettere in gioco tutto, anche la vita perché uno che muore per la sua comunità non muore mai. Il suo nome è scolpito nei cuori di tutti i fratelli e le sorelle che lo ricordano sempre. La comunità è quella che ti rende vivo, che ti dice che esisti. Vivere la dimensione comunitarista vuol dire avere un'identità una Patria e una Nazione della quale vai continuamente orgoglioso e fiero. Difendi e affermi il tuo essere bianco e italiano, che sono le cose che contano di più. Noi andiamo molto fieri di questo e soprattutto, al contrario di quei fighetti stronzi dei no global, dei nostri soldati che difendono nel mondo la nostra identità nazionale. Anche i martiri e gli eroi di Nassirya appartengono idealmente alla nostra comunità.
Tutto questo, però, come si concilia con la vostra predisposizione a scontrarvi con le forze dell'ordine?
Che c'entra, sono due cose diverse. Lì c'è di mezzo l'Italia e il tricolore. Lì c'è di mezzo la Patria e la lotta per la supremazia della razza bianca, sono queste cose che i soldati difendono. La loro guerra è anche la nostra perché se loro combattono lontano da casa noi lo facciamo ogni giorno qua, nei nostri quartieri, nei nostri territori difendendoci dagli stranieri e tenendoli al loro posto. Noi, come loro, ci sentiamo in prima linea nella difesa della nostra identità e per questo non può che esserci una totale identificazione con loro. E poi il soldato è una cosa, lo sbirro un'altra.

[ Questo messaggio è stato modificato da: mescal il 10-02-2007 alle 15:15 ]

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 10-02-2007 14:50  
quote:
In data 2007-02-10 11:27, MARQUEZ scrive:
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In data 2007-02-09 20:32, honecker scrive:
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In data 2007-02-09 17:52, MARQUEZ scrive:
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In data 2007-02-09 12:48, honecker scrive:
Basterebbe applicare la Costituzione e impedire alla teppaglia neofascista che infesta le curve (pare quasi una bestemmia, ma pure i muri sanno che a Catania era gente di quella risma e di quella parte) di mettere piede in uno stadio vita natural durante.



ma come honecker un comunista integralista come te che vuole applicare uno strumento del fascismo come la costituzione italiana??



Dal momento che la Costituzione nasce da un humus prettamente antifascisata ed è ispirata ai valori dell'antifascismo ne deduca che Lei non sa minimamente di cosa sta parlando.
Quanto alle tifoserie è rispautissismo che l'estrema destra prolifera nel tifo organizzato molto di più di quella che Lei chiama estrema sinistra e che i tifosi di quest'ultima sventolano preferibilmente icone più care a Lei (come Che Guevara) e al movimentismo no global che al Comunismo tout court.


il fatto che sventolino più bandiere rosse che nere non significa non esista una tifoseria grossolanamente di sinistra e questo è evidente a tutti. e va anche detto che questa sinistra deve essere combattuta da noi persone di sinistra(quindi non dallo stalinista honecker) perchè rappresenta tutti gli errori del passato.




la politica di adesso invece errori non ne ha, secondo te.

il fatto che c'è una sinistra riformista che tiene più al mercato per te non ha errori.

il fatto che siamo in una globalizzazione che ancora non ci hanno saputo spiegare che tipo di vantaggi sociali avrebbe per te non è un errore.

solo il passato ha errori?

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diggler

Reg.: 07 Gen 2007
Messaggi: 107
Da: Edenville (es)
Inviato: 10-02-2007 15:13  
quote:
In data 2007-02-10 14:25, mescal scrive:
Letta sul Manifesto questa intervista a un ultrà di destra, che apre uno squarcio abbastanza inquietante sul modo di pensare di una parte delle curve dei nostri stadi.

«La curva? Un pretesto per la nostra rabbia»
Lo sfogo di un ultrà di destra: «A Catania la polizia ha avuto quello che si meritava. Lo stadio non è tutto, lì sfoghiamo la nostra voglia di rivolta»
Emilio Quadrelli

L'intervista che segue può essere considerata come uno dei punti di vista maggiormente presenti tra le tifoserie legate, in qualche modo, alle suggestioni della destra radicale.
C., il nostro intervistato, un giovane operaio precario di 23 anni non svolge attività politica militante tuttavia alcuni tatuaggi, le spillette che adornano il suo bomber nero con l'immancabile tricolore oltre agli adesivi posti in bella mostra sul suo casco dicono chiaramente quali siano le preferenze politiche sue e del gruppo di tifosi nel quale «milita».
Lo stadio e la curva sono sicuramente il terreno a lui più congeniale e il luogo in cui investe gran parte delle sue risorse ed energie senza tuttavia tirarsi indietro quando il gruppo sposta l'interesse dallo stadio verso gli immigrati, i militanti dei centri sociali o più in generale i rossi. Alle spalle ha un diploma di scuola media superiore e una normale famiglia proletaria, se è ancora lecito usare un simile termine, una delle tante che da tempo faticano ad arrivare alla fine del mese. Famiglia non particolarmente politicizzata ma che ha sempre votato a sinistra.

Cosa pensi di quanto è accaduto a Catania?
Che la polizia ha avuto quello che si meritava e che forse adesso la smetteranno di fare i prepotenti.
Tu conosci i tifosi organizzati del Catania? Cosa pensi di loro?
[i]Personalmente non li conosco ma so chi sono, cioè so cosa pensano, come si muovono e come si comportano. So che sono dei bravi ragazzi molto fieri e che hanno un grosso seguito in città.

Quindi hanno organizzato tutto?
Non si può metterla giù in questo modo perché questo non ti dà l'idea di come funzionino veramente le cose e poi si finirebbe per circoscrivere l'intera faccenda allo stadio, cosa che non è vera perché intorno e dentro allo stadio finiscono per concentrarsi molti scazzi e conflitti particolari che lì possono essere affrontati in blocco. Allo stadio, quando partono gli scontri con gli sbirri, coinvolgi praticamente tutti perché, la maggior parte, non aspetta altro che togliersi qualche soddisfazione.
Va bene, ma perché dici che non si tratta solo di un incidente da stadio?
Vedi lo stadio, la curva, la maglia sono il punto d'arrivo ma anche di partenza di tante altre cose che hanno a che fare con tutta la nostra vita, quella di tutti i giorni. Lo stadio è solo una parte, e forse neppure la più importante, di quello che siamo. Allora, per tornare a Catania, non è assolutamente improbabile che, in molti, abbiano colto quell'occasione per risolversi una questione con gli sbirri che stava andando avanti da tempo. I tifosi organizzati possono anche essere quelli che hanno dato fuoco alle micce ma quella che è scoppiata è stata una rivolta che sicuramente covava da tempo. Tu mi chiedi quanto, in tutto questo, i gruppi di tifosi abbiano avuto un ruolo ma allora vuol dire che non hai nessuna idea di come girano le cose. Tutti ci conoscono e sanno che non siamo tipi da tirarci indietro, su niente. Con tutti gli altri, tifo o non tifo, condividiamo le stesse cose. Lavori del cazzo, soldi che non ci sono, immigrati e negri che fanno i padroni nei nostri quartieri, sbirri che ci rompono i coglioni dalla mattina alla sera, giornalisti e politici, tutti servi dei comunisti, che ci disprezzano. Abbiamo gli stessi problemi e, nelle cose che contano, la ragioniamo allo stesso modo. La storia dello stadio la devi capire a partire da qui. Ti faccio un esempio. Se organizzo una trasferta quelli che vengono a informarsi la prima cosa che mi chiedono è: cosa volete fare? Perché se la trasferta si limita, al massimo, a qualche scontro con gli altri tifosi la maggior parte se ne rimane a casa, ma se ci sono buone possibilità che si vada a uno scontro con gli sbirri, che si possano assaltare negozi, supermercati e far cagare un po' sotto tutti gli stronzi in giro a fare shopping allora non mi bastano i pullman.
Quindi lo stadio diventa una vetrina la cui cassa di risonanza è garantita?
Non ce ne frega un cazzo di finire alla televisione o sui giornali. Quello che ci frega è dire a tutti quelli che si comportano come se non esistessimo: eccoci qua. Non solo esistiamo ma siamo in grado di spaccarvi il culo come e quando ci pare.
Continui a usare il noi sovraccaricandolo di un significato particolare.
Sì, perché per tutti noi è molto importante il senso della comunità. Noi esistiamo se esiste la comunità, al di fuori della sua dimensione non esiste nulla. Solo la disperazione.
Ma che cosa vuol dire essere una «comunità»?
Per prima cosa considerare tutti quelli come te dei fratelli e delle sorelle nei confronti dei quali sei disposto a mettere in gioco tutto, anche la vita perché uno che muore per la sua comunità non muore mai. Il suo nome è scolpito nei cuori di tutti i fratelli e le sorelle che lo ricordano sempre. La comunità è quella che ti rende vivo, che ti dice che esisti. Vivere la dimensione comunitarista vuol dire avere un'identità una Patria e una Nazione della quale vai continuamente orgoglioso e fiero. Difendi e affermi il tuo essere bianco e italiano, che sono le cose che contano di più. Noi andiamo molto fieri di questo e soprattutto, al contrario di quei fighetti stronzi dei no global, dei nostri soldati che difendono nel mondo la nostra identità nazionale. Anche i martiri e gli eroi di Nassirya appartengono idealmente alla nostra comunità.
Tutto questo, però, come si concilia con la vostra predisposizione a scontrarvi con le forze dell'ordine?
Che c'entra, sono due cose diverse. Lì c'è di mezzo l'Italia e il tricolore. Lì c'è di mezzo la Patria e la lotta per la supremazia della razza bianca, sono queste cose che i soldati difendono. La loro guerra è anche la nostra perché se loro combattono lontano da casa noi lo facciamo ogni giorno qua, nei nostri quartieri, nei nostri territori difendendoci dagli stranieri e tenendoli al loro posto. Noi, come loro, ci sentiamo in prima linea nella difesa della nostra identità e per questo non può che esserci una totale identificazione con loro. E poi il soldato è una cosa, lo sbirro un'altra.



che ripugnante testa di cazzo. il ritratto di una autentico perdente.
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- Visit De Venustate -

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MARQUEZ

Reg.: 23 Feb 2006
Messaggi: 2117
Da: Firenze (FI)
Inviato: 10-02-2007 15:18  
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In data 2007-02-10 14:50, dan880 scrive:
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In data 2007-02-10 11:27, MARQUEZ scrive:
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In data 2007-02-09 20:32, honecker scrive:
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In data 2007-02-09 17:52, MARQUEZ scrive:
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In data 2007-02-09 12:48, honecker scrive:
Basterebbe applicare la Costituzione e impedire alla teppaglia neofascista che infesta le curve (pare quasi una bestemmia, ma pure i muri sanno che a Catania era gente di quella risma e di quella parte) di mettere piede in uno stadio vita natural durante.



ma come honecker un comunista integralista come te che vuole applicare uno strumento del fascismo come la costituzione italiana??



Dal momento che la Costituzione nasce da un humus prettamente antifascisata ed è ispirata ai valori dell'antifascismo ne deduca che Lei non sa minimamente di cosa sta parlando.
Quanto alle tifoserie è rispautissismo che l'estrema destra prolifera nel tifo organizzato molto di più di quella che Lei chiama estrema sinistra e che i tifosi di quest'ultima sventolano preferibilmente icone più care a Lei (come Che Guevara) e al movimentismo no global che al Comunismo tout court.


il fatto che sventolino più bandiere rosse che nere non significa non esista una tifoseria grossolanamente di sinistra e questo è evidente a tutti. e va anche detto che questa sinistra deve essere combattuta da noi persone di sinistra(quindi non dallo stalinista honecker) perchè rappresenta tutti gli errori del passato.




la politica di adesso invece errori non ne ha, secondo te.

il fatto che c'è una sinistra riformista che tiene più al mercato per te non ha errori.

il fatto che siamo in una globalizzazione che ancora non ci hanno saputo spiegare che tipo di vantaggi sociali avrebbe per te non è un errore.

solo il passato ha errori?

vedi scemo, perché è quello che sei, se tu avessi letto i miei post sulla politica e sul rinnovamento della sinistra sapresti a chi mi riferisco quando parlo di sinistra(come la vorrei io), cioé a Chomsky in primis. quindi non mi venire a fare il discorsetto con quel tono visto che tra l'altro lo condivido e dovresti averlo anche capito da quello che scrivo.

invece di avere il pregiudizio sulle persone, visto che non ne sai cercare i posts passati, cerca almeno di chiederlo prima di accanirti.

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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 10-02-2007 16:05  
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In data 2007-02-10 15:18, MARQUEZ scrive:
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In data 2007-02-10 14:50, dan880 scrive:
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In data 2007-02-10 11:27, MARQUEZ scrive:
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In data 2007-02-09 20:32, honecker scrive:
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In data 2007-02-09 17:52, MARQUEZ scrive:
quote:
In data 2007-02-09 12:48, honecker scrive:
Basterebbe applicare la Costituzione e impedire alla teppaglia neofascista che infesta le curve (pare quasi una bestemmia, ma pure i muri sanno che a Catania era gente di quella risma e di quella parte) di mettere piede in uno stadio vita natural durante.



ma come honecker un comunista integralista come te che vuole applicare uno strumento del fascismo come la costituzione italiana??



Dal momento che la Costituzione nasce da un humus prettamente antifascisata ed è ispirata ai valori dell'antifascismo ne deduca che Lei non sa minimamente di cosa sta parlando.
Quanto alle tifoserie è rispautissismo che l'estrema destra prolifera nel tifo organizzato molto di più di quella che Lei chiama estrema sinistra e che i tifosi di quest'ultima sventolano preferibilmente icone più care a Lei (come Che Guevara) e al movimentismo no global che al Comunismo tout court.


il fatto che sventolino più bandiere rosse che nere non significa non esista una tifoseria grossolanamente di sinistra e questo è evidente a tutti. e va anche detto che questa sinistra deve essere combattuta da noi persone di sinistra(quindi non dallo stalinista honecker) perchè rappresenta tutti gli errori del passato.




la politica di adesso invece errori non ne ha, secondo te.

il fatto che c'è una sinistra riformista che tiene più al mercato per te non ha errori.

il fatto che siamo in una globalizzazione che ancora non ci hanno saputo spiegare che tipo di vantaggi sociali avrebbe per te non è un errore.

solo il passato ha errori?

vedi scemo, perché è quello che sei, se tu avessi letto i miei post sulla politica e sul rinnovamento della sinistra sapresti a chi mi riferisco quando parlo di sinistra(come la vorrei io), cioé a Chomsky in primis. quindi non mi venire a fare il discorsetto con quel tono visto che tra l'altro lo condivido e dovresti averlo anche capito da quello che scrivo.

invece di avere il pregiudizio sulle persone, visto che non ne sai cercare i posts passati, cerca almeno di chiederlo prima di accanirti.



senti la tua volgarità e stronzaggine non ha precedenti: nel forum tutti sono tenuti a rispettare regole di rispetto reciproco nei dialoghi scritti.

ma visto che tu sei solo un saputello deficiente allora meriti di essere trattato come tale.

puoi criticare le idee degli altri ma quando io critico le tue non mi è mai parso di iniziare con uno "scemo".

e anche se leggevo cose che non condividevo non scendevo ai livelli di un vittorio sgarbi-giuliano ferrara, come invece fai tu.

sei una brutta razza, di quelli che cercano la rissa verbale a tutti i costi.

sei il peggio dell'opinione all'italiana.

il fatto è che la tua cretinaggine nasce dal ritenere che le tue opinioni siano verissime e incontestabili in assoluto.

a sì, ora ricordo: perchè le tue teorie politiche sono pari ad un teorema di pitagora e tu da validissimo matematico le ritiene scientificamente provate e controprovate.

ma facci il favore!

ps: non mi risulta che godi di moltissime simpatie talvolta nel forum. e si capisce perchè.


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dan880

Reg.: 02 Ott 2006
Messaggi: 2948
Da: napoli (NA)
Inviato: 10-02-2007 16:12  
a proposito, roberto gervasio di film up:

tu stavi parlando di bandiere rosse che inneggiano ad una sinistra che è da combattere perchè rappresenta gli errori del passato.

questa sinistra cui tu alludi non è quella del comunismo italiano degli anni '60-'70?

non è quella che si sganciò dalla linea russa con enrico berlinguer?

non è quella che oggi quelli di sinistra riformisti come te rinnegano perchè dicono che è stata uno sbaglio enorme e ha portato solo disastri politici?

cerca di fare mente locale senza divagare con cretinate sulle realtà politiche di sinistra all'estero.

tu ti riferivi chiaramente al vecchio comunismo italiano, rappresentato a tuo dire da bandiere rosse che sventolano allo stadio.

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 10-02-2007 17:06  
L'intervista postata da Mescal mi ha messo addosso un senso di autentico terrore.
Quel ragazzo è la prova vivente di quanto sia deleterio il comunitarismo: il gruppo,il branco chiuso,arroccato su se stesso, sulle proprie "tradizioni", che usa la propria identità come un manganello contro gli altri, i diversi (che possono essere gli immigrati come gli "sbirri").

Sul piano culturale non c'è nessuna differenza fra questo ragazzo e un integralista islamico.

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liliangish

Reg.: 23 Giu 2002
Messaggi: 10879
Da: Matera (MT)
Inviato: 10-02-2007 17:15  
quote:
In data 2007-02-10 15:13, diggler scrive:


che ripugnante testa di cazzo. il ritratto di una autentico perdente.



io direi di buttarli nell'arena come i gladiatori, così si sfogano e ci rimettono pure le penne.
_________________
...You could be the next.

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nboidesign

Reg.: 18 Feb 2006
Messaggi: 4789
Da: Quartu Sant'Elena (CA)
Inviato: 10-02-2007 17:19  
quote:
In data 2007-02-10 17:06, quentin84 scrive:
L'intervista postata da Mescal mi ha messo addosso un senso di autentico terrore.
Quel ragazzo è la prova vivente di quanto sia deleterio il comunitarismo: il gruppo,il branco chiuso,arroccato su se stesso, sulle proprie "tradizioni", che usa la propria identità come un manganello contro gli altri, i diversi (che possono essere gli immigrati come gli "sbirri").

Sul piano culturale non c'è nessuna differenza fra questo ragazzo e un integralista islamico.


e marquez.

cazzate a parte.. niente di nuovo.. ce ne son tanti così, purtroppo.

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honecker

Reg.: 31 Gen 2005
Messaggi: 626
Da: Pankow (es)
Inviato: 10-02-2007 20:33  
quote:
In data 2007-02-10 17:06, quentin84 scrive:
L'intervista postata da Mescal mi ha messo addosso un senso di autentico terrore.
Quel ragazzo è la prova vivente di quanto sia deleterio il comunitarismo: il gruppo,il branco chiuso,arroccato su se stesso, sulle proprie "tradizioni", che usa la propria identità come un manganello contro gli altri, i diversi (che possono essere gli immigrati come gli "sbirri").



Non c'è da stupirsi: certo personaggi "sfanfaronano" il loro antagonismo per poi nascondersi come conigli dentro il branco e riempirsi la bocca di stronzate fasciste.
Ci sono forze politiche a cui queste persone fanno riferimento, e questo è noto e stranoto alle forze dell'ordine e alle istituzioni.
Ma si preferisce fare finta di niente (come da parti di alcuni su questo forum d'altronde).
Uno Stato che fosse realmente degno di questo nome non ci metterebbe un attimo a sciogliere queste formazioni politiche.
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honecker

Reg.: 31 Gen 2005
Messaggi: 626
Da: Pankow (es)
Inviato: 10-02-2007 20:39  
quote:
In data 2007-02-10 11:27, MARQUEZ scrive:
quote:
In data 2007-02-09 20:32, honecker scrive:
quote:
In data 2007-02-09 17:52, MARQUEZ scrive:
quote:
In data 2007-02-09 12:48, honecker scrive:
Basterebbe applicare la Costituzione e impedire alla teppaglia neofascista che infesta le curve (pare quasi una bestemmia, ma pure i muri sanno che a Catania era gente di quella risma e di quella parte) di mettere piede in uno stadio vita natural durante.



ma come honecker un comunista integralista come te che vuole applicare uno strumento del fascismo come la costituzione italiana??



Dal momento che la Costituzione nasce da un humus prettamente antifascisata ed è ispirata ai valori dell'antifascismo ne deduca che Lei non sa minimamente di cosa sta parlando.
Quanto alle tifoserie è rispautissismo che l'estrema destra prolifera nel tifo organizzato molto di più di quella che Lei chiama estrema sinistra e che i tifosi di quest'ultima sventolano preferibilmente icone più care a Lei (come Che Guevara) e al movimentismo no global che al Comunismo tout court.




ed è simpatico che tu ti reputi comunista ispirandoti al "socialismo" reale sovietico.




Trovo più divertente quell'idea di Comunismo "senza comunismo" che tanto l'affascina (Lei come molti altri) e che, fra acrobazie e capitomboli, tentate pure di "teorizzare".
Come minimo ha le idee un po' confuse (o gliele hanno confuse).
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Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 10-02-2007 21:22  
L'intervista seppur un pò folle è interessante, anche se più per motivi politici e sociali che per ragioni calcistiche.
Il movimento ultras è in effetti abbastanza vicino come concezione alla destra sociale.
Questo ragazzo vive sulla propria pelle le disgrazie e l'emarginazione del capitalismo ma non è in grado (non per colpa sua, così gli insegnano) di comprendere i meccanismi della società in cui vive: è precario e sfruttato, ma per lui i nemici sono le persone diverse dalla razza bianca. Il suo è un socialismo nazionalista che attecchisce abbastanza facilmente nelle fasce più disagiate della popolazione. E' vero, lo stadio è un luogo di sfogo: questi sono anche vittime di una società e reagiscono richiamandosi a certi ideali fumosi che hanno sentito da qualche parte e ci devono costruire una vita. Non è assurda una cosa così? Le sue idee non hanno alcun fondamento, questo è chiaro....rappresentano la risposta convulsa di un giovane a determinati problemi. Paradossalmente ma non troppo lui come tanti altri combatte al fianco di chi lo riduce così, senza rendersi conto di ciò che accade....lì si dovrebbe intervenire e cercare di dare un'alternativa, una speranza.
Su una cosa però concordo: i no-global sono fighetti, con un'ideologia altrettanto confusa aggiungo io.

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Se nulla capivo, qui tu finalmente
nulla lasciavi germogliare sulla brulla,
paradossale, tra noi terra infondata,
dove sono i leoni, ammattiti e marroni
lasciando immaginare
la sposa occidentale.

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